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Nuovo Bando ANCI-CONAI per la comunicazione locale

I Comuni singoli o associati (con popolazione superiore a 5 mila abitanti) e gli enti di governo del servizio rifiuti sono invitati a presentare, a partire dal 19 luglio 2021, progetti di comunicazione locale finalizzati al miglioramento della gestione dei rifiuti di imballaggio


















I Comuni singoli o associati (con popolazione superiore a 5 mila abitanti) e gli enti di governo del servizio rifiuti sono invitati a presentare, a partire dal 19 luglio 2021, progetti di comunicazione locale finalizzati al miglioramento della gestione dei rifiuti di imballaggio. Le regole e le modalità di presentazione dei progetti sono stabilite all’intero delle “Linee Guida alla comunicazione locale 2021” (Bando_Anci_Conai_Comunicazione_Locale_2021.)

I Comuni potranno presentare i propri progetti entro e non oltre il 31 agosto 2021 accedendo, previa registrazione, al sito web bandoanciconai.conai.org o inviando una PEC all’indirizzo bandoanciconai@conai.legalmail.it.

fonte: www.ecodallecitta.it


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La raccolta differenziata in Italia sfiora il 62%, balzo del 3,5% a 6,5 mln di tonnellate

I dati dei rapporti 2019 e 2020 dell’accordo tra Anci e Conai. Quasi tutti i materiali hanno superato gli obiettivi previsti, soltanto plastica e legno necessitano di incrementi sia per raccolta che per riciclo. Si assottiglia la differenza tra Nord e Sud, anche se al Sud rimane aperta la questione della carenza impiantistica. Il ministro Cingolani: “stiamo lavorando per ridurre il divario ancora oggi esistente tra le diverse aree del Paese e assicurare una transizione giusta e inclusiva. Anche con un Piano speciale per le due tre regioni rimaste più indietro”



La raccolta differenziata in Italia è arrivata al 61,69%, con un balzo del 3,5% rispetto all’anno precedente; i materiali raccolti sono stati 6,5 milioni di tonnellate. Questo il dato principale che emerge dalla presentazione dei rapporti 2019 (pdf) – rimandato per via dell’emergenza Covid-19 – e 2020 dell’accordo Anci-Conai (il Consorzio degli imballaggi). Ne viene fuori che l’Italia è anche al secondo posto in Europa, dopo la Germania, in economia circolare per la capacità di intercettare i materiali.

Quasi tutti “i materiali hanno superato gli obiettivi previsti, soltanto plastica e legno necessitano di incrementi sia per la raccolta che per il riciclo. L’impennata negli ultimi anni c’è stata tra il 2018 e il 2019″. Inoltre “si è assottigliata differenza tra Nord e Sud”. Anche se al Sud rimane aperta la questione della carenza impiantistica.

“La nascita del ministero della Transizione ecologica è parte di quel percorso di costruzione che vede il nuovo governo impegnato nella realizzazione di una nuova visione strategica delle politiche ambientali. In quest’ottica – osserva Roberto Cingolani – stiamo lavorando per ridurre il divario ancora oggi esistente tra le diverse aree del Paese e assicurare una transizione giusta e inclusiva. Anche con la predisposizione di un Piano speciale per le due tre regioni rimaste più indietro. È necessario avere a disposizione servizi sempre più smart che consentano la condivisione delle informazioni, la creazione di una rete al servizio delle istituzioni e dei cittadini per sviluppare e far acquisire la piena consapevolezza che le loro abitudini condizionano il nostro modo di vivere”.

Le quantità gestite dai consorzi di filiera registrano un aumento di oltre il 18% sul 2018 (6,4 milioni di tonnellate di materiali). Il confronto tra i due anni mette in evidenza un trend crescente delle quantità gestite da tutti i consorzi. I dati – si osserva – fanno riferimento agli anni 2018 e 2019 (periodo di vigenza dell’Accordo quadro Anci-Conai, 2014-2019) e dei relativi allegati tecnici, in termini di quantità di rifiuti di imballaggio raccolti, della loro qualità e dei corrispettivi economici riconosciuti ai convenzionati dai sei consorzi di filiera: CiAl (alluminio), Comieco (carta), Corepla (plastica), Coreve (vetro), Ricrea (acciaio) e Rilegno (legno). Il sistema Anci-Conai nel biennio 2018-2019 ha permesso di superare in alcune categorie gli obiettivi di preparazione per il riutilizzo e riciclo fissati al 2030. Che si possono considerare “sostanzialmente raggiunti a livello nazionale, con eccezione di carta e plastica”.

“Come Associazione abbiamo garantito il rispetto delle condizioni previste dall’accordo quadro Anci-Conai appena concluso, e faremo lo stesso per il nuovo accordo 2020-2024, firmato lo scorso anno – mette in evidenza Enzo Bianco, presidente del consiglio nazionale dell’Anci – tuttavia per perseguire i benefici dell’economia circolare serve uno sforzo congiunto visto che dai rapporti emerge a livello nazionale, la convivenza di due macroaree: Nord e Centro-Sud. La prima continua ad avere ottimi livelli di raccolta sia quantitativa che qualitativa, il centro ha fatto passi avanti mentre il Sud sconta carenze e ritardi. Per Bianco “colmare il gap non è solo possibile ma necessario al sistema Paese: auspichiamo che il Pnnr con le sue risorse, su questa misura 52,7 miliardi di euro, contribuisca a colmare il divario. Con questi interventi si potrà recuperare il gap di impianti che aggrava la distanza tra le due macroaree”.

