Visualizzazione post con etichetta #Ecopneus. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta #Ecopneus. Mostra tutti i post

Gomma da PFU e intasi nel nuovo regolamento UE

Secondo Ecopneus, l'utilizzo nei campi sportivi in erba sintetica risponde già ai limiti sugli IPA che entreranno in vigore l'anno prossimo.













Il polverino di gomma ottenuto dal riciclo di pneumatici fuori uso (PFU) può essere utilizzato come intaso nei campi sportivi in erba sintetica o in altri utilizzi in forma sfusa, anche alla luce del nuovo Regolamento UE 2021/1199
(leggi articolo), che fissa limiti più restrittivi alla presenza di di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA).

Ad affermarlo è Ecopneus, società consortile senza scopo di lucro per la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU) in Italia, che cita i risultati di uno studio condotto cinque anni fa con il supporto scientifico dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS e della società Waste and Chemicals (leggi articolo).


I risultati sui campioni analizzati evidenziarono infatti che la somma degli otto IPA soggetti alla restrizione 28 del Regolamento REACh era compresa tra 5 e 20 mg/kg, quindi sotto la nuova soglia di 20 mg/kg che entrerà in vigore il il 10 agosto 2022, nonché inferiore ai limiti introdotti dal decreto End of waste per la gomma granulare vulcanizzata (DM 178/2020).

" Il Regolamento (UE) 2021/1199 – sostiene Federico Dossena, Direttore Generale di Ecopneus - introduce riferimenti importanti per la salute degli sportivi e cittadini cui la gomma riciclata risponde già, anche con sistemi di campionamento e controllo sugli impianti di produzione definiti dal decreto End of waste, a differenza di altri materiali polimerici che, proveniendo da filiere non altrettanto controllate, possono introdurre sul mercato materiali fuori limite e spesso erroneamente confusi con la gomma riciclata, creando pericolosa confusione per le aziende, il sistema e per i cittadini".

fonte: www.polimerica.it


#RifiutiZeroUmbria - Sostienici nelle nostre iniziative, anche con un piccolo contributo su questo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897Grazie!

#Iscriviti QUI alla #Associazione COORDINAMENTO REGIONALE UMBRIA RIFIUTI ZERO (CRU-RZ) 


=> Seguici su Blogger 
https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram 
http://t.me/RifiutiZeroUmbria
=> Seguici su Youtube 

In Sicilia asfalto con gomma riciclata

Un bitume ingegnerizzato con polverino da PFU è stato steso su una strada nel centro di Alcamo.



Prosegue la sperimentazione di bitumi addizionati con gomma riciclata da pneumatici fuori uso (PFU): tremila metri quadrati di asfalto sono stati stesi nel centro di Alcamo, in provincia di Trapani, che si aggiungono ai circa 600 km di strade già realizzati nel nostro Paese.

L'aggiunta di polverino di gomma riciclata riduce il rumore dovuto al passaggio dei veicoli (fino a 5 dB) e aumenta la durabilità del manto stradale, anche del doppio rispetto alle soluzioni convenzionali.

Nell’ultimo decennio in Sicilia l’equivalente in peso di oltre 19 milioni di Pneumatici Fuori Uso sono stati raccolti e riciclati da Ecopneus, la società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei PFU in Italia.

“Gli interventi effettuati ad Alcamo rappresentano una concreta testimonianza dell’importanza del corretto recupero e riciclo dei Pneumatici Fuori Uso – spiega il Direttore Generale di Ecopneus, Federico Dossena –. Se ai vantaggi in termini di beneficio acustico, sommiamo la maggior durata della vita utile, che comporta a sua volta minori costi complessivi di manutenzione, appare evidente come le pavimentazioni con asfalti modificati siano una valida scelta strategica per la rete viaria nazionale, sia urbana che extra urbana”.

fonte: www.polimerica.it

#RifiutiZeroUmbria - Sostienici nelle nostre iniziative, anche con un piccolo contributo su questo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897Grazie!


#Iscriviti QUI alla #Associazione COORDINAMENTO REGIONALE UMBRIA RIFIUTI ZERO (CRU-RZ) 


=> Seguici su Blogger 
https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram 
http://t.me/RifiutiZeroUmbria
=> Seguici su Youtube 

Nasce Ecopneus Academy

Il consorzio per il recupero degli pneumatici fuori uso riunisce in un'unica piattaforma tutte le attività educative e di formazione.



Il consorzio per il recupero degli pneumatici fuori uso (PFU) Ecopneus ha dato vita ad un progetto di alta formazione sull'economia circolare, che affronterà temi che spaziano dalla corretta gestione del riciclo dei PFU alla normativa di riferimento, fino a toccare i settori applicativi della gomma riciclata.

Attraverso la condivisione di conoscenze e strumenti innovativi, la piattaforma Ecopneus Academy integrerà le attività educational e di formazione già avviate insieme a nuove iniziative.

