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Riciclo e moda nel segno dell'upcycling










Conai e Vogue Talents indicono un concorso rivolto ai creativi che vogliono cogliere le possibilità offerte dai materiali riciclati nello sviluppo di capi di abbigliamento e accessori.

Conai, in collaborazione con Vogue Talents, ha lanciato Upcycling Challenge, iniziativa dedicata ai ...

The Upcycling Challenge, il progetto che sostiene i creativi sostenibili

 

“The Upcycling Challenge” è il progetto dedicato ai creativi che con la loro visione riescono a cogliere le infinite possibilità dei materiali riciclati e a trasformarli in abiti e accessori innovativi e di stile

“The Upcycling Challenge” è il progetto dedicato ai...

Raccolta differenziata, quanta confusione sulle etichette. L’indagine sulle indicazioni di smaltimento di Junker ed Economia Circolare















A volte capire dove buttare gli imballaggi dei prodotti sembra un vero rebus. Di fronte a confezioni realizzate con materiali sempre più complessi, spesso formati da componenti differenti e multistrato, non è sempre facile individuare ...

CONAI riduce i contributi ambientali per acciaio, alluminio, plastica e vetro

Dal 1° gennaio 2022 scende a 12 €/tonnellata quello per l’acciaio, a 10 €/tonnellata quello per l’alluminio e a 33 €/tonnellata quello per il vetro. Plastica divisa in cinque fasce in base alla riciclabilità e ai costi di raccolta, selezione e riciclo: valori al ribasso per quattro, invariata una



Il Consiglio di amministrazione CONAI ha deliberato una diminuzione del contributo ambientale (o CAC)per quattro materiali di imballaggio: dopo carta e cartone – il cui CAC è stato ridotto lo scorso maggio con decorrenza dal 1° luglio, data in cui è entrato in vigore anche il nuovo CAC per la plastica biodegradabile e compostabile –, arriva ora la decisione di abbassare il contributo per gli imballaggi in acciaio, alluminio, plastica e vetro.

Quattro nuove variazioni, legate a valutazioni sullo scenario attuale della filiera del recupero e del riciclo degli imballaggi, in vigore a partire dal 1° gennaio 2022.

Il contesto favorevole, con listini dei materiali a riciclo in forte ascesa, si traduce così in una riduzione dei contributi ambientali: diretta conseguenza dell’introduzione del criterio economico come elemento di valutazione dei contributi stessi. Il sistema CONAI, infatti, si caratterizza proprio come modello capace di modulare interventi e costi in base alla capacità del mercato di far fronte alle esigenze ambientali. Le riduzioni fin qui approvate, carta compresa, porteranno per le aziende risparmi da CAC stimabili in circa 163 milioni di €.

Riduzione di 6 €/tonnellata per gli imballaggi in acciaio

Il valore del CAC per l’acciaio scenderà da 18 €/tonnellata a 12 €/tonnellata. Una variazione legata a un nuovo scenario economico che vede crescere il valore di mercato dei rottami: i suoi effetti sui ricavi da vendita dei materiali a riciclo sono decisamente positivi e rendono oggi possibile una diminuzione del contributo ambientale per i pack in questo materiale. Nel 2022, il risparmio previsto per gli utilizzatori di questo tipo di imballaggi dovrebbe risultare pari a quasi 3 milioni di €, su 500.000 tonnellate di immesso al consumo.
Riduzione di 5 €/tonnellata per gli imballaggi in alluminio

Il valore del CAC per l’alluminio si ridurrà da 15 €/tonnellata a 10 €/tonnellata. L’alluminio è un materiale che ha sempre mantenuto alti i suoi valori di mercato: l’attuale contesto economico, che ha impatti straordinariamente positivi sull’andamento del materiale da riciclo, rende possibile la nuova revisione al ribasso del contributo ambientale per gli imballaggi in questo materiale. Nel 2022, il risparmio previsto per gli utilizzatori di questo tipo di pack dovrebbe risultare pari a oltre 350.000 €, su oltre 70.000 tonnellate di immesso al consumo.

Riduzione di 4 €/tonnellata per gli imballaggi in vetro

Il valore del CAC per il vetro scenderà da 37 €/tonnellata a 33 €/tonnellata. La nuova situazione economica, infatti, autorizza a prevedere miglioramenti sia sul fronte dell’immesso al consumo di imballaggi in questo materiale sia su quello dei valori della materia da riciclo. Previsioni che rendono possibile una diminuzione del contributo ambientale. Nel 2022, il risparmio previsto per gli utilizzatori di questo tipo di pack dovrebbe risultare pari a oltre 11,5 milioni di €, su circa 2 milioni e 900.000 tonnellate di immesso al consumo.
Le riduzioni per gli imballaggi in plastica e la nuova diversificazione contributiva

Si passa da quattro a cinque fasce contributive: per quattro il CAC si riduce, per una resta invariato
Fasce contributive CAC in vigore a gennaio 2021
(€/t) CAC in vigore da gennaio 2022
(€/t) Variazione
2022-2021
A1 150,00 134,00 -11%
A2 150,00 150,00 0%
B1 208,00 192,00 -8%
B2 560,00 533,00 -5%
C 660,00 644,00 -2%


Già a settembre 2020 il Consiglio d’amministrazione CONAI si era impegnato a rivedere criteri e logiche della diversificazione contributiva per gli imballaggi in plastica per l’anno 2022, ossia la suddivisione di questi pack in diverse fasce a cui vengono applicati CAC differenti.

