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Sappiamo come contrastare il cambiamento climatico ?

Molte delle azioni che riteniamo importanti per contrastare il cambiamento climatico non sono quelle, in realtà, più efficaci per raggiungere l'obiettivo di ridurre gli effetti del cambiamento del clima



La ricerca “Perils of Perception” di Ipsos – condotta in 30 Paesi – rivela che, nonostante la crescente preoccupazione per il cambiamento climatico e l’elevata fiducia nella conoscenza in merito alle azioni più efficaci da attuare per contrastarlo, le percezioni errate delle persone sono più che diffuse. In tutti i Paesi europei, le persone - in media - sottovalutano le azioni più efficaci per combattere il cambiamento climatico e tendono a sopravvalutare quelle meno impattanti.

La consapevolezza degli impatti del cambiamento climatico è bassa. Ad esempio, soltanto il 4% degli intervistati è a conoscenza che gli ultimi 6 anni sono stati i più caldi mai registrati.

I messaggi suggeriti per contrastare il cambiamento del clima possono confondere, molte persone, infatti, non prendono in debita considerazione lo stile alimentare da adottare, la dieta, continuando a mangiare carne e latticini, anche se di provenienza locale, piuttosto che passare ad una dieta vegetariana.

Secondo le percezioni degli intervistati, le tre azioni più efficaci che un individuo potrebbe intraprendere per ridurre le emissioni di gas a effetto serra sono:
riciclare il più possibile (59%)
comprare energia da fonti rinnovabili (49%)
sostituire un'auto tipica con un veicolo elettrico o ibrido (41%).

Anche i cittadini italiani hanno la percezione che queste tre azioni siano le più efficaci per ridurre le emissioni di gas a effetto serra.

A livello di percezioni, le azioni più condivise sono
ridurre gli imballaggi e packaging (52%)
acquistare meno articoli, beni, ma più durevoli (46%).

Nella realtà, entrambe le misure citate, sono al di fuori delle prime 30 considerate più efficaci per combattere il cambiamento climatico, e si classificano, rispettivamente, al 38 ° e 46 ° posto.

Una delle azioni più efficaci, ossia “ristrutturare e rinnovare le abitazioni per l'efficienza” - che si colloca al 6 ° posto su 30 - è stata scelta soltanto dal 35% degli intervistati. In Italia, la percentuale di chi ritiene che ristrutturare e rinnovare le abitazioni rientri tra le azioni più efficaci per ridurre l’impatto del cambiamento climatico è superiore alla media di tutti i Paesi, attestandosi al 52%.

La decisione, invece, di non avere animali domestici si posiziona tra le prime 30 azioni per la riduzione dell'impatto del cambiamento climatico, collocandosi al 25° posto, ma questa scelta è condivisa solo dal 5% degli intervistati.

Sempre secondo le percezioni degli intervistati, il 43% ritiene che lo spostamento da alcune aree geografiche del nostro Pianeta durante il 2020 sia dovuto a conflitti, come ad esempio la guerra, la violenza criminale e la politica. Soltanto il 32% degli intervistati pensa sia dovuto a disastri climatici e meteorologici, come ad esempio uragani, tempeste e inondazioni.

In realtà, nei primi 6 mesi del 2020, 9,8 milioni di persone in tutto il mondo sono state sfollate a causa dei cambiamenti climatici rispetto ai 4,8 milioni di persone sfollate a causa dei conflitti. Su 28 Paesi, soltanto negli Stati Uniti (43%), Giappone (41%), Cina (40%), Francia (39%) e Russia (35%), gli intervistati erano più propensi a dire che il cambiamento climatico era la causa maggiore di spostamento interno. In Italia, il 38% degli intervistati ritiene che lo spostamento interno sia dovuto a conflitti e soltanto il 29% ai cambiamenti climatici.

