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Ora è ufficiale, l’Ue ha introdotto la sua plastic tax

Si tratta di un’aliquota uniforme di prelievo sul peso dei rifiuti di imballaggio di plastica non riciclati pari a 0,8 euro per chilogrammo











Mentre per la plastic tax italiana sembra confermato un rinvio a luglio 2021, così come previsto dalla legge di Bilancio all’esame del Parlamento, per la tassa sugli imballaggi in plastica non riciclata introdotta a livello Ue è arrivata la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Si tratta di un’iniziativa che rientra nell’ambito della caccia a nuove “risorse proprie” per sostenere il piano di ripresa post-Covid Next Generation Eu di cui l’Italia è prima beneficiaria: «In linea con la strategia europea per la plastica, il bilancio dell’Unione può contribuire a ridurre l’inquinamento da rifiuti di imballaggio di plastica. Una risorsa propria basata su contributi nazionali proporzionali alla quantità di rifiuti di imballaggio di plastica non riciclati in ciascuno Stato membro fornirà un incentivo a ridurre il consumo di prodotti di plastica monouso, promuoverà il riciclaggio e darà impulso all’economia circolare. Allo stesso tempo gli Stati membri saranno liberi di adottare le misure più adeguate per conseguire tali obiettivi, conformemente al principio di sussidiarietà».

La plastic tax si applicherà a decorrere dal 1 gennaio 2021, ma entrerà in vigore il primo giorno del primo mese successivo al ricevimento da parte dell’Ue dell’ultima notifica da parte degli Stati membri dell’adozione della decisione.

Più nel dettaglio, la plastic tax europea prevede «un’aliquota uniforme di prelievo sul peso dei rifiuti di imballaggio di plastica non riciclati generati in ciascuno Stato membro. L’aliquota uniforme di prelievo è pari a 0,80 euro per chilogrammo. Ad alcuni Stati membri si applica una riduzione forfettaria». In questo contesto «per “plastica” si intende un polimero ai sensi dell’articolo 3, punto 5), del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio», mentre «il peso dei rifiuti di imballaggio di plastica non riciclati è calcolato come differenza tra il peso dei rifiuti di imballaggio di plastica prodotti in uno Stato membro in un determinato anno e il peso dei rifiuti di imballaggio di plastica riciclati nello stesso anno».

Nell’ambito della raccolta di nuove “risorse proprie” che possano permettere all’Ue di operare senza attingere ulteriormente a risorse dei vari bilanci nazionali, l’introduzione della plastic tax rappresenta solo un primo passo: nel primo semestre 2021 la Commissione presenterà proposte relative a un meccanismo di adeguamento del carbonio (carbon tax) alla frontiera.

fonte: www.greenreport.it


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Rifiuti nella Legge di Bilancio 2019: come cambia la normativa

La Legge di Bilancio 2019 introduce diverse novità di carattere ambientale, rinnovando gli ecoincentivi e dichiarando guerra alle plastiche monouso.
























La Legge di Bilancio 2019 introduce diverse novità nella gestione dei rifiuti e del riciclo che vanno nella direzione di un’economia circolare e che coinvolgono sia i privati, sia le aziende. Uno dei focus principali è riservato alla plastica, in particolare alle materie plastiche monouso, grave causa di inquinamento ambientale a livello globale.
La formula dell’incentivo sarà adottata come strumento nella lotta contro l’utilizzo irresponsabile di plastiche e materiali non riciclabili. Saranno previsti infatti sgravi fiscali pari al 36% delle spese sostenute dalle imprese per l’acquisto di materiali realizzati a partire dal riciclo di plastica, carta e alluminio. L’obiettivo che ci si pone di raggiungere è lo sviluppo delle attività di riciclo e di recupero di materiali di scarto e di abbattere le possibilità di dispersione nell’ambiente di imballaggi non riciclabili.
Lo scopo è quello di incrementare il riciclaggio delle plastiche miste e degli scarti non pericolosi dei processi di produzione industriale e della lavorazione di selezione e di recupero dei rifiuti solidi urbani, in alternativa all’avvio al recupero energetico, nonché al fine di ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi e il livello di rifiuti non riciclabili derivanti da materiali da imballaggio.



