NYT: Il carbonio nell'atmosfera sta aumentando, anche quando le emissioni si stabilizzano


















The Cape Grim Baseline Air Pollution Station in Tasmania.


Justin Gillis scrive che dalle misurazioni della CO2 in atmosfera risulta
che nel 2015 e nel 2016 le emissioni di CO2 sono aumentate più di quanto
sia mai stato registrato prima e che anche nel 2017 è continuato un aumento
delle emissioni di CO2 insolito anche se di poco inferiore a quelli dei due
anni precedenti, d'altra parte in base ai dati forniti da ciascuna nazione
sulle proprie emissioni di CO2 negli ultimi anni sembrerebbe raggiunta la
stabilizzazione di dette emissioni. È un enigma: se la quantità di anidride
carbonica che emettiamo non sta più aumentando com'è possibile che la
quantità di CO2 che rimane in atmosfera continui ad aumentare più
velocemente che mai? Gli scienziati con preoccupazione si chiedono se possa
significare che le spugne naturali che finora assorbivano la CO2 stiano
cambiando. È noto che di tutta la CO2 emessa quando bruciamo carbone,
petrolio o gas, in atmosfera a riscaldare il nostro pianeta ne rimane meno
della metà, il resto viene assorbito dall'oceano e dalla superficie
terrestre all'incirca in parti uguali. In sostanza queste spugne naturali
svolgono un servizio di importanza immensa, ma con l'aumento sempre
crescente delle nostre emissioni non è chiaro per quanto tempo le spugne
naturali saranno in grado di continuare a rimuovere parti importanti della
CO2 dall'atmosfera. Noi emettiamo poco meno di quaranta miliardi di
tonnellate di CO2 l'anno, una quantità definita dal Dott. Josep G. Canadell
(è un scienziato del clima a capo del Global Carbon Project, una
collaborazione tra varie nazioni per monitorare i trend delle citate
emissioni) "sconvolgente". Se le spugne naturali che finora hanno assorbito
più della metà delle nostre emissioni di CO2 rimuovendole dall'atmosfera
dove causano il fenomeno del riscaldamento globale si indeboliscono il
risultato sarebbe qualcosa come uno sciopero dei netturbini ma su scala
colossale: la quantità di anidride carbonica in atmosfera aumenterebbe
ancora più velocemente, accelerando il riscaldamento globale persino più di
quanto succede già ora che sta destabilizzando il clima, minaccia le
calotte polari e aumenta il livello dei mari. Dai tempi della Rivoluzione
Industriale con le nostre emissioni di CO2 abbiamo modificato la
composizione della nostra atmosfera, ormai la concentrazione dell'anidride
carbonica in atmosfera è aumentata da prima della Rivoluzione Industriale di
circa il 43% e questo ha riscaldato la Terra di circa 2°Fahrenheit (=
1,11°C). Purtroppo gli USA di Trump e il governo australiano proprio adesso
tagliano i finanziamenti alla ricerca scientifica, specificamente Trump
riduce i finanziamenti a NOAA = l'Amministrazione Nazionale per gli oceani e
l'atmosfera, è l'ente principalmente impegnato nel monitoraggio dei gas
serra ed in Australia sono stati licenziati molti scienziati impegnati sul
fronte del cambiamento climatico, comunque il governo australiano ha
promesso che continuerà a finanziare l'importante centro scientifico a Cape
Grim in Tasmania, lo scrive Gillis all'inizio del suo articolo, racconta che
i venti ululanti che raggiungono questo promontorio non hanno toccato terra
per migliaia di chilometri, quindi l'aria che arriva là dovrebbe essere la
più pulita del pianeta, la Stazione scientifica di Cape Grim è uno dei
centri che hanno lanciato l'allarme per l'aumento crescente delle nostre
emissioni di anidride carbonica.


Nadia Simonini

Rete Nazionale dei Comitati Rifiuti Zero