Un impegno preso sia alla luce di quanto in atto a livello europeo, sia con l’obiettivo di legare sempre più i valori del contributo ambientale plastica alla loro riciclabilità e al circuito di destinazione ma anche al deficit di catena, ossia ai costi/ricavidelle attività di raccolta, selezione e riciclo.

L’evoluzione 2022 del CAC diversificato per gli imballaggi in plastica prende le mosse dall’aggiunta di una nuova fascia contributiva. Dal 1° gennaio 2022 i pack in polimeri plastici saranno infatti divisi in cinque fasce.

La fascia A si sdoppierà, dividendosi in A1 e A2. Nella prima voce rimarranno tutti gli imballaggi ricompresi in precedenza nella fascia A, al netto dei pack flessibili in polietilene che passeranno in fascia A2; questi ultimi sono imballaggi flessibili con una filiera industriale di selezione e riciclo efficace e consolidata, in prevalenza da circuito commercio&industria ma sempre più presenti anche nella raccolta differenziata urbana, e di conseguenza con un deficit di catena maggiore. In questa fascia saranno inoltre tollerati gli imballaggi flessibili in polietilene espansocon spessori uguali o inferiori ai 2 millimetri (attualmente in fascia B2).

Per i pack in fascia A1, il CAC scenderà dagli attuali 150 €/tonnellata a 134 €/tonnellata.

Il CAC per gli imballaggi di fascia A2, nonostante il deficit di catena in crescita, rimarrà, ma solo in questa prima fase di prima applicazione, invariatorispetto a quello dell’attuale fascia A: 150 €/tonnellata.

La fascia B1 rimarrà dedicata agli imballaggi in prevalenza da circuito domestico con una filiera industriale di selezione e riciclo efficace e consolidata.

L’introduzione, in prima applicazione, del criterio economico porterà alla riduzione del CAC per i pack di questa fascia da 208 €/tonnellata a 192 €/tonnellata.

La fascia B2 raggrupperà tutti gli altri imballaggi selezionabili/riciclabili da circuito domestico e/o commercio&industria. Ossia quelli con diversi livelli di selezionabilità e riciclabilità; quelli riciclabili di recente introduzione sul mercato; quelli a riciclo oneroso e/o dai quali si ottengono rifiuti selezionati di minore qualità; quelli con filiere di riciclo in fase di consolidamento e sviluppo. In questa fascia saranno tollerati anche gli imballaggi in polietilene espanso con spessori superiori ai 2 millimetri (attualmente in fascia C) e gli strati barriera realizzati in EVOH, ma con limite al 5% del peso totale dell’imballaggio.

Il passaggio dalla fascia B2 alla fascia B1 dei tappi in plasticaconformi alla direttiva SUP, quindi progettati per rimanere solidali con il contenitore per bevande in plastica fino a 3 litri, sarà subordinato all’entrata in vigore della norma tecnica EN (in fase di definizione). Anche la fascia B2 vedrà il CAC ridursi: dagli attuali 560 €/tonnellata si scenderà a 533 €/tonnellata. Rimarranno in fascia C quei pack con attività sperimentali di selezione o riciclo in corso, e quelli non selezionabili/riciclabili allo stato delle tecnologie attuali.


Nonostante si tratti della fascia di imballaggi in plastica con maggiore impatto ambientale ed economico, anche questa fascia sarà interessata da una riduzione del contributo ambientale da 660 €/tonnellata a 644 €/tonnellata, grazie all’introduzione in prima applicazione del deficit di catena e quale effetto dell’ottimizzazione dei costi messa in atto dal consorzio Corepla. Dopo la pausa estiva è previsto un momento di verifica del deficit di catena che potrebbe determinare ulteriori interventi sul contributo ambientale, dal momento che il mercato della vendita all’asta degli imballaggi post consumo è in continua evoluzione.

Il Consiglio di amministrazione, infine, ha comunque deciso di proseguire il percorso di analisi per rafforzare ulteriormente la diversificazione contributiva, in particolare per legare in misura sempre più rilevante i valori del CAC di ogni fascia agli effettivi deficit di catena e prevedendo eventuali ulteriori segmentazioni e rivalutazioni. Nel 2022, il risparmio previsto per gli utilizzatori di imballaggi in plastica dovrebbe risultare pari a quasi 13 milioni di €, su oltre 1 milione e 850.000 tonnellate di immesso al consumo.
Procedure semplificate per l’import

Le riduzioni avranno effetti anche sulle procedure forfettarie/semplificate per importazione di imballaggi pieni, sempre a decorrere dal 1° gennaio 2022. Le aliquote da applicare sul valore complessivo delle importazioni (in €) diminuiranno conseguentemente da 0,20 a 0,19% per i prodotti alimentari imballati e da 0,10 a 0,09% per i prodotti non alimentari imballati. Il contributo mediante il calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi (tara) delle merci importate (peso complessivo senza distinzione per materiale) scenderà dagli attuali 101 a 99 €/tonnellata.

fonte: www.rinnovabili.it


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Nuovo Bando ANCI-CONAI per la comunicazione locale

I Comuni singoli o associati (con popolazione superiore a 5 mila abitanti) e gli enti di governo del servizio rifiuti sono invitati a presentare, a partire dal 19 luglio 2021, progetti di comunicazione locale finalizzati al miglioramento della gestione dei rifiuti di imballaggio


















I Comuni singoli o associati (con popolazione superiore a 5 mila abitanti) e gli enti di governo del servizio rifiuti sono invitati a presentare, a partire dal 19 luglio 2021, progetti di comunicazione locale finalizzati al miglioramento della gestione dei rifiuti di imballaggio. Le regole e le modalità di presentazione dei progetti sono stabilite all’intero delle “Linee Guida alla comunicazione locale 2021” (Bando_Anci_Conai_Comunicazione_Locale_2021.)

I Comuni potranno presentare i propri progetti entro e non oltre il 31 agosto 2021 accedendo, previa registrazione, al sito web bandoanciconai.conai.org o inviando una PEC all’indirizzo bandoanciconai@conai.legalmail.it.

fonte: www.ecodallecitta.it


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Rimodulato il CAC per i poliaccoppiati

Conai riduce il contributo per carta e cartone, con effetto anche per i poliaccoppiati a prevalenza carta. Dal 1° gennaio arriva il CAC differenziato per tutti i compositi.










Grazie all'aumento dei valori di mercato della materia prima seconda, Conai ha deliberato una riduzione del Contributo ambientale (CAC) da 55 a 25 euro/ton per tutti gli imballaggi in carta e cartone, con effetto il 1° luglio 2021. Il risparmio previsto per gli utilizzatori è stimato in oltre 135 milioni di euro, su un immesso al consumo pari a 4,5 milioni di tonnellate.

Contestualmente, per i poliaccoppiati a prevalenza carta destinati al contenimento di liquidi, il contributo ambientale si ridurrà da 75 a 45 euro per tonnellata, essendo rimasto invariato il contributo aggiuntivo di 20 euro.

Inoltre, dal 1° gennaio 2022, il CAC differenziato in funzione della riciclabilità sarà applicato anche agli imballaggi compositi a base carta diversi dai contenitori per liquidi. Questi sono stati suddivisi in quattro tipologie in base al peso della componente carta sul totale.
Le prime due (A e B), con una componente carta superiore o uguale rispettivamente al 90% e all’80%, pagheranno semplicemente il CAC carta senza alcun contributo aggiuntivo.
La terza fascia (C) comprende invece gli imballaggi con percentuale di carta tra il 60% e l'80%, le cui operazioni di riciclo sono complesse e onerose: per questa ragione, dal 1° gennaio 2022 sarà applicato un extra-CAC di 110 euro per tonnellata, per un totale di 135 euro.
L'ultima tipologia (D) è quella degli imballaggi compositi in cui la componente carta è inferiore al 60% (o non indicata), percentuale che compromette la riciclabilità dell’imballaggio: il contributo extra sarà quindi di 240 euro a tonnellata, arrivando così a 265 euro per tonnellata.

Conai ricorda che, in questa prima fase, il criterio adottato per segmentare gli imballaggi compositi è quello del peso della componente carta. Più avanti verrà però adottato un criterio più preciso e scientifico: la prova di laboratorio norma UNI 11743, base per l’applicazione del sistema di valutazione Aticelca 501. Le aziende che verificheranno il livello di riciclabilità dei propri imballaggi utilizzando questo approccio potranno utilizzare il risultato per la classificazione in una delle quattro tipologie di diversificazione.


fonte: www.polimerica.it


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Etichettatura ambientale volontaria del packaging, pubblicate le linee guida CONAI

Sono state presentate le nuove Linee guida per un'etichettatura volontaria del packaging che CONAI ha redatto per guidare le imprese all’utilizzo corretto e consapevole dei claim ambientali volontari





Giovedì 20 maggio 2021 dalle ore 11.00 alle ore 12.00 si è tenuto il webinar CONAI “Etichettatura ambientale volontaria del packaging” in diretta streaming.

Nel corso dell’evento sono state presentate le nuove Linee guida per un’etichettatura volontaria del packaging che CONAI ha redatto per guidare le imprese all’utilizzo corretto e consapevole dei claim ambientali volontari. Il documento è il frutto della consultazione pubblica promossa negli scorsi mesi.

Per saperne di più consulta il sito web dedicato all’etichettatura ambientale: https://www.etichetta-conai.com/

Per rivedere il webinar CONAI del 20 maggio:



fonte: www.ecodallecitta.it


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Economia circolare all'Università

Conai e l'Ateneo di Palermo lanciano il percorso formativo post-laurea Gestire i rifiuti tra legge e tecnica. L'obiettivo è favorire la nascita di 'green jobs'.













C'è tempo fino al 21 maggio 2021 per iscriversi al nuovo corso "Gestire i rifiuti tra legge e tecnica" organizzato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo in collaborazione con Conai, volto a formare ottanta laureati interessati a lavorare nel settore dell’economia circolare.

Il percorso formativo, aperto ai laureati con meno di 35 anni, si terrà in modalità telematica e sarà fruibile in streaming su una piattaforma dedicata gestita da EdaPro.
I ventiquattro moduli del corso saranno suddivisi in dodici sessioni, durante le quali si affronteranno i principali temi legati alla gestione dei rifiuti: inquadramento normativo, sottoprodotti e materia prima seconda; End of waste; sistema autorizzatorio, tracciabilità e sanzioni, fino al recepimento delle Direttive comunitarie e alle best practice dei Consorzi di filiera che fanno parte del sistema Conai: Biorepack, Cial, Comieco, Corepla, Coreve, Ricrea e Rilegno.

I docenti appartengono al mondo della ricerca e degli enti coinvolti nella gestione dei rifiuti, per poter offrire l’esperienza acquisita su una tematica complessa e in continua evoluzione tecnica e normativa. Al termine dell’iter formativo, sarà rilasciato un attestato di partecipazione ai corsisti che avranno superato la prova finale dopo aver seguito l’80% dei moduli.

Per Conai, questa iniziativa è una tappa del Progetto di Formazione “Green Jobs”, che si propone di facilitare l'inserimento professionale di giovani laureati nei settori della green economy, settore atteso in forte crescita, anche occupazionale, nei prossimi anni.

Per informazioni, bando e iscrizioni: Università di Palermo

fonte: www.polimerica.it


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La raccolta differenziata in Italia sfiora il 62%, balzo del 3,5% a 6,5 mln di tonnellate

I dati dei rapporti 2019 e 2020 dell’accordo tra Anci e Conai. Quasi tutti i materiali hanno superato gli obiettivi previsti, soltanto plastica e legno necessitano di incrementi sia per raccolta che per riciclo. Si assottiglia la differenza tra Nord e Sud, anche se al Sud rimane aperta la questione della carenza impiantistica. Il ministro Cingolani: “stiamo lavorando per ridurre il divario ancora oggi esistente tra le diverse aree del Paese e assicurare una transizione giusta e inclusiva. Anche con un Piano speciale per le due tre regioni rimaste più indietro”



La raccolta differenziata in Italia è arrivata al 61,69%, con un balzo del 3,5% rispetto all’anno precedente; i materiali raccolti sono stati 6,5 milioni di tonnellate. Questo il dato principale che emerge dalla presentazione dei rapporti 2019 (pdf) – rimandato per via dell’emergenza Covid-19 – e 2020 dell’accordo Anci-Conai (il Consorzio degli imballaggi). Ne viene fuori che l’Italia è anche al secondo posto in Europa, dopo la Germania, in economia circolare per la capacità di intercettare i materiali.

Quasi tutti “i materiali hanno superato gli obiettivi previsti, soltanto plastica e legno necessitano di incrementi sia per la raccolta che per il riciclo. L’impennata negli ultimi anni c’è stata tra il 2018 e il 2019″. Inoltre “si è assottigliata differenza tra Nord e Sud”. Anche se al Sud rimane aperta la questione della carenza impiantistica.

“La nascita del ministero della Transizione ecologica è parte di quel percorso di costruzione che vede il nuovo governo impegnato nella realizzazione di una nuova visione strategica delle politiche ambientali. In quest’ottica – osserva Roberto Cingolani – stiamo lavorando per ridurre il divario ancora oggi esistente tra le diverse aree del Paese e assicurare una transizione giusta e inclusiva. Anche con la predisposizione di un Piano speciale per le due tre regioni rimaste più indietro. È necessario avere a disposizione servizi sempre più smart che consentano la condivisione delle informazioni, la creazione di una rete al servizio delle istituzioni e dei cittadini per sviluppare e far acquisire la piena consapevolezza che le loro abitudini condizionano il nostro modo di vivere”.

Le quantità gestite dai consorzi di filiera registrano un aumento di oltre il 18% sul 2018 (6,4 milioni di tonnellate di materiali). Il confronto tra i due anni mette in evidenza un trend crescente delle quantità gestite da tutti i consorzi. I dati – si osserva – fanno riferimento agli anni 2018 e 2019 (periodo di vigenza dell’Accordo quadro Anci-Conai, 2014-2019) e dei relativi allegati tecnici, in termini di quantità di rifiuti di imballaggio raccolti, della loro qualità e dei corrispettivi economici riconosciuti ai convenzionati dai sei consorzi di filiera: CiAl (alluminio), Comieco (carta), Corepla (plastica), Coreve (vetro), Ricrea (acciaio) e Rilegno (legno). Il sistema Anci-Conai nel biennio 2018-2019 ha permesso di superare in alcune categorie gli obiettivi di preparazione per il riutilizzo e riciclo fissati al 2030. Che si possono considerare “sostanzialmente raggiunti a livello nazionale, con eccezione di carta e plastica”.

“Come Associazione abbiamo garantito il rispetto delle condizioni previste dall’accordo quadro Anci-Conai appena concluso, e faremo lo stesso per il nuovo accordo 2020-2024, firmato lo scorso anno – mette in evidenza Enzo Bianco, presidente del consiglio nazionale dell’Anci – tuttavia per perseguire i benefici dell’economia circolare serve uno sforzo congiunto visto che dai rapporti emerge a livello nazionale, la convivenza di due macroaree: Nord e Centro-Sud. La prima continua ad avere ottimi livelli di raccolta sia quantitativa che qualitativa, il centro ha fatto passi avanti mentre il Sud sconta carenze e ritardi. Per Bianco “colmare il gap non è solo possibile ma necessario al sistema Paese: auspichiamo che il Pnnr con le sue risorse, su questa misura 52,7 miliardi di euro, contribuisca a colmare il divario. Con questi interventi si potrà recuperare il gap di impianti che aggrava la distanza tra le due macroaree”.

Dai due rapporti emerge anche un aumento dei corrispettivi riconosciuti dai consorzi di filiera: nel 2019 sono stati in tutto oltre 601 milioni di euro, con un incremento del 15,49% rispetto al 2018. Oltre il 61% del totale degli importi è stato riconosciuto per le raccolte della plastica, mentre il maggiore incremento dei corrispettivi fatturati rispetto all’anno precedente si ha per la carta.

Conferma per la diffusione capillare dell’accordo Anci-Conai: i Comuni coperti da almeno una convenzione sono stati 7.839 nel 2018 e 7.847 nel 2019, rispettivamente pari al 98,55 e al 99,15% del totale e per una popolazione complessiva di 59.524.019 abitanti nel 2019. Al 2019, il 62% dei Comuni è coperto da 5 o 6 Convenzioni, mentre nel 2018 si attestava a poco più del 56%. La gestione dei materiali all’interno del sistema dei consorzi è molto più frequente nelle regioni del Nord rispetto al resto del Paese.

“I numeri danno nuova conferma dell’importanza del sistema consortile nel suo ruolo di sussidiarietà al mercato – afferma Luca Ruini, presidente Conai – permettendo all’economia circolare italiana di mantenere un ruolo di leadership nel panorama europeo. Conai e Anci continuano a collaborare con risultati che portano da sempre grande beneficio al Paese. Uno su tutti: oggi sette imballaggi su dieci hanno una seconda vita. Uno dei nostri obiettivi principali, del resto, è migliorare in qualità e in quantità la raccolta differenziata, sostenendo soprattutto il percorso che molti Comuni del Sud stanno facendo per arrivare a risultati paragonabili a quelli del Nord del Paese. Aiutandoli non solo a intercettare le risorse in arrivo dall’Europa, ma anche a sviluppare competenze adeguate”.

fonte: www.rinnovabili.it



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Prosperare con un obiettivo: andare verso un'economia circolare nel 2021

 


L’impegno comune per costruire un’economia più sostenibile non può nasconderci una "inevitabile" realtà: continuiamo a sprecare troppo perché gli attuali modelli economici possano davvero considerarsi sostenibili. Secondo una ricerca delle Nazioni Unite, tra oggi e il 2050 la produzione di rifiuti supererà più del doppio la crescita della popolazione.

Il tradizionale modello di produzione lineare “take, make, dispose” (estrazione, consumo, scarto) non è di fatto più sostenibile. Per creare un'economia adatta alle persone e all'ambiente, è indispensabile trovare un modo efficace per ridurre i consumi, sprecare meno e riciclare di più. Questo modello è conosciuto come "economia circolare".

Solo un'economia circolare può garantire una vera sostenibilità

In un'economia circolare, le aziende aspirano a garantire che ogni processo sia il più efficiente possibile. In HP, la strategia per creare un'economia circolare prevede tre aspetti: riparare, riutilizzare e riciclare. Questi principi risalgono al 1992, anno del lancio del programma aziendale “Design for Sustainability”.

Per ogni output realizzato - che sia un prodotto fisico o un servizio - gli input, come i materiali o l'energia, sono ridotti al minimo per ottenere il risultato desiderato. E quando un prodotto raggiunge la fine del suo ciclo vita, viene scomposto e riciclato in modo da evitare il più possibile che questo finisca in discarica.

Una parte fondamentale di questo processo è la re-invenzione del design del prodotto. In HP, infatti, la sostenibilità è già integrata nel percorso di progettazione. Fin dal primo schizzo, i nostri team valutano la quantità di energia e di materie prime necessarie per la realizzazione, il funzionamento e la gestione del fine vita dei prodotti, così come al modo in cui riciclare più materiale possibile.

Un altro elemento chiave nella realizzazione di un'economia circolare è la creazione di nuovi modelli di business e la riorganizzazione delle supply chain. Passando a modelli basati "as a service" piuttosto che transazionali, le aziende possono collaborare con i clienti per assicurarsi che i prodotti non finiscano in discarica.


Giampiero Savorelli, AD di HP ItalyIn quest'ottica, HP ha riparato e riutilizzato oltre 4,6 milioni di unità hardware e riciclato 528.300 tonnellate di hardware consumabili - con l'obiettivo di riciclare 1,2 milioni di tonnellate entro il 2025. Quasi 1 milione di bottiglie di plastica al giorno vengono convertite in nuove cartucce d'inchiostro, attraverso gli impianti di riciclo di Nashville (USA) e Thurnau (Germania).

La visione di HP comprende progetti globali e anche iniziative locali . Un esempio tutto italiano è rappresentato dalla partecipazione HP al “Bando CONAI per l’Ecodesign degli imballaggi nell’economia circolare – Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi”; l’ edizione 2020 ha visto per il quarto anno consecutivo HP tra i brand vincitori. Questo è un altro importante e significativo risultato, che conferma l’impegno e premia la validità dei progetti HP per la responsabilità sociale e ambientale in Italia.

