Ben 122 segnalazioni registrate, quasi una al giorno, e 80 aziende interessate: questi i risultati conseguiti, dopo solo pochi mesi di attività, da CambioPulito, la prima piattaforma di “whistleblowing” italiana per la filiera degli pneumatici fuori uso (PFU). La locuzione anglosassone, traducibile letteralmente con “soffiare il fischietto”, identifica le denuncia di pratiche illecite e fraudolente all’interno di aziende o organizzazioni. Una prassi non ancora normata in maniera organica in Italia – il ddl di riferimento sta concludendo il suo iter parlamentare – ma che vanta già un ottimo esempio di “messa a sistema”.
La piattaforma di CambioPulito, promossa dall’Osservatorio sui flussi illegali di Pneumatici e PFU,
tiro oggi le somme dei suoi primi 5 mesi di gestione dimostrando, come
spiega Enrico Fontana, coordinatore dell’Osservatorio, “l’efficacia del
sistema di whistleblowing”. Dietro l’operazione ci sono i consorzi di
filiera per la gestione degli PFU Ecopneus, EcoTyre e Greentire
– che gestiscono circa l’85% del totale nazionale – Legambiente e
associazioni di categoria promuovere e sostenere la legalità e la
trasparenza, che hanno creato l’osservatorio con il preciso obiettivo di
promuovere e sostenere la legalità e la trasparenza del settore.
Le pratiche fraudolente nel comparto
generano ogni anno 30-40mila tonnellate di PFU che non esistono per il
fisco e sono fuori dal target fissato dalla legge per il sistema
nazionale di gestione, finanziato dai cittadini e dalle vendite
regolari. Combattere queste irregolarità, non significa pertanto
proteggere solo l’ambiente.
Come funziona la piattaforma whistleblowing CambioPulito
Gli operatori posso denunciare in via riservata le pratiche illegali sulla piattaforma www.cambiopulito.it
attraverso descrizioni puntuali, dando indicazioni su persone, episodi
concreti, inviando a sostegno immagini di documenti di vendita
irregolari (senza Iva e senza contributo) e anche semplicemente portando
all’attenzione annunci di vendita online (in particolare sui social
network) a prezzi stracciati.
Ogni singola informazione registrata
viene passata al vaglio da Legambiente, che la gestisce, attraverso fasi
su successive di “presa in carico”, “valutazione”, “decisione”, con
possibili richieste di informazioni integrative o chiarimenti al
segnalante (sempre tramite la piattaforma online e in forma anonima) per
poi arrivare ad una condivisione con i membri dell’Osservatorio.
Le segnalazioni vengono poi passate alle Forze dell’Ordine.fonte: www.rinnovabili.it