La seduta del 20 agosto 2018 del Consiglio Comunale straordinario
aperto a Citta' di Castello e l’assemblea pubblica del 22 agosto 2018 a
Trestina hanno evidenziato una serie di problematiche tanto importanti quanto
delicate relative all’opificio Color Glass S.p.A..
Dopo tante ripetute richieste da parte del Comitato, il gruppo di
maggioranza ha finalmente proposto al Consiglio Comunale un ordine del giorno
che invoca la possibile delocalizzazione dell'industria. Ricordiamo che la
stessa, nel centro abitato di Trestina, in prossimità a siti sensibili, estrae
biossido di titanio da fanghi provenienti dalla produzione di catalizzatori a
Ferrara.
L’azienda, da parte sua, attraverso un comunicato stampa del 21
agosto, comunica la volontà apprezzabile di voler aderire ad un tavolo tecnico.
Nel prendere atto di questa necessaria determinazione aziendale e
politica, il “Comitato Salute Ambiente Calzolaro Trestina Altotevere Sud”
intende tuttavia chiarire alcuni aspetti
per onor di correttezza e trasparenza.
E’ pacifico che l’azienda appartiene alla categoria delle
industrie insalubri di prima classe ex Decreto Ministeriale 5.9.1994 - finora
sottaciuto - perché tanto che "ricavo" (come assume l’azienda) quanto
che "produco" biossido di titanio, il cittadino respira comunque
sostanze immesse in atmosfera potenzialmente pericolose.
Non sussistono allo stato le condizioni per un sano e sereno
confronto in un ipotetico tavolo tecnico, perché Color Glass, prima, propone il
tavolo tecnico, poi, diffida il nostro Legale via posta certificata,
intimandole di rimuovere, entro 15 giorni, i nostri post su Facebook,
pubblicati all'unico inoffensivo scopo di promuovere la protezione di salute e
ambiente. In difetto, si intima che si ricorrerà giudizialmente contro lo
stesso avvocato.
Con una telefonata, immediatamente successiva alla diffida, Le si
chiede scusa, per conto di chi ha sottoscritto quella diffida, e La si invita
di nuovo ad un confronto tecnico.
Insomma, questa mancanza di chiarezza nel promettere poi fare
tutt'altro, ci impone di continuare a sollecitare con forza, nei confronti
degli Enti preposti, la chiusura dell’opificio, come richiesto nella Nostra
diffida del 3 agosto, di cui attendiamo riscontro.
Auspichiamo che, come riportato nell’ordine del giorno
proposto dalla maggioranza, il tutto avvenga entro un termine certo e
perentorio, che a giorni vogliamo conoscere.
Non possiamo pagare noi cittadini per un’errata
localizzazione dell’azienda!
COMITATO SALUTE AMBIENTE CALZOLARO TRESTINA ALTOTEVERE SUD
NON CI FERMEREMO