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Aamps, compostaggio condominiale: via al progetto ecologico

 











Compostiere gratuite e realizzate in plastica riciclata che potranno essere richieste da tutti coloro interessati a produrre compost di qualità. Prevista una riduzione della 

Tari e nuovi rifiuti urbani: corsa al decreto “sostegni”









La circolare del Ministero della Transizione Ecologica non ferma lo scontro sulla nuova classificazione dei rifiuti urbani. Sulle agevolazioni Tari plaudono le imprese, i comuni lanciano l'allarme ma per tutti è corsa agli emendamenti alla legge di conversione del decreto “sostegni”



 



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Bonus Tari 2020, arriva lo sconto in bolletta sui rifiuti: requisiti e come richiederlo

















Arriva il bonus Tari che prevede uno sconto in bolletta sui rifiuti per gli utenti domestici in condizioni di disagio economico, esattamente come avviene per luce, gas e acqua. Lo stabilisce l’articolo 57 bis, comma 2, del decreto 124/2019, in materia di condizioni tariffarie agevolate per la fornitura del servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani:
“Al fine di promuovere la tutela ambientale in un quadro di sostenibilità sociale, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente assicura agli utenti domestici del servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani e assimilati in condizioni economico-sociali disagiate l’accesso alla fornitura del servizio a condizioni tariffarie agevolate”.
Sarà l’Arera, Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, a stabilire le modalità attuative del bonus entro il 23 aprile, tramite apposito provvedimento. Quindi bisognerà aspettare quella data per sapere quando presentare la domanda e scoprire quale sarà l’importo del bonus.

Quali saranno i requisiti

Per richiedere il bonus sussistono gli stessi requisiti validi per il bonus idrico, luce e gas, ovvero:
  • nucleo familiare con Isee non superiore a 8.265 euro, cifra che è aumentata dal primo gennaio 2020, prima era 8.107,5;
  • famiglie con almeno 4 figli a carico e Isee non superiore a 20 mila euro;
  • nucleo titolare di reddito/pensione di cittadinanza oppure famiglie in cui una grave malattia costringa uno dei componenti all’utilizzo di apparecchiature mediche alimentate con l’energia elettrica (elettromedicali) indispensabili per il mantenimento in vita.
Potrà quindi richiederlo anche chi percepisce il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza.

Dove e come andrà presentata la domanda

La domanda andrà presentata al Comune di residenza o a un ente designato dal Comune, per esempio il Caf, tramite due moduli appositi, disponibili sul sito dell’Autorità.
Serviranno anche carta di identità e attestazione dell’Isee in corso di validità. I titolari di reddito o pensione di cittadinanza dovranno inoltre indicare numero di protocollo o attestazione che documenti la titolarità di Rdc o Pdc.

Bonus fognatura in arrivo e altre novità

A proposito di bonus luce, gas e acqua, dal primo gennaio 2021 saranno riconosciuti in automatico ai soggetti potenzialmente beneficiari, ovvero con Isee entro le soglie fissate.
E a breve potrebbe arrivare anche il bonus fognatura, purché si rispettino determinati requisiti. Sarà sempre l’Arera a stabilire le modalità di quantificazione, riconoscimento ed erogazione del bonus, che farà parte dell’agevolazione sul servizio idrico.
fonte: https://www.greenme.it

Capannori: Tariffe Invariate e Nuovi Incentivi per Famiglie e Aziende.
























Resta invariato, così come da otto anni a questa parte, il piano finanziario di Ascit per il 2019 che ammonta a 8 milioni e 300 mila euro, approvato ieri (venerdì) dal consiglio comunale, insieme al piano tariffario e al regolamento della tariffa corrispettiva della gestione dei rifiuti (voti favorevoli della maggioranza, astensione gruppo misto, voti contrari dell'opposizione). Ciò significa che anche per il 2019  restano invariate le tariffe per utenze domestiche e non domestiche, a fronte però di un progressivo aumento dei servizi avvenuto negli ultimi anni. Grazie ad alcune modifiche apportate al regolamento della tariffa corrispettiva sono state  inoltre introdotte nuove importanti agevolazioni  per i  cittadini e per le  aziende  più virtuosi.
“Essere riusciti a mantenere inalterato da 8 anni il piano finanziario a fronte di un progressivo innalzamento della qualità del servizio è davvero un risultato eccezionale   – afferma l'assessore all'ambiente Matteo Francesconi -. In questo modo infatti garantiamo tariffe invariate a  famiglie ed aziende, pur essendo riusciti a migliorare progressivamente il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Ne sono esempio il ritiro gratuito del verde, con l'aumento del numero di svuotamenti a partire dal prossimo autunno, l'aumento del numero dei ritiri del multimateriale, che è passato a due volte a settimana, mentre prima si basava su un sistema a settimane alterne e l'apertura dell'isola ecologica di Coselli. Significativi gli incentivi previsti dal nuovo regolamento per famiglie ed aziende.  Si va in pratica  verso la personalizzazione della tariffa che sempre più si basa sul comportamento virtuoso degli utenti secondo il concetto che chi meno produce rifiuti, adottando buone pratiche, meno paga”. 
Tra  le novità più rilevanti del nuovo regolamento l'aumento dal 10% al 20% di sconto sulla parte variabile della tariffa per le 'Famiglie Rifiuti Zero' per le quali si crea un sistema di cumulabilità di agevolazioni. Le 'Famiglie Rifiuti Zero' con neonati che utilizzeranno pannolini lavabili vedranno salire lo sconto al 40%, che potrà raggiungere il 60% se praticano anche il compostaggio domestico.
Si conferma per tutti lo sconto del 20%, sempre sulla parte variabile della tariffa, per chi pratica il compostaggio domestico e si prevede uno  sconto del 20% per coloro che utilizzeranno le compostiere di comunità che sono al centro di un progetto sperimentale ancora allo studio. 
Un'altra misura è volta alla lotta allo spreco alimentare, prevedendo l'aumento dello sconto sulla parte variabile della tariffa dall'attuale 10% al 20% per bar, ristoranti ed altri esercizi che somministrano alimenti,  che  in via continuativa  devolvono  le proprie eccedenze alimentari  ai fini di solidarietà sociale.
Confermato lo sconto del 15% della parte variabile della tariffa per le utenze non domestiche che sperimentano il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua, che può salire al 35% se adottano anche la buona pratica di donare le eccedenze alimentari. In un'ottica di contrasto alla ludopatia resta in atto anche lo sconto  del 20%  sulla parte fissa della tariffa per tutte le utenze non domestiche, soprattutto bar, che dichiarano di aver disinstallato tutti gli apparecchi di video poker, slot machine, videolottery o altri apparecchi con vincite di denaro.
Maggiori incentivazioni inoltre anche per piccoli e medi esercizi commerciali che vendono prodotti sfusi e quindi contribuiscono a diminuire gli imballaggi da smaltire. Anche in questo caso è previsto un aumento dello sconto in bolletta che sarà calcolato in proporzione alla superficie dedicata all'interno del locale alla vendita di prodotti di questo genere.
Novità infine  per quanto riguarda le seconde case:  dal 1 gennaio 2020 non saranno soggette a tariffa le abitazioni sprovviste di contratti attivi ma che hanno al loro interno il mobilio, mentre fino ad ora queste abitazioni per non pagare la bolletta dovevano essere sprovviste di mobili. 
fonte: https://www.comune.capannori.lu.it

Capannori: Uno Sconto Del 40% Sulla Parte Variabile Della Tariffa Ascit Per Le Famiglie Che Usano Pannolini Ecologici.

Più Incentivi Per Le Utenze Non Domestiche Che Donano Eccedenze Alimentari E Vendono Prodotti Sfusi

















Nuove proposte dell'amministrazione Menesini in diversi ambiti per incentivare cittadini ed aziende alle buone pratiche ambientali e ridurre così la quantità di rifiuto prodotto sul territorio. Novità che saranno introdotte nel nuovo regolamento di Ascit che nel mese di marzo sarà all'ordine del giorno del consiglio comunale. 
Sono previste tre tipi di incentivazione. La prima riguarda le famiglie con neonati per le quali si vuole promuovere l'uso di pannolini lavabili e quindi riutilizzabili  prevedendo uno sconto del 40%  sulla parte variabile della tariffa Ascit per coloro che li utilizzano. Queste  utenze entreranno direttamente a far parte delle 'Famiglie Rifiuti Zero' e saranno seguite e affiancate dal Centro di Ricerca rifiuti Zero.
La seconda nuova misura prevede l'aumento dello sconto sulla parte variabile della tariffa Ascit dall'attuale 10% al 20% per bar, ristoranti ed altri esercizi che somministrano alimenti,  che  donano le proprie eccedenze alimentari. 
Il terzo tipo di incentivazione è rivolto agli esercizi commerciali che vendono prodotti sfusi e quindi contribuiscono a diminuire gli imballaggi da smaltire. Anche in questo caso è previsto un aumento dello sconto in bolletta che sarà calcolato in proporzione alla superficie dedicata all'interno del locale alla vendita di prodotti di questo genere.
“Con queste nuove misure vogliamo implementare le buone pratiche per diminuire la produzione dei rifiuti sul nostro territorio e avvicinarsi sempre più all'obbiettivo rifiuti zero. Il fine è anche quello di responsabilizzare ulteriormente  i cittadini  sull'importanza di uno stile di vita sostenibile che passa anche da ciò che si acquista. - spiega l'assessore all'ambiente Matteo Francesconi -. I pannolini 'usa e getta', ad esempio,  costituiscono  ad oggi circa il 15% del rifiuto indifferenziato e quindi riteniamo importante incentivare le famiglie ad utilizzare quelli lavabili in modo che venga ridotta la produzione di quelli tradizionali. Per quanto riguarda le aziende vogliamo premiare quelle che orientano la loro attività a scelte innovative e rispettose dell'ambiente, come l'utilizzo di prodotti sfusi e  l'impegno contro lo spreco alimentare. Siamo di fronte a tre nuove misure che portano vantaggi ambientali, economici e sociali e  che saranno inserite nel nuovo regolamento Comune-Ascit”.
fonte: https://www.comune.capannori.lu.it


Capannori - Famiglie Rifiuti Zero: Lo Sconto In Bolletta Sale Al 40%

Mercoledì 16 gennaio al Parco scientifico incontro pubblico con i cittadini che vogliono aderire all’iniziativa e coloro che fanno già parte della sperimentazione. L’assessore Francesconi: “Un premio per tutti i cittadini che con grande impegno vogliono sperimentare nuove buone pratiche per la riduzione degli scarti prodotti, dall’altra un incentivo per nuove adesioni al progetto”




















Le bollette dei rifiuti saranno più leggere per i cittadini più virtuosi di Capannori. Da quest’anno, infatti, salirà dal 30% al 40% lo sconto sulla parte variabile della tariffa per chi aderisce al progetto “Famiglie Rifiuti Zero”. La novità, voluta dall’amministrazione Menesini per premiare i cittadini - che grazie al progetto producono in media a testa solo 3,5 chilogrammi di “non riciclabile” l’anno - sarà introdotta con il nuovo regolamento sull’applicazione della tariffa corrispettiva per la gestione dei rifiuti che proprio in questi giorni Comune e Ascit stanno definendo e che probabilmente sarà approvato nel corso del mese di febbraio.

