Vacanze ecosostenibili, risparmiare rispettando l’ambiente è possibile. Vi spiego come












Le scuole finiscono, le famiglie vanno in vacanza, le autostrade si intasano di auto e il mare di plastica. Ma se volete rendere le vostre vacanze più ecologiche e sostenibili, se credete che il turismo non è in contrapposizione con la natura, ecco qualche consiglio!
In primo luogo scegliete destinazioni raggiungibili in treno o bus o con intermodalità (treno+bici o treno+trekking). Le mete non mancano, sia in Italia sia all’estero e sono ben riassunte nel sito di turismosenz’auto. Qualche idea? Per cominciar bene l’estate, venite al raduno Famiglie senz’auto che si terrà a Bologna, presso la Dynamo Velostazione il 9 giugno: condivisione di esperienze, workshop per grandi e piccini, biciclettata/passeggiata lungo il Navile. L’evento è gratuito e aperto a tutti anche a chi “vorrebbe ma non può” vivere senz’auto.

Altre belle mete raggiungibili senz’auto sono il RenonAlto Adige, regione all’avanguardia per la mobilità sostenibile; Siena con il suo “trenino natura”; Pesaro con la bicipolitana ed il mare. Se vi spingete oltralpe non dimenticate di visitare il quartiere Vauban di Friburgo, ai margini della Foresta Nera, uno dei più famosi quartieri ecosostenibile e car free del mondo.
E i viaggi in aereo? Meglio limitarli. Secondo il Rapporto ambientale sull’aviazione aerea 2016, tra il 1990 e il 2014 il numero di voli e l’emissione di Co2 in valori assoluti è aumentato dell’80% e si prevede che crescerà di un ulteriore 45% tra il 2014 e il 2035 incrementando sempre di più le emissioni climalternati a livello globale, ma anche l’inquinamento dell’aria e inquinamento acustico. Questo trend non è sostenibile.
Dovremmo tornare ad essere viaggiatori leggeri, con i piedi per terra! Se proprio vogliamo “volare” verso Paesi lontani, minimizziamo l’impatto ambientale del viaggio in aereo, facciamo in modo che non sia un turismo “mordi e fuggi”. Evitiamo i viaggi organizzati che ci rinchiudono in villaggi turistici: hanno un pesante impatto ambientale e sociale, contribuiscono alla cementificazioni di luoghi naturali, portano turismo di massapoco rispettoso, riempiono di rifiuti e svuotano di acqua questi paesi già al limite della sopravvivenza. L’alternativa, se non abbiamo amici in loco, è affidarsi a operatori turistici etici e solidali che lavorano a contatto diretto con la società civile dei luoghi visitati, in progetti di sviluppo, portando un contributo positivo all’economia locale.
E le vacanze in crociera? Anche queste dovremmo imparare a ridurle, fino a bandirle del tutto. Il traffico navale comporta inquinamento, emissioni di Co2, disturbo acustico alla fauna marina, per non parlare dell’innalzamento del livello del mare e del danno a città costiere come Venezia, sempre in lotta con l’acqua alta.
Infine, come ridurre i rifiuti in vacanza? Mettete sempre in valigia una o più borracce, qualche sporta di stoffa per la spesa, una saponetta di marsiglia, (utile per lavare panni e piatti), ma anche sacchettini di bicarbonato, acido citrico, argilla bianca. Pesano pochi grammi, costano pochi euro, ma servono per creare dentifrici, deodoranti, shampoo, balsamo e detersivi (le ricette nel mio libro Impatto Zero).
Per la spesa recatevi nei mercatini di frutta e verdura locali, se possibile bio. Comprate pane dal fornaio ed evitate i grandi supermercati colmi di imballaggi. Per chi non ha voglia di cucinare e vuole solo rilassarsi esistono Hotel & ristoranti zero waste!  Il progetto, nato a Sorrento, si basa su poche semplici regole e sta coinvolgendo sempre più strutture ricettive: tutto il personale deve essere formato, la raccolta differenziata deve essere “spinta”, cioè attuata in tutte le aree dell’hotel, vanno eliminate tutte le confezioni monodose e monouso, i consumi energetici vanno ridotti, tutti gli oggetti devono essere durevoli, vanno riusati, riparati e solo in ultima opzione riciclati, viene informata e sensibilizzata la clientela.
Le soddisfazioni sono enormi, sia sul piano ambientale sia su quello economico: riduzione fino al 65% dei rifiuti prodotti, aumento fino al 95% di raccolta differenziata e più turisti (+15% di presenze annue). Inoltre, questi hotel, accordandosi col Comune, possono beneficiare di sconti sulla Tari, come è appunto successo a Sorrento. Non resta dunque che augurarvi buone e sostenibili vacanze!
Linda Maggiori
fonte: www.ilfattoquotidiano.it