
Alle 14,30 di sabato forse pioverà. Ma noi ci saremo ugualmente. Saremo a Piazza Cahen per poi sfilare in marcia fino a Piazza Duomo. Non ci preoccupa la pioggia né una eventuale scarsa partecipazione. Essere convinti delle proprie idee è quella leva che ti porta a dire “si va avanti in ogni caso”.
Certo, ci interroghiamo. Lo facciamo da quando abbiamo scoperto che indignarsi non è un reato, né pensiamo sia lesa maestà poter dire quello che pensiamo rispetto al nostro futuro. Ci interroghiamo chiedendoci se questa consapevolezza riuscirà ad entrare nella testa e nel cuore di ognuno che vive, abita, lavora, ama questo territorio.
Non vogliamo una Regione che trascuri il nostro territorio, che scelga al posto nostro. Abbiamo detto, diciamo e diremo no al terzo calanco e all’ampliamento della discarica. Pensiamo che questo nostro no non sia solo nostro ma di tutto il territorio.
Non guardiamo indietro, cercando le responsabilità. Guardiamo avanti, tentando di spronare le istituzioni e tutta la classe politica del territorio a proseguire con forza sulla strada in cui si sono avviati.
Vorremmo che i primi a portare in mostra la nostra indignazione fossero proprio loro perché deve essere anche la loro indignazione. Vorremmo vedere insieme a noi i consiglieri comunali di tutti i nostri comuni, vedere i nostri Sindaci con la fascia tricolore sfilare con noi.
Vorremmo vedere i lavoratori della discarica con noi. Perché la nostra battaglia è anche la loro. Pensiamo che ad Orvieto ci debbano essere altri posti di lavoro, anche per loro. Lavorare in discarica non è un buon lavoro ed è giusto creare alternative. E sappiamo che tutto ciò è possibile e che abbiamo anche un po’ di tempo per farlo.
Saremo in marcia per pretendere certezze. Vogliamo analisi sulle acque del Paglia, sull’aria che respirano intorno alla discarica, su quel che c’è dentro il primo ed il secondo calanco.
Sfiliamo per chiedere quali rifiuti speciali entrano dentro la nostra discarica.
Sfiliamo anche per dire che entro il 2020, come dice l’Europa, la discarica Le Crete deve essere chiusa. Siamo in marcia per dire alla Regione che nel mondo e in Italia sono in tanti a fare a meno delle discariche perché è possibile trattare i rifiuti in un altro modo.
Saremo lì per dire che quella parte di nostro territorio deve essere bonificata e restituita alla fruizione pubblica.
Andiamo da Piazza Cahen a Piazza Duomo per chiedere analisi epidemiologiche per quei cittadini che vivono nei pressi della discarica, per comprendere se esistono problemi per la salute.
Siamo convinti che la nostra protesta può incidere e che senza protesta sarebbe tutto facile per chi pensa di poter fare business sulle e alle nostre spalle.
Non ci fermerà la pioggia, non ci fermerà una scarsa partecipazione, non ci fermerà nulla. Ma se saremo in tanti sarà tutto più bello. E se ci sarà il sole pure. Per la partecipazione metteteci del vostro, per il sole… beh, insomma… proveremo a chiedere il miracolo.
fonte: https://saveorvieto.wordpress.com