“La nostra esperienza decennale nel settore del riciclo e le nuove possibilità tecnologiche - spiega il Direttore generale del consorzio, Giovanni Corbetta - hanno aperto una riflessione sulla capacità formativa di Ecopneus, portando alla luce una razionalizzazione dei contenuti all’interno di un concept-ombrello: la Ecopneus Academy".
"Come Ecopneus - aggiunge - ci siamo impegnati molto negli anni a diffondere una maggiore conoscenza sulle applicazioni della gomma riciclata attivando e supportando diversi studi scientifici e iniziative formative a fianco di prestigiose realtà accademiche e di ricerca del nostro Paese. Ecopneus Academy vuole portare un valore che duri nel tempo, promuovendo momenti formativi dedicati ad economia circolare, ambiente, legalità e sostenibilità rivolti sia alle aziende e agli addetti ai settori che agli studenti delle scuole”.

Ecopneus gestisce una filiera industriale formata da circa 100 aziende su tutto il territorio nazionale che garantiscono rintracciamento, raccolta, trasporto e trattamento di circa 200.000 tonnellate di PFU ogni anno, trasformate in gomma riciclata.

fonte: www.polimerica.it


#RifiutiZeroUmbria - Sostienici nelle nostre iniziative, anche con un piccolo contributo su questo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897Grazie!

#Iscriviti QUI alla #Associazione COORDINAMENTO REGIONALE UMBRIA RIFIUTI ZERO (CRU-RZ) 


=> Seguici su Blogger 
https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram 
http://t.me/RifiutiZeroUmbria
=> Seguici su Youtube 

Gomma riciclata, nuovo materiale “green” per il design e l’architettura

Sostenibile e versatile, la gomma da riciclo è ideale per la personalizzazione degli ambienti urbani e sarà al centro di un seminario gratuito il prossimo 18 maggio, a cura di Ecopneus e in collaborazione con la Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano.




Soluzioni sostenibili, innovative e di design per il restyling delle nostre città, sono i temi cardine del seminario gratuito che si terrà online il 18 maggio, dalle 16.00 alle 18.00, a cura di Ecopneus, la società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei PFU in Italia, e in collaborazione con la Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano.

L’incontro è un’opportunità per conoscere le potenzialità della gomma riciclata dai Pneumatici Fuori Uso in ambito urbano, un materiale circolare e innovativo che, grazie alla sua versatilità nei colori, nelle forme e nelle molteplici possibilità di personalizzazione e utilizzo, può essere inserito nei progetti di riqualificazione degli spazi urbani per dare un nuovo volto alle città, renderle più sostenibili, senza rinunciare al design e all’estetica.

Le nostre città hanno bisogno di progettazione e di un design moderno in linea con le tendenze internazionali, inteso come capacità di interpretare le nuove tendenze del vivere gli spazi comuni, restituendo alla collettività nuovi luoghi di aggregazione. In questa ricerca della “bellezza che salverà il mondo” la gomma riciclata è un materiale poliedrico, adatto all’utilizzo negli spazi pubblici, per creare nuovi luoghi di incontro, aree pedonali, aree gioco e spazi per eventi. Nell’ambito dell’Urbanismo tattico, volto a riqualificare aree urbane con il coinvolgimento della cittadinanza, diventa dunque un potente alleato.

“Ripensare gli spazi comuni in ottica sostenibile, coniugando estetica e funzionalità, è fondamentale per dare un nuovo volto alle città”, commenta Giovanni Corbetta, Direttore Generale. “In Ecopneus, crediamo che la gomma riciclata possa essere un valido strumento per raggiungere questo obiettivo, in virtù della sua natura di materiale circolare, delle sue proprietà e delle infinite possibilità di personalizzazione. Questo webinar è un tassello di un puzzle più ampio, composto da una continua attività di formazione e informazione che negli anni abbiamo portato avanti per far conoscere i molteplici vantaggi della gomma riciclata nella vita di tutti i giorni.”

Sono infatti molteplici i settori di applicazione della gomma riciclata, come ad esempio le superfici sportive Tyrefield, gli isolanti acustici e antivibranti per l’edilizia, gli asfalti “modificati” più sicuri, durevoli e silenziosi, i compound termoplastici Tyreplast. Tantissimi prodotti ecofriendly, capaci di coniugare ottime prestazioni e sostenibilità, consultabili sul catalogo dei prodotti in gomma riciclata realizzato da Ecopneus e MATREC.

Il seminario presenterà alcuni casi studio di successo di utilizzo della gomma riciclata, in Italia e all’estero, illustrate dall’architetto Marco Capellini, CEO di MATREC – società di consulenza e ricerca, partner di Ecopneus, specializzata in sostenibilità e circolarità di materiali – approfondirà inoltre le caratteristiche tecniche del prodotto e le tecnologie utilizzate per la sua lavorazione, grazie al contributo tecnico delle aziende Waterproofing e Casei Eco-System, così da fornire ai partecipanti le nozioni utili per impiegare correttamente questo materiale nei progetti di architettura. Esperti del settore saranno infine a disposizione per rispondere alle domande dei partecipanti.

La partecipazione al webinar da diritto ad 1 credito formativo professionale per gli architetti iscritti all’Ordine di Milano, che ne autocertificano la frequenza, e per gli architetti di tutta Italia, a discrezione del proprio Ordine di riferimento. Per partecipare è necessario registrarsi, per avere maggiori informazioni è possibile inviare una mail a ufficiostampa@ecopneus.it

fonte: www.rinnovabili.it


#RifiutiZeroUmbria - Sostienici nelle nostre iniziative, anche con un piccolo contributo su questo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897Grazie!