Nel 2019, HP infatti ha riprogettato molti sistemi di imballaggio delle cartucce di toner HP LaserJet, rimuovendo i tappi terminali in plastica e sostituendoli con cuscini in fibra modellata riciclata al 100%. Ciò riduce drasticamente la quantità di imballaggi in plastica utilizzata e aumenta la quantità di contenuto riciclato usato. Sono state anche ridotte le dimensioni e il peso della scatola, riducendo del 35% la quantità di materiale necessario e aumentando del 43% la densità per pallet.

Il processo di consolidamento di un'economia circolare è anche facilitato da nuove tecnologie industriali come la stampa 3D e l'Internet of Things (IoT). Quando i produttori adottano la tecnologia di stampa HP 3D, per esempio, possono riutilizzare fino all'80% della polvere di stampa in eccesso, riducendo gli sprechi e l'uso delle risorse. L'utilizzo della tecnologia IoT per effettuare la manutenzione anticipata diminuisce i guasti e taglia gli sprechidi energia e materiali, fino al 20%.

Insieme, abbiamo già gli strumenti necessari

Molti degli strumenti necessari alla realizzazione di un modello di economia circolare sono già a nostra disposizione. E numerose aziende li stanno già utilizzando per rendere le loro supply chain più sostenibili.

Tuttavia, la semplice adozione di questi strumenti e pratiche non è sufficiente, è infatti fondamentale la collaborazione con i player di tutta la filiera. HP, per esempio, nel 2018 ha aderito all'iniziativa di NextWave Plastics, per sviluppare la prima rete di supply chain globale per il recupero della plastica potenzialmente destinata all’oceano.

Nel contesto di questo impegno HP ha investito 2 milioni di dollari in una nuova infrastruttura di lavaggio industriale ad Haiti - che è stata completata con successo nel 2020, nonostante le enormi sfide presentate da Covid-19. La struttura raccoglie i rifiuti in plastica provenienti dalle spiagge di Haiti, li lava e li predispone per essere trasformati in prodotti e componenti HP. Questa iniziativa, oltre a rendere i prodotti dell’azienda più sostenibili e a rimuovere i rifiuti dall'ambiente, ha creato opportunità economiche per più di 1.000 haitiani, spesso donne che provvedono alle loro famiglie.

Inoltre, HP ha cooperato con Smart Freight Centre, specializzato nella riduzione delle emissioni relative alla logistica su strada. Nel quadro dell'impegno di HP per una riduzione del 10% delle emissioni di gas serra entro il 2025, la collaborazione ha contribuito ad aumentare del 31% l'efficienza delle spedizioni di laptop HP dall'Asia all'Europa.

Questo ha inoltre incrementato la percentuale di device HP spediti su rotaia dal 2% al 25%. La ferrovia, infatti, rappresenta una modalità di trasporto efficiente dal punto di vista energetico, producendo in media il 76% di emissioni in meno rispetto ai veicoli per il trasporto di merci pesanti che percorrono la stessa distanza con lo stesso carico. Per qualsiasi azienda che voglia seriamente svolgere un ruolo nella realizzazione di un'economia sostenibile post-COVID, una strategia di trasporto multimodale dovrebbe includere la ferrovia.

I servizi e i programmi di raccolta e riciclo possono essere rapidamente implementati dalle aziende per mantenere i rifiuti lontano dalle discariche e all'interno di un modello di economia circolare. In HP, la nostra gamma di programmi e servizi include HP Planet Partners, un programma di riciclo dei materiali di consumo originali HP e hardware e operativo in 76 paesi in tutto il mondo.

L'impatto ambientale rappresenta come mai prima un fattore chiave e un criterio attraverso il quale i tech user effettuano le scelte d’acquisto sulla base dei propri principi green. In questo nuovo contesto, le aziende sono chiamate a ripensare i propri modelli di business, adeguandoli a questi obiettivi e valori – che non sono solo cruciali per i profitti aziendali, ma sono fondamentali per assicurare il futuro del nostro pianeta e delle sue comunità, un fine che ognuno di noi deve abbracciare nel 2021, e oltre.

fonte: www.greencity.it


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Etichettatura ambientale volontaria: fino al 30 aprile è possibile partecipare alla consultazione pubblica

l Consorzio Nazionale Imballaggi, dà ad associazioni, aziende ed esperti la possibilità di intervenire nel dibattito sul tema. Un’agorà green che tocca temi importanti legati alle informazioni da apporre in etichetta su base volontaria, come la riciclabilità dell’imballaggio, l’uso di materiale riciclato nella sua produzione e altre caratteristiche ambientali



C’è ancora tempo per partecipare alla consultazione pubblica in vista della redazione delle nuove Linee Guida per un’etichettatura ambientale volontaria: fino al 30 aprile CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, dà ad associazioni, aziende ed esperti la possibilità di intervenire nel dibattito sul tema.

Un’agorà green che tocca temi importanti legati alle informazioni da apporre in etichetta su base volontaria, come la riciclabilità dell’imballaggio, l’uso di materiale riciclato nella sua produzione e altre caratteristiche ambientali.

Alla consultazione è possibile accedere tramite l’area Documenti di etichetta-conai.com, il portale che il Consorzio ha dedicato al tema dell’etichettatura.

Sulla piattaforma sono già disponibili in consultazione circa 250 faq, ed è aperto uno spazio per l’invio al Consorzio di casi aziendali di successo.