In merito al riscaldamento globale, tutti gli intervistati hanno sottostimato (22%) o non erano sicuri (73%) di quanti anni, da partire dal 2015, siano stati registrati come i più caldi di sempre. Soltanto una persona su venticinque (4%) ha dato la risposta corretta, ossia che tutti i 6 anni – dal 2015 al 2020 – rientrano tra gli anni più caldi mai registrati.

Inoltre l'indagine evidenza che il 57% delle persone intervistate ritiene che mangiare prodotti locali (anche se comprendono carne e latticini), rispetto a seguire una dieta vegetariana (anche se alcuni prodotti sono importati da altri Paesi) sia l’azione ambientale più efficace nel ridurre le emissioni di gas serra di un individuo.

Ciò è condiviso anche dal 60% degli italiani. Infatti, soltanto il 18% crede che passare a una dieta vegetariana – anche se comprende prodotti provenienti da altri Paesi – ridurrebbe di più le emissioni di gas serra di ciascun individuo. In realtà, secondo alcune ricerche, il modo migliore per ridurre le emissioni di gas serra, a livello individuale, è proprio quello di passare a una dieta a base vegetariana.

Infine, la comprensione pubblica dell’impatto che la produzione di hamburger ha sul cambiamento climatico è davvero molto bassa. L’86% degli intervistati non ha idea di quanto lontano dovrebbe guidare un'auto per eguagliare le emissioni di carbonio necessarie per la produzione di un hamburger di manzo. Tra coloro che hanno provato a rispondere, la risposta media è stata di 43 km. In base ai dati sull'efficienza delle auto dell'AIE, la vera lunghezza del viaggio è tra 38-119 km.

Per approfondimenti: Ipsos - Percezioni vs realtà

fonte: www.arpat.toscana.it


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Incentivi auto 2021 dal 1 gennaio, cosa c’è da sapere

Approvati anche dal Senato i nuovi incentivi auto 2021, ecco cosa c'è da sapere e quali sono le vetture che possono usufruire del bonus.




Dal 1 gennaio 2021 sono scattati i nuovi incentivi auto per il 2021. Sono 420 milioni di euro i fondi stanziati per la nuova tornata di bonus, destinati in buona parte, ma non esclusivamente, all’acquisto di auto elettriche o ibride. Questo perché potranno usufruire del sistema incentivante anche coloro che sceglieranno vetture alimentate a benzina o diesel, purché rientranti nel limite massimo di emissioni indicato nella legge di Bilancio.

Saranno tre le fasce nelle quali rientreranno le vetture incentivate, alle quali si aggiungeranno ulteriori 50 milioni destinati ai veicoli commerciali leggeri. Ogni gruppo prevederà una diversa quota, a cominciare dai 120 milioni di incentivi auto 2021 destinati alle fasce meno inquinanti (da 0 a 20 e da 21 a 60 grammi di CO2 per chilometro percorso). Gli ulteriori 250 milioni stanziati andranno ai veicoli che emettono oltre 61 grammi di CO2/km. Attesi nei prossimi giorni i decreti attuativi per il via libera definitivo al bonus.
Incentivi auto 2021 dal 1 gennaio, cosa c’è da sapere
Incentivi auto 2021, bonus per l’acquisto di vetture a zero o basse emissioni
Bonus per i veicoli a benzina e diesel, maglie ancora più larghe
Incentivi auto 2021, bonus per l’acquisto di vetture a zero o basse emissioni

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Ammontano a 120 milioni di euro i fondi destinati all’acquisto di auto con emissioni di CO2 fino a 60 grammi per km percorso. In questa fascia figurano tutte le auto elettriche e diversi modelli catalogati come ibridi plug-in.

All’interno di questa categoria figurano due ulteriori gruppi: quello delle vetture con emissioni fino a 20 grammi e quello dei veicoli che emettono da 21 a 60 grammi di CO2/km. Alla prima “sotto-fascia” appartengono quasi esclusivamente le auto elettriche, per le quali si potranno ottenere fino a 10mila euro di incentivi. Questo il meccanismo:
5.000 euro statali + 1.000 del concessionario in assenza di rottamazione contestuale di un veicolo immatricolato prima del 1 gennaio 2011;
8.000 euro + 2.000 in presenza di rottamazione di un vecchio veicolo inquinante.