#Iscriviti QUI alla #Associazione COORDINAMENTO REGIONALE UMBRIA RIFIUTI ZERO (CRU-RZ) 


=> Seguici su Blogger 
https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram 
http://t.me/RifiutiZeroUmbria
=> Seguici su Youtube 

Studenti alle prese con i PFU

Nelle scuole toscane torna il concorso “Per un corretto riciclo dei Pneumatici Fuori Uso” promosso da consorzio Ecopneus e Legambiente.











Un campo da minibasket con pavimentazione in gomma riciclata: è questo il premio per la scuola toscana che si aggiudicherà la decima edizione del concorso multimediale “Per un corretto riciclo dei Pneumatici Fuori Uso” promosso dal consorzio Ecopneus.

Per partecipare, i ragazzi intraprenderanno un percorso formativo sulle buone pratiche ambientali e saranno chiamati a realizzare un filmato di massimo 3 minuti, oppure una presentazione multimediale con immagini, disegni e interviste sul tema della gestione degli Pneumatici Fuori Uso (PFU).
A giudicare gli elaborati – che dovranno pervenire entro il 21 aprile 2021 – sarà una giuria composta da rappresentanti di Ministero dell’Istruzione, Ministero dell’Ambiente, Legambiente ed Ecopneus.

Organizzato nell’ambito del Progetto Educational promosso da Legambiente ed Ecopneus, il concorso ha già coinvolto oltre 10.000 studenti in 9 regioni italiane: in questa edizione si rivolge a tutti i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado della Toscana.

Per candidare la propria classe e partecipare al concorso è necessario registrarsi QUI. Quindi c'è tempo fino al 21 aprile per inoltrare i progetti alla giuria.

fonte: www.polimerica.it


#RifiutiZeroUmbria - Sostienici nelle nostre iniziative, anche con un piccolo contributo su questo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897Grazie!

=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria

Nel 2020 raccolti da Ecopneus 190.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Us

66.000 richieste di prelievo di Pneumatici Fuori Uso esaudite presso gli oltre 21.000 gommisti serviti in tutta Italia. Una raccolta capillare e costante tutto l’anno, anche durante il lockdown, nonostante il crollo delle vendite di pneumatici del 20% circa rispetto al 2019.











Il sistema di raccolta e riciclo dei PFU-Pneumatici Fuori Uso gestito da Ecopneus, la società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei PFU in Italia, chiude il 2020 con un bilancio positivo. Nonostante le criticità incontrate nel corso dell’anno, dovute all’emergenza sanitaria e alla conseguente netta flessione della sostituzione di pneumatici, il sistema di gestione impostato da Ecopneus ha tenuto, mantenendo un servizio di ritiro costante agli operatori del ricambio in tutta Italia senza nessuna interruzione neanche durante il lockdown.
Sono state infatti 189.569 le tonnellate di Pneumatici Fuori Uso raccolte da Ecopneus nel corso del 2020. Rispetto agli obiettivi di raccolta previsti dalla legge, calcolati sui quantitativi di pneumatici immessi nel mercato dalle aziende socie nell’anno solare precedente, la raccolta si attesta al 96%: un risultato importante soprattutto a fronte di un crollo nel 2020 delle vendite di pneumatici - e delle conseguenti risorse economiche derivanti dal contributo ambientale che finanziano il sistema - di circa il -20%.
“Il 2021 è partito infatti sin dai primi giorni con anche maggior sollecitudine di quella con cui abbiamo chiuso il 2020 e che ci ha permesso di raggiungere risultati soddisfacenti nonostante il contesto critico che il Paese ha vissuto” ha dichiarato Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus. “Abbiamo messo in campo un importante sforzo gestionale per assicurare la raccolta dei Pneumatici Fuori Uso presso gli operatori, costantemente tutto l’anno anche durante il lockdown, in tutte le Province italiane dalle località montane alle isole minori e ponendo maggiore attenzione anche ai piccoli centri di ricambio che generano modeste quantità di PFU, dove la raccolta è più onerosa in termini di costi e logistica. Oltre il 70% dei nostri interventi di raccolta viene infatti effettuato presso esercizi di piccole e medie dimensioni, dove vengono prelevati meno di 300 pezzi per intervento”.

fonte: www.greencity.it


#RifiutiZeroUmbria - Sostienici nelle nostre iniziative, anche con un piccolo contributo su questo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897Grazie!

=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria

Tyreplast: da PFU e plastica riciclata arrivano nuovi materiali

Prodotti innovativi, performanti e sostenibili con un’eccezionale resistenza agli urti, un’ottima risposta alle vibrazioni ed elevate caratteristiche fonoisolanti, a disposizione di industrie e consumatori









Buone notizie per tutte le imprese che sono alla ricerca di soluzioni innovative e di materiali ambientalmente sostenibili.

Promosso da Ecopneus, la società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia, e Ideaplast, il progetto di ricerca Tyreplast ha infatti come obiettivo quello di realizzare nuove famiglie di materiali unendo il polverino di gomma riciclata dai PFU-Pneumatici Fuori Uso e polimeri termoplastici post-consumo per creare miscele dalle prestazioni superiori e ad elevato valore ambientale, valorizzando le caratteristiche fisiche e tecniche della gomma riciclata e delle materie termoplastiche.