Dai due rapporti emerge anche un aumento dei corrispettivi riconosciuti dai consorzi di filiera: nel 2019 sono stati in tutto oltre 601 milioni di euro, con un incremento del 15,49% rispetto al 2018. Oltre il 61% del totale degli importi è stato riconosciuto per le raccolte della plastica, mentre il maggiore incremento dei corrispettivi fatturati rispetto all’anno precedente si ha per la carta.

Conferma per la diffusione capillare dell’accordo Anci-Conai: i Comuni coperti da almeno una convenzione sono stati 7.839 nel 2018 e 7.847 nel 2019, rispettivamente pari al 98,55 e al 99,15% del totale e per una popolazione complessiva di 59.524.019 abitanti nel 2019. Al 2019, il 62% dei Comuni è coperto da 5 o 6 Convenzioni, mentre nel 2018 si attestava a poco più del 56%. La gestione dei materiali all’interno del sistema dei consorzi è molto più frequente nelle regioni del Nord rispetto al resto del Paese.

“I numeri danno nuova conferma dell’importanza del sistema consortile nel suo ruolo di sussidiarietà al mercato – afferma Luca Ruini, presidente Conai – permettendo all’economia circolare italiana di mantenere un ruolo di leadership nel panorama europeo. Conai e Anci continuano a collaborare con risultati che portano da sempre grande beneficio al Paese. Uno su tutti: oggi sette imballaggi su dieci hanno una seconda vita. Uno dei nostri obiettivi principali, del resto, è migliorare in qualità e in quantità la raccolta differenziata, sostenendo soprattutto il percorso che molti Comuni del Sud stanno facendo per arrivare a risultati paragonabili a quelli del Nord del Paese. Aiutandoli non solo a intercettare le risorse in arrivo dall’Europa, ma anche a sviluppare competenze adeguate”.

fonte: www.rinnovabili.it



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Tari e nuovi rifiuti urbani: corsa al decreto “sostegni”









La circolare del Ministero della Transizione Ecologica non ferma lo scontro sulla nuova classificazione dei rifiuti urbani. Sulle agevolazioni Tari plaudono le imprese, i comuni lanciano l'allarme ma per tutti è corsa agli emendamenti alla legge di conversione del decreto “sostegni”



 



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Coripet rinnova accordo con ANCI

Regola l'accesso alla raccolta differenziata dei contenitori in PET per liquidi a livello territoriale. Sarà valido fino al perfezionamento dell’accordo definitivo di comparto.















Coripet - sistema per la gestione diretta delle bottiglie in PET - ha rinnovato l'accordo con ANCI (Associazione dei Comuni italiani) che regola l'accesso alla raccolta differenziata dei contenitori in PET per liquidi effettuata dai comuni o loro delegati.
L’intesa, siglata per la prima volta nel maggio 2020, resterà in vigore fino al perfezionamento dell’accordo definitivo di comparto, in corso di definizione tra tutti gli operatori, che consentirà di allineare i singoli accordi stipulati fino ad oggi.

Rimangono confermate le singole convenzioni locali, su tutto il territorio nazionale, per la raccolta differenziata del PET di competenza Coripet - fa sapere il consorzio -. Così come l'impegno a pagare direttamente ai Comuni, o ai loro delegati, la quota di pertinenza per il servizio di raccolta degli imballaggi in PET per liquidi alimentari presenti nella raccolta differenziata. L’accordo fissa anche un corrispettivo economico, migliorativo per i comuni. Accanto al sistema pubblico di raccolta differenziata, il PET viene intercettato e riciclato anche mediante l’installazione di eco compattatori, funzionali al bottle to bottle.


Il presidente dell'Anci Antonio Decaro esprime soddisfazione: "Bene la proroga, auspichiamo si possa arrivare presto a un accordo di comparto che possa aumentare i corrispettivi per i Comuni e, pertanto, diminuire i costi per i cittadini del sistema integrato dei rifiuti".
“Siamo lieti che si siano stabilizzati i rapporti con ANCI e i Comuni – afferma Corrado Dentis, presidente Coripet (nella foto) –. Questo rinnovo dovrà traghettarci vero il più ampio accordo di comparto che comprenderà tutti i settori di riciclo coinvolgendo tutti gli attori della filiera. Si tratta di un altro passo significativo verso il definitivo sviluppo dell’economia circolare in Italia".

fonte: www.polimerica.it


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Nuovo Allegato tecnico per gli imballaggi in plastica

Disciplina le convenzioni che ciascun Comune può sottoscrivere con i consorzi di filiera, Corepla nel caso degli imballaggi in plastica.










Dopo diverse proroghe, è stato sottoscritto ieri il nuovo Allegato Tecnico Imballaggi in Plastica che completa l'Accordo Quadro Anci-Conai per quanto attiene alla raccolta e recupero dei rifiuti da imballaggio in materiale plastico. Gli Allegati Tecnici, uno per ogni materiale, disciplinano le convenzioni che ciascun Comune, direttamente o tramite un soggetto terzo, può sottoscrivere con ciascun consorzio di filiera, Corepla per gli imballaggi in plastica.

Con il nuovo Allegato - si legge in una nota - si vuole garantire, in un quadro aggiornato di regole tecniche, la continuità della raccolta dei rifiuti di imballaggi in plastica in attesa della definizione dell'accordo di programma quadro previsto dai nuovi commi 5 e 5 bis dell’art. 224 del d. lgs.152/06 (Testo Unico dell'Ambiente).