Questo bonus non è cumulabile con quello rivolto esclusivamente alle famiglie con ISEE inferiore ai 30mila euro. Chi rientra in questa seconda agevolazione (fondo di 20 milioni di euro, rifinanziabile) potrà acquistare un veicolo elettrico (costo massimo 30mila euro IVA esclusa) usufruendo di uno “sconto” pari al 40% del valore della vettura.

Tornando agli incentivi auto con quota fissa, la seconda “sotto-fascia” comprende perlopiù veicoli ibridi. In questo caso si potranno ottenere fino a 6.500 euro, secondo questo schema:
2.500 euro statali + 1.000 del concessionario senza rottamazione di un vecchio veicolo (pre 2011);
4.500 euro + 2.000 con rottamazione di una vetture pre 2011.
Bonus per i veicoli a benzina e diesel, maglie ancora più larghe

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Farà inevitabilmente discutere la decisione di allargare le maglie relative ai bonus per le vetture a benzina o diesel. Se nella precedente tornata il limite massimo di CO2 per km percorso era di 110 grammi, ora tale soglia viene innalzata a 135 (comprendendo quindi anche veicoli più inquinanti di quelli oggetto degli incentivi 2020).

Non soltanto vetture con alimentazione ibrida non rientranti nella precedente categoria, ma anche veicoli alimentati esclusivamente da combustibili fossili. In questo caso vige l’obbligo della rottamazione e il bonus che è possibile ottenere raggiunge i 3.500 euro (1.500 statali + 2.000 euro del concessionario). Inoltre le auto acquistate non dovranno costare più di 40mila euro (IVA esclusa).

fonte: www.greenstyle.it


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Ecobonus, dal 2 gennaio la nuova fase di prenotazione

In arrivo contributi per l'acquisto di veicoli a ridotte emissioni. Dalla prenotazione si hanno fino a 180 giorni di tempo per la consegna del veicolo.















Il Ministero delle Sviluppo Economico ha reso noto che dal 2 gennaio 2020 si aprono le prenotazioni dei contributi per i veicoli M1 (automobili) previsti dall'Ecobonus. Per questa fase sono disponibili 40 milionidi euro fino al 30 giugno 2020. 
Ecobonus
 è la misura promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico per l’acquisto di Veicoli a Ridotte Emissioni, così come previsto dalla Legge di Bilancio 2019.La misura si rivolge a chi acquista, anche in locazione finanziaria e immatricola in Italia:

  • Veicoli di categoria M1: destinati al trasporto di persone, con almeno 4 ruote e al massimo otto posti a sedere (oltre al sedile del conducente), con i seguenti requisiti:
  • nuovi di fabbrica;
  • producano emissioni di CO2 non superiori a 70 g/km;
  • siano stati acquistati ed immatricolati in Italia dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021;
  • il cui prezzo (da listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice) sia inferiore a 50mila euro compresi optional (IVA esclusa)
  • Veicoli di categoria L1 e L3: nel primo caso veicoli a due ruote con cilindrata inferiore o uguale a 50 cc e la cui velocità massima non superi i 45 km/h (L1); nel secondo caso veicoli a due ruote la cui cilindrata superi i 50 cc e la cui velocità massima superi i 45 km/h (L3). Gli stessi devono essere:
  • nuovi di fabbrica;
  • elettrici o ibridi;
  • di potenza inferiore o uguale a 11 kW;
  • acquistati ed immatricolati in Italia nell’anno 2019.
fonte: https://www.greencity.it

Ecobonus veicoli green, al via la nuova fase di prenotazione




Dall'8 luglio e fino al 20 novembre 2019 è aperta la nuova fase di prenotazione per accedere agli incentivi per l'acquisto di auto elettriche e ibride. Per quest'anno, sono ancora disponibili più di 39 milioni di euro.