Un’unione innovativa che consente di migliorare le proprietà dei nuovi materiali, come la resistenza all’impatto, la tenacità, la fono-assorbenza e la capacità di smorzamento vibrazionale. I vantaggi sono tangibili: prodotti più resistenti, con un’ottima risposta alle vibrazioni ed elevate caratteristiche fonoisolanti, versatili e dai costi contenuti. Nell’automotive, ad esempio, i compound Tyreplast trovano applicazione soprattutto nella componentistica e nelle finiture dei veicoli. Se impiegati nell’edilizia invece consentono di realizzare elementi altamente performanti per l’isolamento acustico e lo smorzamento delle vibrazioni, come tappeti e superfici. Nella zootecnia è invece possibile realizzare rivestimenti e protesi per gli zoccoli degli animali, mentre nell’arredo urbano le innovative miscele possono essere utilizzate per la realizzazione di manufatti come, ad esempio, panchine e fioriere.

“Come Ecopneus dedichiamo grande attenzione alle attività di Ricerca & Sviluppo sulle applicazioni della gomma riciclata e il progetto Tyreplast rappresenta al meglio la nostra vocazione rivolta sempre al futuro e all’innovazione – ha dichiarato il Direttore Generale di Ecopneus Giovanni Corbetta – La gomma riciclata dei PFU è un materiale di altissimo valore tecnologico che sprigiona tutto il suo potenziale anche in combinazione con i materiali termoplastici.”

Un esempio concreto di economia circolare al servizio delle imprese e del mondo dell’industria, che sarà possibile scoprire dal 2 al 3 dicembre al Mecspe Connect, la piattaforma online dedicata alle innovazioni per l’industria manifatturiera. In programma un ciclo di incontri online con la community nazionale e internazionale di Mecspe, che consentirà agli operatori del settore di aggiornarsi sulle tematiche più attuali a disposizione del mercato. Per approfondimenti è possibile, inoltre, visitare il profilo espositore dedicato ad Ecopneus e richiedere un appuntamento attraverso la virtual room, presente sulla scheda dell’espositore.

fonte: www.rinnovabili.it


#RifiutiZeroUmbria - Sostienici nelle nostre iniziative, anche con un piccolo contributo su questo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897Grazie!

=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria 

A Bari il basket sposa l’ambiente con i campi in gomma riciclata

Inaugurati due nuovi campi da pallacanestro “green” realizzati grazie al riciclo dei pneumatici fuori uso. Un intervento promosso da Ecopneus





La città di Bari conferma la propria passione per la pallacanestro, dopo aver ospitato – esattamente un anno fa – la Supercoppa 2019 che diede il via alla stagione 2019-20. Un legame che trova conferma anche con l’inaugurazione di oggi, che ha visto il taglio del nastro di due campi da basket dove sport e ambiente si incontrano, nell’Istituto Salesiano Ss.Mo Redentore e nella Parrocchia di San Sabino.

La particolarità dei due playground è infatti quella di essere stati realizzati grazie ad oltre 2.000 kg ciascuno di gomma riciclata dai Pneumatici Fuori Uso, un materiale versatile e dalle eccezionali prestazioni che consente di ottenere superfici sportive di altissimo livello e ambientalmente sostenibili. Un’innovazione tecnologica promossa e supportata da Ecopneus, la società senza scopo di lucro principale operatore nella gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia, per favorire un sempre maggiore impiego della gomma riciclata in quegli impieghi ad alto valore aggiunto – come appunto i campi da basket – dove il suo utilizzo consente di migliorare le performance rispetto alle soluzioni convenzionali e salvaguardare la salute degli atleti, contribuendo inoltre all’economia circolare in Italia.

Per l’Assessore all’Ambiente e allo Sport del Comune di Bari Pietro Petruzzelli ‘’Questo intervento è la prova concreta del valore dell’economia circolare: i due nuovi campi da basket inaugurati questa mattina grazie all’intervento di Ecopneus declinano al meglio i principi della sostenibilità ambientale e dello sport in chiave sociale. Sapere che dal recupero degli Pneumatici Fuori Uso possano nascere superfici sportive di straordinaria qualità come quelle che da oggi ospitano le parrocchie di San Sabino e del Redentore, due punti di riferimento importanti per i ragazzi della città, è un fatto che ci fa ben sperare per il futuro’’.




“Ci auguriamo che i campi inaugurati quest’oggi siano solo i primi di molti altri che vorremmo nascessero a Bari così come in molte altre città italiane” ha dichiarato Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus. “Oltre ad essere luoghi di aggregazione belli e funzionali, aiutano a trasmettere anche un messaggio positivo, specialmente per le nuove generazioni: il riciclo dei materiali è essenziale per una crescita economica sostenibile e per il bene dell’intera collettività. Anche lo sport, oggi e nel futuro, può infatti essere ambientalmente sostenibile”.


