La battaglia condotta a favore del diritto alla riparazione ha portato la Francia a prendere posizione e dettare legge: un esempio virtuoso da imitare Dal primo gennaio i cittadini francesi hanno a disposizione un elemento di informazione in più per aiutarli a scegliere un nuovo dispositivo elettrico e elettronico: l’indice di riparabilità.
Un indice 0 di colore rosso segnala un prodotto che, una volta guasto, non sarà possibile riparare.
Un indice 10 di colore verde indica invece un prodotto facilmente riparabile, a basso costo.
E tra lo 0 e il 10, valori che riflettono la facilità, o meno, di smontaggio, come per esempio l’uso di colla, viti standard o viti particolari che richiedono utensili specializzati per tenere insieme l’apparecchio; la disponibilità, o meno, di pezzi di ricambio e il loro costo in relazione al prezzo d’acquisto del prodotto; la disponibilità, o meno, di istruzioni per la riparazione dei guasti più comuni; la tipologia e la durata degli aggiornamenti software forniti dal fabbricante.
Inizialmente l’indice di riparabilità sarà disponibile per smartphone, computer, televisori, macchine da lavare e tagliaerba venduti online e in negozio. L’indice di riparabilità verrà poi progressivamente generalizzato ad altre categorie di prodotti fino a diventare, a partire dal 1 gennaio 2024, un indice più ampio di sostenibilità che, oltre alla riparabilità, includerà altri criteri come affidabilità, solidità, longevità. Oltre a fornire informazioni utili ai cittadini che dimostrano un’attenzione sempre maggiore per i prodotti sostenibili, longevi e riparabili, l’indice di riparabilità permette di premiare i fabbricanti che progettano e immettono sul mercato apparecchi più facilmente riparabili, così da prolungarne la vita, riducendo il loro impatto sull’ambiente e sul portafoglio. L’obiettivo è quello di arrivare, in Francia, a un tasso di riparazione dei dispositivi elettrici ed elettronici del 60% entro cinque anni. La creazione dell’indice di riparabilità è solo una delle misure previste dalla legge anti-spreco per un’economia circolare (Agec) promulgata nel febbraio dell’anno scorso dal parlamento francese. La legge, attualmente una delle più avanzate e comprensive al mondo, prevede tra l’altro l’eliminazione della plastica monouso entro il 2040, l’aggiunta di un filtro per la cattura delle microfibre nelle lavatrici nuove, il divieto della distruzione dei prodotti invenduti, la vendita dei medicinali all’unità, l’inasprimento delle misure contro lo spreco alimentare nella distribuzione e nella ristorazione collettiva, l’indicazione delle emissioni di gas serra prodotte nell’uso dei servizi digitali. L’entrata in vigore dell’indice di riparabilità in Francia porta a compimento un anno estremamente positivo per la campagna europea per il diritto alla riparazione. In novembre, infatti, il Parlamento Europeo ha dato il suo pieno sostegno alle proposte della Commissione Europea per eliminare l’obsolescenza programmata ed estendere la vita dei prodotti elettrici ed elettronici con la riparazione.
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