La Loi Climat vuole rendere più facile ai clienti fare acquisti usando contenitori riutilizzabili, magari i propri portati da casa, rinunciando quasi definitivamente all’usa e getta. Se approvata, si applicherà a prodotti alimentari secchi, come pasta, cereali, fagioli e riso. Le piccole imprese e i negozi non alimentari non saranno soggetti alle nuove regole, così come le enoteche, i negozi di cosmetici, le profumerie. A questo proposito Zero Waste Europe parla di occasione persa perchè la norma di fatto escluderebbe il vetro, accettando le “argomentazioni fallaci” di alcuni deputati come quelle che “il vetro riutilizzato emetterebbe più gas serra a causa del suo peso” o che non sia necessario riutilizzarlo “poiché è già molto ben riciclato”.
Pompili ha affermato tuttavia che la legge è progettata per “non mettere in difficoltà le reti di distribuzione”, ma piuttosto per promuovere l’eliminazione graduale degli imballaggi usa e getta per combattere la crescente crisi dei rifiuti nel mondo, soprattutto di plastica. In Francia si consumano 1,2 milioni di tonnellate di imballaggi in plastica per uso domestico all’anno.
A partire dal 2023, la nuova legislazione richiederà inoltre ai produttori che i propri articoli abbiano dei componenti staccabili in modo che possono essere riparati per almeno cinque anni dopo essere stati venduti. Il disegno di legge è simile a un piano anti-usa e getta annunciato dalla Commissione europea nel marzo 2020, che costringerebbe i produttori a realizzare prodotti che durano più a lungo e possono essere facilmente sostituiti e ripristinati.
fonte: www.ecodallecitta.it
=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria