Di turismo e produzione di rifiuti si è parlato
nell’incontro del 26 ottobre 2017, presso la Regione Toscana,
nell’ambito di uno dei primi incontri aperti del progetto europeo Urban Waste, che ha come obiettivo quello di individuare azioni per ridurre la quantità di rifiuti prodotti in aree ad elevato flusso turistico, come Firenze.
Il turismo di massa, infatti, produce forti impatti ambientali, tra questi anche l’enorme quantità di rifiuti, che necessariamente deve essere contenuta attraverso comportamenti virtuosi che tutti dobbiamo rispettare, turisti compresi.
Il progetto Urban Waste si pone l’obiettivo di individuare misure specifiche in grado di incidere soprattutto sui comportamenti dei singoli, senza mai perdere di vista l’obiettivo generale che rimane quello di riciclare il più possibile la materia, superando il modello di economia basato sul compra, usa e getta.
Tra le misure per ridurre i rifiuti prodotti dai turisti troviamo:
Lo spreco alimentare è tra i temi che riscuote più attenzione da parte dei partecipanti, che rappresentano una platea variegata in cui sono presenti le amministrazioni pubbliche e locali, gli imprenditori della ristorazione e accoglienza, i gestori locali, e non, di rifiuti urbani e da imballaggio, le scuole, l’associazionismo ed altri portatori d’interessi.
Le misure che i partecipanti ritengono più rilevanti e fattibili, quindi realizzabili in tempi brevi, interessano in particolare il settore della ristorazione e quello alberghiero:
fonte: http://www.arpat.toscana.it/
Il turismo di massa, infatti, produce forti impatti ambientali, tra questi anche l’enorme quantità di rifiuti, che necessariamente deve essere contenuta attraverso comportamenti virtuosi che tutti dobbiamo rispettare, turisti compresi.
Il progetto Urban Waste si pone l’obiettivo di individuare misure specifiche in grado di incidere soprattutto sui comportamenti dei singoli, senza mai perdere di vista l’obiettivo generale che rimane quello di riciclare il più possibile la materia, superando il modello di economia basato sul compra, usa e getta.
Tra le misure per ridurre i rifiuti prodotti dai turisti troviamo:
- doggy bag
- prevenzione dello spreco di cibo ai buffet e ai ristoranti
- compostaggio nei siti turistici
- punti di raccolta per olii vegetali esausti
- raccolta differenziata di rifiuti organici in hotel e ristoranti
- promozione di accordi tra hotel e associazioni di beneficienza per iniziative di riuso
- sostituzione di prodotto usa e getta negli alberghi
- iniziative di riuso nei campeggi
- campagna di comunicazione sul riuso attraverso mercati di scambio
- differenziazione dei rifiuti nelle camere degli hotel
- consulenti per il riciclaggio per siti turistici
- contenitori per la raccolta differenziata nei luoghi turistici
- promozione dell’uso di acqua di rete
- istruzioni sulla raccolta differenziata in diverse lingue
- distribuzione di piccole scatole e portacenere
- linee guida per eco-eventi
- dispositivi di monitoraggio per alimenti
- WasteApp
Lo spreco alimentare è tra i temi che riscuote più attenzione da parte dei partecipanti, che rappresentano una platea variegata in cui sono presenti le amministrazioni pubbliche e locali, gli imprenditori della ristorazione e accoglienza, i gestori locali, e non, di rifiuti urbani e da imballaggio, le scuole, l’associazionismo ed altri portatori d’interessi.
Le misure che i partecipanti ritengono più rilevanti e fattibili, quindi realizzabili in tempi brevi, interessano in particolare il settore della ristorazione e quello alberghiero:
- doggy bag
- uso dell’acqua di rete
- set di misure volte alla riduzione dello spreco alimentare, es menù a porzioni ridotte
- donazione di alimenti al settore no profit, da estendere anche a beni non alimentari (es coperte, lenzuoli ecc)
- riduzione di imballaggi usa e getta nel settore alberghiero e raccolta differenziata nelle camere d’albergo
fonte: http://www.arpat.toscana.it/