“Ogni nuovo spazio dedicato al basket è motivo di grande soddisfazione, per il movimento regionale” ha dichiarato il Presidente Regionale FIP Francesco Damiani. “In questo caso la soddisfazione è doppia, perché si tratta di campi all’aperto e in contesti che necessitano di spazi aggregativi per la comunità. È una cornice davvero ideale per una disciplina emergente come il 3×3 su cui la federazione sta investendo risorse ed impegno. Il nostro auspicio è potervi presto organizzare qualcosa di importante”.

Nelle superfici sportive in gomma riciclata Tyrefield per il basket, la gomma viene utilizzata per realizzare il tappetino di base sotto il campo da gioco. Le miscele utilizzate sono progettate per ottenere sia un adeguato assorbimento degli urti che una ottimizzazione del ritorno dell’energia elastica, che conferisce una perfetta risposta alle esigenze biomeccaniche dell’atleta, una riduzione dell’affaticamento muscolare, l’attenuazione dei microtraumi e un miglioramento complessivo della prestazione sportiva.

Il basket è una delle discipline su cui si sta concentrando l’impegno di Ecopneus, con particolare attenzione anche alla declinazione di “strada” ossia il basket 3×3 nato negli anni ’60 negli USA e che l’anno prossimo farà il suo debutto alle Olimpiadi di Tokyo 2021.

Per individuare la migliore superficie possibile per il basket, Ecopneus si è affidata proprioa Giacomo “Gek” Galanda, icona della pallacanestro italiana. Grazie alla sua esperienza ai più alti livelli, e alla collaborazione di altri professionisti come l’esperto internazionale di postura, ergonomia e biomeccanica il Prof. Mauro Testa e alcune aziende specializzate in pavimentazioni in gomma riciclata, è stato possibile individuare, realizzare e infine testare diverse superfici in gomma riciclata, fino a trovare la composizione ideale.

Queste pavimentazioni nascono quindi dalla perfetta combinazione di ricerca scientifica, sostenibilità ambientale e di innovazione applicata allo sport.

L’obiettivo ambizioso di Ecopneus è quello di diffondere il più possibile un concetto tanto semplice quanto importante: la superficie su cui si gioca è fondamentale sia per la salute dell’atleta che per i risultati sportivi raggiungibili e i campi da gioco in gomma riciclata aiutano gli atleti a giocare meglio e più a lungo, attraverso una soluzione che oltretutto contribuisce anche all’affermazione di una società fondata sul riciclo.

fonte: www.rinnovabili.it

#RifiutiZeroUmbria - Sostienici nelle nostre iniziative, anche con un piccolo contributo su questo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897Grazie!


=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria

Ecopneus: 220 mila tonnellate di Pneumatici Fuori Uso raccolte nel 2019

Il sistema italiano di gestione dei PFU si conferma settore d’eccellenza per lo sviluppo dell’economia circolare e la tutela ambientale. Evitata l’emissione di 371mila tonnellate di CO2 equivalenti ed un consumo di acqua di quasi 1,5 milioni di m3




Superando del 5% il target di legge, nel 2019 Ecopneus ha raccolto in Italia oltre 220mila tonnellate di pneumatici fuori uso (PFU). Un sostanzioso volume, per il 43% destinato al recupero energetico, mentre il restante 57% è stato avviato al riciclo.

Quest’ultimo dato, in particolare, mostra un trend in costante crescita, sintomo di un generale miglioramento in termini di qualità de i processi e dei materiali. Tramite riciclo, dagli pneumatici fuori uso è possibile ottenere granuli, polverini di gomma e acciaio da impiegare in vari settori finali. Attualmente, ad esempio, la materia prima seconda ricavata dai PFU finisce in pavimentazioni sportive (32 per cento), arredi urbani e aree da gioco per bambini (8 per cento), isolanti acustici per l’edilizia (7 per cento) e, seppur in percentuale minore, nella produzione di asfalti a bassa rumorosità (1 per cento).

Un esempio di economia circolare che funziona, sia in termini ambientali che economici.
Nel 2019, l’attività di recupero e riciclo di Ecopneus ha evitato l’emissione di 371mila tonnellate di CO2 equivalenti, un consumo di acqua di quasi 1,5 milioni di m3 e un prelievo di materie prime di 337mila tonnellate.
Non da meno i risultati a livello economico: rimanendo nel 2019, Ecopneus ha redistribuito un valore economico di 56,5 milioni di euro, per l’87% distribuiti alle aziende di filiera a copertura dei costi di raccolta, trasporto, trattamento e recupero dei Pfu. Da considerare anche i 112 milioni di euro risparmiati dall’importazione di materie prime dall’estero, ottenute al contrario con il recupero della materia trattata.

I risultati di Ecopneus nel 2019, ha dichiarato il direttore generale di Ecopneus Giovanni Corbetta, “confermano la validità del sistema costruito, fondato su etica, trasparenza e su strumenti efficaci e affidabili. Oggi grazie alla firma del decreto End Of Waste, di cui auspichiamo a breve la pubblicazione in G.U, e all’entrata in piena applicazione del nuovo DM 182/2019, abbiamo tutti gli strumenti normativi necessari per guardare ai prossimi anni con rinnovato slancio e per continuare ad alimentare il circolo virtuoso del sistema di gestione degli pneumatici fuori uso”.

