“L'iniziativa economica privata è libera. NON PUÒ SVOLGERSI IN CONTRASTO CON L'UTILITÀ SOCIALE O IN MODO DA RECARE DANNO ALLA SALUTE, ALL’AMBIENTE, ALLA SICUREZZA, ALLA LIBERTÀ, ALLA DIGNITÀ UMANA. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”
Perché i cittadini di un territorio che hanno nel loro Sindaco non solo il più importante rappresentante ma anche la massima autorità sanitaria, si sono visti rifiutare una VALUTAZIONE dell’IMPATTO AMBIENTALE sulle due grosse industrie che da oltre 120 anni cumulativi, li espongono ad emissioni dannose ?
Per quale motivo si rigetta la possibilità di conoscere se corrono rischi essi stessi ed i loro figli? Perché non debbono difendere quel territorio dove sono nati e cresciuti, dove hanno scelto di continuare a vivere, lavorare e procreare?
Da come si erano messe le cose dopo l'approvazione da parte del governo Draghi dei decreti Concorrenza e Semplificazioni (tutti dentro, dal Pd ai M5S alla Lega) era chiaro che andava a finire così..
Poi ora il Governo Meloni (provare a cercare nel programma della destra le linee programmatiche su ambiente e salute ) ha rafforzato la linea negazionista in materia ambientale che pure sostiene la giunta Tesei.
Necropolitica pura, in linea con il dominio della sfera militare che da tempo regola le priorità nella Occidente capitalista.
Isde Umbria sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili ritiene dannose per la salute dei cittadini e per l'ambiente le politiche ambientali e sanitarie della Regione.
Isde Umbria plaude all'azione del sindaco Stirati e dei comitati per l'ambiente dato che entrambi si sono battuti per tutelare salute e ambiente a Gubbio, hanno organizzato un Audit per l'ecodistretto e poi sono stati pugnalati alle spalle da forze politiche e sindacali mosse da primitivismo ambientale.
Isde Umbria