Con il Dm 20 marzo 2019, il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato le modalità operative per accedere agli incentivi previsti dalla Legge di bilancio 2019(Legge 145/2018) per il sostegno alla mobilità sostenibile e cioè: sconti sul prezzo di acquisto di auto, moto e scooter elettrici o ibridi e detrazioni fiscali per l'installazione di punti di ricarica.

Per ricevere lo sconto sulle auto elettriche e ibride (categoria M1) occorre recarsi dal venditore, fare un ordine di acquisto e versare un acconto. Il venditore, a sua volta, deve registrarsi sul portale del Ministero dello Sviluppo economico (Piattaforma Ecobonus) e prenotare l'incentivo, inserendo i dati relativi all’ordine e all'importo versato in acconto.

La seconda fase di prenotazione si è aperta alle ore 12:00 dell'8 luglio 2019 e si chiuderà il 20 novembre 2019. Dalla prenotazione si avranno poi fino a 180 giorni di tempo per la consegna del veicolo.

Per questa seconda fase sono ancora disponibili 39.870.000 euro. Per assicurare procedure di prenotazione corrette e trasparenti, sul sito del Ministero sarà presente un contatore di risorse per mostrare in tempo reale i fondi disponibili.

Per maggiori informazioni sull'entità degli incentivi, vedi i Riferimenti in basso.
Riferimenti

Dm Sviluppo economico 20 marzo 2019 - Incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici e ibridi - Disciplina applicativa
in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)


Legge 30 dicembre 2018, n. 145 - Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale 2019/2021 - Stralcio - Disposizioni in materia di rifiuti, acque, appalti, energia, territorio, trasporti, inquinamento acustico
in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)


Incentivi per auto, moto e scooter green: tutto quel che c'è da sapere
in Nextville (Incentivi e bandi)




fonte: www.nextville.it

Progetto LIFE-SAVE: il kit che trasforma l’auto tradizionale in una 4×4 ibrida elettrica

Motori elettrici nelle ruote e celle fotovoltaiche su tettuccio e cofano: le componenti del sistema HySolarKit, cuore del progetto SAVE.



















Convertire le auto attualmente in circolazione in veicoli ibridi-solari alimentati direttamente da celle fotovoltaiche applicate sulla carrozzeria e dal recupero dell’energia cinetica: il progetto LIFE-SAVE (Solar Aided Vehicle Electrification) potrebbe rivoluzionare la transizione verso la mobilità sostenibile.

Mentre le Amministrazioni puntano a incentivare l’acquisto di nuovi mezzi a propulsione elettrica o ibrida (come nel caso degli ecobonus promossi dal Governo o i rimborsi messi a disposizione in Emilia Romagna), l’Unione europea prova a guardare anche nella direzione del recupero e del riuso del parco macchine circolante: nasce così il progetto SAVE – Solar Aided Vehicle Electrification finanziato dal programma ambientale comunitario LIFE.

schema kit auto elettrica

Cuore del progetto è lo sviluppo del sistema HySolarKit è una tecnologia che permette di convertire le auto tradizionali in veicoli ibridi-solari: due motori elettrici integrati nelle ruote posteriori trasformano l’auto in una 4×4 a trazione ibrida alimentata da una batteria al litio montata nel bagagliaio che trae energia da celle fotovoltaiche installate sul tettuccio o sul cofano del veicolo, ma anche dall’energia cinetica prodotta in frenata, in discesa o dalla coppia addizionale generata dal motore.
Utilizzando l’HySolarKit, le vetture consumerebbero fino al 20-25% in meno di combustibile riducendo le emissioni inquinanti. Vantaggi non indifferenti verrebbero anche in termini di prestazioni e utilizzo: le auto, divenute ibride, potrebbero accedere anche alle zone a traffico limitato (ZTL) e risulterebbero più performanti quanto ad autonomia (integrata a combustione ed elettrica) e accelerazione (fino al 20% di tempi in meno per arrivare da 0 a 100 km/h).


