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Pallet in plastica riciclata: Premio per la logistica a Greenypack

Il pallet in plastica riciclata messo a punto da Simpool è stato premiato con il Logistico dell’Anno 2020.

















La società brianzola Simpool si è aggiudicata quest'anno ben due premi Logistico dell’Anno 2020: uno per i pallet in plastica riciclata GreenyPack, l'altro per il progetto di distribuzione delle acque minerali SI.A.M. Sicil Acque Minerali.

GreenyPack è un pallet prodotto con plastica ottenuta dal riciclo di poliaccoppiati, scarti di lavorazione e altre plastiche post-consumo (leggi articolo), proposto sul mercato attraverso un modello di condivisione “pooling” e “pay per-use”. I pallet sono dotati di funzioni 'smart' grazie a sistemi RFID per il tracciamento e al possibile inserimento nei vani interni - smontabili e rassemblabili - di dispositivi IoT.

Il secondo premio è stato assegnato al progetto di distribuzione delle acque minerali SI.A.M., che ha visto la creazione di Logiteam, la prima Rete di imprese italiane della logistica abbinata agli imballaggi terziari, coinvolgendo aziende siciliane della logistica e dei trasporti. Il progetto aveva l’obiettivo di ridurre le inefficienze della supply chain SI.A.M. Acque minerali legate ad una gestione poco efficiente dei pallet di trasporto riorganizzando sia geograficamente che strategicamente la distribuzione, così da eliminare i costi del trasporto di ritorno, ridurre i viaggi a vuoto e le emissioni di CO2.

fonte: www.polimerica.it


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Dallo scarto del pulper al pallet in plastica seconda vita: prosegue la sperimentazione di Life Eco Pulplast




















LUCCA – Life Eco-Pulplast: cresce il progetto che trasforma un problema in opportunità, un rifiuto in risorsa o, per meglio dire, il pulper, lo scarto di lavorazione delle cartiere, in un nuovo prodotto plastico ecosostenibile, il pallet. Nei giorni scorsi sono stati accolti nella sede di Selene, a Vicopelago, azienda capofila del progetto, le figure incaricate dalla Commissione europea di monitorare l’avanzamento delle attività cofinanziate con il programma Life+: nell’occasione i tecnici hanno potuto visitare la linea prototipo di Eco-Pulplast e confrontarsi sulle potenzialità di sviluppo del progetto, la cui fase sperimentale terminerà nel mese di agosto.

Un progetto molto innovativo, avviato nel 2015 e sostenuto anche dall’Ue per una spesa totale di 1.244.978 euro (di cui 750mila euro arrivati tramite bando europeo), che vede intorno allo stesso tavolo Selene Spa, industria leader in Italia nel settore degli imballaggi flessibili in plastica, Lucense, organismo di ricerca e di trasferimento tecnologico per enti pubblici e imprese, che, in questo caso, sta svolgendo il ruolo di coordinatore, Serv.Eco, consorzio delle cartiere del Distretto cartario lucchese, e Zero Waste Europe Foundation, rete europea di soggetti che promuovono il raggiungimento degli obiettivi rifiuti zero.

«Nell’arco di 25 anni – spiega Anna Natasa Asik, project adviser del progetto Ecopulplast, nominata dalla Commissione Europea – il programma Life ha sostenuto oltre 4500 progetti con un elevato valore aggiunto europeo al fine di attuare obiettivi per la politica ambientale e climatica dell’Ue e in particolare a supporto dell’economia circolare. Life Eco-Pulplast è uno di questi progetti di successo che ha dimostrato concretamente che possono essere sviluppati nuovi modelli di business circolari dove il beneficio ambientale è strettamente collegato a chiari benefici economici d’impresa. Un contributo essenziale per il pianeta, la crescita e il lavoro».
Eco-Pulplast è più che un esempio di economia circolare. Rappresenta una sperimentazione che punta a validare un modello virtuoso di “simbiosi industriale”: sullo stesso territorio i rifiuti di un settore, quello cartario, diventano risorsa per un altro settore, quello della plastica, offrendo così una possibile soluzione al problema – che le cartiere si trovano a fronteggiare quotidianamente – dello scarto del pulper, il materiale plastico estratto dal macero utilizzato per produrre carte per uso industriale. L’idea principale del progetto è realizzare pallet in plastiche miste da riciclo da destinare prioritariamente alle aziende del distretto cartario: in questo modo si concretizza un circuito di economia circolare, obiettivo prioritario della strategia ambientale europea del futuro.

fonte: http://www.loschermo.it