Ormai a Gubbio le segnalazioni in tema di inquinamento, tra «vapori» e «nuvole basse», con il corollario delle ansie dei cittadini più attenti e ancora non rassegnati, sono sempre più numerose.
Il 17 febbraio è stata inviata al sindaco, assessore all’Ambiente, dirigente responsabile e presidente del Consiglio Comunale, una missiva, dai toni allarmanti, a firma di oltre 300 cittadini.
Vengono confrontati i dati delle centraline Arpa con quelli del sistema di monitoraggio Breezometer.
I dati sono impietosi evidenziando sforamenti o, comunque, livelli inquietanti.
La presenza di Pm 2,5 le famigerate polveri sottili, vanno oltre limiti raccomandati dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms), ben 26 volte in 30 giorni di monitoraggio effettuati dal 17 gennaio al 15 febbraio.
Anche il rilevamento satellitare dell’agenzia europea Copernicus del 25 gennaio scorso conferma quanto rilevato da Breezometer nello stesso periodo.
La minaccia delle polveri sottili
Per chi non lo sapesse, noi tutti respiriamo le polveri presenti nell’aria e tanto più sono sottili, tanto più sono pericolose. Lo sono ancora di più quando veicolano sostanze nocive o cancerogene. Poi ci sono quelle ancora più piccole: Pm1-Pm0,1-Pm0,01.
Entrano nei polmoni, per arrivare fino al cervello. Un recente articolo di Giovanni Ghirga – Membro del Comitato Scientifico della Società Internazionale del Medici per l’Ambiente (Isde Italia) e già Direttore della Uoc di Pediatria e Neonatologia Ospedale San Paolo di Civitavecchia – mette in evidenza i danni provocati nei bambini.
Si stima che in Italia, nella fascia di età 7-9 anni, un bambino ogni 77 abbia un Disturbo dello Spettro Autistico con una prevalenza maggiore nei maschi (4,4 maschi ogni femmina).
Secondo l’Oms, una delle cause può essere l’esposizione agli inquinanti atmosferici.
Quindi, l’inquinamento porterebbe a disturbi cognitivi e comportamentali come la Sindrome dello Spettro Autistico e il Disturbo da Deficit dell’Attenzione associato ad Iperattività
A Gubbio si dice che l’aria sia buona in base ai limiti attualmente in vigore che sono inferiori a quelli raccomandati dall’Oms.
Riflettendo, la sensazione è quella di essere delle «scimmie da laboratorio».
Viviamo, respiriamo, mangiamo e ci riproduciamo in un mondo diverso da quello che Nostro Signore aveva creato, forse più «comodo», ma sicuramente più «insalubre».
Intanto si attendono i risultati delle indagini sulle matrici ambientali, terra, aria e acqua, che dovrebbero uscire a giorni.
www.edicolaweb.tv
Per chi non lo sapesse, noi tutti respiriamo le polveri presenti nell’aria e tanto più sono sottili, tanto più sono pericolose. Lo sono ancora di più quando veicolano sostanze nocive o cancerogene. Poi ci sono quelle ancora più piccole: Pm1-Pm0,1-Pm0,01.
Entrano nei polmoni, per arrivare fino al cervello. Un recente articolo di Giovanni Ghirga – Membro del Comitato Scientifico della Società Internazionale del Medici per l’Ambiente (Isde Italia) e già Direttore della Uoc di Pediatria e Neonatologia Ospedale San Paolo di Civitavecchia – mette in evidenza i danni provocati nei bambini.
Si stima che in Italia, nella fascia di età 7-9 anni, un bambino ogni 77 abbia un Disturbo dello Spettro Autistico con una prevalenza maggiore nei maschi (4,4 maschi ogni femmina).
Secondo l’Oms, una delle cause può essere l’esposizione agli inquinanti atmosferici.
Quindi, l’inquinamento porterebbe a disturbi cognitivi e comportamentali come la Sindrome dello Spettro Autistico e il Disturbo da Deficit dell’Attenzione associato ad Iperattività
A Gubbio si dice che l’aria sia buona in base ai limiti attualmente in vigore che sono inferiori a quelli raccomandati dall’Oms.
Riflettendo, la sensazione è quella di essere delle «scimmie da laboratorio».
Viviamo, respiriamo, mangiamo e ci riproduciamo in un mondo diverso da quello che Nostro Signore aveva creato, forse più «comodo», ma sicuramente più «insalubre».
Intanto si attendono i risultati delle indagini sulle matrici ambientali, terra, aria e acqua, che dovrebbero uscire a giorni.
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