Se quanto emerso negli ultimi mesi corrisponde al vero, siamo di fronte ad un
disastro ambientale annunciato, determinato da gravi
negligenze nei controlli e
scelte politiche dissennate locali e regionali.
Per questo, insieme a vari comitati attivi in Umbria e con il sostegno di
Italia Nostra, abbiamo avviato un’azione che ponga al centro la
tutela della salute e dell’ambiente, rivendicando
trasparenza e
partecipazione civica, finora negati da istituzioni colpevolmente incuranti degli allarmi di chi presidia da anni i territori.
Insieme porteremo avanti il
punto di vista degli esposti per costruire una
visione regionale
dei problemi che contrasti l’inadeguatezza di chi, a spese della
collettività, ha favorito gli interessi particolari di poche aziende.
Vedi sotto il comunicato di
Ass. OrvietoCivica,
Comitato No Inceneritori Terni,
Comitato RifiutiZero Spoleto,
Nuovo Comitato Belladanza,
Osservatorio Borgogiglione e
Italia Nostra Umbria.
Comunicato stampa
Un disastro ambientale annunciato
Se i fatti raccontati sono veri, è stato un disastro ambientale
annunciato, visto che tanti cittadini, costretti a riunirsi in Comitati e
Osservatori indipendenti, in questi anni avevano lanciato accuse
precise sulla gestione dei rifiuti in Umbria, sempre ignorate dalle
Istituzioni.
Oggi si apprende che la Procura di Perugia ha sequestrato parte della
discarica di Pietramelina e indaga per traffico illecito di rifiuti e
violazione dolosa di disposizioni in materia ambientale, comportamenti
che potrebbero aver generato un’alterazione irreversibile
dell’ecosistema anche per la non corretta gestione del percolato, con
tutti i risvolti futuri in materia di bonifica.
Intanto, dopo Gesenu e Gest anche alla Ecoimpianti sono arrivati i Commissari prefettizi.
E si comincia a parlare di “bomba” rifiuti umidi e di “stangata” nelle bollette…
Eppure in tutte le discariche umbre a partire da Pietramelina, centro
dell’inchiesta, di proprietà del Comune di Perugia e gestita dalla
Gesenu, esisteva un Piano di Monitoraggio e Controllo definito con
l’Arpa, al fine di verificare e quindi intervenire prontamente in caso
di inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque sia superficiali che
sotterranee. Per il sito di Borgogiglione, gestito dalla TSA ed
ugualmente finito sotto indagine, nel 2014 tutte le Istituzioni
interessate avevano perfino stilato con ARPA un Protocollo aggiuntivo,
mai sottoscritto in verità da quell’Osservatorio indipendente, che lo
riteneva “inaffidabile”…
Come è stato possibile tutto ciò e a cosa siano serviti i controlli
periodici, i nostri amministratori ce lo devono ancora chiarire! Il
Comune di Perugia e gli altri soggetti istituzionali non hanno
responsabilità, visto che il servizio rifiuti veniva svolto a favore e a
spese della collettività?
Domande che devono trovare nel più breve tempo possibile una risposta
certa, perché in Umbria ci sono altre discariche che pure manifestano
gravi criticità e rischi per la salute dei cittadini: Belladanza (Città
di Castello), Colognola (Gubbio), Sant’Orsola (Spoleto) e Le Crete
(Orvieto). Per non parlare poi degli impianti di compostaggio, già oggi
dichiarati poco efficienti e che le mire dei nostri amministratori
vorrebbero ampliare a dismisura per allargare il giro d’affari dei
gestori.
Si è parlato anche del pericolo di infiltrazione della criminalità
organizzata in Umbria nella gestione dei rifiuti, e ricordiamo che la
Regione ha deciso recentemente di approvare l’Aggiornamento del Piano
Regionale Gestione Rifiuti senza sottoporlo a VAS al fine di verificare
la sostenibilità degli attuali siti e dei previsti ampliamenti: accanto
alla gestione c’è, infatti, anche l’altro problema relativo alla scelta
di siti idonei. Un Piano, per di più, incentrato ancora
sull’incenerimento e sullo smaltimento in discarica, contrariamente alle
“indicazioni normative e alle priorità della corretta gestione sancite
dalla
gerarchia comunitaria” (citate solo in premessa).
La visione diventa ora regionale e non più locale.
Di qui la decisione dei Comitati di agire insieme con Italia Nostra per
la tutela della salute e dell’ambiente, diritti costituzionalmente
garantiti, per chiedere finalmente trasparenza e per conoscere che danni
sono stati prodotti, la loro reversibilità o meno, e se è stato pure
danneggiato l’ecosistema del Tevere.
Ass. OrvietoCivica
Comitato No Inceneritori Terni
Comitato RifiutiZero Spoleto
Nuovo Comitato Belladanza
Osservatorio Borgogiglione
Italia Nostra Umbria
[Testo del comunicato in formato PDF]
fonte: http://osservatorioborgogiglione.it
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