La conversione tramite HySolarKit dovrebbe essere una soluzione a basso costo rispetto all’acquisto di nuove auto ibride. Il sistema, inoltre, non necessiterebbe di investimenti immediati in infrastrutture visto che i veicoli si ricaricherebbero autonomamente, senza gravare sulla Rete di rifornimento elettrico che, in Europa, stenta a divenire capillare.
Altro punto a favore del progetto è il recupero dei veicoli esistenti: la conversione permetterebbe il riuso di vetture altrimenti destinate alla rottamazione, pur se ancora in buone condizioni (gli ecobonus, ad esempio, incentivano la rottamazione anche di veicoli euro 4, uno standard introdotto in Europa nel 2006).

Attualmente il progetto LIFE-SAVE è al vaglio degli investitori intervenuti all’edizione 2019 degli EU Industry Days promossi dalla Comunità europea a Bruxelles: step necessario per passare dalla fase di prototipazione a quella di immissione nel mercato.

Qui sotto il video di presentazione del progetto sul set del film Asphyxia:


fonte: www.rinnovabili.it

Ecoincentivi ed ecotassa: acquistare auto green conviene due volte

Nella Legge di Bilancio previsti 200 milioni di euro in ecoincentivi per passare a veicoli ecofriendly


















A partire dal 1° marzo 2019 chiunque, per scelta o necessità, si troverà ad acquistare una nuova macchina sarà tentato dall’optare per una vettura a basso impatto ambientale. In quella data, infatti, entreranno in vigore gli ecoincentivi e la ecotassa inseriti nella Legge di Bilancio, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 dicembre: fino a 6 mila euro per l’acquisto di automobili elettriche, ibride o a basse emissioni di CO2 mentre per i veicoli più inquinanti un aumento del costo fino a 2.500 euro.

Entrambe le misure saranno valide fino al 31 dicembre del 2021; per quanto riguarda l’ecobonus, verrà riconosciuto a chi acquista una nuova vettura a prezzo di listino non superiore a 50 mila euro iva inclusa che abbia emissioni di CO2 inferiori a 70 grammi per chilometro percorso. Si parla, quindi, di auto elettriche o ibride: per la prima tipologia, con emissione di CO2 tra 0 e 20 g/km, il contributo sarà di 6 mila euro in caso di contestuale rottamazione di un veicolo usato (omologato nelle classi da Euro 0 a 4) e di 4 mila euro in assenza di rottamazione; per le auto ibride, con emissioni di CO2 tra 21 e 70 g/km, il contributo sarà di 2.500 euro in caso di rottamazione e 1.500 euro in assenza.


Nella stessa Legge vengono riconosciuti sgravi fiscali per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica. Per coloro che dovessero effettuare tali spese, compresa l’eventuale richiesta di un nuovo contatore fino a un massimo di 7 kW, sarà possibile la detrazione del 50% dell’imposta lorda su una spesa totale massima di 3 mila euro.

Per sostenere gli ecobonus, il Governo mette a disposizione 60 milioni di euro per il 2019 e ulteriori 140 milioni tra il 2020 e il 2021. Parte del finanziamento arriverà dall’ecotassa inserita nella medesima Legge di Bilancio: un sorplus di spesa per coloro che sceglieranno di acquistare veicoli con emissioni superiori ai 160 grammi di CO2 per km percorso. Nello specifico, l’ecotassa ammonterà a 1.100 euro per vetture con emissioni di CO2 comprese tra 161 e 175 g/km, a 1.600 euro per quelle nella fascia tra 176 e 200 g/km, a 2.000 euro tra 201 e 250 g/km e a 2.500 per le vetture che superano la soglia dei 250 grammi di CO2 per chilometro percorso.

fonte: www.rinnovabili.it