Il nostro appello al Sindaco Romizi è caduto nel vuoto purtroppo. Pensavamo che potesse avere un seguito il comportamento tenuto in precedenza per il processo, ancora in corso, vs Gesenu & Co., ma ci siamo sbagliati. Eppure non è meno grave quanto accaduto nel deposito di Biondi Recuperi, tanto più che il processo appena iniziato è per il primo incendio, ma sappiamo bene che il fatto si è ripetuto altre volte, sempre nel deposito di Ponte S. Giovanni. Il comunicato che segue è stato condiviso dalle altre due associazioni che hanno condiviso con noi la necessità di "fare qualcosa" e di farlo insieme, infatti anche loro si sono costituite Parte Civile nel processo, pensiamo sia un buon segnale da parte della cosiddetta società civile.
IL COMUNE DI PERUGIA NON SI È COSTITUITO PARTE CIVILE NEL PROCESSO VERSO BIONDI RECUPERI DI PONTE S. GIOVANNI.
Avevamo confidato in una sensibilità diversa, Signor Sindaco, invece ci siamo sbagliati. La città, che ha dovuto difendersi dal fumo degli incendi sospendendo anche il consumo dei prodotti del proprio orto in più di una occasione per lo stesso motivo, non si costituirà parte civile nel processo a carico di Biondi Recuperi.
Le tre associazioni scriventi ritengono sia un dovere morale assumersi certe responsabilità e magari far pagare il danno una volta accertati gli addebiti, in fondo è questa la ratio delle leggi sull’inquinamento ambientale: “chi sbaglia paga”.
Aumenterebbe anche il senso civico dei cittadini e rafforzerebbe la fiducia nell’amministrazione se questa dimostrasse il rigore necessario in questi casi e se facesse valere il diritto di tutti a vivere in un territorio non inquinato.
Non sarà così, evidentemente, e allora ci assumeremo noi questa responsabilità, anche come segnale che la società civile è viva, sa riconoscere ancora certi valori etici, non ha preferenze tra inquinatori piccoli o grandi.
Visto che da parte del Comune la costituzione di parte civile c’era stata contro Gesenu nel processo in corso chiamato “Spazzatura d’oro connection” si pensava che anche questo meritasse uguale attenzione sia per il tema dei rifiuti, sempre sensibile all’interessamento della criminalità organizzata, che al tipo di territorio, sempre sotto attacco speculativo di ogni tipo e privo di attenzioni e risarcimenti compensativi se non in minima parte. Le chiediamo, Signor sindaco cosa l’ha fatta desistere?
Non vogliamo fare ipotesi... Ma prendiamo atto della decisione, noi ci saremo al processo perché le nostre costituzioni di parte civile sono state ammesse.
Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero aps
Comitato Molini di Fortebraccio
Cittadinanzattiva Umbria aps
Perugia, 29/6/2023