In vigore dal 23 aprile di quest’anno, il Decreto Ministeriale 182/2019 – lo ricordiamo – ridefinisce tempi e modalità di gestione degli Pneumatici Fuori Uso attraverso interventi migliorativi. Tra le principali novità introdotte vi sono quelle relative all’inquadramento delle vendite di pneumatici on line dall’estero direttamente a consumatori italiani (B2C dall’estero ed una più ampia, articolata e precisa rendicontazione per aumentare la trasparenza verso i numerosi stakeholder interessati.

fonte: www.rinnovabili.it


#RifiutiZeroUmbria - #DONA IL #TUO 5 X 1000 A CRURZ - Cod.Fis. 94157660542

=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz 
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria 

Sempre più strade con PFU

Cresce anche in Italia l’utilizzo di asfalto modificato con polverino di gomma riciclata da PFU. Si attende la pubblicazione del decreto EoW.




Sono oltre 500 i chilometri di strade in Italia il cui manto fa uso di asfalto modificato con gomma riciclata da PFU, con un incremento, rispetto, all’anno scorso di oltre 170mila metri quadrati.

I dati arrivano da Ecopneus, società senza scopo di lucro tra i principali operatori della gestione dei Pneumatici Fuori Uso (PFU), che sottolinea i due principali benefici apportati dal polverino: riduzione fino a 7 dB del rumore generato dal passaggio dei veicoli e una durata fino a 3 volte quella degli asfalti convenzionali, in virtù della maggiore resistenza all’usura e alla formazione di crepe e buche; aspetto che consente anche un conseguente contenimento dei costi di manutenzione nel medio-lungo periodo. Una tecnologia utilizzata mezzo secolo a livello internazionale, dagli USA alla Svezia fino alla Spagna, a cui in Italia si sono già affidate 38 Province.

“Monitoriamo alcune strade con asfalto modificato realizzate anche 10 anni fa e le condizioni in cui si trovano così come le prestazioni meccaniche e acustiche sono praticamente inalterate rispetto la messa in esercizio – afferma il Direttore Generale di Ecopneus, Giovanni Corbetta -. Per il futuro, auspichiamo a breve la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto End Of Waste, già firmato dal Ministro all’Ambiente Costa, che potrà dare rinnovato slancio e spinta ad una sempre maggiore diffusione di questa tecnologia”.

I primi risultati di una recente sperimentazione in corso sulla rete stradale Anas hanno confermato le prestazioni di questi asfalti: l’intervento ha visto la realizzazione di pavimentazioni a bassa emissione sonora con asfalti modificati con polverino di gomma riciclata da PFU e con l’impiego di tecnologie di produzione “warm”, ossia a temperature più basse rispetto le tecnologie convenzionali. Dai test è emerso che l’impiego di tecnologie e materiali eco-compatibili rappresentano oggi la soluzione tecnica che centra meglio gli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale, assicurando al contempo prestazioni in esercizio ottimali.

fonte: www.polimerica.it


#RifiutiZeroUmbria - #DONA IL #TUO 5 X 1000 A CRURZ - Cod.Fis. 94157660542

=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz 
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria 

End of waste, tra luci e ombre


















I decreti end of waste servono a stabilire quando, al termine di un processo di trasformazione, i rifiuti diventano nuova materia prima, o meglio materia prima secondaria, pronta per essere reimmessa nei cicli produttivi in sostituzione dei materiali vergini. Sono in sostanza la veste giuridica del riciclo, un’attestazione della qualità dei processi di recupero. Ma a che punto è la disciplina italiana sulla cessazione della qualifica di rifiuto? E basta il solo end of waste a tenere in piedi le filiere italiane del riciclo?






fonte: https://www.ricicla.tv/

=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz 
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria 

In Sardegna arriva l’asfalto fonoassorbente con gomma da PFU

Ad Olbia, nella principale arteria di collegamento della città, realizzati oltre 8.000 mq di strada con l’impiego di asfalto modificato con polverino di gomma riciclata dai Pneumatici Fuori Uso (PFU): un asfalto dalla durata maggiore, più resistente a fessurazioni e buche e silenzioso.