«CONAI conferma il suo impegno al fianco delle aziende italiane, supportandole nell’orientarsi fra i nuovi obblighi di legge» afferma Simona Fontana, responsabile Centro studi / Area prevenzione CONAI. «Dopo il lavoro per le Linee guida sull’etichettatura obbligatoria, la consultazione sulle informazioni ambientali da riportare sugli imballaggi in modo volontario è una nuova risposta alla crescente richiesta di supporto da parte del mondo delle imprese e delle associazioni».

Dopo la chiusura della consultazione, un webinar trasmesso live sui canali social di CONAI presenterà le nuove Linee Guida per un’etichettatura ambientale volontaria: l’appuntamento è per il 20 maggio.

fonte: www.ecodallecitta.it


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Coreplay, con Corepla anche la scuola gioca per salvare l’ambiente

In palio una borsa di studio per l’istituto che si posizionerà in testa alla classifica




Imparare, giocando, a differenziare la plastica, un materiale che se correttamente gestito e riciclato può dar vita a una moltitudine di altri oggetti. Un modo innovativo, dinamico e divertente che utilizza anche i social media per imparare, creare nuove connessioni e approfondire i temi cruciali per il futuro del pianeta: è l’iniziativa Coreplay, promossa da Corepla – il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli imballaggi in plastica – che coinvolge studenti e insegnanti delle Scuole Secondarie di tutto il territorio nazionale e li educa ai grandi temi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare.

“La sensibilizzazione sul rispetto dell’ambiente – sottolinea Giorgio Quagliuolo, Presidente di Corepla – deve necessariamente passare per le giovani generazioni, i futuri cittadini di domani. Corepla da sempre collabora col mondo scuola fornendo tanti strumenti per il corretto approccio alla tematica della sostenibilità ambientale e con questo nuovo format dedicato alle superiori i ragazzi potranno facilmente imparare a distinguere e raccogliere in maniera differenziata gli imballaggi in plastica, risorse preziose alle quali tutti noi possiamo offrire una seconda vita”.

A vincere una borsa di studio sarà la Scuola Secondaria che avrà registrato la percentuale maggiore tra ragazzi che hanno partecipato in rapporto all’intera popolazione studentesca.

L’iniziativa Coreplay: impara, gioca e vinci

Il progetto Coreplay coinvolge le Scuole Secondare italiane a più livelli: da un lato gli insegnanti saranno chiamati a esplorare, insieme agli studenti, tutto quello che c’è da sapere sul ciclo di vita degli imballaggi e sul corretto conferimento della plastica.

Dopo aver appreso le nozioni principali, sarà il turno degli studenti che dovranno sfidarsi “a colpi di testa” per cercare di guadagnare il punteggio più alto raccogliendo in un bidoncino virtuale unicamente gli imballaggi in plastica.

Per giocare basterà collegarsi all’account Instagram @corepla_consorzio e cliccare sul filtro che si trova sulla pagina. Per selezionare gli imballaggi di plastica e metterli nella raccolta differenziata basterà muovere la testa a sinistra o a destra. Ogni imballaggio corretto varrà 2 punti, mentre si perde un punto se si raccoglie un oggetto diverso dagli imballaggi.

A sfida conclusa bisognerà fare uno screenshot del punteggio ottenuto e caricarlo sul sito www.coreplay.it

Si aggiudicherà la borsa di studio la Scuola i cui studenti avranno partecipato più numerosi, concorrendo al miglior rapporto tra contributi caricati e alunni iscritti all’Istituto.

fonte: www.rinnovabili.it


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Torna la campagna Conai sui sacchetti

'Salva un sacchetto. Salva l’ambiente' si rivolge ai consumatori per ricordare uso e smaltimento dei diversi sacchetti in plastica.













Torna anche quest'anno la campagna di educazione ambientale “Salva un sacchetto. Salva l’ambiente”, promossa da Conai in collaborazione con Fida, Federdistribuzione e Confcommercio.

L'obiettivo è promuovere, attraverso i punti vendita della GDO, un utilizzo responsabile dei sacchetti per la spesa e far comprendere l’importanza della corretta gestione di tutto il loro ciclo di vita.

Il focus sarà posto su tre tipi di sacchetti: i primi due sono quelli in bioplastica per la spesa e per alimenti sfusi – ortofrutta, gastronomia e panetteria –, che si possono riutilizzare per la raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti domestici. Il terzo è il sacchetto riutilizzabile più volte per la spesa o per altri scopi, da differenziare nella plastica una volta dismesso.

"Il nostro comportamento di ogni giorno può fare la differenza nel combattere gli sprechi, per poter gestire correttamente il fine vita di un numero sempre maggiore di imballaggi - spiega l'iniziativa commenta Luca Ruini, presidente Conai -. È parte del ruolo istituzionale del Consorzio promuovere modalità di utilizzo e recupero dei sacchetti corrette e virtuose. Il loro abbandono va combattuto con iniziative concrete e con un’adeguata attività di informazione e sensibilizzazione".

fonte: www.polimerica.it


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Ecodesign, al via il nuovo Bando CONAI, in palio 500.000 euro

Le aziende che hanno rivisto i loro imballaggi in chiave sostenibile hanno tempo fino al 31 maggio per candidarsi. Poi una giuria di tecnici sceglierà i vincitori




L’emergenza sanitaria non frena la nuova call-to action rivolta da CONAI alle aziende italiane, che hanno rivisto in chiave green i loro pack. L’ottava edizione del Bando CONAI per l’eco-design degli imballaggi nell’economia circolare si apre Il 3 marzo, Giornata Mondiale della Natura Selvatica (World Wildlife Day).

