Cibo Sfuso: La Lista Dei Negozi In Cui Acquistare Prodotti Alla Spina, Regione Per Regione











La filosofia dello “zero waste”, ovvero della riduzione dei rifiuti tramite cambiamenti nella propria quotidianità, sta prendendo sempre più piede tra i consumatori di tutto il mondo, sensibili alle tematiche ambientali. Acquistare cibo sfuso è una scelta che va proprio in questa direzione e che porta dei benefici non solo al pianeta, contribuendo alla riduzione dei rifiuti, come le microplastiche in mare, ma anche ai consumatori, perché i prodotti privi di imballaggi hanno un costo inferiore. Vediamo insieme cosa comporta, concretamente, scegliere cibo alla spina e dove è possibile acquistarlo nelle varie regioni d’Italia.

COMPRARE CIBO SFUSO: QUALI SONO I VANTAGGI?

Innanzitutto, organizzare e suddividere correttamente i rifiuti necessita di spazio, tempo e molta cura. Quando le confezioni sono a singolo materiale, il compito è più facile, ma se i contenitori sono accoppiati o formati da più materiali diversi, per realizzare una raccolta differenziata corretta sarà necessario separare ogni materiale con molta attenzione per permetterne un adeguato riciclaggio. Dopo ogni spesa, infatti, spesso ci si ritrova con molti contenitori differenziati e indifferenziati stracolmi. Con la spesa sfusa questo non accade.

I packaging del cibo che acquistiamo hanno tre funzioni principali:
sono utili a proteggere il cibo dall’ambiente esterno;
ne aumentano la durabilità;
servono a trasformare il cibo in un oggetto più appetibile agli occhi del consumatore.

E se i primi due possono essere considerate buone ragioni per concedere un uso di materie e energie, la terza certamente no.

1.SCEGLIERE CIBO SFUSO PER RIDURRE LA PLASTICA

Alla fine del maggio 2018, l’Unione Europea ha approvato un pacchetto di provvedimenti sull’economia circolare, che prevedono, per esempio, la messa al bando di alcuni prodotti in plastica monouso, come posate, piatti e bicchieri, a partire dal 2021. Le misure richieste ai Paesi membri riguardano anche la gestione dei rifiuti e, in particolare, dei materiali plastici, come le bottiglie per l’acqua: un’indagine del Guardian del 2017 ha stabilito che i consumatori di tutto il mondo ne acquistano un milione al minuto. Ma questi non sono gli unici contenitori che troviamo nei supermercati e nei negozi perché, come ben sappiamo, la maggior parte del cibo e dei prodotti che usiamo quotidianamente sono confezionati. Scegliendo di acquistare alla spina, la quantità di rifiuti plastici prodotta potrebbe calare sensibilmente.

2.SCEGLIERE IL CIBO SFUSO PER RISPARMIARE SUL PACKAGING

Il prezzo dei prodotti agroalimentari confezionati, come l’insalata in busta o le carote, rispetto allo stesso prodotto sfuso, può aumentare fino a 10 volte. Già nel 2008, Federconsumatori aveva infatti calcolato che la spesa annua per famiglia diminuirebbe di oltre 700 euro con la scelta di prodotti alla spina a fronte di quelli con classico packaging.

Un’altra buona ragione per chiedersi se il cibo già impacchettato sia una scelta migliore del cibo sfuso. Il costo degli alimenti nelle catene dei supermercati è formato quindi anche dall’imballaggio: non dimenticarlo ci permette di comprendere quale valore abbia davvero il prodotto all’interno del prezzo finale. Chi sceglie di fare i propri acquisti nei negozi o nelle catene che vendono cibo sfuso, invece, può portare da casa contenitori come scatole di cartone, sacchetti in cotone o corda, oppure acquistarli direttamente in loco, ma lo si farà una sola volta senza gettarli via, bensì riutilizzandoli.





Komsan Loonprom/shutterstock.com

3.SCEGLIERE IL CIBO SFUSO PER SPRECARE MENO

Scegliere cibi sfusi permette di abbattere gli sprechi, in questo modo infatti le quantità con cui riforniamo le nostre dispensesaranno adatte al nostro fabbisogno e non saranno scelte a seconda del packaging proposto e della grandezza delle confezioni.

Nei supermercati la nuova tendenza del cibo cosiddetto “nudo”, che molte catene più importanti e negozi monomarca praticano già da molto tempo, permette di acquistare legumi, cereali, semi oleosi molto spesso biologici e locali ma non solo, anche vino, birra, oli, fino a prodotti ecologici per la detersione della casa e la cura del corpo.


GLRL/shutterstock.com
LA MIA ESPERIENZA CON GLI ACQUISTI ALLA SPINA


Recarsi in un grande supermercato o andare in un piccolo negozio sotto casa sono due esperienze totalmente diverse: i tempi sono più lenti e si ha la sensazione di ridare valore ai prodotti, oltre che agli acquisiti. Inoltre si crea una relazione con chi è dall’altra parte del bancone e ci aiuta a scegliere e dà consigli.

Tra gli esempi virtuosi di vendita alla spina, in questi anni ho avuto modo di scoprire direttamente uno dei punti vendita di Negozio Leggero, una rete di negozi presenti in molte città (Torino, Milano, Bergamo, Morbegno, Asti, Moncalieri, Roma, Novara, Palermo), che fa del cibo sfuso una filosofia commerciale a tutto tondo.