Come già accaduto in numerose città italiane anche ad Olbia l’Amministrazione Comunale ha scelto di affidarsi agli innovativi asfalti “modificati” con aggiunta di polverino di gomma riciclata da PFU per il rifacimento di via Roma, una delle arterie principali e più trafficate della città.
Una scelta responsabile e vantaggiosa viste le eccezionali proprietà di questa tecnologia: maggiore resistenza all’usura e alla formazione di crepe e buche, durata fino a 3 volte quella degli asfalti convenzionali, con un conseguente contenimento dei costi di manutenzione, e una riduzione del rumore generato dal passaggio dei veicoli fino a 7 dB.
Un intervento che il Comune di Olbia ha portato a termine grazie al supporto e l’impegno di Ecopneus, società senza scopo di lucro che gestisce raccolta, trasporto e trattamento di circa 200.000 tonnellate di PFU ogni anno. L’intervento ha riguardato un tratto lungo circa 1 km per una superfice totale di 8.000 mq impiegando asfalti fonoassorbenti modificati con l’aggiunta di circa 8 tonnellate di polverino di gomma riciclata dai PFU; un quantitativo equivalente al peso di circa 1.000 Pneumatici Fuori Uso, fornito dalla Ecoservice di Sant’Antonio di Gallura (SS) azienda partner di Ecopneus per la raccolta e il riciclo dei PFU.
“L’intervento di Olbia è la concreta testimonianza dell’importanza del corretto recupero e riciclo dei Pneumatici Fuori Uso - ha dichiarato il Direttore Generale di Ecopneus Giovanni Corbetta. “Lo sanno bene anche i cittadini olbiesi che per anni hanno dovuto convivere con due depositi in aree industriali dismesse dove erano abbandonate complessivamente oltre 1.700 tonnellate di PFU e che sono state svuotate grazie a due nostri interventi, nel 2012 e nel 2018. Oggi, parte di quei PFU sono diventati una risorsa per la collettività sotto forma di un asfalto innovativo, sostenibile e dalle eccezionali performance”.
L’impiego del polverino di gomma riciclata permette, infatti, di realizzare asfalti dalle prestazioni ottimali e l’interesse verso questa applicazione è in costante crescita, tanto che oggi in Italia contiamo oltre 500 km di strade realizzate con questa valida tecnologia.
Presentano caratteristiche e prestazioni durevoli nel tempo, hanno maggior resistenza rispetto ad un asfalto tradizionale e grazie alle specifiche tessiture ottimizzate contribuiscono a ridurre fino a 7dBl’inquinamento acustico dovuto al passaggio dei veicoli. Garantiscono inoltre maggiore sicurezza grazie alla minor presenza di danneggiamenti superficiali del manto e di buche e al migliore drenaggio dell’acqua, che consente anche un aumento dell’aderenza e il miglioramento della visibilità.


fonte: www.greencity.it

Pneumatici Fuori Uso: traffico illegale, i dati dell’Osservatorio

Presentati oggi i dati 2019 sul traffico illegale di Pneumatici Fuori Uso, evasione Iva pari a circa 80 milioni di euro.














Un’eccellenza minacciata dall’illegalità. La raccolta dei PFU in Italia è all’avanguardia in Europa, ma rischia di vedere compromessa tale reputazione dall’immissione non autorizzata di oltre 30mila tonnellate di pneumatici ogni anno e dalla piaga dell’abbandono nell’ambiente delle coperture a fine uso (costo per lo Stato di circa 80 milioni di euro derivante dall’evasione dell’Iva). Il rapporto è stato presentato oggi a Roma dall’Osservatorio sui flussi illegali di pneumatici e PFU in Italia e dalla piattaforma “CambioPulito”, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Intitolato “I Flussi illegali di pneumatici e PFU in Italia”, il rapporto spiega inoltre come ogni anno vengano recuperate da gommisti, autofficine e stazioni di servizio circa 380mila tonnellate di PFU. Il progetto CambioPulito è stato promosso dai Consorzi per la gestione degli Pneumatici Fuori Uso (PFU) Ecopneus, EcoTyre e Greentire e dalle associazioni di categoria Confartigianato, CNA, Airp, Federpneus e Assogomma.
Attraverso le segnalazioni raccolte, gestite dagli avvocati dei Centri di Azione Giuridica (CeAG) di Legambiente, i Carabinieri hanno verificato 136 aziende (il 35% sanzionato dopo i controlli), mentre l’Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza ha provveduto alla segnalazione di 14 siti internet (5 italiani, 9 esteri).
Sono solo alcuni degli interventi operati lo scorso anno, che hanno portato nel complesso a 361 segnalazioni di illeciti registrate, 301 società citate, 136 operatori denunciati, 8 esposti alle Forze dell’Ordine. Come ha spiegato Enrico Fontana, coordinatore dell’Osservatorio:
Dal 2011, grazie al decreto del Ministero dell’Ambiente che ha introdotto il nuovo sistema di raccolta e gestione dei PFU, fondato sul contributo ambientale e la responsabilità dei produttori, l’Italia si è lasciata definitivamente alle spalle una situazione fatta di abbandoni sistematici di PFU, con gravi rischi ambientali, testimoniati dai cosiddetti stock storici di questi rifiuti ormai svuotati.
Non solo: il nostro Paese può contare oggi, anche per questa filiera dell’economia circolare, su un sistema di eccellenza in Europa e non può permettersi che questo patrimonio, attraverso cui si generano risorse economiche e posti di lavoro nelle filiere dell’economia circolare, con importanti benefici ambientali, sia compromesso da chi opera nell’illegalità. Per questa ragione è importante che realtà diverse tra di loro, da Legambiente ai principali consorzi di gestione dei PFU fino alle associazioni di categoria, abbiamo deciso di condividere un impegno concreto a tutela della grande maggioranza di operatori onesti, che sono i primi a subire le conseguenze sul mercato di chi accumula profitti illegalmente.
fonte: www.greenstyle.it 

PFU: economia circolare anche nella Terra dei Fuochi


















È un evento quasi simbolico di fronte al vero e proprio dramma del (non) smaltimento dei rifiuti speciali della Terra dei Fuochi, ma ha un suo valore significativo. Parliamo dell'inaugurazione, nel rione Vanvitelli di Caserta, di due campi in erba sintetica, da calcio e calcetto, realizzati riutilizzando pneumatici fuori uso (PFU). “Pneumatici che se non raccolti – ha affermato il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa - avremmo trovato in fiamme per strada. È questa l'economia circolare che ci piace".

