Visualizzazione post con etichetta #Petizione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta #Petizione. Mostra tutti i post

Micropolis: un bilancio dei Comuni Umbria a Rifiuti Zero

 




















fonte: Micropolis


#RifiutiZeroUmbria - Sostienici nelle nostre iniziative, anche con un piccolo contributo su questo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897Grazie!

#Iscriviti QUI alla #Associazione COORDINAMENTO REGIONALE UMBRIA RIFIUTI ZERO (CRU-RZ) 


=> Seguici su Blogger 
https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram 
http://t.me/RifiutiZeroUmbria
=> Seguici su Youtube 

Le responsabilità del Governo nel mancato rispetto delle disposizioni relative ai “nuovi” OGM.







Il Governo sta di fatto aprendo le porte alla sperimentazione e coltivazione in campo dei nuovi OGM. I quali non sono la strategia per uscire dalla crisi pandemica e climatica, ma una falsa promessa che nell’interesse di pochi affosserà ulteriormente l’Italia, andando a ledere la sua filiera agroalimentare aumentando la dipendenza del settore agricolo da input sempre più costosi, brevettati, come le sementi OGM. Porterà con se una contaminazione irreversibile della nostra biodiversità, con danni economici ed ambientali incalcolabili.





fonte: www.rete-ambientalista.it


#RifiutiZeroUmbria - Sostienici nelle nostre iniziative, anche con un piccolo contributo su questo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897Grazie!

=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria

Enter your email address:

Delivered by FeedBurner

CONFERENZA STAMPA del 13 febbraio 2021 - #DirettaStreaming

 





PER PARTECIPARE:
https://us02web.zoom.us/j/89723555745?pwd=d3EwV1lNWVU1Si9mcTh3UTRPeVMxdz09




PROPONENTI Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero - Movimento Difesa del
Cittadino - Osservatorio Borgogiglione - Gruppo Ecologista il Riccio - ISDE- Medici Per
l’Ambiente - Comitato di via Protomartiri Francescani di S. Maria degli Angeli - Comitato
Molini di Fortebraccio - Comitato Antipuzza Villa Pitignano Bosco Ponte Felcino e
Ramazzano – Comitato Inceneritori Zero - Comitato No Inceneritori di Terni - Rifiuti Zero
Spoleto - Comitato Gubbio Salute Ambiente – Ecologicpoint – Comitato per la tutela
ambientale della conca eugubina - Comitato Salute Ambiente Calzolaro Trestina Altotevere
Sud - Comitato per la Salvaguardia della salute e dell’ambiente di Fossato di Vico -
Comitato di Monteluiano - Comitato Soltanto la Salute - Comitato Rio Fergia - WWFUmbria - Zero Waste Italy



#RifiutiZeroUmbria - Sostienici nelle nostre iniziative, anche con un piccolo contributo su questo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897Grazie!

=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria

CONFERENZA STAMPA del 13 febbraio 2021 - dalle ore 10.30

 




PROPONENTI 
Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero - Movimento Difesa del Cittadino - Osservatorio Borgogiglione - Gruppo Ecologista il Riccio - ISDE - Medici Per l’Ambiente - Comitato di via Protomartiri Francescani di S. Maria degli Angeli - Comitato Molini di Fortebraccio - Comitato Antipuzza Villa Pitignano Bosco Ponte Felcino e Ramazzano – Comitato Inceneritori Zero - Comitato No Inceneritori di Terni - Rifiuti Zero Spoleto - Comitato Gubbio Salute Ambiente – Ecologicpoint – Comitato per la tutela ambientale della conca eugubina - Comitato Salute Ambiente Calzolaro Trestina Altotevere Sud - Comitato per la Salvaguardia della salute e dell’ambiente di Fossato di Vico - Comitato di Monteluiano - Comitato Soltanto la Salute - Comitato Rio Fergia - WWF Umbria - Zero Waste Italy

#RifiutiZeroUmbria - Sostienici nelle nostre iniziative, anche con un piccolo contributo su questo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897Grazie!

