Anche la discarica tifernate di Belladanza nel mirino del M5S:
l'europarlamentare Laura Agea avanza interrogazione urgente sui
monitoraggi Arpa nel biennio 2013/2014.
L’Europarlamentare
umbra, Laura Agea, con un’interrogazione urgente ha sottoposto alla
Commissione europea i dati relativi ai monitoraggi effettuati dall’ARPA
Umbria negli anni 2013/2014 presso la discarica di Belladanza di Città
di Castello.
Visto che la Corte di giustizia dell'Unione europea con sentenza del
2.12.2014 ha condannato l’Italia a pagare 40 milioni di euro una tantum e
42,8 milioni di euro ogni sei mesi per non aver rispettato gli obblighi
europei sulla gestione dei rifiuti pericolosi e delle discariche, la
deputata Agea ha chiesto alla Commissione Ue di verificare la gestione
della discarica di Belladanza.
Il Commissario europeo per l’Ambiente, Karmenu Vellaa, a nome della
Commissione ha risposto che se dalle ispezioni dovesse emergere che la
discarica di Belladanza è fonte di inquinamento, le competenti autorità
italiane sono tenute ad adottare le misure necessarie per proteggere
l'ambiente e la salute umana, come sancito dalle direttive. Tali misure
possono includere la chiusura della discarica.
Letta la risposta della Commissione Ue, Laura Agea ha girato
immediatamente sia l’interrogazione che la risposta del Commissario per
l’Ambiente alle Istituzioni locali, tra le quali il Comune di Città di
Castello e la Regione dell’Umbria.
Il Comune di Città di Castello ha risposto nei giorni scorsi allegando
una relazione del gestore SOGEPU dalla quale emerge che dopo la predetta
interrogazione dell’Eurodeputata Agea, datata 13.07.2015, è stata
indetta una conferenza di servizi e all'esito la Regione dell'Umbria con
Determinazione Dirigenziale 6607 del 16.09.2015 ha approvato l'Analisi
di Rischio. Per Belladanza è necessaria una messa in sicurezza idraulica
della falda lungo il confine a valle idrogeologica del sito.
In ottemperanza a quanto previsto dalla predetta determinazione
dirigenziale, il 23.09.2015, prot. 428, SOGEPU ha trasmesso il Progetto
relativo agli interventi di messa in sicurezza operativa.
Dal 2011 quando l'ARPA ha segnalato la presenza nelle acque sotterranee
di cloruro di vinile oltre le soglie consentite siamo arrivati al 2015 e
- guarda caso - solo dopo l'interrogazione e la risposta della
Commissione Ue del settembre scorso - le date lasciano spazio a poca
immaginazione - qualcosa si è mosso a Belladanza.
fonte: http://www.trgmedia.it