L'opera era prevista da un protocollo firmato nel giugno 2013 da Ecopneus, consorzio responsabile della gestione dei PFU, con il Ministero dell'Ambiente, le Prefetture di Napoli e Caserta e l'Incaricato del Ministro dell'interno per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania. Un protocollo che ha già permesso di realizzare impianti sportivi in zone degradate del napoletano, da Scampia al Parco Verde di Caivano.

"In totale – ha spiegato Costa - in decine di Comuni tra Napoli e Caserta ricadenti nella Terra dei Fuochi sono state raccolte 22mila tonnellate di pneumatici fuori uso, che abbiamo poi rimesso in circolo attraverso un uso sociale. Questa inaugurazione dimostra l'efficacia del Protocollo, e che lo Stato può camminare insieme agli imprenditori nella lotta agli illeciti ambientali".

Nell'ambito del Protocollo, a fine ottobre quasi 4.400 tonnellate di PFU sono state rimosse in meno di due mesi da un'area di Villa Literno. In precedenza erano state prelevate e recuperate circa 14.500 tonnellate di PFU stoccate in due siti: a Scisciano e in centro a Napoli (zona Gianturco). Inoltre, nel corso degli anni altre 2.000 tonnellate di PFU sono state prelevate dalle strade di oltre 40 Comuni del territorio. 


fonte: https://www.greencity.it/

Pavimentazioni in gomma riciclata per il benessere animale

Ricerca dell’Università di Perugia: le nuove pavimentazioni in gomma da riciclo sono superfici ottimali per limitare infortuni e patologie degli animali

















Antiscivolo, durevoli, salubri, attente al benessere degli animali. Sono le nuove pavimentazioni in gomma da riciclo di Pneumatici Fuori Uso (PFU), inaugurate a fine giugno nel Centro militare veterinario dell’Esercito (Cemivet), realizzate grazie ad Ecopneus, la società senza scopo di lucro che ogni anno, mediamente, gestisce raccolta e riciclo di 220.000 tonnellate di PFU. Un materiale con molteplici benefici per gli animali installato in un Centro d’eccellenza per l’allevamento e la cura di cani e cavalli.

Le superfici in gomma a Grosseto coprono sette box per i cavalli, il locale di visita ostetrico-ginecologica del Centro, l’area per la riproduzione dei cani. I cuccioli del Cemivet vengono addestrati per diventare unità cinofile operative dell’Esercito, sono assegnati a un militare specializzato col quale entrano in simbiosi e, da adulti, lavorano nelle operazioni internazionali per la ricerca di ordigni esplosivi interrati (campi minati) e in superficie. I cavalli sono allevati e addestrati per le funzioni di rappresentanza delle Forze armate (parate militari, fanfara, ecc.).
Nelle scuderie e nei maneggi per cavalli la tipologia di pavimentazione rappresenta un fattore cruciale per la salute, il comfort e il benessere complessivo dell’animale. Da essa dipendono, infatti, il possibile insorgere di gran parte dei problemi alle articolazioni e ai legamenti, di patologie respiratorie, ma anche le generali condizioni igienico sanitarie della scuderia. I tradizionali pavimenti “rigidi”, comunemente in calcestruzzo, sottopongono gli arti degli animali a notevoli sollecitazioni causate proprio dalla rigidezza del piano d’appoggio e solitamente sono scivolosi, con tutte le conseguenze immaginabili: non corretta deambulazione, stress e danni causati dalle cadute. In più: le polveri fini che si sollevano durante il lavoro nelle aree esterne possono causare, in cavalli e cavalieri, l’insorgenza di patologie respiratorie connesse alla silicosi.















Le pavimentazioni in gomma riciclata per box e scuderie, al contrario, sono antiscivolo e antisdrucciolo, offrono un maggior comfort all’animale e riducono notevolmente la necessità di paglia o trucioli, facilitando le operazioni di pulizia degli ambienti: più salubrità e meno costi di gestione. L’Università di Perugia ha condotto un progetto di ricerca, promosso da Ecopneus con il supporto di Uisp (Unione italiana sport per tutti), che ha confermato la riduzione degli infortuni agli arti del cavallo e la minor incidenza di patologie respiratorie grazie all’uso di pavimentazioni e campi all’aperto in gomma riciclata.
Tali superfici garantiscono, inoltre, durata, resistenza all’usura e alle intemperie, isolamento acustico con attenuamento del rumore da calpestio in scuderia.
Giovanni Corbetta, direttore generale del consorzio Ecopneus, traccia un bilancio delle cose fatte ed esprime un auspicio per il futuro:“Stiamo utilizzando ormai da qualche anno i pavimenti antiscivolo e altri manufatti in gomma riciclata in tutte le situazioni dov’è necessario proteggere gli animali da rischi di scivolamento. Siamo orgogliosi che anche un centro altamente specializzato e prestigioso come il Cemivet abbia adottato questa tecnologia e ci auguriamo che in futuro molte altre realtà possano seguire questo esempio”.

fonte: www.rinnovabili.it