La somma versata a partire dalla condanna nel 2014, alla quale presto potrebbe seguirne un’altra
A seguito della sentenza
della Corte di giustizia europea del 2 dicembre 2014, l’Italia è stata
condannata a pagare – a causa di 200 discariche dichiarate non conformi
alle Direttive 77/442 e 91/696 – una somma forfettaria di 40 milioni di
euro, più una penalità di 42,8 milioni di euro per ogni semestre di
ritardo; una cifra che è andata limandosi nel corso del tempo, a
seguito della documentazione man mano inviata dal nostro Paese con
informazioni sullo stato di avanzamento della messa in regola dei siti.
L’esito dell’ultima tornata – comunicato ieri dal ministero
dell’Ambiente – vede altri 25 siti depennati dalla lista delle
discariche abusive italiane. Di queste ben 14 riguardano la Regione
Campania, quattro l’Abruzzo, tre il Lazio, una a testa la Sicilia,
l’Umbria, il Veneto e la Toscana (quella de Le Porte, all’Isola del
Giglio).
«Questo – commenta il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – è
l’ennesimo buon risultato del grande lavoro di squadra che unisce il
ministero dell’Ambiente, la struttura di missione della Presidenza del
Consiglio e le autorità italiane in Europa, il nuovo commissario Gen.
Giuseppe Vadalà e gli enti territoriali interessati in un continuo
confronto con la Commissione Ue. È chiaro che siano ancora troppe le
discariche abusive in Italia e che non si possa essere davvero contenti
fin quando queste non si saranno azzerate: i dati però parlano chiaro e
tracciano in due ultimi due anni una discesa verticale dei siti in
infrazione, che vuol dire una riduzione di costi ambientali ed economici
inaccettabili per i cittadini».
A proposito di dati, per fare chiarezza nell’intricata partita sulle
discariche abusive che l’Italia ha ancora aperto con l’Ue, è utile dare
un’occhiata a quelli messi in fila dal Senato (in allegato, ndr).
Secondo il servizio studi di Palazzo Madama, a partire dal 2 dicembre
2014 ammontano a 162,4 milioni di euro le multe che l’Italia ha dovuto
versare a causa della condanna sulle discariche abusive, cui vanno
aggiunti quelli che «oggi l’Italia è chiamata a versare, per il quinto
semestre successivo alla sentenza», come ricorda il ministero
dell’Ambiente. Altri 16 milioni di euro, che portano il computo a ben
178,4 milioni di euro di multa.
Sperando che presto non debbano aggiungersi altre condanne: nel
maggio scorso il nostro Paese è stato nuovamente deferito alla Corte di
giustizia Ue. Rimanendo in tema di discariche abusive, sono altre 44
quelle finite nel mirino dall’Europa, con l’ipotesi più che concreta di
una nuova maxi multa all’orizzonte.
fonte: www.greenreport.it