Si ricorda, inoltre, che dal 1° gennaio di quest'anno sono entrati in vigore i nuovi Contributi Ambientali Conai (CAC) relativi agli imballaggi in plastica, con aumenti per quelli ritenuti più difficili da riciclare: nella fascia B2 si è passati da 436 a 560 euro per tonnellata, mentre nella fascia C il contributo è aumentato da 546 a 660 euro. Resta invariato il CAC per gli imballaggi di fascia A (150 euro/ton) e di fascia B1 (208 euro/ton).
Allegato Tecnico ANCI-COREPLA
Allegato 1
Allegato modalità calcolo distanze
Allegato modalità di calcolo quota di competenza Corepla

fonte: www.polimerica.it


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Corepla multata dall’antitrust

AGCM commina una sanzione di 27 milioni al Consorzio per abuso di posizione dominante nel recupero di imballaggi in PET.









L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha inflitto a Corepla una sanzione di 27 milioni di euro per abuso di posizione dominante nel mercato italiano dei servizi di avvio a riciclo e recupero di bottiglie per acqua e bibite in PET. L'istrutturia era stata avviata dall'antitrust nell’aprile del 2019, con termine il 30 ottobre scorso, dopo due rinvii (leggi articolo).

Corepla ha preso atto del provvedimento, respingendo perà le accuse e annunciando un ricorso contro la maxi multa (leggi articolo)

La pesante sanzione giunge dopo che, nell’ottobre dell’anno scorso, l’Autorità aveva già adottato misure cautelari "per una tempestiva eliminazione delle pretese esclusive di Corepla sui materiali rinvenienti dalla raccolta differenziata urbana” (leggi articolo). In luglio Il Tar del Lazio aveva respinto il ricorso presentato da Corepla che chiedeva di annullare le misure cautelari (leggi articolo).

"L’istruttoria - si legge in una nota dell’AGCM - ha accertato che Corepla ha impedito a Coripet (consorzio autonomo costituito dai produttori di bottiglie in plastica per liquidi alimentari) di accedere alla gestione dei rifiuti plastici riconducibili ai propri consorziati, sia ostacolando il raggiungimento di un accordo del nuovo entrante con l’Anci, sia rifiutandosi di stipulare con Coripet un accordo transitorio, che si era reso necessario per l’impossibilità di siglare direttamente un accordo con l’Anci".


La base giuridica è la violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea, avendo Corepla " attuato un’articolata strategia volta a ostacolare l’operatività di Coripet, il consorzio costituito dai produttori di bottiglie in plastica per liquidi alimentari, in precedenza aderenti a Corepla, autorizzato ad operare in via provvisoria dal Ministero dell’Ambiente da aprile 2018 sulla base di un progetto innovativo di avvio a recupero e riciclo del PET”.
Per acquisire il diritto ad operare permanentemente sul mercato, infatti, Coripet doveva comprovare la propria capacità operativa entro due anni dalla data di autorizzazione provvisoria, "ma la sua attività è stata ostacolata da una serie di condotte abusive poste in essere da Corepla".

fonte: www.polimerica.it


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Emilia-Romagna, come ridurre i rifiuti di plastica

 










L’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) dell’Emilia-Romagna ha realizzato un vademecum per supportare i Comuni nella definizione e implementazione di strategie locali di riduzione dei rifiuti derivanti dall’utilizzo di prodotti in plastica monouso.

Scarica il vademecum versione estesa

Scarica il vademecum versione sintetica

fonte: https://www.snpambiente.it

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Riciclo del vetro, nuovo accordo Anci-Coreve: più soldi ai Comuni

Dopo mesi di trattativa, raggiunta l’intesa per i prossimi 5 anni: i corrispettivi passeranno dagli attuali 53 euro/tonnellata a 73 euro entro il 2024. Si punta ad un aumento della qualità della raccolta differenziata del vetro. Al via anche la sperimentazione della raccolta per colore











Fare una raccolta differenziata del vetro efficiente, efficace ed economica, diventa ancor più conveniente, sia per i cittadini che per le amministrazioni locali. L’intesa raggiunta dopo mesi tra ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e CoReVe(Consorzio Recupero Vetro), punta sulla qualità della raccolta differenziata e rappresenta un ulteriore passo in avanti in direzione dello sviluppo sostenibile del Paese, per sostenere un’economia circolare nazionale che vede, nella filiera degli imballaggi in vetro, un modello d’eccellenza.

Il nuovo Allegato Tecnico dell’Accordo Quadro ANCI-CONAI, valido per i prossimi 5 anni, entra in vigore retroattivamente dal 1 settembre e prevede importanti novità per rendere la raccolta differenziata dei rifiuti d’imballaggio sempre più efficiente ed efficace, adeguando il contributo economico per i Comuni (e i gestori delegati) che passa dall’attuale copertura dei “maggiori oneri” alla copertura dell’80% dei costi del servizio di raccolta differenziata dedicato al vetro, in linea con le nuove Direttive europee, allo scopo di continuare ad assicurare il riciclo su tutto il territorio nazionale.