Come in tutti gli altri posti in cui si vende sfuso, ciascuno può portare il proprio contenitore per fare gli acquisti: da vasetti di vetro a sacchetti di stoffa. L’assortimento è ampio, il catalogo è stagionale e si rinnova costantemente. Gli alimenti necessari per una spesa vegan sono assolutamente presenti: dal riso integrale o semi integrale alle farine (di grano duro, d’avena, di grano tenero integrale), passando per i legumi secchi, fino alle spezie alle alghe fino all’olio extravergine di oliva e ai semi oleosi.

I produttori sono selezionati in base alle attenzioni per i lavoratori e l’ambiente, e la fase finale è il ritiro con l’igienizzazione dei vuoti a rendere e quindi la spedizione per il nuovo riempimento.

Vengono venduti anche oli essenziali sfusi, piuttosto rari da trovare non confezionati. Non è presente il fresco, questo perché è più complicato da gestire e la vendita locale e stagionale è molto più semplice da trovare per i consumatori utilizzando l’acquisto diretto dai numerosi produttori locali o anche tramite GAS. Io ho acquistato gli shirataki nella quantità giusta per me e fiori edibili per arricchire i miei piatti e le mie ricette.

Scegliere il cibo sfuso permette quindi di dare un taglio allo spreco e all’inquinamento che deriva dai consumi abituali: in fondo, è un po’ come tornare alle vecchie abitudini dei nostri nonni, che acquistavano la spesa del giorno in bottega sotto casa.


Bab Pool/shutterstock.com
CIBO SFUSO: LA LISTA DEI NEGOZI REGIONE PER REGIONE

Molti sono i negozi, piccole catene o botteghe che praticano la vendita di cibo sfuso e molte altre sono anche le catene della grande distribuzione che permettono l’acquisto di cibo e detersivi sfusi o con imballaggi riutilizzabili. Ecco una lista, non certo esaustiva e in continuo ampliamento, dei punti vendita attivi nelle varie regioni italiane:

Lombardia
Semprebio (Milano)
Mamma Natura (Milano)
L’Angolo diVino (Milano)
Biosballo (Milano)
Effecorta (Milano)
Ari Ecoidee (Milano)
Campea in Borgo (Pavia)
Bottega Origini (Pavia)
La bottega degli sballati (Varese)
Verdesfuso (Como)
Ari Ecoidee (Como)
CFL (Bergamo)
Vinivendolo (Monza)
Desi Sfuseria Alimentare (Sirmione)
Pianeta Locale (Brescia)
Mille bolle (Mantova)

Piemonte
Ari Ecoidee (Alessandria)
Verdessenza (Torino)
Saccomatto (Torino)
Chichi (Moncalieri)
Bottega Granel (Grugiasco)
Cuoredimamma (Novara)
L’indispensabile in dispensa (Novara)

Trentino Alto Adige
Novo (Bolzano)

Veneto
Effecorta (Padova)
La Bottega sfusa (Padova)
Ari Ecoidee (Verona, Jesolo, Padova)
Ecosmile (Verona)
Ettogrammo (Verona)
La bottega nel sacco (Jesolo)
Il Granaio di Eva e Nadia (Vicenza)
Sfuso per Natura (Rovigo)

Friuli-Venezia-Giulia
Sprecomeno (Udine)
Kilometrozero (Udine)
Ari Ecoidee (Udine)

Liguria
Simbiosi (Chiavari)
La formica (Genova)
Verde Sfuso (Genova)

Emilia Romagna
È naturale (Bologna)
La bottega di Silvia (Bologna)
Sfuso e bio (Ferrara)
Borgo Etico (Cesena)
Verdeserre (Reggio Emilia)
Ari Ecoidee (Bologna, Reggio Emilia, Ravenna)
Ari Ecoidee Ari Ecoidee (Imola)

Toscana
Lo spaccio tutto sfuso (Viareggio)
Bio al sacco (Pisa)
Fuori dalle scatole (Prato)
Al netto (Arezzo)
Effecorta (Prato, Capannori, Lucca)

Marche
Peso Netto (Pesaro)
Quanto Basta (Senigallia)

Lazio
Saponando (Roma)
Delizia Marconi Roma (Roma)
Usosfuso (Tivoli)
Emporio Abate (Ardea)
Tutto al Kg (Roma)

Campania
ProSud (Napoli)
Gusto Sfuso (Napoli)
Spin Sud (Aversa)
Dottor Sfuso (Benevento)

Puglia
Tutto sfuso (Altamura)
Ari Ecoidee (Maglie)

Basilicata
La bottega del pulito (Potenza)

Calabria
Quanto basta (Cosenza)

Sicilia
Eco.Logica (Palermo)



Infine, anche nei punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata è possibile trovare alcuni prodotti e cibi sfusi:

EcoPoint/EcoPoint Blu/EcoPoint piccoli Amici Crai
Auchan Self Discount
Conad
Coop ViviVerde
Naturasì
SimplySMA



Insomma, un modo semplice, alla portata di tutti e davvero sostenibile, di fare la spesa, riducendo i rifiuti e spendendo solo per quel che vogliamo davvero comprare. Il cibo sfuso poi, permette di scoprire prodotti locali, stagionali e, perché no, sempre nuovi e inaspettati, come i fiori eduli o le specialità etniche.

Acquistare quindi cibo nudo, senza packaging, non è quindi una scelta banale, ma significa praticare un gesto che riduce i costi inutili, produce meno rifiuti e ci fa pesare meno sull’ambiente. Avete mai acquistato cibo alla spina? Raccontateci la vostra esperienza nei commenti.

fonte: https://www.ilgiornaledelcibo.it