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Bisfenolo A nelle borracce: meglio lavarle in lavastoviglie, ma controllare sempre le indicazioni del produttore




Anche le borracce in tritan, il polimero privo di bisfenolo A (BPA) sempre più utilizzato perché considerato migliore rispetto a quelli usati fino a pochi anni fa per questi stessi scopi, possono contenere tracce di BPA, e andrebbero perciò sempre lavate in lavastoviglie, quando possibile. Lo sostiene uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Cincinnati, che hanno analizzato dieci tra le borracce più diffuse tra gli studenti del loro campus, e hanno scoperto che due contenevano tracce di BPA. Si trattava di residui, in grado però, se messi a contatto con colture di cellule cardiache, di indurre gli effetti indesiderati tipici del BPA. L’ipotesi è che il composto derivi dagli impianti industriali, che quasi sempre lavorano anche altri polimeri e utilizzano ancora, per vari scopi, il BPA.

Poiché sarebbe meglio che non ce ne fosse, di bisfenolo A, nelle bottiglie a contatto con l’acqua da bere, i ricercatori si sono chiesti come eliminare anche quelle tracce. Trattandosi di basse concentrazioni, la soluzione migliore è lavare le borracce accuratamente. Ma non è detto che questa sia un’abitudine, tra gli studenti. Per questo i ricercatori hanno chiesto a oltre cento di loro come si comportassero in merito, soprattutto subito dopo aver comprato la borraccia, e hanno così scoperto che ognuno agisce in modo diverso dagli altri, e spesso cambiando tipo di pulizia a seconda del momento e della situazione (per esempio se si trova in una casa con una lavastoviglie o meno). Molti non la lavano, subito dopo averla acquistata.


Per questo hanno deciso di effettuare una serie di test sciacquando le borracce a mano solo con acqua, oppure lavandole con un detersivo o, ancora, in lavastoviglie. Come hanno riferito su Chemosphere, come atteso, il metodo più efficace si è rivelato essere quello del lavaggio a macchina: se ripetuto fino a sei volte, lascia le borracce completamente libere da qualunque traccia di bisfenolo A.

Se si vuole essere sicuri di utilizzare un contenitore del tutto BPA free, è quindi opportuno lavarlo sempre, dopo che lo si è acquistato, e a tal fine sarebbe utile che i produttori indicassero sulle confezioni le modalità più congrue.

fonte: www.ilfattoalimentare.it


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Quanto dura una lavastoviglie? E un frigorifero? Lo rivela un’indagine su affidabilità e soddisfazione di Altroconsumo

 










Quanto dura un frigorifero? E una lavastoviglie? Rispondere è difficile perché nessuno fa prove di questo tipo e poi molto dipende dall’uso, dalla manutenzione e da altri fattori come difetti di fabbricazione. Per rispondere a questa domanda alcune associazioni di consumatori europee (in Italia Altroconsumo) hanno chiesto ai soci di compilare un questionario esprimendo un giudizio sull’elettrodomestico che usano tutti i gironi in casa. Sono state raccolte esaminate 46 mila risposte e l’indagine ha interessato lavastoviglie, frigoriferi, lavatrici e asciugatrici. Il questionario serviva a definire un indice di affidabilità correlato a guasti o malfunzionamenti registrati negli anni e un indice di soddisfazione attribuito in relazione alle performance dell’apparecchio.

Quando si parla di elettrodomestici è lecito introdurre il concetto di obsolescenza programmata dai produttori, messa a punto per fare in modo che dopo alcuni i anni l’apparecchio debba essere sostituito. Questo è un tema su cui si discute molto a livello europeo. In Italia se ne occupa Altroconsumo che ha già raccolto 700 segnalazioni di apparecchi difettosi o che smettono di funzionare troppo presto (per informazioni e segnalazioni consultare questo indirizzo).

Le marche che hanno meritato i migliori giudizi su affidabilità e soddisfazione sono Bosch, Miele e Siemens

Dall’inchiesta di Altroconsumo emerge che per i frigoriferi la marca più diffusa nelle case dei consumatori è Samsung seguita da Electrolux. I problemi più frequenti riguardano la funzione no-frost (11%) e la temperatura (11%). Le marche che hanno meritato i migliori giudizi su affidabilità e soddisfazione sono Bosch e Siemens. In seconda fila troviamo Aeg, Beko, Haier, Hotpoint-Ariston, LG, Liebherr e Samsung.

Per le lavastoviglie la marca più diffusa nelle case dei consumatori è Bosch, seguita da Electrolux, Miele e Whirpool. I principali problemi rilevati riguardano per il 13% la pompa di scarico, seguita da tasti del display (9%) e da problemi con l’asciugatura (8%). Le marche che hanno meritato i migliori giudizi su affidabilità e soddisfazione sono Bosch, Miele e Siemens. Nella seconda fascia troviamo: Hotpoint-Ariston, Ikea e Indesit.

fonte: www.ilfattoalimentare.it


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