Con il nuovo imballaggio “Attivo” le fragole durano un giorno e mezzo in più. Il test di Bestack e dell’Università di Bologna per ridurre gli sprechi alimentari
L’imballaggio attivo permette un allungamento della shelf life e quindi consente una riduzione degli sprechi di ciboIn Europa ogni anno milioni di tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura.
In un momento in cui vi è grande sensibilità verso il tema dello spreco
alimentare, Bestack (il consorzio no profit dei produttori italiani di
imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta), in collaborazione con
l’Università di Bologna lancia “Attivo”. Capiamo meglio di cosa si
tratta e come funziona. “Attivo” apparentemente sembra una cassetta in cartone per la frutta,
in realtà il contenitore è stato irrorato con una miscela di componenti
di oli essenziali naturali a lento e costante rilascio la cui
composizione è stata brevettata dopo cinque anni di studi. Le sostanze
attive contenute determinano un abbattimento della carica microbica del
prodotto, senza alterarne le caratteristiche organolettiche. In questo
modo la shelf life (vita di scaffale) della frutta aumenta e questo si
traduce in una riduzione degli scarti. Secondo una stima approssimativa
ogni anno in Italia 850 mila le tonnellate di prodotto potrebbero
evitare di finire nella spazzatura.
I test sulle fragole confezionate con l’imballaggio attivo hanno mostrato benefici lungo tutta la filieraNei mesi di marzo e aprile 2017 sono stati
effettuati i test per misurare i reali benefici dell’imballaggio
“Attivo” lungo la filiera delle fragole Candonga® di Apofruit,
commercializzate dalla cooperativa con il brand Solarelli. I frutti,
confezionati in parte in contenitori tradizionali e in parte nel nuovo
packaging, sono stati esaminati durante la fase di distribuzione con
analisi visive, valutando la percentuale di scarto a distanza di 48, 72 e
96 ore dopo il confezionamento. Il nuovo packaging attivo ha registrato
uno scarto inferiore, variabile dall’8 al 18% rispetto a quello
tradizionale. La percentuale arriva al 20% quando le condizioni di
stress sono maggiori (temperatura più alte). Nella prova si è valutato anche il grado di soddisfazione del
consumatore attraverso test di gradimento in sei punti vendita della
catena di supermercati Dimar e anche in questo caso i risultati sono
stati positivi con giudizi migliori verso le fragole nel nuovo imballo.
Il packaging attivo consente di ridurre gli sprechi in modo significativoQuel che emerge dai dati è che le fragole nel
cartone “Attivo” si conservano meglio rispetto a quelle in confezione
tradizionale, con un incremento della shelf life di circa un giorno e
mezzo. Altro aspetto importante è che i benefici sono stati percepiti
dai consumatori, che si sono detti pienamente soddisfatti del prodotto.
L’obiettivo per il futuro è di testare altri tipi di frutta e fare in
modo che il nuovo imballaggio diventi una reale soluzione contro gli
sprechi di cibo, consentendo di qualificare meglio l’offerta
ortofrutticola. Il Fatto Alimentare aveva affrontato l’argomento dei packaging attivi e intelligenti in un articolo di diversi anni fa (leggi articolo).