=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria

CS PRESENTAZIONE FIRME: ”UMBRIA: UNA STRATEGIA “VERSO RIFIUTI ZERO” A TUTELA DI AMBIENTE, SALUTE ED EQUITA' “

Il giorno 25 Gennaio 2021 con il Protocollo numero 13551/25012021 vengono consegnate all’apposito ufficio della Regione Umbria le firme raccolte sulla petizione ”UMBRIA: UNA STRATEGIA “VERSO RIFIUTI ZERO” A TUTELA DI AMBIENTE, SALUTE ED EQUITA' “

 




4198 firme non sono poche, ogni mille residenti in Umbria 5 hanno firmato questa petizione e noi abbiamo raccolto anche quelle di chi ci ha voluto dimostrare solidarietà vivendo in altre regioni.

La petizione doveva rafforzare la nostra richiesta di incontrare i referenti politici e tecnici della regione per discutere la nostra proposta di gestione regionale dei rifiuti secondo la strategia rifiuti zero presentata ad AURI e REGIONE il 7 e 8 Aprile 2020.

Dopo dieci mesi dispiace che né l’Assessore Morroni né AURI abbiano trovato il modo e il tempo per un incontro, mentre il primo va ripetendo in tutte le interviste che la fase di partecipazione è prevista dall’iter, che non dobbiamo essere ideologici sull’incenerimento e intanto registriamo che il punto 12 della nostra proposta cioè: “Scartare l’ipotesi di produrre CSS da utilizzare come combustibile nei cementifici” sta per essere bruciato (è proprio il caso di usare questo termine) dalla richiesta avanzata dai cementifici. Inoltre è ormai assodato che la “valorizzazione” energetica dei rifiuti non è più in linea con l’economia circolare, che richiede il massimo recupero dei materiali da reinserire nei cicli produttivi. D’altronde, Paesi europei che hanno da sempre fatto ampio uso dell’incenerimento, come la Danimarca, da tempo hanno cambiato rotta. E non per motivi ideologici bensì economici; misure di cui una Regione povera e soggetta a forte spopolamento, come l’Umbria, ha certamente bisogno.

Ora, non vorremmo che ci venisse accordato l’incontro quando non c’è da decidere più niente e visto che l’iter burocratico è stato già individuato. A cominciare dalla fotografia delle stato attuale, e da quello che si legge sulla stampa sembra tutto convergere nella direzione del CSS da produrre e bruciare. Che vorrebbe dire ribaltare la nostra proposta di economia circolare (fortemente raccomandata anche dalle normative europee) verso la solita economia lineare con vantaggio di pochi e svantaggi per gli altri.

Vogliamo ancora credere che sia possibile il confronto per questo insistiamo per averlo, oggi protocolliamo le firme, domani 26 gennaio ore 10 appuntamento al sit-in di fronte a Palazzo Cesaroni. Non siamo soli a sostenere la nostra proposta.

I 17 PUNTI - PROPOSTE LINEE GUIDA PER IL PIANO D'AMBITO REGIONALE

PROPONENTI Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero - Movimento Difesa del Cittadino - Osservatorio Borgogiglione - Gruppo Ecologista il Riccio - ISDE- Medici Per l’Ambiente - Comitato di via Protomartiri Francescani di S. Maria degli Angeli - Comitato Molini di Fortebraccio - Comitato Antipuzza Villa Pitignano Bosco Ponte Felcino e Ramazzano – Comitato Inceneritori Zero - Comitato No Inceneritori di Terni - Rifiuti Zero Spoleto - Comitato Gubbio Salute Ambiente – Ecologicpoint – Comitato per la tutela ambientale della conca eugubina - Comitato Salute Ambiente Calzolaro Trestina Altotevere Sud - Comitato per la Salvaguardia della salute e dell’ambiente di Fossato di Vico - Comitato di Monteluiano - Comitato Soltanto la Salute - Comitato Rio Fergia - WWF Umbria - Zero Waste Italy

Le foto della protocollazione firme petizione in Regione Umbria





#RifiutiZeroUmbria - Sostienici nelle nostre iniziative, anche con un piccolo contributo su questo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897Grazie!

=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria

Stirati, Sindaco di Gubbio, ha firmato la petizione per la nostra proposta del piano regionale dei rifiuti.

Gubbio con la sua, ha raccolto 1475 firme!







#RifiutiZeroUmbria @Cru_rz


#RifiutiZeroUmbria - Sostienici nelle nostre iniziative, anche con un piccolo contributo su questo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897Grazie!