“L’obiettivo principale dell’intesa – sottolinea il presidente di CoReVe Gianni Scotti – è premiare la qualità della raccolta del vetro finalizzata al riciclo. Per questo, da un latoabbiamo accettato un elevato incremento (+40%) dei corrispettivi per materiale di alta qualità (per coprire l’80% dei costi di un servizio di raccolta differenziata efficace ed efficiente, come richiesto dalle nuove Direttive) ma, dall’altro, abbiamo ridotto significativamente i contributi per chi effettua una pessima raccolta. In quest’ottica va anche vista l’introduzione di strumenti ad hoc, come: la sperimentazione della raccolta differenziata divisa per colore, l’introduzione di un premio per la riduzione della presenza di sacchetti e importanti risorse aggiuntive per la comunicazione ai Cittadini. La trattativa è stata complessa – aggiunge Scotti - in quanto, mentre nel resto d’ Europa il servizio ottimale per il vetro è considerato quello con campane stradali e solo per Bar e Ristoranti, si ricorre ad una modalità” porta a porta” (quindi più costosa), i Comuni italiani hanno adottato diffusamente il “porta a porta” anche per il vetro poiché’ preferito per le caratteristiche del territorio nel contesto della globalità della raccolta differenziata. Perciò, il traguardato miglioramento dell’attuale qualità della raccolta, consentirà l’aumento del riciclo grazie alla riduzione di frazioni estranee e scarti.

Il testo completo dell’Allegato Tecnico Vetro dell’Accordo Quadro ANCI-CONAI (2020-24) è consultabile sul sito www.coreve.it

I PUNTI PRINCIPALI DELL’ACCORDO ANCI-CoReVe

- A partire dal 1° settembre 2020 (e poi dal 1° gennaio di ogni anno) fino a fine 2024, cambiano i corrispettivi riconosciuti da CoReVe, a Comuni e Gestori del servizio convenzionati. Più è alta la qualità, maggiore è l’incremento dei corrispettivi: per la Fascia A si passa dai 53 di oggi a 73 euro a tonnellata nel 2024.

- La presenza della frazione “fine”, cioè i frammenti di vetro inferiori a 10mm, che determina grandi perdite di materiale non più recuperabile con le attuali tecnologie e comporta un aumento indesiderato del contenuto di piombo nei nuovi imballaggi prodotti dal riciclo, avrà dei nuovi limiti.

- “Premio sacchetti”. L’uso e il conferimento dei sacchetti, di plastica o di altro materiale, con il vetro rappresenta un grave problema della raccolta, poiché i frammenti di vetro imprigionati nel sacchetto vanno persi, durante la selezione degli inquinanti negli impianti. Per ovviare a ciò CoReVe ha quindi previsto un incentivo di 3 euro a tonnellata, per materiale con una bassa quantità di sacchetti (meno di 3 sacchetti su un campione di 300 kg di materiale). Al contempo, si introdurrà una penale di 3 euro a tonnellata per chi conferirà troppi sacchetti (più di 10 sacchetti ogni 300kg di materiale).

- Investimenti per 1 milione di euro l’anno in campagne di comunicazione rivolte ai cittadini per favorire corrette modalità di raccolta proprio sul tema dell’impiego improprio dei sacchetti (di plastica o altro materiale) e per la riduzione, alla fonte, delle frazioni estranee in generale ed in particolare dei cosiddetti “falsi amici” del vetro: ceramica, pyrex, cristallo; gli inquinanti più dannosi.

- La raccolta separata per colore (vetro colorato e vetro incolore) aumenterebbe l’efficacia ed economicità del processo di riciclo. Per questa ragione, si è deciso di individuare eavviare in due aree significative del Paese, la sperimentazione della raccolta separata per colore.

fonte: www.ecodallecitta.it


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‘Ridurre i rifiuti da prodotti in plastica monouso’: vademecum per i Comuni























Questo vademecum è stato realizzato da ANCI-Emilia Romagna per supportare i Comuni nella definizione e implementazione di strategie locali di riduzione dei rifiuti derivanti dall’utilizzo di prodotti in plastica monouso , coerenti con il paradigma dell’economia circolare e con le disposizioni e lo spirito della Direttiva SUP (Direttiva UE 2019/904) sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente.

Vademecum per i Comuni e schede progetti – Versione estesa (4.979kB – PDF)
Vademecum per i Comuni – Versione sintetica (4.116kB – PDF)

Fonte Anci Emilia Romagna

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Pile e accumulatori, raccolta +5% nel 2019 secondo il CDCNPA

Pubblicato dal CDCNPA il rapporto annuale relativo alla raccolta di pile e accumulatori esausti: +5% nel 2019 rispetto al 2018.




Cresciuta del 5% nel 2019 la raccolta di pile e accumulatori portatili. A segnalarlo è il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA), che ha analizzato i dati raccolti attraverso i Sistemi Collettivi e Individuali che lo compongono. Il totale dei rifiuti recuperati lo scorso anno è stato di 10.968.215 chilogrammi, che portano il totale dal 2012 a circa 76 milioni di kg.

Due le fonti di ingresso considerate per quanto riguarda pile e accumulatori. La prima è quella relativa all’attività di raccolta operata dai Consorziati presso soggetti e strutture abilitati, iscritti al CDCNPA. La seconda avviene su base volontaria, sfruttando il servizio offerto dai Consorziati agli altri soggetti che detengono tali rifiuti.

A cambiare non sono state soltanto le quantità, sostiene il CDCNPA, ma le tipologie merceologiche. Frutto anche del sempre maggiore peso sul mercato delle batterie ricaricabili. I sistemi di accumulo al litio sono passati ad esempio dall’11% del 2014 all’attuale 25%. Le unità sono destinate a durare sempre di più, portando il termine del ciclo vita oltre i due anni. Alberto Canni Ferrari, presidente del CDCNPA:


Anche quest’anno abbiamo il piacere di pubblicare il rapporto annuale contenente i dati relativi alle nostre attività svolte nel 2019. Cresce la raccolta delle pile e degli accumulatori portatili e l’obiettivo europeo è ormai veramente a un passo. C’è un altro aspetto rilevante: il vero e proprio balzo in avanti del numero di Luoghi di Raccolta dove i cittadini possono conferire le pile. Sono stati soprattutto gli esercizi commerciali a richiedere l’iscrizione al CDCNPA e diventare così protagonisti della raccolta, con un servizio di prossimità verso i propri clienti.

