Edifici ‘intelligenti’, anche in Italia arriva Brainbox AI: bioedilizia e risparmio energetico

 








Brainbox AI è la startup canadese specializzata nell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale alla bioedilizia. L’annuncio dell’arrivo in Italia è della scorsa settimana e comunica l’approdo della tecnologia aziendale utile nella gestione del consumo energetico in edifici autonomi.


La società, nata nel 2017, ha sede a Montreal, in Canada, ma dal 2019 opera in 4 continenti dove ha già installato la propria tecnologia di autoapprendimento per una superficie complessiva di 2.800.000 metri quadrati di proprietà immobiliari: uffici, shopping center, hotel, aeroporti, strutture multi-residenziali, supermercati e vendita al dettaglio.




Nel proprio quartier generale, Brainbox dà lavoro a 70 dipendenti e collabora con partner come il National Renewable Energy Laboratory (NREL) del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, l’Istituto per la valorizzazione dei dati (IVADO) e varie istituzioni educative tra cui l’École de technologie supérieure (ETS) di Montreal e la McGill University. L’azienda è infatti cresciuta nel suo mercato interno, il Canada, ma si è espansa negli Stati Uniti e ora sta estendendo le sue operazioni internazionali in Europa e nell’APAC, l’insieme delle nazioni asiatiche ed oceaniane le cui coste sono bagnate dall’Oceano Pacifico.

In Italia farà il suo ingresso nel mercato con due operatori del settore Real Estate (settore immobiliare), supportati dal suo partner di rivendita che ha sede principale a Pavia, ma anche punti a Catania e a Cagliari: R2M Solution, società di ingegneria focalizzata nella produzione di strumenti innovativi a supporto della transizione energetica, della sostenibilità ambientale e della digitalizzazione del mondo immobiliare.

Oltre che in Italia, R2M Solution opera in Francia, Spagna e Regno Unito. Le costruzioni in cui sarà applicata la centralina di BAI sono invece due centri commerciali e una torre uffici, localizzati sull’asse Milano – Roma.

Le soluzioni di Brainbox AI, basate sull’intelligenza artificiale, aiutano gli operatori immobiliari a gestire al meglio il consumo energetico degli edifici arrivando a un 25% di risparmio sui costi e riducendo le emissioni del 20-40%. La tecnologia combina algoritmi di deep learning e cloud computing per ottenere risultati anche predittivi. Dalla società fanno sapere che “Nessun’altra ditta al mondo può vantarsi di possedere una tecnologia del genere”. Il contatore è infatti in grado di gestire un edificio in modo autonomo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Il cervello intelligente della cabina di comando, un apparecchio simile a una normale centralina, è in grado di capire quante persone siano presenti in uno spazio, calcolarne il calore e regolarsi di conseguenza per offrire la temperatura interna più ottimale. Lo strumento è in grado di prevedere, sulla base di dati e algoritmi, quale sarà il miglior ‘clima’ da offrire in anticipo, restituendo quindi comfort e una notevole riduzione dell’impatto ecologico.



BrainBox AI ha un’impronta italiana per i natali del neoeletto presidente, Sam Ramadori, italocanadese strettamente legato alla terra d’origine e raggiunto da Business Insider Italia.

“La nostra tecnologia è un’intelligenza che si sovrappone a un sistema già esistente nell’edificio, un computer centrale che si chiama BMS e che gestisce tutte le componenti dell’AI. Edifici più piccoli, a volte, non ne dispongono, ma tutti possono beneficiarne. La predittività è il nostro maggiore punto di forza, la centralina raccoglie dati sulla base degli algoritmi. Con queste informazioni riesce a capire come reagirà da una a sei ore ogni singola zona dell’edificio. Non c’è necessità di installare sensori a parte perché BrainBox AI utilizza quelli già presenti, come i termostati.

Si tratta di una tecnologia utilizzabile su grandi volumi ma che restituisce precisione assoluta. Possiamo lavorare con ogni tipo di distribuzione energetica, da quelle tradizionali al fotovoltaico. Anzi, quella solare è una risorsa importante. Siamo molto entusiasti del nostro lavoro e dell’arrivo in Italia. La collaborazione con R2M è preziosa, quando li abbiamo conosciuti è stato il massimo. È un partner fantastico, in continua ricerca di nuove tecnologie da mettere in pratica. Dall’inizio siamo stati un’azienda che ha sempre investito nell’innovazione, abbiamo un team di ricerca dedicato di circa 50 persone. Siamo felici di lavorare in Europa, dove il focus sull’ambiente è molto pregnante rispetto che altrove. La nostra centralina non ha bisogno di manutenzione, o meglio, il lavoro da fare è sugli algoritmi, nel cloud, quindi anche lì si tratta di una ‘manutenzione intelligente’. In sostanza la centralina è solo uno strumento che permette il flusso comunicativo delle informazioni.

La struttura burocratica in Italia non sempre permette di lanciare progetti e idee per mancanza di risorse e investimenti. Le capacità ci sono, e le università sono fra le più prestigiose al mondo, ciò che manca è il sostegno finanziario per rendere stimoli e spunti dei veri piani di lavoro, startup e società. All’estero c’è la possibilità di fallire e imparare dall’errore. Qui, invece, il fallimento è visto come un baratro dal quale non si esce”.

fonte: it.businessinsider.com

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