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Pile e accumulatori, raccolta +5% nel 2019 secondo il CDCNPA

Pubblicato dal CDCNPA il rapporto annuale relativo alla raccolta di pile e accumulatori esausti: +5% nel 2019 rispetto al 2018.




Cresciuta del 5% nel 2019 la raccolta di pile e accumulatori portatili. A segnalarlo è il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA), che ha analizzato i dati raccolti attraverso i Sistemi Collettivi e Individuali che lo compongono. Il totale dei rifiuti recuperati lo scorso anno è stato di 10.968.215 chilogrammi, che portano il totale dal 2012 a circa 76 milioni di kg.

Due le fonti di ingresso considerate per quanto riguarda pile e accumulatori. La prima è quella relativa all’attività di raccolta operata dai Consorziati presso soggetti e strutture abilitati, iscritti al CDCNPA. La seconda avviene su base volontaria, sfruttando il servizio offerto dai Consorziati agli altri soggetti che detengono tali rifiuti.

A cambiare non sono state soltanto le quantità, sostiene il CDCNPA, ma le tipologie merceologiche. Frutto anche del sempre maggiore peso sul mercato delle batterie ricaricabili. I sistemi di accumulo al litio sono passati ad esempio dall’11% del 2014 all’attuale 25%. Le unità sono destinate a durare sempre di più, portando il termine del ciclo vita oltre i due anni. Alberto Canni Ferrari, presidente del CDCNPA:


Anche quest’anno abbiamo il piacere di pubblicare il rapporto annuale contenente i dati relativi alle nostre attività svolte nel 2019. Cresce la raccolta delle pile e degli accumulatori portatili e l’obiettivo europeo è ormai veramente a un passo. C’è un altro aspetto rilevante: il vero e proprio balzo in avanti del numero di Luoghi di Raccolta dove i cittadini possono conferire le pile. Sono stati soprattutto gli esercizi commerciali a richiedere l’iscrizione al CDCNPA e diventare così protagonisti della raccolta, con un servizio di prossimità verso i propri clienti.

Pile e accumulatori, i Luoghi di Raccolta

Come sottolineato dal presidente Alberto Canni Ferrari i Luoghi di Raccolta hanno registrato un vero e proprio “balzo in avanti”. Secondo i dati 2019 del CDCNPA quei luoghi sono risultati 10.229, aumentando del 38,3% rispetto al 2018. Un incremento di particolare rilievo, grazie soprattutto all’iscrizione dei tabaccai.

Escludendo la raccolta su base volontaria, quella operata direttamente dal CDCNPA è particolarmente elevata al Nord: 3.663.171 kg raccolti, circa tre quarti del totale, con un +9,4% rispetto al 2018. Il Centro è in flessione, -3,2%, mentre crescono del 15% Sud e Isole. Tra gli incrementi maggiori quelli registrati da Calabria (+82,44%), Puglia (+46,12%) e Veneto (+31,44%). Sul fronte accumulatori industriali e per veicoli il CDCNPA ha gestito nel 2019 176.269.000 kg di rifiuti (-4% rispetto al 2018).

Nel 2020 il CDCNPA ha continuato a garantire la continuità del servizio, senza interruzione nonostante le incertezze del periodo di lockdown. Per quanto riguarda il 2019 infine, diverse anche le iniziative di sensibilizzazione e di educazione ambientale:


Il CDCNPA e i consorziati hanno investito anche sulla comunicazione e su campagne di sensibilizzazione per diffondere buone pratiche di raccolta differenziata. Nel 2019 si è svolta la seconda edizione del progetto di educazione ambientale “Una Pila Alla Volta” che ha coinvolto centinaia di scuole e migliaia di ragazzi e ragazze in tutta Italia in un percorso didattico e un contest dedicato al riciclo delle batterie e nel 2020 è stato dato avvio a una campagna pubblicitaria nazionale in cui il team comico Casa Surace ha dispensato consigli su cosa fare con le pile esauste.

