CSA Calzolaro: “Tanto tuono’ che piovve”
















La famosa frase attribuita a Socrate sembra calzare a pennello circa la vicenda  tecnico/amministrativa relativa alla ditta Color Glass S.p.a. ubicata a Trestina.
Si è passati:
Da una situazione iniziale dove l’amministrazione  Comunale non  conosceva nemmeno  l’attività svolta e tantomento la classificazione  della stessa, tanto che non si rileva, da nessuna parte,  il necessario certificato di classificazione di attività insalubre,  previsto dalla  normativa ambientale-sanitaria nazionale.
Alla passeggiata su invito proposta dall’azienda con celebrazione addirittura di una seduta della Commissione  Assetto del  territorio  avvenuta circa un anno fa.
Dalla petizione proposta da cittadini di Trestina che lamentavano  malesseri e odori nauseabondi fin dall’anno 2016.
All’ ispezione dell’Arpa che avvenuta a sorpresa nel maggio di quest’anno, rileva emissioni  fuori della norma e presenza di sostanze non autorizzate, provoca  l’emissione di  due ordinanze, una della  Dirigenzia  Regionale e l’altra del Sindaco del comune di Città di Castello. Tali dati che ancora oggi risultano  secretati, vennero a suo tempo  anticipati a mezzo stampa dall’assessore Regionale  all’ambiente.
Dall’accesso agli atti inoltrato  dall’avvocato del Comitato Salute Ambiente Calzolaro- Trestina Alto Tevere Sud, che ha posto in evidenza gli abusi edilizi compiuti sugli immobili dove viene esercitata l’attività lavorativa della Color Glass S.p.a., puntualmente riscontrati dalle verifiche di funzionari del Comune di Città di Castello.
All’ispezione dell’ARPA  del  luglio 2018 con la quale, de facto, si rileva che le emissioni fuori norma riscontrate nella  precedente ispezione  del maggio 2018, sono dovute ad un guasto dell’impianto di Color Glass che nel però, nel frattempo,  è stato  dall’azienda sistemato e che quindi, sostanzialmente,  consente la ripresa  dell’attività produttiva, alla faccia delle preoccupazioni della popolazione di Trestina e del principio di precauzione che dovrebbe  sempre prevalere su questioni di salute pubblica.  
Dall’ordinanza Sindacale  del  30 luglio 2018 che REVOCA quella emessa appena  due mesi prima e che consente  la ripresa dell’attività di Color Glass nella stesso opificio  dove sono stati compiuti gli abusi edilizi.
All’ordinanza Dirigenziale  del 31 luglio dove vengono contestati gli abusi sia alla proprietà degli stabili che alla stessa Color Glass S.p.a.,  con l’ordine di ristabilire la situazione  ex ante.
Tutta questa vicenda, intrisa di comunicati, posizioni politiche, atti amministrativi, verifiche, ordinanze, revoca delle stesse ordinanze, che hanno impegnato per mesi  le risorse delle  varie amministrazioni, Regionali e Comunali, nonché quelle di ARPA  e di USL , contribuiscono  in maniera chiara ed evidente all’incremento di quella sfiducia, in larga misura già in atto, della popolazione verso le Istituzioni e gli enti locali.
In effetti la credibilità di coloro che ci rappresentano nelle Istituzioni e che sono chiamati a farle funzionare in maniera corretta, trasparente, efficace  ed efficiente,  viene messa a dura prova dall’evolversi dei fatti sopra descritti.       
Difronte a continui rimpalli di responsabilità e di molteplici quanto  inconcludenti  riunioni dei vari organi, i cittadini, sostanzialmente inascoltati e addirittura sbeffeggiati, accusati di fomentare allarmismo e altre stupidaggini del genere,  hanno  dovuto riunirsi in Comitati spontanei per  tentare di tutelare la propria salute e far sentire la propria voce.
Il Comitato  tuttavia,  con caparbietà e sforzi sovrumani, contro gli atteggiamenti di una “certa  rappresentanza”  sorda e orientata a coprire e  fuorviare , è riuscito con grande difficoltà a favorire  la verità dei fatti  e ciononostante,  si continua a tergiversare e a non volere  prendere  coscienza e conseguentemente  porre in atto i  rimedi più  efficaci al disagio e alla pericolosità che certe attività, ubicate  nel bel mezzo di centri abitati,  provocano nei confronti della popolazione.  
E’ dunque questa la rappresentanza che vogliamo?   È questa l’efficienza e la funzionalità di enti come ARPA e USL,  la cui esistenza è  finalizzata alla tutela della Salute e dell’ambiente ?
Noi siamo convinti di No!
A tal proposito crediamo che un Consiglio Comunale aperto ad Arpa, Usl, Rappresentanti Regionali e C.S.A. Calzolaro- Trestina Altotevere Sud , celebrato a Trestina, possa rappresentare un momento di confronto democratico e propositivo, funzionale  alla valorizzazione di quella credibilità istituzionale,   che dovrebbe essere  necessariamente riconquistata.   

NON CI FERMEREMO

COMITATO SALUTE AMBIENTE CALZOLARO-TRESTINA  ALTOTEVERE SUD