“Quest’anno vogliamo sottolineare come la difesa dell’ambiente passi anche dalla prevenzione - commenta il presidente CONAI Luca Ruini. - Produrre packaging con impatti sempre più bassi è una delle strade verso il rispetto delle risorse naturali del nostro pianeta”. Il Bando nasce per valorizzare le soluzioni di imballo più innovative in termini di sostenibilità. È aperto a tutte le aziende consorziate che hanno rivisto i propri imballaggi con interventi di eco-design adottando almeno una fra queste sette leve di prevenzione: riutilizzo, facilitazione delle attività di riciclo, utilizzo di materie provenienti da riciclo, risparmio di materia prima, ottimizzazione della logistica, semplificazione del sistema imballo e ottimizzazione dei processi produttivi.

In palio, anche quest’anno, ci sono 500.000 euro. 450.000 saranno suddivisi fra tutti i casi premiati sulla base di una graduatoria ottenuta valutando l’adozione delle sette leve di prevenzione, mentre 50.000 saranno invece destinati a cinque super premi per l’innovazione circolare da 10.000 euro ciascuno una specifica categoria ciascuno. In specifico, si tratta di facilitazione delle attività di riciclo di un imballaggio, possibilità di riutilizzarlo, uso di materiale riciclato nel crearlo, implementazione di nuove tecnologie o applicazioni progettuali di grande portata innovativa, novità di imballaggi meno impattanti ideate per l’e-commerce e per l’home delivery. Uno fra i cinque casi premiati per l’innovazione circolare riceverà – novità 2021 – anche una menzione speciale da parte di Legambiente. Per presentare le candidature c’è tempo fino al 31 maggio 2021. I nuovi casi di pack “virtuosi” devono essere presentati tramite il form on line disponibile su www.ecotoolconai.org.

Gli imballaggi proposti saranno poi analizzati attraverso l’Eco Tool CONAI, uno strumento di Life Cycle Assessment semplificato in grado di calcolare gli effetti delle azioni di prevenzione in termini di risparmio energetico, di risparmio idrico e di riduzione delle emissioni di CO₂, oltre che (solo per i casi di imballaggi che facilitano le attività di riciclo) di quantità di materia prima seconda generata. "Sono molto legato al Bando: ne ho seguito l’ideazione e la nascita otto anni fa. Per questo sono orgoglioso che il numero dei casi di imballaggi presentati sia cresciuto ogni anno» aggiunge il presidente Ruini. «Nemmeno il lockdown e la pandemia hanno frenato le adesioni delle aziende: l’edizione 2020 ha visto 289 casi presentati e 160 ammessi, in crescita rispetto ai 145 del 2019 nonostante una situazione socioeconomica di grave criticità. È la prova che lo sguardo delle imprese italiane non rinuncia ad essere sostenibile. Il passaggio verso un sistema di economia circolare sempre più virtuoso si realizza anche attraverso la prevenzione: del resto, la maggior parte degli impatti che un packaging avrà nel corso del suo ciclo di vita si definisce nella fase della sua progettazione".


fonte: www.e-gazette.it


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Rideterminato il contributo ambientale per gli imballaggi in bioplastica

Su proposta di Biorepack, il Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, il Consiglio di amministrazione CONAI ha rideterminato il contributo ambientale per tutti gli imballaggi in bioplastica











Su proposta di Biorepack, il Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, il Consiglio di amministrazione CONAI ha rideterminato il contributo ambientale per tutti gli imballaggi in bioplastica.

Sarà ridotto a 294 EUR/tonnellata ed entrerà in vigore dal 1° luglio 2021.

Per la prima volta in Europa, così, un sistema di responsabilità estesa del produttore dà vita ad un Consorzio per la valorizzazione degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile con un contributo ambientale ad hoc.

«Il nuovo contributo ambientale per gli imballaggi in bioplastica, deliberato a poco più di tre mesi dal  riconoscimento ufficiale di Biorepack, è frutto di un lavoro intenso e molto produttivo» afferma il presidente CONAI Luca Ruini. «Rappresenta un nuovo passo avanti verso l’operatività del nuovo consorzio, che permetterà agli imballaggi biodegradabili e compostabili di vedere ottimizzati i loro processi di riciclo all’interno della filiera dei rifiuti organici. Ossia il loro destino naturale».

«Un grande lavoro di squadra tra Biorepack e CONAI ha consentito il conseguimento di questo importantissimo risultato, a beneficio dell’intero sistema e a conferma del valore del riciclo organico»dichiara Marco Versari, presidente di Biorepack. «Grazie all’integrazione tra nuovi materiali e tecnologie di raccolta e trattamento siamo il paese europeo con il sistema di gestione della frazione organica più efficiente, vero e proprio modello di bioeconomia in grado di offrire soluzioni concrete nel segno della circolarità delle risorse e dello sviluppo sostenibile».

Per domande e approfondimenti è possibile consultare il sito internet www.conai.org o www.biorepack.org o contattare il numero verde CONAI 800337799.

Gli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile sono quelli certificati e conformi alla norma armonizzata UNI EN 13432:2002 da parte di organismi accreditati.

fonte: www.ecodallecitta.it


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