Pile e accumulatori, i Luoghi di Raccolta

Come sottolineato dal presidente Alberto Canni Ferrari i Luoghi di Raccolta hanno registrato un vero e proprio “balzo in avanti”. Secondo i dati 2019 del CDCNPA quei luoghi sono risultati 10.229, aumentando del 38,3% rispetto al 2018. Un incremento di particolare rilievo, grazie soprattutto all’iscrizione dei tabaccai.

Escludendo la raccolta su base volontaria, quella operata direttamente dal CDCNPA è particolarmente elevata al Nord: 3.663.171 kg raccolti, circa tre quarti del totale, con un +9,4% rispetto al 2018. Il Centro è in flessione, -3,2%, mentre crescono del 15% Sud e Isole. Tra gli incrementi maggiori quelli registrati da Calabria (+82,44%), Puglia (+46,12%) e Veneto (+31,44%). Sul fronte accumulatori industriali e per veicoli il CDCNPA ha gestito nel 2019 176.269.000 kg di rifiuti (-4% rispetto al 2018).

Nel 2020 il CDCNPA ha continuato a garantire la continuità del servizio, senza interruzione nonostante le incertezze del periodo di lockdown. Per quanto riguarda il 2019 infine, diverse anche le iniziative di sensibilizzazione e di educazione ambientale:


Il CDCNPA e i consorziati hanno investito anche sulla comunicazione e su campagne di sensibilizzazione per diffondere buone pratiche di raccolta differenziata. Nel 2019 si è svolta la seconda edizione del progetto di educazione ambientale “Una Pila Alla Volta” che ha coinvolto centinaia di scuole e migliaia di ragazzi e ragazze in tutta Italia in un percorso didattico e un contest dedicato al riciclo delle batterie e nel 2020 è stato dato avvio a una campagna pubblicitaria nazionale in cui il team comico Casa Surace ha dispensato consigli su cosa fare con le pile esauste.

Sul fronte operativo il CDCNPA ha concordato con ANCI una proroga delle condizioni di raccolta presso le isole ecologiche gestite dai Comuni e si sta lavorando al rinnovo dell’Accordo di Programma con l’associazione stessa.

fonte: www.greenstyle.it



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Delibera 158 ARERA: Anci evidenzia criticità. L'analisi del testo



In data 7 maggio 2020, ARERA ha pubblicato sul proprio sito la delibera 158/2020/R/rif del 05 maggio 2020 recante “Adozione di misure urgenti a tutela delle utenze del servizio di gestione integrata dei rifiuti, anche differenziati, urbani ed assimilati, alla luce dell’emergenza da COVID-19”. Con tale delibera l’Autorità è intervenuta sulla materia dei corrispettivi applicabili alle utenze domestiche e non domestiche disciplinando le modalità per l’applicazione di riduzioni e agevolazioni tariffarie rivolte alle utenze maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria e dai conseguenti provvedimenti nazionali e regionali.

Secondo la nota inviata ai vertici di ANCI nazionale dalla Conferenza dei presidenti delle ANCI Regionali, tale Delibera presenta una serie di criticità dal punto di vista operativo e, con molta probabilità, profili di illegittimità sul piano delle competenze e dei ruoli assegnati ai diversi soggetti coinvolti.

Nella nota si sostiene inoltre, con argomenti molto convincenti, che la delibera 158/2020 pregiudica di fatto l’applicazione da parte degli enti locali del disposto dell’art. 107, comma 5 del cd. Dl. Cura Italia (decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27), ovvero la possibilità per i Comuni, in deroga all’articolo 1, commi 654 e 683, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, di approvare le tariffe della TARI e della tariffa corrispettiva adottate per l’anno 2019, anche per l’anno 2020, provvedendo entro il 31 dicembre 2020 alla determinazione ed approvazione del piano economico finanziario del servizio rifiuti (PEF) per il 2020.


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fonte: esper.it


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Rifiuti urbani: prorogato al 30 aprile 2020 l’Accordo quadro nazionale ANCI-CONAI

Anche durante questi mesi di proroga verranno applicate le medesime condizioni previste dagli Allegati Tecnici, inclusi i vigenti parametri per l’assegnazione delle fasce qualitative.










Al fine di consentire la definizione delle intese per il nuovo Accordo e la miglior negoziazione possibile dei singoli Allegati Tecnici, i presidenti di ANCI e di CONAI hanno condiviso di prorogare di altri 4 mesi l’Accordo già in scadenza al 31 dicembre 2019.
Anche durante questi mesi di proroga verranno applicate le medesime condizioni previste dagli Allegati Tecnici, inclusi i vigenti parametri per l’assegnazione delle fasce qualitative.
Resta inteso l’impegno delle parti a concludere le nuove intese entro il prossimo mese di luglio.

Grande entusiasmo e partecipazione all'incontro Nazionale-Internazionale delle 300 Comunita' Italiane Rifiuti Zero svoltosi a Capannori Il 22-23-24 Novembre 2019.




















Nonostante l'allerta maltempo oltre 300 persone hanno partecipato ai diversi eventi previsti dalla tre giorni di Capannori.
In particolare la mattinata del 23 ha visto il teatro di Capannori affollato da delegazioni di attivisti pressochè arrivati da tutta Italia oltre che da delegazioni di sindaci ed assessori provenienti dalla Sicilia alla Sardegna.
Oltre 50 la amministrazioni rappresentate mentre erano presenti anche delegazioni di aziende del settore della gestione dei rifiuti, start up ed imprese rappresentative anche di grandi distretti industriali.

