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Comuni virtuosi e sindaci insieme per la mobilità dolce, grazie all’iniziativa Sindaco pedala!

Continuano le adesioni alla sfida Sindaco pedala! lanciata dall’associazione Comuni virtuosi, un impegno concreto per rilanciare la mobilità dolce.


Continuano le adesioni alla sfida Sindaco pedala! lanciata dall’associazione Comuni virtuosi, un impegno concreto per rilanciare la mobilità dolce.

“Sindaci, salite in sella e mostrate cosa vuol dire pedalare nella vostra città”. L’appello alla “slow mobility” arriva dall’associazione Comuni virtuosi, che insieme con l’agenzia Sottosopra ha lanciato per l’estate 2021 la campagna “Sindaco pedala!”.

Come si intuisce dal titolo, l’obiettivo della campagna è mettere alla prova i primi cittadini e sfidarli a usare la bicicletta dando il buon esempio. Con il sostegno di una serie di associazioni (Ciab, Club delle Imprese amiche della bicicletta; Fiab, Federazione italiana ambiente e bicicletta; Genitori antismog; e Legambici) il progetto è anche un omaggio a Don Camillo e Peppone, protagonisti di una serie di iconici film in cui il primo, sindaco, e il secondo, parroco, spesso si sfidavano in sella alla loro due ruote per arrivare primi in paese.

Prosegue con successo l’iniziativa Pedala sindaco! realizzata in collaborazione con l’Associazione Comuni virtuosi © sindacopedala

Sindaco pedala! l’invito ai primi cittadini a montare in sella. Per dare l’esempio.

La sfida lanciata da Comuni virtuosi prevede invece che i sindaci si impegnino a utilizzare la bicicletta nell’arco di una settimana per raggiungere tre obiettivi a propria scelta: la prova di una ciclabile, il “bike to work”, l’utilizzo della bici per andare a lavorare, l’aggregazione a un gruppo bicibus sul percorso casa-scuola tanto per citare alcuni esempi.

L’idea è che il sindaco, oltre a dare il buon esempio, osservi concretamente e valuti obiettivamente l’efficacia del suo stesso piano urbano, condividendo poi l’esperienza sui social con l’hashtag #sindacopedala per poi lanciare la sfida a un altro sindaco, dando vita a un circolo virtuoso. Tanti ad oggi, a due settimane dal lancio dell’iniziativa, i sindaci che si sono espressi con entusiasmo sui social.

“La nuova mobilità sostenibile si sta espandendo su tutto il territorio nazionale. Sempre più comuni stanno puntando sulle due ruote per proporre un modello urbano più vicino alla salute dei cittadini, alla qualità dell’aria, alla viabilità – ha detto Elena Carletti, presidente di Comuni virtuosi – Il crescente numero dei sindaci che stanno sostenendo con determinazione e coraggio l’uso della bicicletta come opportunità evolutiva del territorio che amministrano ci ha spinto a proporre un progetto che può suonare come una sfida. E in effetto lo è”.

Un’iniziativa utile per capire le esigenze dei ciclisti

“Con questa proposta, il sindaco si mette in gioco in prima persona riguardo al processo di cambiamento di cui è promotore – ha aggiunto Marco Boschini, coordinatore nazionale dell’associazione Comuni virtuosi – Accettando la sfida, sperimenta i bisogni e le difficoltà dei ciclisti a cui si accosta e testa le nuove corsie ciclabili nell’ottica di apportare eventuali migliorie”.

Il progetto è partito con dieci comuni distribuiti su tutto il territorio nazionale – Bergamo, Biccari (Fg), Malegno (Bs), Lecce, Parma, San Lazzaro di Savena (Bo), Sanbellino (Ro), Sestri Levante (Ge), Spilamberto (Mo) e Trento – ma le adesioni si stanno allargando ad altri comuni.

A mostrarsi in sella sono stati ad oggi soprattutto i sindaci di piccole città e paesi: Luisa Salvatori, sindaca del comune di Vizzolo Predabissi nel milanese, e ancora Giovanni Gargano, Castelfranco Emilia, che ha a sua volta sfidato il collega di Carpi, Alberto Belelli; e poi Elena Carletti, prima cittadina di Novellara, Aldo d’Achille (San Bellino), Paolo Erba (Malegno). E la lista si allunga ogni giorno.

fonte: www.lifegate.it


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Appello dopo la Conferenza Stampa del 19 Giugno 2021

 





un resoconto della conferenza stampa di sabato 19 giugno ( https://www.youtube.com/watch?v=bpjN4u1nKZk) con il contributo dei sindaci presenti.

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#RifiutiZeroUmbria: Videoconferenza stampa - Sabato 19 Giugno 2021 - la diretta streaming

Quale piano regionale per l'Umbria? Associazioni e Sindaci insieme per un piano verso rifiuti zero



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#RifiutiZeroUmbria: Videoconferenza stampa - Sabato 19 Giugno 2021 ore 10,30

 


















Per seguire la diretta => https://www.youtube.com/user/RifiutiZeroUmbria


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Centri di raccolta, Cassazione ribadisce vincolatività requisiti



















La qualifica di una ecopiazzola come centro di raccolta è subordinata alla presentazione da parte di tale area delle "caratteristiche morfologiche e funzionali" normativamente individuate dal Dm 8 aprile 2008.
Sulla base di tale principio, la Corte di Cassazione (sentenza 19594/2017) ha respinto il ricorso presentato dal Sindaco di un Comune piemontese contro la sentenza di condanna per deposito incontrollato di rifiuti (articolo 256, comma 2, Dlgs 152/2006), inflittagli dal Tribunale di Novara.
Da un lato, la Suprema Corte ha confermato che le aree prive di pavimentazione e di sistemi di captazione delle acque meteoriche, in cui i rifiuti sono accatastati alla rinfusa senza alcuna protezione dalle intemperie, non possono essere qualificate come centro di raccolta ai sensi del Dm 8 aprile 2008.
Dall'altro, pur riconoscendo la distinzione tra i poteri di indirizzo e controllo politico amministrativo del Sindaco e i poteri di gestione dei dirigenti, il Giudice ha sottolineato come "spetta al Sindaco un potere di attivazione e di controllo sul corretto esercizio delle attività gestite in sede comunale".


documenti di riferimento
Area Normativa / Rifiuti / Giurisprudenza
Sentenza Corte di Cassazione 26 aprile 2017, n. 19594
Rifiuti - Ecopiazzole - Qualifica come centro di raccolta - Caratteristiche morfologiche e funzionali normativamente
individuate - Dm 8 aprile 2008 - Violazione - Deposito incontrollato - Articolo 256, comma 2, Dlgs 152/2006 -
Sanzionabilità
Area Normativa / Rifiuti / Normativa Vigente
Dlgs 3 aprile 2006, n. 152
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
Area Normativa / Rifiuti / Normativa Vigente
Dm Ambiente 8 aprile 2008
Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato - Articolo 183, comma 1, lettera cc)
del Dlgs 152/2006
Area Normativa / Rifiuti / Commenti e Approfondimenti
La disciplina dei centri di raccolta di rifiuti urbani












fonte: http://www.reteambiente.it