L’amministrazione comunale punta a raddoppiare nel 2019 il numero degli aderenti al progetto “Famiglie Rifiuti Zero” promosso assieme al Centro Ricerca Rifiuti Zero e ad Ascit, che adesso coinvolge una quarantina di famiglie per un totale di circa 150 persone. Per questo mercoledì 16 gennaio alle ore 21 nella sede del Centro Ricerca al Parco Scientifico di Capannori in via Nuova 44/A a Segromigno in Monte terrà un incontro aperto sia ai nuovi interessati a partecipare al progetto, sia a coloro che ne fanno già parte. Parteciperanno l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi, il presidente di Ascit Maurizio Gatti, il coordinatore del Centro Ricerca Rifiuti Zero Rossano Ercolini e i referenti del progetto.
“Il potenziamento dello sconto per le ‘Famiglie Rifiuti Zero’ rappresenta da una parte un premio per tutti i cittadini che con grande impegno vogliono sperimentare nuove buone pratiche per la riduzione degli scarti prodotti, dall’altra un incentivo per nuove adesioni al progetto – afferma l’assessore all’ambiente, Matteo Francesconi -. In questi primi due anni di sperimentazione del progetto, grazie alla stretta collaborazione con il Centro Ricerca guidato da Rossano Ercolini assieme a tanti attivisti e Ascit, siamo riusciti a creare una comunità di 40 famiglie fortemente consapevoli e sensibili riguardo all’obiettivo ultimo della strategia ‘Rifiuti Zero’. Grazie a una modifica coscienziosa delle abitudini, ad esempio scegliendo prodotti con minor imballaggio possibile, abbiamo dimostrato che è possibile raggiungere risultati che solo pochi anni fa sembravano utopici, come la produzione in un anno di soli 3 chili e mezzo a persona di rifiuti indifferenziati. Ecco perché vogliamo che sempre più cittadini aderiscano al progetto, estendendo i benefici economici e ambientali”.
Lo sconto del 40% sulla parte variabile della tariffa è comprensivo della riduzione del 20% applicata a chi effettua il compostaggio domestico. Possono aderire al progetto “Famiglie Rifiuti Zero” tutti i cittadini di Capannori che si impegnano a rispettare le regole previste da un apposito disciplinare: avere un composter, possedere una bilancia per la pesatura dei sacchi dei materiali differenziati, auto-pesare i rifiuti differenziati, annotare il numero di conferimenti di pannolini e pannoloni, portare gli ingombranti che possono essere riparati o riusati ai centri di riuso 'Daccapo' o conferire quelli irrimediabilmente rotti alle isole ecologiche. Tutti i dati relativi a pesature e conferimenti dovranno essere annotati su un diario che sarà fornito alla famiglia.
Per ulteriori informazioni scrivere a centrorifiutizero@gmail.com

fonte: http://www.comune.capannori.lu.it

Rifiuti con sconti su bus e Tari Apre la prima isola ecologica

PALERMO - Apre finalmente i battenti la prima isola ecologica di Palermo, in viale dei Picciotti 84, in cui si potranno conferire i rifiuti ottenendo in cambio agevolazioni sui biglietti dell’autobus e, tra qualche mese, anche uno sconto sulla Tari, la tassa sull’immondizia. L’area è stata inaugurata questa mattina dal sindaco Leoluca Orlando, dal vice Sergio Marino, dall’amministratore della Rap Giuseppe Norata e da quello di Amat Michele Cimino.

















Si tratta di uno spazio di proprietà comunale recintato e gestito dalla Rap, che sarà aperto dal lunedì al sabato dalle 7 del mattino fino alle 17 dove conferire rifiuti indifferenziati, ingombranti, rifiuti elettronici, elettrodomestici, pneumatici, batterie ma anche l’umido, carta, vetro e plastica.

Un centro rivolto esclusivamente ai cittadini, e quindi non alle imprese, in cui si potranno portare i rifiuti che saranno pesati rilasciando all’utente uno scontrino che riporterà la quantità di immondizia e darà diritto a dei “punti” da accumulare. Nell’immediato gli scontrini andranno conservati, perché poi sarà possibile usarli in due modi: in una prima fase, non appena Rap e Amat definiranno i dettagli dell’accordo già sottoscritto, si potranno ottenere in cambio agevolazioni per biglietti di autobus e tram, sconti su car e bike sharing o sulle zone blu; nella seconda fase, invece, si otterrà un vero e proprio scontro (fino al 30%) sulla Tari.

“E’ la conferma di un’azienda che vuole andare avanti – ha detto Orlando - Con questo centro comunale di raccolta incentiviamo la raccolta dei rifiuti e degli ingombranti, ne sorgerà uno per circoscrizione”. In realtà la Rap vorrebbe realizzarne almeno 20 in tutto il territorio, ma è chiaro che servirà del tempo e bisognerà soprattutto fare i conti con la Tari che potrebbe essere falcidiata: “Nessun problema – assicura Orlando – si sosterrà con la differenziata e il riuso dei materiali”.

LE REAZIONI

“L’apertura del nuovo Centro di raccolta dei rifiuti in viale dei Picciotti, avvenuta questa mattina alla presenza del sindaco Leoluca Orlando, è il segnale che qualcosa a Palermo sta cambiando, anche se forse con troppa lentezza. La città è ancora sommersa dall’immondizia, ma la Rap ha assicurato che nell’arco di una decina di giorni si tornerà alla normalità: speriamo che spettacoli simili non si ripetano più e che il nuovo Crr sia il preludio di una gestione più oculata dei rifiuti”. Lo dice Paolo Caracausi (Idv), presidente della commissione Aziende del consiglio comunale di Palermo.

"Finalmente Palermo ha la sua prima isola ecologica dopo tanti troppi anni di attesa - dice Antonino Randazzo del M5s - anche se purtroppo c’è poco da gioire considerato la situazione di emergenza igienico sanitaria della città e di interi quartieri come Bonagia, Falsomiele sommersi . Auspichiamo non resti adesso una cattedrale nel deserto, che ne siano realizzate almeno una per circoscrizione e che siano attivati in tempi rapidi gli incentivi per i cittadini virtuosi, così come prevede sulla carta il regolamento Tari".

"Con l'apertura del primo Centro Comunale di Raccolta di viale dei Picciotti, in un bene confiscato alla criminalità organizzata - dichiara il Consigliere Comunale Massimo Giaconia, vicecapogruppo di "Palermo2022" - l'Amministrazione Comunale conferma ancora una volta il suo impegno a puntare sulla cultura ambientale, legata alla crescita della raccolta differenziata. Infatti, grazie soprattutto al contributo della Rap, i cittadini avranno a disposizione una maxi isola ecologica, nella quale conferire i propri rifiuti in maniera differenziata, con l'auspicio che presto si avvii un percorso premiale ed incentivante (riduzione della Tari) nei confronti degli utenti più virtuosi. L'apertura del Ccr oggi - continua Giaconia - rappresenta un risultato significativo, anche se il vero traguardo da raggiungere è l'istituzione di almeno un centro per Circoscrizione. In questa vicenda - conclude Giaconia - c'è da evidenziare un altro aspetto positivo (esempio da percorrere), quello che ha visto due Aziende partecipate lavorare in sinergia, in questo caso con Amat, che oltre a contribuire a realizzare la segnaletica orizzontale all'interno dell'area, si è impegnata a farsi parte attiva nell'attivazione di un sistema premiante ed incentivante, che non appena verrà elaborato un apposito regolamento, sarà possibile riconoscere gratuitamente ai cittadini più virtusi, ovvero che differenzieranno di più i biglietti tram/autobus o convenzioni con bike sharing e car sharing"

fonte: https://livesicilia.it



Villa Adriana, 12 aprile - Asa inaugura la prima compostiera di comunità


















Il prossimo 12 aprile alle 16:00 avrà luogo l'inaugurazione della prima compostiera di comunità a cura di Asa Tivoli S.p.A. in collaborazione con l'Assessorato all'Ambiente di Tivoli. 
Appuntamento presso il parco di Malala a Villa Adriana che ospiterà la compostiera.
A COSA SERVE - La compostiera ha l'obiettivo di riutilizzare i rifiuti come risorsa e non come "Scarti da bruciare o sotterrare in discariche".
Sarà di "Comunità" perché permetterà alle 100 famiglie interessate, e residenti nel raggio di 1 km dalla compostiera, di depositare e partecipare al progetto. 
Si potrà conferire l'umido secondo un calendario, in orario concordato, ottenendo uno sconto sulla parte variabile della Tari e, naturalmente, terriccio gratuito. L'adesione è gratuita e volontaria.
fonte: http://www.tiburno.tv

Il Comune di Capannori fa il 20% di sconto in bolletta rifiuti alle attività che metteranno prodotti alla spina


















Lotta agli imballaggi e alla plastica: è questo il motto dell’amministrazione Menesini, in ambito ambientale, per l’anno 2018. Una scelta forte, a cui segue un’azione concreta per fare in modo che sul territorio di Capannori i cittadini abbiano sempre più possibilità di acquistare prodotti non imballati, riducendo così il quantitativo di rifiuto di plastica prodotto a monte.

L’amministrazione comunale, infatti, porterà all’attenzione del Consiglio Comunale prossimo una variazione al regolamento Ascit che introduce uno sconto del 20 per cento sulla parte fissa della tariffa dei rifiuti a tutte quelle attività che introdurranno nei loro locali la vendita di prodotti sfusi, sia di genere alimentare, sia di vario genere.
L’idea è nata dalla collaborazione fra l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi, il presidente di Ascit Maurizio Gatti e il coordinatore del Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori Rossano Ercolini, dopo che l’assessore aveva condiviso con i consiglieri comunali di maggioranza la necessità che il Comune escogitasse un sistema concreto di incentivi al non uso della plastica.

Anche la decisione di applicare lo sconto sulla parte fissa della tariffa rappresenta un chiaro segnale di come l'amministrazione voglia premiare i negozianti che incentivano l’acquisto di prodotti sfusi, poiché scontare sulla parte fissa implica sconti significativi per tutti i negozi che aderiranno alla lotta agli imballaggi, a prescindere dalla loro produzione di rifiuti, già premiata dalla tariffazione puntuale.

“Siamo convinti che la lotta agli imballaggi e alla plastica sia oggi una delle priorità ambientali – dice l’assessore Francesconi –. Sono molto contento che questa posizione sia condivisa dai consiglieri di maggioranza, con i quali stiamo portando avanti un gran lavoro per regalare alle generazioni future un mondo migliore. Questa possibilità di avere lo sconto del 20 per cento riguarderà tutte le attività che vendono prodotti che di solito sono imballati nella plastica e che invece li metteranno in vendita sfusi. Alcuni esempi? La pasta, i biscotti, il cibo per animali, i detersivi di vario genere, i saponi, i cornflakes. E chi più ne ha più ne metta, purché rispetti il principio dell’eliminazione dell’imballaggio”.
L’introduzione di questo sconto si realizzerà con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale intorno alle metà del mese di una modifica nel regolamento Ascit. Una volta fatto questo, chi vorrà usufruire dello sconto dovrà mostrare al Comune di aver introdotto prodotti alla spina nel proprio negozio. A quel punto, verificata l’adesione al progetto, l’utenza vedrà una significativa riduzione nella bolletta dei rifiuti.


fonte: http://www.comune.capannori.lu.it

Genova: riduzione della Tari per chi restituisce gli imballaggi alimentari





















Un incentivo economico per gli esercenti (ma anche produttori e distributori) che aderiranno alla sperimentazione del sistema di restituzione di imballaggi destinati all’uso alimentare (bottiglie principalmente, con il sistema del vuoto a rendere). In sostanza la riduzione della Tari, la tassa sui rifiuti.
La mozione firmata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle (Stefano Giordano, Fabio Ceraudo, Giuseppe Immordino, Luca Pirondini, Maria Tini) in consiglio comunale a Genova, è stata approvata all’unanimità. Le forme di incentivo saranno inserite nel documento triennale 2018-2020.
La mozione si concentra soprattutto sul centro città e il centro storico e si rifà a due direttive europee che prevengono la produzione di rifiuti di imballaggio e danno priorità al riutilizzo e a una direttiva ministeriale che però non concede, secondo i proponenti, abbastanza incentivi, soltanto patrocini, attestati di benemerenza, oltre all’iscrizione in un apposito registro.
 fonte: http://liguria.bizjournal.it

Comune di Orvieto: ORDINE DEL GIORNI PER IL “VUOTO A RENDERE”.















Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità dei presenti l’ordine del giorno proposto dalla Cons.ra Lucia Vergaglia (Capogruppo M5S) attraverso il quale si impegna il Sindaco e la Giunta “ad approvare, congiuntamente all’esame ed approvazione dei documenti di programmazione economico-finanziaria dell’Ente per il triennio 2018-2020, forme di incentivo economico, quali la riduzione della tassa sui rifiuti Ta.Ri., per gli esercenti, nonché per i produttori e distributori, che aderiranno alla sperimentazione del sistema del vuoto a rendere ‘Regolamento recante la sperimentazione di un sistema di restituzione di specifiche tipologie di imballaggi destinati all’uso alimentare’ oppure altre forme di agevolazione” e ad “inviare copia del documento ai Comuni di: Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Ficulle, Montecchio, Porano e San Venanzo, alla Provincia di Terni e alla Regione Umbria”.
La proponente ha ricordato che “la Direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del consiglio del 20 dicembre 1994 sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio stabilisce che il fine della direttiva è di prevedere misure intese, in via prioritaria, a prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio a cui si affiancano, come ulteriori principi fondamentali, il reimpiego degli imballaggi, il riciclaggio e le altre forme di recupero dei rifiuti di imballaggio e, quindi, la riduzione dello smaltimento finale di tali rifiuti, e alla direttiva 2008/98/CE in tema di gerarchia nel trattamento dei rifiuti secondo cui la prevenzione ed il riutilizzo sono ritenuti prioritari rispetto alle altri trattamenti del rifiuto come il riciclo, le altre forme di recupero e lo smaltimento.
Inoltre, il decreto legislativo n. 152/2006, prevede l’introduzione, in via sperimentale e su base volontaria del singolo esercente, il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo; mentre il ‘Regolamento recante la sperimentazione di un sistema di restituzione di specifiche tipologie di imballaggi destinati all’uso alimentare’ prevede che: ‘Gli esercenti aderenti alla filiera versano una cauzione contestualmente all’acquisto dell’imballaggio riutilizzabile pieno con diritto di ripetizione della stessa al momento della restituzione dell’imballaggio vuoto’ e prevede, quali uniche forme di incentivazione del sistema proposto, la concessione agli operatori coinvolti del patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di un attestato di benemerenza, oltre all’iscrizione in un apposito registro. Risultano invece assenti incentivi di tipo economico o altra facilitazione nei confronti degli operatori coinvolti dalla sperimentazione.
Le forme di incentivazione contenute nell’articolo 5 del regolamento ministeriale potrebbero non risultare sufficientemente incoraggianti rispetto all’adozione del sistema del vuoto a rendere qualora non accompagnate anche da incentivi di carattere economico o di altro tipo”.
In sede di dibattito è intervenuto solo il Cons.re Andrea Taddei (PD) ha sottolineato “il respiro territoriale dato a questa proposta”. 
 
fonte: https://orvietonotizie.it

Al via ufficialmente presso il Centro Agro Alimentare di Torino il sistema di cassette riutilizzabili Oikos

Obiettivi: movimentare 4 milioni di colli in cassette riutilizzabili nel 2018, 10 milioni nel 2019, fino al tetto di 50 milioni di colli nel giro di quattro anni 

















Parte da Torino per aprirsi presto ad altre città italiane ed europee. Oikos è il nuovo progetto che prevede l’introduzione di cassette riutilizzabili all’interno della filiera agroalimentare, con l’obiettivo di abbattere la produzione di rifiuti dovuti agli imballi “a perdere” dell’ortofrutta (cartone, legno o plastica). Un fenomeno stimato annualmente intorno a circa 55 mila tonnellate di rifiuti per la Regione Piemonte, di cui circa 15 mila per la sola città di Torino.
Ad idearlo è stata Oikos – Servizi, la società torinese vincitrice del Climathon 2016 nella sezione Business Innovation, la maratona mondiale di 24 ore sul clima organizzata dal Comune di Torino e dall’Environment Park di Torino lo scorso ottobre.  “Abbiamo dato il via a un processo virtuoso che rende concreta l’applicazione dei concetti di economia circolare e contribuisce in modo importante alla tutela dell’ambiente – spiega Alberto Lucchese, amministratore delegato Oikos – Grazie al circuito creato si va oltre i concetti di raccolta differenziata, recupero e riciclaggio e, soprattutto, si evita direttamente la creazione del rifiuto. Il CAAT vuole essere la rampa di lancio per rendere replicabile questo modello in altre città italiane e internazionali”.
Il sistema Oikos è semplice quanto ingegnoso: creare un circolo virtuoso e sostenibile tra produttori ortofrutticoli, grossisti e commercianti/ambulanti attraverso l’utilizzo di un nuovo tipo di cassetta realizzata in polipropilene vergine: più resistente, più pregiata, comoda da trasportare (grazie alle sponde abbattibili che la fanno passare da 20 a 3 centimetri), durevole nel tempo (fino a 7-8 anni) e, soprattutto, riutilizzabile.
Il progetto ha preso il via ufficialmente presso il CAAT (Centro Agro Alimentare di Torino) di Grugliasco e ha coinvolto, in questa prima fase, 4 grossisti e circa 50 tra ambulanti e commercianti per testare le procedure, il sistema informatico e le attività di deposito. Nelle prime due settimane di attività sono già state movimentate oltre 1.000 cassette con 2 grossisti e 3 produttori ortofrutticoli e in breve tempo l’intero sistema entrerà a regime
Oikos - sottolinea Davide Canavesio, amministratore delegato di Environment Park - è un esempio concreto di come le aziende possono sviluppare nuove opportunità di business, puntando sull’innovazione della sostenibilità ambientale e sfruttando le opportunità generate dall’ecosistema adatto, come quello creato da Environment Park”.
I passaggi fondamentali del circuito Oikos sono tre:
1.       il produttore ortofrutticolo consegna al grossista, di base al CAAT, la merce suddivisa nelle cassette riutilizzabili precedentemente noleggiate da Oikos;
2.       Il grossista vende all’ ambulante o al commerciante la merce e comunica ad Oikos il numero di imballi consegnati;
3.       quando torna al CAAT per acquistare le merci, l’ambulante o il commerciante riconsegnano al deposito Oikos le cassette vuote, che saranno riaffittate al produttore ortofrutticolo e il circolo virtuoso ricomincia.
Gli obiettivi di lungo periodo sono ambiziosi: movimentare circa 4 milioni di colli nel 2018, e superare i 10 milioni nel 2019 fino a raggiungere, nel giro di quattro anni, 50 milioni di colli, la metà circa dei 100 milioni che annualmente transitano al CAAT.
La soglia del 50% di cassette riutilizzabile consentirebbe di ottenere benefici sia dal punto di vista ambientale*, sia dal punto di vista economico:
·         Minori rifiuti da imballo prodotti dal commercio di ortofrutta e quindi per le città minori costi per la pulizia delle aree mercato.
·         Riduzione di 19 milioni di Kg di CO2 immessa nell’atmosfera ogni anno.
·         66 milioni di Kwh di energia elettrica risparmiata ogni anno.
·         125 mila alberi l’anno salvati, pari a 250 ettari di bosco
·         800 autoveicoli tolti dalla circolazione ogni anno.
*(i dati sugli impatti ambientali sono tratti dagli studi condotti dalle Università di Bologna, di Stoccarda e di Leeds, sull’uso di imballaggi riutilizzabili nella Grande Distribuzione Organizzata)
Accanto ai benefici per la comunità, il progetto Oikos garantisce un sistema di incentivi a tutti gli attori coinvolti. È previsto infatti un Bonus Tari, pari a 4 centesimi per ogni cassetta movimentata nel corso dell’anno, riservato agli operatori che svolgono la loro attività nella città di Torino.  A questo si aggiunge un Bonus Oikos e cioè un incentivo logistico per ogni cassetta riconsegnata al deposito presso il CAAT. 