Sul fronte operativo il CDCNPA ha concordato con ANCI una proroga delle condizioni di raccolta presso le isole ecologiche gestite dai Comuni e si sta lavorando al rinnovo dell’Accordo di Programma con l’associazione stessa.

fonte: www.greenstyle.it



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Rentocchini: cresce la raccolta pile in un’Italia a 3 velocità

Dai dati italiani del riciclo dei sistemi di storage al progetto educativo Una Pila Alla Volta, CDCNPA racconta a Rinnovabili.it la storia di un settore in continua crescita. L’intervista al presidente Giulio Rentocchini



















Dai dati italiani sul riciclo dello storage al progetto educativo Una Pila Alla Volta, il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA) racconta a Rinnovabili.it la storia di un settore in continua crescita. L’intervista del direttore Mauro Spagnolo a Giulio Rentocchini, presidente del CDCNPA.

Presidente quando è nato il CDCNPA e su quali presupposti.
Il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA) nasce nel 2011 sulla base di quanto previsto dal D.Lgs. 188/08 che recepisce in Italia la Direttiva Europea 2006/66/CE. La normativa prevede, sulla base del principio della “responsabilità condivisa del produttore”, che i produttori di pile e accumulatori formino dei sistemi collettivi e individuali per gestire il fine vita di questi prodotti. Il CDCNPA ha il ruolo di coordinare il lavoro di questi Consorzi garantendo una raccolta dei rifiuti diffusa e capillare su tutto il territorio nazionale.

Quali sono i reali pericoli ambientali della mancata raccolta di pile e accumulatori?
Alcuni di questi rifiuti contengono sostanze che se disperse accidentalmente nell’ambiente possono creare fenomeni di inquinamento, pensiamo ad esempio all’acido solforico contenuto nelle batterie al piombo. Ma ragionando in termini di economia circolare il danno maggiore è dato dal mancato recupero dei materiali in essi contenuti se non si raggiungono adeguati livelli di riciclo.

Qual è il modo corretto, a disposizione del cittadino, per non disperdere una pila nell’ambiente?
È più semplice di quanto si pensi, in Italia esistono decine di migliaia di punti di raccolta per le pile portatili presso le isole ecologiche comunali, gli esercizi commerciali – in particolare i grandi negozi di elettronica – e in alcuni comuni anche attraverso contenitori stradali. L’importante è non gettarli nel sacchetto dei rifiuti indifferenziati. Per le batterie auto è possibile conferirle agli ecocentri del proprio comune oppure agli elettrauto ed agli altri centri di raccolta autorizzati che si occupano della riconsegna ai sistemi dei produttori, senza costi per il consumatore.

Ci faccia una fotografia sull’attuale situazione nazionale a proposito della raccolta e riciclo delle pile e accumulatori. Quale percentuale riusciamo a raccogliere rispetto all’immesso sul mercato? Complessivamente la raccolta continua a crescere, nel 2017 abbiamo registrato un +10% rispetto all’anno precedente con un totale di circa 190mila tonnellate di rifiuti gestiti. A trainare questa raccolta, sia in termini assoluti che di crescita, sono però gli accumulatori industriali e per veicoli che hanno un tasso di ritorno che si aggira intorno al 90% – grazie anche al fatto che il piombo in esse contenuto ha un valore che copre i costi di gestione del rifiuto. Più complicata è la situazione delle pile e gli accumulatori portatili per i quali la normativa europea ci richiede un target di raccolta del 45%. L’Italia da diversi anni è ormai ad un passo da questo obiettivo ma in una situazione di stallo: la causa principale è che i rifiuti effettivamente disponibili per la raccolta sono solo una parte dell’immesso e inoltre la diffusione delle batterie ricaricabili in molti dispositivi ne ha allungato la vita media e passa molto tempo perché diventino rifiuto. A questo va aggiunto il fatto che una pila scarica è un rifiuto che non dà fastidio in casa e troppo spesso rimane chiusa in un cassetto anche per molto tempo.

Quali sono le regioni più virtuose in termini di corretta raccolta delle pile ed accumulatori?
Come per altre tipologie di rifiuto, i nostri dati disegnano un’Italia a 3 velocità, con il Nord che raggiunge buoni livelli di raccolta, le regioni centrali che inseguono e il Sud che è meno attrezzato e raggiunge livelli di raccolta ancora insufficienti, sebbene vi siano anche qui dei centri di eccellenza in termini di risultato. Lombardia, Piemonte e Veneto sono le regioni che in termini assoluti raccolgono di più ma anche al Sud abbiamo visto delle accelerazioni importanti.

Di una pila esausta ed immessa correttamente nel sistema di raccolta quanto si riesce a recuperare in termini di materia ed energia? Ciò che non si recupera come viene trattato?
Le batterie al piombo – quelle delle automobili, ad esempio – hanno un tasso di riciclo altissimo, intorno al 91-92 % in peso. Le pile e gli accumulatori portatili hanno invece un processo di trattamento più complesso e costoso, differenziato per le singole chimiche che le compongono che però consente di recuperare un consistente quantitativo di materie prime seconde: per una classica pila alcalina si arriva al 75-80% di materiale recuperato. Una buona parte delle pile portatili, soprattutto quelle al litio, è trattata ancora all’estero perché in Italia esiste attualmente un solo impianto specializzato. Le materie che non risultano riciclabili sono invece destinate a smaltimento, per termovalorizzazione o, in ultima ipotesi, in discarica.

 Rentocchini: cresce la raccolta pile in un’Italia a 3 velocità

Voi avete lanciato il progetto “Una Pila Alla Volta”. Di cosa si tratta ed a chi è rivolto?
Da poco è partita la seconda edizione di questo progetto di educazione ambientale che si rivolge ai ragazzi e le ragazze delle scuole medie. L’obiettivo è far capire che la raccolta differenziata di questo rifiuto è una cosa semplice che deve essere fatta proprio “Una Pila Alla Volta”. Abbiamo creato una piattaforma online dove le squadre possono scaricare il materiale didattico con cui scoprire il mondo delle pile e del loro riciclo. C’è poi una fase di contest in cui sono chiamate a sfidarsi su prove legate alla raccolta differenziata, durante le quali devono creare una testimonianza foto o video, che devono caricare sulla piattaforma per ottenere voti utili alla vittoria e ottenere così uno dei buoni acquisto da un montepremi di 38.000€ per l’acquisto di materiale didattico o sportivo. In questo modo i partecipanti diventano dei testimonial delle buone pratiche ambientali e ne diffondono l’importanza ad amici e parenti. Tutte le informazioni utili alla partecipazione sono disponibili sul sito www.unapilaallavolta.it.


fonte: www.rinnovabili.it

Una Pila alla Volta, la sfida al riciclo batterie che premia i giovani

Presentato oggi a Roma più importante progetto di comunicazione sul riciclo di pile e accumulatori portatili mai realizzato in Italia


















Le buone pratiche di gestione e riciclo dei rifiuti premiano sempre. E lo fanno ancor di più quando sono inserite all’interno di iniziative di comunicazione ad hoc come “Una Pila alla Volta”, campagna nazionale dedicata alla promozione del riciclo batterie. Il progetto è stato lanciato ufficialmente oggi a Roma dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA) in partnership con UISP-Unione Italiana Sport per Tutti e Civicamente. Con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, i tre partner hanno dato vita alla più grande campagna di sensibilizzazione mai realizzata in Italia sul tema della seconda vita per pile e accumulatori portatili.
I destinatari del progetto sono i giovani tra i 10 e i 14 anni, chiamati a partecipare ad una sfida di sostenibilità che attraverserà in sette mesi tutta l’Italia. Un vero e proprio contest che si svolgerà tra settembre 2017 e marzo 2018 attraverso 5 differenti gare, tutte dedicate al tema del riciclo batterie.

I dati della raccolta e riciclo batterie del CDCNPA

L’obiettivo di “Una Pila alla Volta” è semplice: sensibilizzare ragazzi e ragazze sulla corretta gestione di questa tipologia di rifiuto, i cui dati di raccolta, seppure buoni, necessitano oggi di una nuova spinta.

“In Italia stiamo facendo uno sforzo enorme per raccogliere in modo differenziato le pile e gli accumulatori portatili – ha detto Giulio Rentocchini, Presidente del CDCNPA – nonostante questo la quantità avviata al riciclo non è ancora sufficiente e negli ultimi anni abbiamo registrato un leggero calo”.