Dal confronto paritetico avvenuto poi negli workshop del pomeriggio organizzati su aree geografiche (nord, centro, sud ed isole) *E' SCATURITA poi la costituzione di UN COORDINAMENTO NAZIONALE A PREVALENZA DI SINDACI ED AMMINISTRATORI* (ma anche con la presenza di attivisti Rifiuti Zero provenienti da ogni "angolo" d'Italia: dalla Val d'Aosta alla Sicilia arrivando alla Sardegna) *con il compito di iniziare un efficace coinvolgimento dei 304 comuni della Lista Italiana Rifiuti Zero affinchè il "peso" delle comunità rifiuti zero* (che rappresentano circa 7 milioni di abitanti) *venga il più possibile adoperato nei confronti del Governo, dell'Associazione Nazionale dei comuni (ANCI) e del Consorzio nazionale degli imballaggi (CONAI).*

In particolare è stato ribadito quanto sia importante per la affettiva attuazione della *TRANSIZIONE ECOLOGICA* e di un sistema produttivo basato sulla *ECONOMIA CIRCOLARE* interloquire attivamente con i ministeri competenti (a partire da quello dell'ambiente anche in seguito al positivo incontro svolto tra il Ministro Costa ed una delegazione di Zero Waste Italy) affinche l'approvazione dei "collegati ambientali" successivi alla approvazione della Legge di Bilancio in corso *PREVEDANO CONGRUI STANZIAMENTI PER LE RICONVERSIONI ECOLOGICHE E NON SOLO "SPICCIOLI".*

Il coordinamento in oggetto (che rimane aperto ad ulteriori partecipazioni di altri comuni) proprio perchè rappresentativo non solo di oltre 300 comuni ma anche di un diffuso "movimento Rifiuti Zero" vede il coinvolgimento di sindaci ed assessori a partire dal Comune di Capannori (con il sindaco Luca Menesini), di comuni capoluogo come Ascoli Piceno e di sindaci e/o assessori praticamente di tutte le regioni italiane, Narni per l'Umbria, Cupra Marittima per le Marche, Santhya per il Piemonte, Vimercate e Codevilla per la Lombardia, Carbonia per la Sardegna, Montelepre per la Sicilia, Massafra e Modugno per la Puglia, Soliera per l'Emilia Romagna, Carmignano ecc per la Toscana che avvantaggiata dalla vicinanza geografica era massicciamente presente a partire dall'assessora del comune di Livorno e dal presidente del consiglio comunale di Carrara e praticamente da una lunga scia di presenze provenienti da TUTTE LE 10 province toscane (erano presenti ben 22 dei 40 comuni toscani aderenti a Rifiuti Zero!).
Naturalmente a questo appuntamento non potevano mancare le avanzatissime esperienze venete ed in particolare di Treviso rappresentate molto appropriatamente da *Paolo Contò (Consorzio Primula / Contarina spa)*.
*L'incontro di Capannori è stato però prima di tutto UNA FESTA* nella quale *la PRESENZA E GLI INTERVENTI DI Paul Connett e di Esra Tat per Zero Waste Europe (rappresentata anche da Enzo Favoino e dallo scrivente)* *hanno contribuito a* *far risaltare il carattere "locale-globale" della rete che dal 2007 (quando il comune di Capannori per primo aderi' alla strategia Zero Waste).*

*La "narrazione"* di questo percorso straordinario richiamata da Paul Connett anche attraverso aneddoti divertenti ha fatto condividere a tutti i partecipanti una potente sensazione di entusiasmo per un "riuscito movimento" che ha saputo costellare di successi locali e nazionali (l'interesse di molti comuni alla strategia Rifiuti Zero, la sconfitta di moltissimi progetti di incenerimento e non in ultimo la rivendicazione di quel 58,4% di RD su scala nazionale che è stato ottenuto non certo per merito dei governi ma grazie all'impegno dal basso di moltissime comunità, Sindaci e di un universo di associazioni e comitati spesso vituperati ed "aggraditi" dalle lobby trasversali dell'industria sporca).

*Il "respiro globale"* è stato rafforzato dall'intervento della co-direttrice di Zero Waste Europe Esra Tat che alla vigilia dell'insediamento della nuova commissione europea ha "snoccialato" le proposte che verranno avanzate anche nella sede di Bruxelles per una corretta interpretazione della Economia Circolare non includente l'incenerimento ma anche (come dichiarato efficacemente da Enzo Favoino) il "cosiddetto e fuorviante "chemical recycling" come per esempio "pompato" da Regione Toscana ed ENI in quel di Livorno (nel Polo già inquinato di Stagno) per un'operazione mistificante volta a produrre falsi "biocarburanti" peraltro da ricavare dalle plastiche!

