Lo studio evidenzia come le economie europee ad alto reddito, sono tra le principali contributrici al flusso dei rifiuti di plastica che dai fiumi finiscono in mare, nonostante dovrebbero avere un appropriato sistema di gestione dei rifiuti che dovrebbe limitarne la dispersione in natura.
Il monitoraggio realizzato da numerosi enti di ricerca su 42 fiumi in 11 paesi Europei fornisce il più grande database di immissioni di macrorifiuti galleggianti fluviali nei mari.
Gran parte dei rifiuti raggiunge il mare attraverso numerosi piccoli fiumi, torrenti e deflussi superficiali, con bacini inferiori ai 100 km2, che passano per aree densamente popolate.
Nei fiumi più grandi, infatti, l’elevata frammentazione causata da barriere artificiali e la presenza di vegetazione lungo le sponde riduce il deflusso degli oggetti, molti dei quali giungono al mare già frammentati in particelle più piccole.
L’esperienza ISPRA sulla tematica dei rifiuti fluviali ha fatto si che, all’interno dei monitoraggi sulla Strategia Marina, avrà inizio a partire da ottobre 2021 un monitoraggio sistematico dei rifiuti galleggianti su 12 fiumi italiani con informazioni riguardo il loro flusso fino al mare.
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Ulteriori informazioni
fonte: www.isprambiente.gov.it
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