=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria

Pieno o vuoto? Lo spreco dell’imballaggio esagerato: attenti alle confezioni alimentari “furbette”! Inviateci le vostre foto



A chi non è capitata la delusione di aprire un sacchetto di snack o di cereali e scoprire che era pieno solo a metà? Si tratta di confezioni alimentari sproporzionate rispetto al reale contenuto, realizzate al solo scopo di attirare l’attenzione del consumatore e spingerlo all’acquisto. Si tratta di una strategia adottata da diverse aziende e contro cui si è schierata la Ong Foodwatch, gruppo di tutela per i diritti dei consumatori.
Imballaggi “pieni di niente”, come li definisce la Ong che, oltre a illudere il consumatore sul reale contenuto, sono contrari ai principi di sostenibilità ambientale tanto acclamati dai produttori del settore alimentare.

Gli stratagemmi per nascondere il contenuto al momento dell’acquisto sono davvero innumerevoli: etichette applicate nella zona giusta, confezioni opache, finestrelle trasparenti il cui posizionamento è studiato alla perfezione.
Contro queste confezioni la Ong ha avviato una campagna, abbinata a una petizione, per chiedere alle aziende produttrici di ridurre al minimo la quantità di vuoto.
Se in taluni casi uno spazio vuoto all’interno degli imballaggi alimentari è giustificato, per meglio proteggere il cibo o per consentirne una più lunga conservazione, per 7 diversi prodotti individuati dal Foodwatch è del tutto inutile e il “sovraincarto” che ne deriva è destinato soprattutto ad attirare lo sguardo del consumatore.
Si tratta di prodotti presenti sugli scaffali dei supermarket francesi (e segnalati dai consumatori nel corso di sondaggi specifici condotti dalla Ong) ma non è un mistero che prodotti del tutto simili si trovino in vendita anche in Italia.
La scelta dei prodotti non è tuttavia casuale: Foodwatch segnala che per ogni prodotto evidenziato esiste almeno un’alternativa equivalente che non presenta spazi vuoti all’interno della confezione.
Tra i maggiori brand segnalati dall’associazione ambientalista spiccano Barilla, Carrefour, Lipton. Vediamoli nel dettaglio:

Cereali e quinoa di Barilla: confezione vuota (vide) per il 60%
Barilla aveva abituato i consumatori a grandi confezioni di pasta. Tuttavia, la busta di questo prodotto sembra piuttosto vuota e la confezione di cartone è decisamente sovradimensionata.

Barilla aveva abituato i consumatori a grandi confezioni di pasta. Tuttavia, la busta di questo prodotto sembra piuttosto vuota e la confezione di cartone è decisamente sovradimensionata


Carrefour Crunchy Cereali: confezione vuota per il 50%

Le confezioni di cereali rappresentano un classico prodotto “pieno di vuoto”. Se lo spazio vuoto nel sacco viene spesso utilizzato per “proteggere” meglio i cereali, l’azienda troverà difficile giustificare questa situazione: esiste infatti un prodotto del tutto simile del marchio 
distributore che è riempito fino in cima.


Erbe aromatiche al basilico Monoprix: confezione vuota per il 35%

Tutto sta nel sapiente posizionamento dell’etichetta e nell’opacità del tappo! Il distributore riempie meno il contenitore e vende meno prodotto rispetto ai concorrenti. Il prezzo al chilo è però più alto se confrontato con prodotti simili.

Tabulé biologico di Léa Nature: confezione vuota per il 58%

La quantità di imballaggio vuota è veramente esagerata se si considera che oltretutto 
parliamo di un alimento biologico!


Tè verde di ibisco alla pesca biologico Lipton: vuoto al 43%

Tè biologico in una bellissima confezione di cartone… ma che Lipton ha chiaramente “dimenticato” di riempire! Tuttavia, le scatole da tè riempite fino in cima non sono rare 
sugli scaffali.


Bistecca di soia di Sojasun: confezione vuota per il 34%

Non lasciarti ingannare dalla finestra che ti fa vedere il prodotto all’interno: questa confezione è vuota per un terzo. Capovolgendola potrai facilmente far “sparire” le due 
bistecche di soia che contiene.



