I controlli alle aziende sottoposte ad autorizzazione unica ambientale

Esiti dei lavori di un gruppo interagenziale ISPRA/ARPA/APPA che ha prodotto le procedure operative



Uno specifico gruppo di lavoro interagenziale ISPRA/ARPA/APPA ha recentemente redatto le Linee Guida relative alla “impostazione generale delle procedure di controllo, costruzione di check list per i controlli di aziende assoggettate ad AUA o AIA regionali per tipologie produttive e sito specifici”.
Tale documento, redatto con la collaborazione di numerose Agenzie, tra cui ARPA Toscana, è in fase di approvazione da parte del Comitato tecnico permanente, prima della sua emissione definiva, da parte di ISPRA, in forma di Linea Guida o Raccomandazione.
Le Linee Guida proposte riprendono i principi del Decreto Legge 5/2012 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo) prevedendo la definizione di criteri e percorsi operativi per realizzare un sistema dei controlli coordinato e condiviso tra i diversi livelli di governo, con l'obiettivo di ridurre gli oneri ingiustificati che gravano sui destinatari dei controlli e sugli stessi controllori rendendo, al contempo, più efficaci i controlli pubblici sulle imprese.
Le specificità di AUA rispetto ad AIA
L’attività del gruppo di lavoro era indirizzata ad identificare le procedure di controllo e le check list per i controlli relativi alle aziende con AIA regionale ed AUA, ai fini di un utilizzo omogeneo da parte del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA).
Nell’ambito dei lavori, il gruppo ha collaborato con altri gruppi interagenziali attinenti, in particolare quello dedicato alla pianificazione dei controlli AIA e quello impegnato nel rafforzamento della trasparenza.
Le principali differenze riscontrate fra le due tipologie di autorizzazione hanno reso difficile la costruzione di un data base adeguatamente “popolato” delle aziende AUA in un arco di tempo ristretto, al fine di poter applicare il modello già in utilizzo per gli impianti AIA.
L'introduzione dell'AUA, nonostante il ritardo nell'applicazione in varie realtà del territorio nazionale, supera la logica delle autorizzazioni settoriali indirizzando, anche nel caso di aziende di piccole e medie dimensioni, un approccio integrato o comunque più completo del controllo al fine di perseguire gli obiettivi introdotti dall'art. 14, comma 4, lett. c del Decreto Legge 5/2012.
L'AUA ricomprende la maggior parte delle attività sul territorio ovvero le grandi, piccole e medie imprese che non rientrano tra gli impianti soggetti alle disposizioni in materia di AIA.
In assenza di un data base consolidato e sufficientemente popolato di dati per le piccole e medie imprese ed in assenza di documentazione relativa alla ditta tra gli atti delle Agenzie, la preparazione dell'ispezione si può basare su tutte le informazioni presenti sul “modello unificato e semplificato” per la richiesta di AUA. Tale modello contiene una serie di schede tecniche/informative relative sia ai dati produttivi dell'attività che alle caratteristiche tecniche attinenti i titoli abilitativi che si richiedono (sia nuovi che rinnovati, modificati sostanzialmente o senza modifiche).
Partendo dalla consultazione di quanto descritto nel modello unificato è possibile procedere alla selezione della check-list pertinente per l'ispezione in oggetto, pur in assenza di precedenti visite presso l'attività.
Ispezioni nelle installazioni AUA
I Gestori degli impianti che sono in possesso di AUA, ai sensi della normativa vigente, hanno almeno uno dei seguenti titoli abilitativi:
  • Autorizzazione agli scarichi
  • Comunicazione preventiva per l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste
  • Autorizzazione alle emissioni in atmosfera
  • Autorizzazione generale
  • Comunicazione o nulla osta
  • Autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura
  • Comunicazioni in materia di rifiuti
Le check-list preparate per l'ispezione di controllo entrano nello specifico di ciascuno di questi titoli abilitativi, fatta eccezione per quella riportata dell'allegato 2 della Linea Guida, che fornisce un approccio generale per l'attività di controllo nelle aziende soggette ad AUA. Si è optato per un approccio dettagliato in ciascuna lista, lasciando poi all'operatore di vigilanza in sede di pianificazione dell'ispezione, di volta in volta, la scelta dei punti più appropriati per la verifica in base all'azienda oggetto dell'intervento.
Testo a cura di Andrea Villani
fonte: http://www.arpat.toscana.it