"L’amministratore di un piccolo condominio deve installare un nuovo serbatoio per il gasolio da riscaldamento. Non essendo soddisfatto dei modelli esistenti in commercio, ti incarica di progettarne uno che risponda alle esigenze del condominio”. Iniziava così il primo dei due problemi di matematica alla maturità scientifica italiana 2016 che, tra le informazioni date dall’amministratore all'ipotetico “studente progettista”, aggiungeva: "la capacità del serbatoio deve essere pari ad almeno 13 mq, in modo da garantire al condominio il riscaldamento per tutto l’inverno, effettuando solo due rifornimenti di gasolio”.
Chissà cosa avranno pensato i maturandi ambientalisti italiani - speriamo ce ne siano tanti - o qualche genitore che in questi anni si era battuto nel condominio per passare al riscaldamento a metano, quando il figlio a cena gli ha raccontato il problema di matematica...
"In Danimarca dal 2013 è proibito installare caldaie a gasolio in nuovi edifici e dal 2016 utilizzarle in edifici connessi a rete gas o teleriscaldamento “, ci ha detto Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club e della rivista QualEnergia, da noi intervistato sul tema. "E' una fonte altamente inquinante non solo sul versante delle polveri sottili, ma anche riguardo l'emissione di CO2 e quindi gli effetti sul riscaldamento climatico" - spiega - "Il metano ha innanzitutto un più alto rendimento energetico, poi ha un contenuto molto più basso di carbonio, rispetto al gasolio". Se il metano, infatti, nella sua composizione chimica, ha un solo atomo di carbonio, il gasolio, miscela di idrocarburi proveniente dal petrolio, può avere da 14 a 20 atomi di carbonio.
“In effetti parlare di gasolio alla maturità ci fa ripiombare nella preistoria, dal punto della sostenibilità ambientale”, ci ha detto Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente. "Sono le grandi contraddizioni dell'Italia sull'ambiente, perchè solo il giorno prima uno dei temi di italiano alla maturità era sul valore del paesaggio, ed è stato tra i più scelti dai ragazzi. Parlare di gasolio oggi è parlare di una fonte fossile preistorica, che ormai si usa solo nell’autotrazione".Insomma, probabilmente gli esperti del MIUR - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - non sanno che il gasolio da riscaldamento è un combustibile che si sta tentando sempre più di eliminare, in Italia e all'estero. A Milano, ad esempio, solo il 4% delle caldaie è considerato ancora a gasolio, il 96% ormai va a metano. E si sta sempre più cercando di diffondere il teleriscaldamento, ossia l'utilizzare gli eccessi di calore prodotti dallo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, o da altri stabilimenti produttivi, per portare il riscaldamento nelle case. Secondo un articolo pubblicato da Linkiesta il 29 dicembre 2015, "quel 4% milanese di caldaie a gasolio inquina come il restante 96 per cento delle altre caldaie, rilasciando polveri sottili e azoto nell'atmosfera fino a 20-25 volte in più di un impianto a metano".
Esperti del Ministero... quest'anno rimandati, sulla sostenibilità ambientale.
fonte: www.ecodallecitta.it