Quando si tratta della raccolta differenziata “dove lo butto?” è tra le domande più frequenti. Per fortuna esistono app come Junker che ci forniscono una risposta immediata a tutti i dubbi in merito al riciclaggio.
Più consumiamo, più rifiuti produciamo. La nostra spazzatura è il riflesso di ciò che mangiamo e compriamo, ma soprattutto, di quanto siamo davvero impegnati a rispettare il principio delle 3R. Ridurre è sempre la scelta migliore, ma altrettanto importanti lo sono riusare e riciclare, e applicarle nel quotidiano servirà a mantenere uno stile di vita sostenibile che non ipotechi quello delle generazioni future.
Non importa quanto ci sforziamo, se differenziamo i rifiuti in maniera sbagliata, il nostro lavoro non solo sarà di scarsa utilità, ma intralcerà anche la possibilità di ottenere nuove risorse e come, nel caso dell’umido, compost e, in alcuni impianti, anche biometano. Dal momento che in Italia l’organico, con il 39,5% del totale, rappresenta la parte dei rifiuti più raccolta, è bene chiarire i vari dubbi riguardo il suo corretto trattamento.
Cosa SÌ va nell’organico
Premesso che la seguente è una lista generica di ciò che si può inserire nell’umido, nel caso aveste dei dubbi, vi consigliamo di informarvi sulle regole relative alla raccolta nel vostro comune di appartenenza o di usare Junker, un’applicazione che schiarisce facilmente qualsiasi dubbio riguardo allo smaltimento di ogni singolo prodotto o elemento, offrendo indicazioni corrette in base al vostro territorio.
Dunque, cosa va nell’umido?
Avanzi di cibo
Praticamente tutti gli avanzi di cibo che escono dalla nostra cucina, sia d’origine vegetale che animale, come: bucce di frutta e verdura, gusci della frutta secca, semi, pane, pasta, fondi di caffè, filtri di tè, gusci d’uovo, avanzi di formaggio, pesce, carne e anche le ossa se sono di piccole dimensioni.
I cartoni della pizza sporchi, le lettiere vegetali e non solo
Molti non lo sanno, ma i cartoni della pizza sporchi – precedentemente ridotti di volume – possono essere inseriti nell’organico insieme ai tovaglioli, la carta Scottex, i fazzoletti di carta, le stoviglie compostabili, gli stuzzicadenti, i fiammiferi e gli stecchini in legno. Persino le lettiere vegetali, la cenere e le foglie e le piante, se in piccole quantità, vanno smaltite qui.
E i gusci di molluschi e crostacei?
Dal momento che la decomposizione dei molluschi e dei crostacei è abbastanza lunga, non tutti gli impianti di compostaggio riescono a trattarli. Per questo, non potendo dare un’indicazione precisa al riguardo, la nostra raccomandazione è di verificare su Junker come vengono trattati questi rifiuti nel vostro comune, se nell’organico o nei rifiuti non riciclabili.
Cosa NON va nell’organico
Ogni elemento va correttamente separato, quindi gli alimenti ancora contenuti nella loro confezione non vanno mai nell’umido, come anche le ossa di grandi dimensioni, i pannolini, gli assorbenti, gli stracci, i sacchetti dell’aspirapolvere e la polvere, i medicinali, i mozziconi di sigaretta e le lettiere non vegetali.
E l’olio di cucina?
L’olio di cucina esausto non è biodegradabile, quindi non va nell’organico (e neanche buttato via nel lavandino). Per smaltirlo bisogna raccoglierlo in un contenitore e portarlo nell’isola ecologica o nel punto di raccolta più vicino. Tramite l’app potrete verificare se il vostro comune ha dei punti di raccolta specifici per questo rifiuto.
Compostaggio domestico
Se avete un orto, un giardino o un terrazzo potreste trasformare voi stessi i vostri rifiuti organici in concime. Attenzione però, non tutto l’organico va nella compostiera. Per sapere cosa mettere o no, anche in questo caso potete farvi aiutare da Junker. Basterà usare il tasto cerca, e se per il rifiuto è presente la dicitura OK Compost, allora potrete inserirlo nel vostro compostaggio domestico, facendo sempre attenzione alle indicazioni riportate nell’app.
Ancora dei dubbi sulla raccolta differenziata dell’organico?
Imparare a differenziare bene i rifiuti secondo le regole della raccolta locale potrebbe sembrare un compito difficile, ma per fortuna abbiamo degli strumenti che ci aiutano a realizzarla in maniera facile e pratica. Junker non è solo un’app mobile, ma una vera a propria piattaforma smart nazionale, che permette di identificare immediatamente un prodotto e, basandosi sulla geolocalizzazione dell’utente, indicare in maniera corretta come differenziarlo.
Ognuno di noi gioca un ruolo attivo importante per garantire la corretta gestione dei rifiuti e rafforzare l’economia circolare. Differenziando bene infatti contribuiamo a non sprecare le risorse e di conseguenza a salvaguardare l’ambiente. E se aveste ancora dei dubbi? Scaricate Junker.
Buona raccolta differenziata!
fonte: www.greenme.it
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