Un incentivo di pari entità è previsto inoltre per l’acquisto di imballaggi biodegradabili e compostabili, secondo quanto previsto dalla normativa Uni En 13432:2002, oppure derivanti dal riciclo di carta e di alluminio. Il credito d’imposta copre un importo massimo annuale di 20mila euro per ogni beneficiario, fino a un milione di euro annui complessivi, ed è utilizzabile in compensazione a partire dal 1 gennaio del periodo d’imposta successivo rispetto al momento dell’acquisto.
L’articolo 226 della Legge di Bilancio 2019 prevede inoltre che ci sia un impegno da parte dei produttori di plastiche nel limitare la diffusione di prodotti monouso. Purtroppo non si tratta di un obbligo, piuttosto un invito rivolto alle aziende produttrici affinché sperimentano e si evolvano, per fare in modo che la composizione dei loro prodotti veda una riduzione della quantità di plastiche fossili in favore di biopolimeri che possano essere compostabili.
In particolare, le aziende sono invitate in via sperimentale fino al 31 dicembre 2023 ad adottare modelli di raccolta differenziata e riciclo con una crescente reintroduzione della materia prima recuperata nel ciclo produttivo, lasciando sempre più spazio nella produzione e nell’uso ai biopolimeri per le stoviglie monouso, per sostituire in modo massivo le plastiche realizzate a partire da fonti fossili.
D’altra parte esiste già una legge europea in base alla quale a partire dal 2021 saranno poste forti limitazioni all’utilizzo di plastiche monouso: tutto questo quindi non può che essere quindi uno stimolo per un rapido cambio di rotta.

I provvedimenti introdotti dalla Legge di Bilancio 2019 in materia di rifiuti si inseriscono inoltre in un percorso nazionale già intrapreso con precedenti disposizioni e normative, come il bando dei cotton fioc in plastica non compostabile entrato in vigore a partire da gennaio di quest’anno, mentre per il 1 gennaio 2020 è già previsto il bando di tutti i prodotti cosmetici da risciacquo o detergenti contenenti microplastiche.

fonte: https://www.nonsoloambiente.it

LETTERA ALL’EDITORE DELL’ALBUM DI FIGURINE I “CUCCIOLOTTI”





















Si può fare figurine senza ricorrere alla plastica. Perchè non farlo? La semplice richiesta di chi ci invita a guardare nel sacco nero della spazzatura con gli occhi dei bambini.
Gentile editore Pizzardi, siamo la classe 5a della scuola elementare A.Manzoni di Marlia.
L’ anno scorso abbiamo costituito il CLUB DELL’ ALBATROS per salvare i mari dalla plastica. Abbiamo visto l’album dei Cucciolotti e vi ringraziamo perchè è ben fatto. Infatti invita a salvare gli animali, presenta delle belle immagini e fornisce molte informazioni simpatiche per conoscere gli animali stessi.
Tuttavia abbiamo visto che non è cambiato niente per quanto riguarda il retro delle figurine che rimane in plastica producendo rifiuti NON RICICLABILI.
Il maestro ci ha detto che 5 anni fa con un’altra classe aveva inviato una email simile a questa. Noi capiamo che allora non è cambiato niente in questi 5 anni. L’anno scorso abiamo studiato diversi modi per ridurre o evitare la plastica nelle figurine. Per esempio potreste fare come il WWF che nel suo album SALVA IL TUO PIANETA usa figurine di carta che vengono fissate all’album con delle linguette.
Ancora, il maestro ci ha detto che nella vostra risposta di 5 anni fa dicevate che c’erano delle cartiere che riciclavano il dietro delle figurine.Ci siamo informati dalle cartiere di questa zona che sono molto importanti e ci hanno detto che quella carta lì mista alla plastica non si può riciclare.
Allora, siccome, abbiamo anche saputo che se non ci sarà una SVOLTA NEL 2050 NEI MARI CI SARA’ PIU’ PLASTICA CHE PESCI ci auguriamo che per trovare una soluzione al problema da noi segnalato non ci vogliano altri 5 anni. Grazie dell’attenzione e speriamo in una vostra gentile risposta.
IL CLUB DELL ‘ ALBATROS  DELLA CLASSE 5A DI MARLIA – CAPANNORI (LU)
ROSSANO ERCOLINI, INSEGNANTE.
fonte: http://www.zerowasteitaly.org