Salmone E.Leclerc a cubetti: confezione vuota per il 68%

Per l’aperitivo lasciatevi tentare da questi cubetti di salmone… ma non dovrebbero esserci troppi ospiti intorno al tavolo! Perché se la taglia del prodotto sembra promettere una quantità generosa, non è questo il caso… un “overpack” destinato sicuramente a essere “di taglia” sullo scaffale!

A questo punto aspettiamo di pubblicare le vostre foto. Sicuramente anche a voi sarà capitato qualche prodotto con un imballaggio esagerato.

* Nota bene: Le percentuali di vuoti mostrate sono stime calcolate dalle misurazioni effettuate da Foodwatch. I risultati ottenuti sono stati arrotondati per difetto.

fonte: www.ilfattoalimentare.it

#RifiutiZeroUmbria - Sostienici nelle nostre iniziative, anche con un piccolo contributo su questo IBAN IT 44 Q 03599 01899 050188531897Grazie!


=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria

Api a rischio e con loro anche la produzione alimentare. La petizione di Greenpeace
















Greenpeace ha lanciato una campagna per chiedere al Governo italiano e alla Commissione Europea di prendere efficaci e rapidi provvedimenti per tutelare la salute delle api. Il ruolo di questi insetti è fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi ma anche per la produzione alimentare e quindi per l’economia. L’84% delle specie coltivate nell’Unione Europea dipendono dall’impollinazione degli insetti, come ad esempio mele, fragole, pomodori e mandorle.

Dagli anni ’90 si è notato un preoccupante declino delle api, che purtroppo non si è ancora arrestato. I fattori indicati dagli esperti sono molteplici, e agiscono singolarmente o in combinazione fra loro. Fra i più importanti l’uso di pesticidi, la perdita di habitat naturali, malattie e parassiti e i cambiamenti climatici.



Tra i pericoli diretti ci sono alcuni pesticidi chimici, in particolare i neonicotinoidi. L’Unione Europea nel 2018 ha messo al bando tre insetticidi di questa categoria, l’imidacloprid e il clothianidin della Bayer e il tiamethoxam della Syngenta. Ma è ancora consentito l’uso di altri neonicotinoidi come acetamiprid e altre sostanze quali sulfoxaflor, flupyradifurone, cipermetrina, deltametrina e clorpirifos.
L’eliminazione di queste sostanze sarebbe il primo e più efficace passo da adottare per difendere gli impollinatori.

La richiesta di Greenpeace alle istituzioni si articola in tre punti chiave:
– bandire l’uso di tutti i pesticidi dannosi per le api e gli altri insetti impollinatori
– applicare rigidi standard per la valutazione dei rischi da pesticidi
– aumentare i finanziamenti per la ricerca, lo sviluppo e l’applicazione di pratiche agricole ecologiche

Per sostenere la campagna si può firmare la petizione qui.

fonte: www.ilfattoalimentare.it



RifiutiZeroUmbria - #DONA IL #TUO 5 X 1000 A CRURZ - Cod.Fis. 94157660542

=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz 
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria

I 17 punti - Proposte Linee Guida per il Piano d’Ambito Regione Umbria


Proponenti:

Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero - Movimento Difesa del Cittadino - Osservatorio Borgogiglione - Gruppo Ecologista il Riccio - ISDE- Medici Per l’Ambiente - Comitato di via Protomartiri Francescani di S. Maria degli Angeli - Comitato Molini di Fortebraccio - Comitato Antipuzza Villa Pitignano Bosco Ponte Felcino e Ramazzano - Comitato Inceneritori Zero - Comitato No Inceneritori di Terni - Rifiuti Zero Spoleto - Comitato Gubbio Salute Ambiente - Ecologicpoint - Comitato per la tutela ambientale della conca eugubina - Comitato Salute Ambiente Calzolaro Trestina Altotevere Sud - Comitato per la Salvaguardia della salute e dell’ambiente di Fossato di Vico - Comitato di Monteluiano - Comitato Soltanto la Salute - Comitato Rio Fergia - WWF Umbria - Zero Waste Italy



#RifiutiZeroUmbria - #DONA IL #TUO 5 X 1000 A CRURZ - Cod.Fis. 94157660542

=> Seguici su Twitter - https://twitter.com/Cru_Rz 
=> Seguici su Telegram - http://t.me/RifiutiZeroUmbria