Cibo buttato nei ristoranti: parte a Milano il progetto Ristorante Solidale














“Ristorante Solidale” nasce per destinare ai bisognosi le eccedenze alimentari provenienti dai ristoranti. Un'iniziativa del Comune di Milano, con Caritas Ambrosiana, i ristoranti affiliati a Just Eat e Pony Zero 















E' partita da Milano mercoledì la prima consegna di "Ristorante Solidale", l’iniziativa patrocinata dal Comune di Milano, nata grazie alla collaborazione tra Just Eat, Caritas Ambrosiana e Pony Zero, per la consegna a domicilio di pasti caldi alle persone in difficoltà. Hanno presentato l'iniziativa a Palazzo Marino l’assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani, con Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana, Daniele Contini, Country Manager di Just eat in Italia e Marco Actis fondatore di Pony Zero.
“Grazie a iniziative come questa, che vedono coinvolti i principali soggetti impegnati nel settore della somministrazione, Milano conferma la sua volontà di proseguire, dopo la positiva esperienza di Expo, nel percorso di incentivazione e promozione della lotta allo spreco alimentare con un occhio sempre attento alle persone in difficoltà”. Così l’assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani.
Il progetto “Ristorante Solidale” nasce dalla volontà di fare qualcosa di concreto nell’ambito delle necessità alimentari e di nutrizione per chi è in difficoltà e di mettere in connessione chi cucina con chi ne ha più bisogno, valorizzando il cibo e le eccedenze provenienti dai ristoranti. Sono stati 38 i pasti preparati mercoledì dai primi 10 ristoranti aderenti all’iniziativa e destinati a ciascun ospite delle 3 comunità di accoglienza scelte a Milano: “Pani e Peschi”, una casa per gli adolescenti milanesi che soffrono di disagi psichici - “Casa alloggio Centro Teresa Gabrieli”, casa accoglienza per pazienti affetti da HIV - “La Locomotiva”, comunità a dimensione familiare per minori.
Siamo ben lieti di accogliere questa iniziativa che ci consente di implementare ulteriormente la filiera per il recupero del cibo a fini di solidarietà, che abbiamo cominciato a realizzare in occasione di Expo Milano 2015, sollecitati dalla riflessione sull’ecologia integrale contenuta nella Laudato si’ di Papa Francesco. Da quell’esperienza era nato, da un’idea di Massimo Bottura e Davide Rampello, il Refettorio Ambrosiano e collegato ad esso una rete di mense, luoghi di accoglienza, empori che ridistribuiscono direttamente a chi ne ha bisogno le eccedenze alimentari prodotte nel territorio della diocesi milanese”, ha dichiarato Luciano Gualzetti, Direttore di Caritas ambrosiana.
La tappa di Milano è la prima di un percorso che dovrebbe coinvolgere altre città, come Torino e Roma. Partner del progetto è la catena di consegna pasti a domicilio Just Eat, rappresentata mercoledì da Daniele Contini, Country Manager in Italia, che raggruppa numerosi ristoranti. Da una loro indagine, condotta su un campione di 500 ristoranti affilati a Just eat, è emerso che l’83% dei ristoranti ritiene lo spreco alimentare un tema importante e che il 77% dichiara di poter contribuire attivamente.
Dai dati emerge inoltre che il 24% dei ristoranti butta via cibo ogni giorno, il 26% più di una volta alla settimana e il 50% una volta alla settimana; un trend negativo che evidenzia la necessità di sviluppare progetti e azioni concrete a supporto di una nuova cultura a contrasto dello spreco alimentare. Ancora scarsa, secondo il sondaggio di Just Eat, l’introduzione di misure per ridurre il fenomeno; la family bag è stata adottata solo dal 10% dei ristoranti oggetti dell’indagine, nonostante il 53% dei clienti la richieda; l’ottimizzazione della spesa dal 68% e la promozione di donazioni di pasti ai bisognosi dal 20%.
In questo scenario l’iniziativa Ristorante Solidale è stata già positivamente accolta dai ristoranti, il 55% avrebbe infatti piacere ad aderire per contribuire a limitare gli sprechi e beneficiare delle agevolazioni previste dalla nuova normativa antispreco. L’87% dichiara di non sapere dell’esistenza di agevolazioni fiscali per chi è attivo nel limitare gli sprechi alimentari, infine il 35% degli intervistati si dichiara disponibile a ricevere maggiori informazioni sull’argomento; segno di una nuova sensibilità alla lotta agli sprechi.
Tutte le informazioni sull’iniziativa, le modalità di adesione e le città attive, sono disponibili sul sito www.ristorantesolidale.it.



fonte: www.ecodallecitta.it