Nel corso del 2016 i Sistemi collettivi e Individuali che fanno parte del CDCNPA hanno raccolto in Italia 9.495.012 kg di pile e accumulatori portatili esausti. Il dato è per la prima volta in lieve calo (pari a circa il -6%) rispetto all’anno precedente, quando la differenziata aveva superato i 10 milioni di kg. La prima conseguenza di questo decremento è la leggera diminuzione del rapporto tra raccolto e immesso che lo scorso anno si è attestato al 38,5%, dopo essere cresciuto per 4 anni fino a raggiungere il suo massimo nel 2015 con il 41%. Anche calcolando nel totale i quantitativi raccolti da soggetti terzi, la percentuale cresce di poco ed è ben lontana da quel 45% che ci chiede la Commissione Europea.

riciclo batterie
Grafico del CDCNPA

“Per questo abbiamo – continua Rentocchi – deciso di trasmettere un messaggio semplice: le batterie non vanno gettate con la spazzatura indifferenziata ma nel contenitore a loro dedicato. Per far passare questo messaggio abbiamo deciso di investire sulla risorsa più importante che abbiamo: le nuove generazioni Le ragazze e i ragazzi coinvolti nel contest nazionale, dovranno riunirsi in squadre perché è solo insieme che si può vincere la sfida della sostenibilità.

Come funziona Una Pila alla Volta

A partire da oggi sarà possibile accedere al sito www.unapilaallavolta.it e iscrivere le squadre al progetto nell’ambito scuola-cultura oppure sport-tempo libero. Ogni team potrà avere da 6 a 10 partecipanti che dovranno essere nati in un anno compreso tra il 2003 e il 2006 più un tutor maggiorenne. Nel lasso di tempo tra settembre 2017 e marzo 2018 le squadre saranno chiamate ad affrontare 5 gare del contest: si passerà da un quiz sul pile a creare una scultura con le batterie scariche abbandonate in casa, dalla realizzazione di uno spot video o una canzone sulla raccolta differenziata a una caccia al tesoro per individuare i contenitori per la raccolta differenziata degli accumulatori. Per ogni sfida dovranno creare una testimonianza foto, video o audio e caricarla nell’area a loro riservata sulla piattaforma web del contest. Potranno poi condividere i contenuti con gli amici di Facebook, con i follower su Twitter o Instagram per spingerli a votare la propria testimonianza sulla piattaforma e ottenere così punti utili a scalare la classifica.

“Attraverso i canali social spiegheranno, con il loro linguaggio, caricando foto, video e audio, agli amici e alle loro famiglie come funziona la raccolta delle pile e qual è il percorso virtuoso per riciclarne le singole componenti”, aggiunge il presidente del centro di coordinamento.

Una Pila alla Volta

Cosa si vince?

Le squadre saranno organizzate in gironi su base territoriale: Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Sud e infine le Isole maggiori. Le squadre, che alla fine delle 5 prove avranno totalizzato più punti nel loro girone, riceveranno voucher di un valore pari a 1000 euro per la terza classificata, 1.500 per la seconda  e 2.500 per la prima. In questo modo saranno premiate su tutto il territorio nazionale 30 squadre, di cui 15 squadre che partecipano nell’ambito scuola e cultura (il cui voucher permetterà l’acquisto di materiale didattico) e 15 squadre dell’ambito sport e tempo libero che riceveranno un voucher per attrezzature sportive. Inoltre le 10 squadre che hanno ottenuto il miglior piazzamento nei gironi si daranno battaglia nella finale del contest che si terrà a maggio 2018 a Como, città natale di Alessandro Volta e luogo simbolo per le pile e gli accumulatori, grazie anche all’attività didattica e divulgativa svolta dal Tempio Voltiano. Le finaliste dovranno affrontare nuove sfide, tutte ispirate al tema della raccolta differenziata e ottenere il titolo di primi campioni del riciclo delle pile e due voucher aggiuntivi da 2.500 euro ciascuno, uno per le partecipanti nell’ambito scuola-cultura e uno per quelle dell’ambito sport-tempo libero.