fonte: www.ecodallecitta.it

Valdelsa, se doni il cibo hai uno sconto sulla Tari

I comuni dell’empolese sono tra i primi in Italia ad applicare la “Legge Gadda” che prevede la possibilità di uno sconto sulla tassa sui rifiuti per le aziende che donano le eccedenze alimentari. Nel 2016 salvati 170 quintali di cibo

















Dal 2016 i comuni dell’Empolese Valdelsa scontano la tassa sui rifiuti (Tari) alle aziende che donano i prodotti invenduti alle associazioni per il recupero alimentare. Si tratta di una delle opzioni previste  a livello nazionale dalla “Legge Gadda” (num. 166/16 che prende il nome dalla relatrice Maria Chiara Gadda) entrata in vigore lo scorso settembre, che ha omogenizzato e ufficializzato le tante pratiche operative già da anni sul territorio.
“Lo sconto sulla Tari, che al massimo può arrivare al 20%, diventa anche una misura di sostegno alla crisi per le aziende, perché le sostiene indirettamente diminuendo una delle tante tasse”, spiega Davide Trombini, responsabile di Assopanificatori di Confesercenti. Il donatore che è obbligato a documentare la quantità di cibo ceduta, “si rende anche conto di quanto produce in eccesso, e potrà regolare la propria attività traendone ulteriori risparmi” aggiunge Trombini. Da Sestino di Livenza, tra Iesolo e Venezia, dove sono 13mila abitanti, a Varese che ne conta 80mila: molti comuni italiani stanno iniziando a inserire questa possibilità nel regolamento comunale. I tempi potrebbero essere lunghi perché il coefficiente di riduzione per lo sconto deve essere determinato a livello locale essendo materia di competenza comunale.
Tra i primi in Italia, a Empoli il Comune e “Alia spa” (il gestore rifiuti) hanno trovato la quadra: “Abbiamo stabilito di moltiplicare per ogni chilogrammo donato un coefficiente unitario di 0,225 centesimi sui costi variabili della Tari”, spiega Fabio Barsottini, assessore all’Ambiente. “Organizzarsi sarebbe semplice e nasce dalla volontà di collaborare per non buttare ciò che è ancora buono – racconta Marinella Catagni, presidente dell’associazione “ReSo” che si occupa del recupero alimentare sull’empolese – Alia ha messo dei cassonetti nelle aziende e nei supermercati per raccogliere gli alimenti, che ritira il giovedì e porta al nostro magazzino dove i volontari li sistemano e li distribuiscono alle associazioni locali che si occupano di sostegno alle persone indigenti”.

Nel 2016 sono stati salvati 170 quintali di cibo, distribuiti a circa mille persone residenti negli 11 comuni aderenti. “In più ogni settimana portiamo sul territorio 25 quintali di frutta e verdura dal Mercafir (il Centro alimentare polivalente) di Firenze – aggiunge Catagni -. È un’iniziativa europea per il recupero della merce nei mercati all’ingrosso, che dà un indennizzo minimo al produttore e ci rimborsa il trasporto”. Tutto deve essere tracciato, come già lo è, dato che le aziende attraverso la legge del Buon Samaritano (155/2003) in vigore dal 2003, possono essere esentate dall’Iva sulla merce donata.
“Non è né una partenza né un arrivo, ma un cantiere aperto” così ha definito la norma Maria Chiara Gadda. Infatti è attivo un tavolo di lavoro in cui i ministeri della Salute e Agricoltura, un rappresentate del ministero dell’Economia, gli enti caritativi, il mondo della distribuzione e quello della produzione, monitorano lo stato della legge. Tre sotto tavoli sciolgo problemi specifici legati alla donazione di farmaci, fiscalità e donazioni di beni non alimentari.
“Il grande merito della legge – spiegano dalla Caritas – è l’aver unito in un testo unico le varie norme in materia di donazioni alimentari e aver semplificato la regolamentazione”. Ad esempio, ha portato a 15mila euro il tetto mensile entro il quale un donatore non deve ottenere preventivamente il consenso della Finanza al trasferimento dei prodotti. Questo ha risolto alcuni problemi per le merci deperibili, che rischiavano di scadere, e per i donatori, che dovevano tenersi le derrate nei magazzini con conseguenti problemi logistici per l’ingombro della merce. Inoltre la normativa chiarisce che il superamento del Termine minimo di conservazione (il “consumare preferibilmente entro…”) non preclude la donazione e quindi il consumo.
Una legge importante in un Paese dove – secondo l’Istat – nel 2016 quattro milioni di persone in stato di povertà assoluta e otto milioni di persone in povertà relativa (con una capacità di spesa inferiore a 1.050 euro mensili) fanno da contraltare a uno spreco alimentare pari all’1% del Pil. Pari a 164 chili l’anno pro-capite, per un valore di 16 miliardi di euro, di cui 12 miliardi sono eccedenze domestiche. Lo scorso anno grazie alle tante realtà – principalmente volontarie – sono state recuperate 500mila tonnellate di cibo e l’obiettivo è di arrivare ad almeno un milione.
In Vallesina, nelle Marche, 14 comuni di piccole dimensioni si sono uniti, per superare la crisi dell’industria metalmeccanica: “Abbiamo mappato i produttori del territorio, stipulato convenzioni garantendo il recupero dell’Iva e ci siamo organizzati con le associazioni presenti nei vari comuni”, spiega Augusto Bordoni, segretario dell’associazione Solidarietà in Vallesina Onlus, che garantisce pasti giornalieri a 2.500 persone dei quali 400 bambini. “Nel 2016 siamo arrivati a 1.675 quintali di derrate alimentari –aggiunge Bordoni -. Da giugno 2014, attribuendo un valore ipotetico di 1 euro a chilogrammo di merce donata, abbiamo fatto risparmiare ai comuni 1 milione di euro”.
I benefici della “Legge Gadda” si fanno sentire anche sul fronte dell’assistenza medica. “Ci ha agevolato dal punto di vista fiscale, consentendo alle aziende farmaceutiche di non avere un tetto massimo entro il quale stare e quindi dando una libertà totale di donazione. Secondo, ha equiparato anche per questo settore l’ente assistenziale al consumatore finale” spiega Marco Malinverno, direttore generale della Fondazione Banco Farmaceutico.
La fondazione collabora con associazioni di volontariato e farmacie per reperire (dai cittadini e dalle aziende farmaceutiche) i prodotti inutilizzati per distribuirli a chi ha bisogno. Un’esigenza reale dal momento che nel corso del 2016 un italiano su due ha dovuto rinunciare all’acquisto di un farmaco – in modo particolare quelli non mutuabili.

