Si parla spesso delle etichette energetiche, come quelle degli elettrodomestici, che secondo molto andrebbero estese su tutti i prodotti per affrontare i sempre più complicati problemi ambientali e climatici. “È curioso che tutta questa responsabilità venga lasciata al cittadino – dice Luca Mercalli – Ma se un prodotto non è verde perché utilizzare un’etichetta di bassa performance e poi metterlo lo stesso sul mercato? Togliamolo. È inutile dare sempre al cittadino l’onere di guardare mille etichette e di fare scelte su valori che conosce poco…”. Il problema è che “quasi tutto quello che la politica istituzionale propone sul piano ambientale – ha aggiunto – è una truffa perché è sempre un aggiungere….”.
Abbiamo rivolto a Mercalli una domanda, per il corso Raccontare la società che cambia: “Dopo le imprese anche i governi giocano con i linguaggi della transizione ecologica. Come possiamo, dai piani bassi della società, alimentare una divulgazione sui problemi dei cambiamenti climatici e sperimentare in tanti modi diversi la conversione ecologica? Vivere in collina e in montagna, ad esempio, può essere un buon inizio?”. In questo breve video la sua risposta (intervista di Gianluca Carmosino e Riccardo Troisi)
fonte: comune-info.net
#Iscriviti QUI alla #Associazione COORDINAMENTO REGIONALE UMBRIA RIFIUTI ZERO (CRU-RZ)
=> Seguici su Blogger
https://rifiutizeroumbria.blogspot.com
=> Seguici su Facebook
=> Seguici su Facebook