Infine, certamente, un momento anch'esso molto alto della "tre giorni" è stato *la premiazione da parte di ZERO WASTE ITALY* (su istruttoria del Centro Ricerca Rifiuti Zero) *di 4 imprese* che a diversi livelli testimoniano la concreta possibilità di marciare verso rifiuti zero e circolarità: E' IL CASO DI *Q-Flex* che con il "vetro liquido" può rimpiazzare la plastica in gran parte del settore dell'imballaggio alimentare rendendo del tutto riciclabili e in ultimo compostabili cosi' gli imballaggi, di *ECOLINEA* che invece di proporre per feste ed eventi modalità "monouso" ancorchè compostabili ha deciso di fornire ben igienizzati kit di stovigliame e piatti che una volta usati possono essere poi lavati e...riusati! Meglio evitare i rifiuti che riciclarli! E' stato il caso di *ECOLSYSTEM* che progetta e produce manufatti in "plastica seconda vita" da scarto di pulper delle cartiere e da plastiche miste per usi stradali e a protezione di piste ciclabili.
Ma non solo imprese piccole e medie possono intraprendere questi percorsi: la premiazione di *ASTRI* rappresentativa del macro distretto tessile di Prato (con i suoi oltre 35.000 addetti) dimostra che l'economia Circolare c'è già e si può applicare non su piccola scala ma anche parlando di fatturati "miliardari". ASTRI con le sue imprese associate ricicla e rigenera decine di migliaia di tessuti usati avviandoli al mercato dell'usato ma anche producendo filati e tessuti provenienti da riciclo nel segno della "centralità" del RECUPERO DI MATERIA.

Si, SI PUO' FARE, STA GIA' AVVENENDO TUTTO CIO' E' L'INIZIO DELLA RIVOLUZIONE ECOLOGICA!

Rossano Ercolini
Presidente di Zero Waste Italy

Rete Nazionale dei Comitati Rifiuti Zero

In arrivo una stangata sui rifiuti: i Comuni tremano

Il nuovo sistema tariffario per la gestione dei rifiuti ha già provocato evidenti difficoltà ai Comuni. Ma potrebbe presto comportare anche un aumento delle tariffe a carico dei contribuenti




Il rischio di assistere a un aumento delle tariffe sui rifiuti è dietro l’angolo.

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, il nuovo sistema tariffario per la gestione dei rifiuti organizzato dall’Autorità per l’energia ha già provocato evidenti difficoltà ai Comuni, ma potrebbe presto provocare anche un aumento delle tariffe.

Aumento, va da sé, che andrebbe a gravare sulle spalle dei contribuenti.


A segnalare la minaccia é l’Anci Lombardia con la circolare 345 datata 12 novembre 2019, nella quale si evidenziano diverse criticità. Intanto l’Autorità di regolazione per l’energia, reti e ambiente (Arera) ha dato il via libera a un nuovo sistema inerente all’Mtr, ovvero al metodo tariffario per il servizio integrato di gestione rifiuti senza preoccuparsi di prendere in considerazione le lamentele espresse da Anci nazionale e Ifel.

Per quanto riguarda la Tari-rtributo, l’Arera ha dato il via libera all’applicazione dell’Iva e della determinazione dei crediti inesigibili sulla base della normativa vigente. Dunque, non si dovrà più attendere la trafila giudiziaria di recupero, che mediamente può dorare molti anni. Da sottolineare, inoltre, anche l’applicazione dei conguagli inerenti agli anni 2018 e 2019: la stessa che può comportare per gli utenti una rettifica monetaria "con effetti particolarmente rilevanti per i bilanci comunali". Resta al suo posto il Dpr 158/99, che tuttavia ha bisogno di aggiornamenti specifici per i coefficienti di produttività dei rifiuti.
Il rischio per comuni e contribuenti

In base a questo l’Anci Lombardia ha fatto notare come i nuovi criteri possano creare diverse difficoltà ad alcuni Comuni. Il motivo è semplice: le tariffe potrebbero presto aumentare. Come se non bastasse, quei Comuni che hanno già previsto investimenti, dovranno rifare i conti considerando l’eventuale nuovo calcolo delle tariffe in relazione al superamento dei limiti massimi tariffari imposti dalla stessa Arera.

Entro il 31 dicembre 2019 i Comuni saranno inoltre costretti ad approvare una delibera che tenga in considerazione la determinazione della Tari "secondo i nuovi criteri". E qui balza all’occhio un problema temporale non da poco: entro il 15 novembre i Comuni avrebbero già dovuto approvare i rispettivi schemi di bilancio. Ma non è finita qui, perché tutti i piani finanziari, una volta messi in cantiere, devono essere inviati dai singoli Comuni alla stessa Arera per l’approvazione definitiva. Questo significa che l’Autorità si troverebbe tra le mani 8 mila piani da visionare in tempi rapidi, rischiando di rendere inefficaci le delibere.

L’Anutel (Associazione nazionale uffici tributi enti locali) ha quindi chiesto una norma capace di rimandare al 2021 l’entrata in vigore del nuovo sistema tariffario. L’Anci Lombardia, in ogni caso, ci tiene a rimarcare come lo slittamento del piano finanziario, da solo, non basta a risolvere il problema. Già, perché la nuova tariffa potrebbe penalizzare i Comuni virtuosi nella raccolta rifiuti.