fonte: www.altraeconomia.it

Più butti più guadagni. Arriva il cassonetto eco che premia chi è virtuoso

Dopo Cash for trash, nella provincia di Padova, è la volta di Paandaa, il dispositivo offre detrazioni sulla Tari e bonus ai cittadini e un alleggerimento della raccolta porta a porta alle amministrazioni comunali 



Un cassonetto che riconosce l’utente e lo premia se ricicla. È l’idea di Paandaa House il cassonetto multimediale dedicato alla raccolta di plastica e polietilene ad alta densità che funziona attraverso l’inserimento della tessera sanitaria. Il dispositivo registra e tiene traccia delle quantità di materiale da avviare al recupero conferite e trasforma l’impegno del singolo in benefici fiscali e commerciali. Attraverso accordi con le amministrazioni comunali, Paandaa può offrire infatti detrazioni sul pagamento della TARI ed emettere buoni sconto legati a marchi partner.

Una raccolta differenziata di qualità
Ma come nasce il progetto? «Attualmente c’è la necessità di lavorare il materiale che proviene dalla raccolta differenziata ai fini di una ulteriore selezione spiega Vincenzo Mazzola, ideatore insieme a Domenico Carcione di Paandaa - questo comporta un dispendio di energia e una perdita di valore economico. Da qui l’idea di migliorare la qualità dei rifiuti differenziati con una macchina in grado di garantire a monte la separazione dei materiali». Di facile gestione, il cassonetto può essere controllato da remoto e invia un alert se ha bisogno di essere svuotato. Il sistema può inoltre essere dotato di un kit fotovoltaico formato da pannelli solari e batterie di accumulo, in grado di garantirne il funzionamento anche durante le ore notturne. 

L'esempio nordeuropeo
Paandaa è un circuito di raccolta sponsorizzato: ogni dispositivo è dotato di uno schermo attraverso il quale è possibile fare pubblicità e diffondere messaggi agli utenti che riceveranno coupon promozionali (per ogni singolo rifiuto inserito viene emesso uno scontrino del valore di 0,05 centesimi da spendere presso gli esercizi commerciali convenzionati). Iniziative simili esistono soprattutto nel Nord Europa, dove ad esempio i cassonetti rilasciano biglietti della metro o erogano cibo per i cani randagi.

La riduzione della Tari
Con 130 macchine installate in Italia, l’obiettivo di Paandaa è dare vita a un modello di business Green&Win e i benefici sono diversi: conoscere le abitudini di riciclo con la possibilità di ideare misure mirate; ottenere una più efficacie gestione dei rifiuti tramite un maggiore impegno dei cittadini e un coinvolgimento anche dei meno sensibili grazie agli incentivi; diffondere promozioni; alleggerire l’impegno pubblico nella gestione della raccolta differenziata in cambio di sgravi fiscali attraverso una riduzione della quota variabile Tari, fino a un valore massimo del 30%, come previsto dalla normativa. «La quantità dei rifiuti differenziati aumenta, con un ritorno economico importante legato alla qualità, giacché la plastica conferita in questi speciali cassonetti rientra nel flusso C di Corepla, il cui valore attuale è di 394,75 euro a tonnellata» commenta Carcione. Le Paandaa House misurano 2 x 2 metri e la loro azione può essere estesa ad altre tipologie di rifiuto come vetro, latta e alluminio. Paandaa è un sistema in franchising e chiunque può scegliere di ospitare uno di questi speciali punti di raccolta. Sarà la rete a occuparsi del ritiro dei rifiuti e del loro conferimento alle industrie di trasformazione, riconoscendo a chi ospita i cassonetti una percentuale sugli introiti pubblicitari e sulla plastica e l’alluminio recuperati.


fonte: http://corriereinnovazione.corriere.it

Lo sconto in bolletta per chi evita lo spreco























L’amministrazione comunale di Capannori (LU) sta per varare una serie di nuove misure e iniziative contro lo spreco alimentare, dopo aver aderito già da alcuni anni, al progetto “Pani e pesci”, in collaborazione con la Caritas diocesana, la società di Ristorazione Cir Food e l’azienda Usl Toscana Nord Ovest, grazie al quale invia le confezioni in esubero ancora sigillate contenenti le porzioni di pasto destinate alla refezione scolastica alle mense per i poveri e a strutture di accoglienza.
La prima nuova iniziativa antispreco alimentare prevede agevolazioni per tutti quegli esercizi commerciali del settore (ristoranti, alimentari, bar, pasticcerie), esclusi i supermercati di grandi dimensioni, che in via continuativa devolvano, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari, prodotti alimentari derivanti dalla propria attività per scopi assistenziali, ai fini della ridistribuzione a soggetti bisognosi. Può trattarsi di alimenti prossimi alla scadenza, ma anche di eccedenze provenienti da ristoranti, bar e pasticcerie. Le attività che doneranno almeno una quantità minima annua di prodotti alimentari non inferiore ai 3 Kg per metro quadrato di superficie complessiva dell’utenza, potranno usufruire dello sconto del 10% sulla parte variabile della tariffa dei rifiuti. Agevolazione prevista dal regolamento per l’applicazione della tariffa corrispettiva di gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati approvata proprio lunedì scorso dall’assemblea consiliare.
Lo spreco alimentare è una realtà drammatica in tutto il mondo se si pensa che un terzo della produzione annua mondiale di cibo finisce nella spazzatura ed un fenomeno allarmante anche in Italia – spiega l’assessore alle politiche sociali Ilaria Carmassi -. Fortunatamente nel nostro Paese è stata approvata una nuova legge sul recupero delle eccedenze e sulla loro donazione per solidarietà sociale di cui stiamo aspettando i decreti attuativi. Coerentemente con questa abbiamo deciso di iniziare un percorso che, attraverso una serie di nuove iniziative, come lo sconto sulla tariffa rifiuti quale incentivo a donare a fini sociali le eccedenze alimentari da parte delle attività commerciali, ma anche la messa a sistema delle molteplici azioni già presenti sul territorio, sensibilizzi la comunità ad un consumo consapevole e sano del cibo e ad una riduzione degli sprechi quotidiani. In una parola vorremmo adottare una vera e propria Food Policy cittadina. Le politiche che incrociano il tema dell’alimentazione sono molteplici: dall’ ambiente, alla scuola, dalla salute e il welfare al territorio e alle attività produttive. Sarebbe una meta auspicabile arrivare ad un patto locale contro lo spreco alimentare che impegni i diversi interlocutori per un obiettivo comune”.
Gli esercizi commerciali per poter usufruire dell’agevolazione possono presentare all’amministrazione comunale, entro il 31 gennaio di ogni anno, la documentazione necessaria ad accertare le quantità, espresse in chilogrammi, cedute nell’anno precedente a enti pubblici, associazioni riconosciute o fondazioni aventi esclusivamente finalità di assistenza o beneficenza e alle Onlus.