fonte: www.rinnovabili.it

Raccolta pile, CDCNPA: in calo grazie all’uso di batterie ricaricabili














Prosegue seppure in leggero calo rispetto al 2015 la raccolta di pile e accumulatori esausti in Italia. Nel 2016 sono sono state poco meno di 9.500 le tonnellate di batterie avviate al recupero, questo in funzione del maggior impiego di accumulatori portatili rispetto alle “usa e getta”.
Questi dati fanno parte del terzo rapporto annuale del CDCNPA, Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori, secondo cui è invece costante la raccolta degli accumulatori industriali e per veicoli: circa 160 mila tonnellate.
Si è invece superata, a fine 2016, la soglia di 5 mila punti raccolta nel territori nazionale. In prima fila tra le Regioni si trova la Lombardia con 1.128 strutture, seguita da Veneto (624) e Piemonte (504). Come ha sottolineato Giulio Rentocchini, presidente CDCNPA:
I dati contenuti nel Rapporto Annuale e in particolare il leggero calo registrato, ci raccontano un fenomeno a cui stiamo assistendo da anni: l’uso sempre più massiccio di accumulatori ricaricabili al posto di pile usa e getta. Questo significa sostituire prodotti che diventano rifiuto dopo poche settimane con altri che possono essere ricaricati centinaia di volte nel corso di anni.
Da un punto di vista ambientale è un passaggio importante, ma è ovvio che i rifiuti disponibili per la raccolta sono sempre meno. Poi rimane anche la cattiva abitudine di gettare le pile nel cestino dei rifiuti indifferenziati. Per questo il CDCNPA ha deciso di investire in iniziative di comunicazione che dal prossimo autunno incrementeranno la conoscenza delle corrette modalità di raccolta differenziata delle pile e gli accumulatori portatili.
A guidare le Regioni in funzione delle quantità raccolte è sempre la Lombardia (1.052.695 kg), seguita da Veneto (754.198 kg) e Piemonte (524.846 kg). Al Centro si è invece distinta la Toscana (450.549 kg), mentre al Sud la Campania (142.740). Presente inoltre nel rapporto annuale un omaggio ad alcuni dei grandi pittori italiani e stranieri: l’illustratore sardo Toni Demuro ha ripreso il tema del riciclo delle pile in alcune tavole ispirate alle opere di Mirò, Picasso, Matisse, Mondrian, De Chirico e Capogrossi.

fonte: www.greenstyle.it

Raccolta pile e accumulatori, Anci e Cdcnpa puntano sulla microraccolta

Immagine: Raccolta pile e accumulatori, Anci e Cdcnpa puntano sulla microraccolta
Anci e Cdcnpa a caccia di progetti per incrementare la raccolta di pile e accumulatori nel proprio territorio attraverso sistemi di microraccolta, il bando scade il 13 maggio 

È la microraccolta il sistema su cui ANCI e CDCNPA (Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori) hanno deciso di puntare nell’ambito dei progetti previsti dall’Accordo di Programma per la definizione delle condizioni generali di raccolta e gestione dei rifiuti di pile e accumulatori 2012-2015.
Con un avviso pubblicato il 7 aprile 2016, ANCI e CDCNPA invitano i Comuni e le aziende di gestione dei rifiuti iscritte al portale CDCNPA a presentare progetti per incrementare la raccolta di pile e accumulatori nel proprio territorio attraverso sistemi di microraccolta come centri di raccolta mobili, sistemi innovativi per il ritiro domiciliare, per la raccolta puntuale presso scuole, centri commerciali, negozi, luoghi ad alta frequentazione, uffici, ecc. L’altro requisito è quello di sensibilizzare i cittadini attraverso la comunicazione con una giornata di “raccolta in piazza” e una conferenza stampa di lancio dell’iniziativa.
Raccolta pile e accumulatori, Anci e Cdcnpa puntano sulla microraccolta La procedura prevede la suddivisione dei partecipanti in 4 categorie, in base al bacino di popolazione residente nel territorio coinvolto. Saranno invece 5 (con almeno uno per categoria) i progetti selezionati sulla base della qualità dei progetti presentati.
Ai soggetti beneficiari, oltre ai contenitori per la raccolta, verrà messo a disposizione anche un kit informativo destinato a sensibilizzare i cittadini. Il materiale informativo sarà reso disponibile in formato digitale sul sito del CDCNPA, scaricabile e personalizzabile con i loghi del Comune. Verrà, inoltre, fornito un gadget da lasciare ai cittadini che parteciperanno all’iniziativa e degli adesivi da apporre sui contenitori per la raccolta.
Il termine ultimo per la presentazione, esclusivamente via pec all’indirizzo indicato nell’Avviso, della domanda e della scheda progetto (Allegati A e B dell’avviso) è previsto inderogabilmente il 13 maggio 2016 alle ore 17. Per ulterioribasta contattare la Segreteria Tecnica ai seguenti contatti: Numero Verde 800 073 525, attivo dal lunedì al venerdì nei giorni feriali dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e dalle 14.30 alle 18.00 – e mail: pile.accumulatori@ea.ancitel.it
oppure
Scarica l’avviso contenente la procedura completa
Scarica il modello di domanda
Scarica la scheda tecnica di progetto

fonte: www.ecodallecitta.it