fonte: http://www.ilgiornale.it

Spiagge senza filtro nelle Marche, campagna contro i mozziconi



















Lanciata la campagna di sensibilizzazione #spiaggesenzafiltro da parte di Arpa Marche, assieme a Regione Marche, ANCI e Marche Tourism, per sensibilizzare i cittadini sul tema della nocività dei mozziconi delle sigarette in modo che gli stessi non vengano abbandonati sulle spiagge.
Oltre a non essere biodegradabili, i mozziconi di sigaretta gettati a terra possono essere fonte di inquinamento per il suolo, oltre che per l’acqua, a causa della fuoriuscita di nicotina e catrame rimasti all’interno del filtro.
I mozziconi dei circa 80 milioni di chilogrammi di sigarette fumate in Italia ogni anno dai 13 milioni di fumatori italiani hanno un peso di oltre 20 mila tonnellate, poche rispetto ai quasi 35 milioni di tonnellate dei rifiuti solidi urbani, ma moltissime se si pensa al potenziale inquinante di tali mozziconi, dispersi dovunque.
D’altra parte l’abbandono incontrollato dei rifiuti (ed i mozziconi di sigaretta lo sono), oltre che un gesto di inciviltà che danneggia l’ambiente e noi stessi, è un reato che ( ai sensi del D.Lgs. 152/2006) prevede una sanzionzione amministrativa da 30 a 150 euro per rifiuti di piccolissime dimensioni (es. scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare) abbandonati sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi.
La sanzione è aumentata fino al doppio in caso di mozziconi dei prodotti da fumo.
Il rapporto Beach Litter 2019 di Legambiente ha collocato i mozziconi di sigaretta al 4° posto per oggetti rilevati nelle nostre spiagge, ben 77 ogni 100 metri.
Anche il monitoraggio ufficiale, effettuato dal Snpa ai sensi della Strategia Marina dell’UE, prevede il censimento dei rifiuti spiaggiati (modulo 4) e fra questi i mozziconi di sigaretta (IT32).
Quando si pensa all’inquinamento da plastica, raramente si associa quello che effettivamente è l’oggetto più inquinante di tutti: i filtri di sigarette. Questi, per la loro composizione e per il diffusissimo malcostume di gettarli per terra, sono diventati un problema da risolvere urgentemente.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che i mozziconi di sigaretta hanno effetti tossici su diversi microrganismi, sugli insetti e soprattutto sugli organismi acquatici, inclusi i pesci. In particolare sul tema si segnala il rapporto “Tobacco and its environmental impact: an overview” pubblicato nel 2017 dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

I mozziconi sono costituiti in gran parte dal filtro, un insieme di fibre di acetato di cellulosa disposte in modo da offrire un ostacolo alle sostanze trascinate dal fumo delle sigarette verso la bocca e i polmoni dei fumatori. Il colore bruno dei mozziconi è dovuto alle sostanze trattenute, principalmente nicotina e un insieme di composti che rientrano nel nome generico di “catrame”: metalli tossici fra cui cadmio, piombo, arsenico e e i pericolosissimi idrocarburi aromatici policiclici, alcuni altamente cancerogeni, acido cianidrico, ammoniaca, acetaldeide, formaldeide, benzene, fenoli.
Il filtro è composto di un materiale chimico sintetico che è molto resistente. Dunque, in condizioni normali, saranno necessari dai 5 ai 12 anni di tempo per distruggere il filtro che, in questo periodo, potrebbe non solo sporcare la spiaggia ma anche provocare effetti dannosi su terreni e microrganismi.
Dal punto di vista numerico, i mozziconi di sigaretta sono il rifiuto singolo più abbondante sulla Terra: su scala globale, ogni giorno, ne vengono dispersi nell’ambiente più di 10 miliardi. Il problema è che poi impiegano anni a decomporsi.
fonte: http://www.snpambiente.it/

La favola del riciclo: l’economia circolare è un gioco da ragazzi

Il programma di realtà virtuale Waste Travel 360°™ proseguirà il suo tour nelle scuole anche il prossimo anno scolastico. Ad accompagnarlo una nuova pubblicazione contenete i risultati del 2018


















Un affascinante viaggio virtuale negli impianti di riciclo dei rifiuti alla scoperta della seconda vita degli scarti. Si potrebbe riassumere così Waste Travel 360°™, progetto itinerante dedicato alle scuole italiane e realizzato da Ancitel Energia e Ambiente con il contributo di alcuni dei più importanti Consorzi di Filiera. L’iniziativa, patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, nasce con l’obiettivo di portare gli studenti nel mondo del riciclo attraverso il primo programma di educazione ambientale sull’Economia Circolare basato sulla realtà virtuale.

Dal 2017, anno dell’inaugurazione, a oggi Waste Travel 360°™ ha coinvolto 50.000 studenti nella nuova esperienza immersiva dedicata al trattamento dei rifiuti. I primi risultati del tour tra le scuole italiane sono stati raccolti in una pubblicazione dal titolo “La favola del riciclo: L’economia circolare, un gioco da ragazzi“. Il libro, presentato oggi a Roma, contiene anche i commenti degli studenti e accompagnerà il progetto in ogni sua tappa a partire dal prossimo anno scolastico. “Waste Travel 360° ® ha il patrocinio del Ministero dell’Ambiente perché sosteniamo tutte quelle iniziative che lavorano con noi alla diffusione di una sensibilità ambientale nuova – spiega On. Salvatore Micillo, Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e autore della prefazione – Il format aderisce perfettamente alla nostra idea di innovazione didattica, che porta l’ambiente nelle scuole e i ragazzi imparano divertendosi”.

economia circolare

“Il progetto è nato dall’esigenza di educare i giovani alla cultura del riciclo, portandoli in un mondo di immagini e nozioni più adatto al loro linguaggio di nativi digitali – dichiara Filippo Bernocchi, Presidente Ancitel Energia e Ambiente –  È il mondo della trasformazione della materia a fine vita, del ciclo vitale di un prodotto, destinato quasi mai ad esaurirsi ma a prendere forme diverse. È il mondo della scienza, delle conoscenze e delle nuove tecnologie. Creando strumenti fluidi, facili e non retorici puntiamo quindi ad accelerare il processo di raggiungimento degli obiettivi di legge stabiliti dall’Unione Europea: entro il 2050 niente sarà più destinato allo scarto e ogni oggetto verrà progettato per essere riutilizzato e avviato al riciclo”.

fonte: www.rinnovabili.it