fonte: http://comunivirtuosi.org

Torino. Giunta comunale conferma lo sconto per i quartieri più virtuosi nella raccolta differenziata

La Giunta comunale ha presentato gli indirizzi per l’adeguamento di tributi locali, tariffe, rette e canoni














Con nove delibere molto articolate la Giunta comunale ha presentato gli indirizzi per l’adeguamento di tributi locali, tariffe, rette e canoni. I documenti, che verranno esaminati dal Consiglio Comunale, sono preliminari all’approvazione, in una delle prossime sedute della Giunta, del bilancio preventivo. Ecco cosa prevede la parte riguardante gli sconti sulla Tari per la raccolta differenziata, come riportato nella nota pubblicata sul sito del Comune:
Per i quartieri più virtuosi nella raccolta differenziata comprovato inoltre lo sconto del 10 per cento sulla parte variabile del tributo (rapportata al numero degli occupanti): un premio concesso quest’anno al Cenisia – Cit Turin (per la raccolta di prossimità) che ha registrato nel 2016 una percentuale di raccolta del 31,3% (con di 2,6 % rispetto al 2015) e Nizza Millefonti (per il porta a porta) con una percentuale di differenziata pari al 61,4% (con un aumento di 1,7 punti percentuali rispetto al 2015).



fonte. www.ecodallecitta.it
 

Pesarsi, per pesare meno


















Riduzione dei rifiuti e creazione di una comunità consapevole e informata sulle tematiche di sostenibilità ed economia circolare sono gli obiettivi del progetto pilota ‘Famiglie Rifiuti Zero’ promosso dal Comune di Capannori (LU), Ascit e Centro di Ricerca Rifiuti Zero che prenderà il via martedì 17 gennaio.
L’avvio dell’innovativo progetto sarà preceduto lunedì 16 gennaio da un incontro in programma alle ore 21 nella sede del Centro di Ricerca Rifiuti Zero al polo tecnologico di Segromigno in Monte rivolto alle famiglie che su base volontaria hanno deciso di aderire al progetto sperimentale della durata di 12 mesi. Nel corso della serata, alla quale interverranno l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi, Rossano Ercolini Goldman Environmental Prize 2013 e coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero e Maurizio Gatti presidente di Ascit sarà consegnato il diario “Rifiuti Zero”, sul quale dovranno essere annotati tutti i dati circa le pesature e i conferimenti come previsto dal disciplinare del progetto.
Le famiglie – che in questa fase iniziale del progetto sono una ventina ma potrebbero aumentare poiché le adesioni sono ancora aperte – dovranno infatti auto-pesare i rifiuti differenziati (tale pesatura sarà oggetto di autodichiarazione): organico (ciò che non va in composter); multimateriale leggero; vetro; carta (facoltativo); annotare il numero di conferimenti di pannolini e pannoloni; portare gli ingombranti che possono essere riparati o riusati ai centri di riuso ‘Daccapo’ o conferire quelli irrimediabilmente rotti alle isole ecologiche. Sarà a carico del Centro di Ricerca Rifiuti Zero pesare ogni due mesi il rifiuto residuo (RUR) tramite apposita visita concordata con un membro autorizzato del team del Centro. Attraverso un attento sistema di monitoraggio della quantità di rifiuti prodotti e la realizzazione di buone pratiche relative al consumo critico e alle modalità di spesa con questo progetto sperimentale si mira a ridurre sensibilmente gli scarti generati dai nuclei familiari aderenti soprattutto per quanto riguarda l’ indifferenziato. Le famiglie aderenti avranno diritto ad uno sconto sulla quota variabile della TARI del 10% oltre ai già previsti sconti consentiti dal regolamento comunale.
Con questo progetto, che vuole essere anche un’azione di sensibilizzazione per tutta la comunità sull’importanza di ridurre i rifiuti prodotti, vogliamo avvicinarci ulteriormente al raggiungimento dello ‘zero’ nella generazione dei rifiuti – afferma l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi -. Credo che adottando tutta una serie di comportamenti virtuosi, come, ad esempio, scegliere prodotti con imballaggi ridotti o acquistare prodotti alla spina, ci sia ancora margine per abbattere la quantità di residui prodotti sul nostro territorio. Ringrazio le famiglie che hanno aderito al progetto per aver accettato questa nuova scommessa”.
‘Famiglie Rifiuti Zero’ mette a punto in modo concreto e incisivo quello che il Centro di Ricerca fa attraverso l’analisi del rifiuto residuo, ossia vuole incidere su quel circa 20% di indifferenziata che ancora viene prodotta a Capannori, andando ad interagire direttamente con le abitudini di consumo della popolazione – spiega Rossano Ercolini, coordinatore del Centro di ricerca rifiuti zero -. L’obiettivo è diminuire ulteriormente la quantità di prodotti non riciclabili, nè compostabili, nè riutilizzabili insieme ai cittadini, che da sempre sono il vero motore per la realizzazione della strategia Rifiuti Zero in una comunità”.
I partecipanti al progetto e i volontari del centro di ricerca rifiuti zero faranno parte di una mailing list e di un gruppo whatsapp per facilitare la comunicazione tra tutti i soggetti interessati. Per informazioni centrorifiutizero@gmail.com , 348 0894509; 340 7212472; 333 4977274.

fonte: http://comunivirtuosi.org