Il riuso è una delle strategie più efficaci per ridurre il consumo
di risorse, i rifiuti, il littering e le emissioni di Co2, anche per gli
imballaggi. I produttori artigianali di birra stanno rivalutando il
sistema del vuoto a rendere con il riutilizzo delle bottiglie di vetro.
In Oregon così come in Bretagna ci si sta organizzando in tal senso.
The Oregon Beverage Recycling Cooperative (OBRC), che già gestisce nello
stato un programma di deposito su cauzione per gli imballaggi a perdere
, ha recentemente annunciato la partenza di un programma che
reintroduce il sistema di refill per le bottiglie in vetro di birra. Il
programma coinvolge alcuni birrifici artigianali locali.
L’Oregon è stato il primo stato americano ad introdurre il deposito su
cauzione per i contenitori di bevande in vetro, plastica e lattine nel
lontano 1971 per incrementare il riciclo.
A partire dal 2018 il cauzionamento interesserà tutti i contenitori per bevande eccetto liquori, vino e latticini.
Con aprile 2017 il deposito di 5 cent verrà portato a 10 cent, in linea con quello del Michigan, uno degli 11 stati americani ad avere adottato un Bottle Bill
allo scopo di incrementare l’intercettazione dei contenitori per il
riciclo. Il raddoppio del deposito è stato deciso per incrementare il
tasso di intercettazione che è rimasto sotto l’80%.
Con un organico di 275 dipendenti e un budget annuale di 34 milioni
di dollari, OBRC gestisce in tutto lo stato la raccolta e l’avvio al
riciclo di tutti i contenitori per bevande, dal vetro, all’alluminio
alla plastica. Questa posizione, come evidenziato dalla stessa
cooperativa, facilita l’attuazione di un programma di refill che sarà
completato entro due anni. In primo luogo OBRC può infatti contare sulle
relazioni già consolidate con tutta la filiera della birra tra
birrifici, distributori, rivenditori.
Poi ci sono anche altri interlocutori e le strutture che già lavorano
con la cooperativa per la gestione del deposito su cauzione da poter
essere coinvolte nel programma : dal network di BottleDrop
(i depositi che gestiscono stoccaggio e rimborsi dei contenitori) alla
flotta di camion che opera nello stato. Inoltre la cooperativa già
dispone di strutture che possono ospitare impianti di lavaggio.
“ L’industria artigianale della birra in Oregon si avvia con questo programma di riutilizzo a sostenere il Bottle Bill e a compiere un importante passo avanti nella gestione responsabile delle risorse”
ha dichiarato John Andersen, presidente di OBRC. Il programma potrebbe
raggiungere un numero di adesioni interessanti se si considera che le
vendite di birra artigianale costituiscono in Oregon, rispetto a
qualsiasi altro stato, la quota maggiore del mercato totale della birra.
Per di più oltre il 22% di tutta la birra bevuta in
Oregon viene prodotta nello stato e solamente nell’area metropolitana di
Portland, si contano più di 100 birrifici.
Attualmente OBRC sta lavorando alla creazione di una rete di centri BottleDrop “standalone”
adatti a gestire le bottiglie riutilizzabili che sono più pesanti e
robuste di quelle monouso. L’iniziativa partirà con una prima fase
pilota che interesserà solamente le bottiglie più grandi e alcuni
birrifici ma che arriverà a movimentare sino a due milioni di bottiglie
all’anno.
SERVONO OBIETTIVI DI RIUSO OBBLIGATORI PER LEGGE
I programmi di refill sono oggi una rarità negli Stati Uniti
nonostante il sistema fosse ampiamente in voga nei primi decenni del XX
secolo. Il Container Recycling Institute (CRI) ha registrato il graduale declino dei sistemi di refill sin dal 1947 quando l’86%
del mercato della birra e il 100% del mercato delle bibite si serviva
di bottiglie riutilizzabili. Nel 1998 il mercato era già sceso al 3,3 %
del mercato della birra e allo 0,4% del mercato dei soft drink.
Tuttavia, come ha rilevato il CRI, ci sono misure economiche come il
deposito su cauzione che permettono al sistema riutilizzabile di
competere con il consumo a perdere dei contenitori di bevande. Questa
tesi viene ripresa anche da Reloop la piattaforma europea che promuove il riuso e l’economia circolare. Nello studio Policy Instruments to Promote Refillable Beverage Containers
prodotto da Reloop vengono individuati tre strumenti legislativi che,
se applicati in tandem, possono promuovere il sistema refill per le
bottiglie : 1) deposito su cauzione obbligatorio; 2) applicazione di “green levies” oppure contributi ambientali per la gestione del fine vita degli imballaggi; 3) determinazione di obiettivi di riutilizzo da perseguire per l’industria.
La piattaforma Reloop insieme a Environmental Action Germany (Deutsche Umwelthilfe – DUH), all’European Association of Beverage Wholesalers (CEGROBB) e all’Association of Small and Independent Breweries in Europe (S.I.B.) hanno presentato un position paper
congiunto per rafforzare il ruolo che i sistemi di riutilizzo possono
giocare, anche all’interno del pacchetto per l’economia circolare.
Secondo i promotori del position paper è necessario che vengano definiti
degli obiettivi vincolanti di riduzione dei rifiuti che, oltre a
ridurre il consumo di risorse, hanno la potenzialità di innescare misure
di prevenzione come, ad esempio, il riuso anche per il packaging. Senza
dimenticare l’erogazione della birra alla spina con fusti
riutilizzabili e approvvigionamento possibilmente a corto raggio.
Per i promotori, inoltre, la produzione annuale procapite di rifiuti da imballaggio dovrebbe scendere a 120 kg nel 2025 e 90 kg nel 2030. Ad oggi il consumo di imballaggi si attesta su una media europea di 160 kg con l’Italia in cima alla classifica con oltre 200 Kg procapite!.
Per raggiungere questi obiettivi è necessario cambiare il sistema di
calcolo separando gli obiettivi di riuso da quelli di riciclo. L’attuale
obiettivo aggregato non garantisce il rispetto della gerarchia europea
per la gestione dei rifiuti da parte delle aziende che “saltano” le
opzioni ambientalmente più sostenibili come prevenzione e riuso (al
primo posto della gerarchia) e focalizzano il riciclo che viene
solamente prima delle opzioni termovalorizzazione e discarica.
Continua
fonte: http://comunivirtuosi.org