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CAPANNORI PUNTA A DIVENIRE 'CAPITALE' EUROPEA DEL RIUSO CREANDO UN SISTEMA MUNICIPALE DI RIUTILIZZO E RIPARAZIONE DEI MATERIALI

 














Creare un sistema municipale del riuso per mettere in rete e valorizzare le numerose esperienze già presenti sul territorio in questo ambito e promuoverne la nascita di altre. Questo l'intento dell'amministrazione comunale nell'ambito di 'Reusemed', il progetto finanziato dall'Unione Europea con il Programma ENI CBC Med, per incoraggiare il riutilizzo e la riparazione di oggetti di cui Capannori fa parte insieme ad alcune realtà di Spagna, Giordania e Tunisia.

L'obiettivo è quello di fare di Capannori insieme alla Piana di Lucca la 'capitale' europea del riuso, prevenendo e riducendo in modo ancor più significativo la produzione dei rifiuti.

Il progetto 'Reusemed' è stato presentato ufficialmente giovedì scorso nella sala consiliare del Comune alla presenza dell'assessore all'ambiente Giordano Del Chiaro, del coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero, Rossano Ercolini, del presidente di Ascit, Alessio Ciacci e dei rappresentanti di Lucca Creative Hub, soggetto, quest'ultimo, che supporterà il percorso di partecipazione. Dal prossimo settembre e fino a dicembre con il coordinamento del Centro di ricerca rifiuti zero e la collaborazione di Ascit si svolgeranno incontri operativi dei soggetti del territorio (associazioni e imprese) che già svolgono attività di riuso e nuove realtà che intendono cimentarsi in questo tipo di attività.

Durante l'incontro di presentazione sono stati anche illustrati i risultati di un sondaggio su 'Economia circolare e riuso' al quale hanno partecipato oltre 1.200 cittadini capannoresi. Dai dati raccolti emerge che il 73% di coloro che hanno partecipato al questionario ha acquistato oggetti di seconda mano e il 70% ha donato o venduto almeno una volta oggetti usati. Molto alta la propensione al riuso e alla riparazione degli oggetti: il 94,7% degli intervistati ha infatti dichiarato di aver provato ad aggiustare un oggetto rotto e il 60% di ricorrere all'intervento di un tecnico nel caso di un oggetto da riparare. Dal sondaggio emerge poi la necessità di promuovere la conoscenza delle strutture che praticano il riuso sul territorio, poichè solo il 40,3% ha dichiarato di conoscere centri, negozi o strutture dove donare, vendere o acquistare oggetti di seconda mano.

“Il nostro territorio si caratterizza da più di 10 anni per una tradizione consolidata in tema di riuso con l'obiettivo di prevenire la produzione dei rifiuti e restituire una seconda vita agli oggetti – spiega l'assessore all'ambiente, Giordano Del Chiaro -. In questi anni sono tante le esperienze che si sono sviluppate in questo settore con riferimento a vari materiali, dai mobili ai vestiti, dalle biciclette agli scarti alimentari fino alle apparecchiature informatiche, anticipando quella che poi è diventata la strategia europea di economia circolare. Crediamo che i tempi siano maturi per dar vita ad un vero e proprio sistema municipale del riuso, che garantisca un perfetto coordinamento tra tutte le realtà esistenti, le supporti nel potenziare gli ottimi risultati già raggiunti e che faciliti l'accesso dei cittadini ai circuiti del riuso dando loro un punto di riferimento unitario. Una delle prime idee è quella di consegnare ai cittadini di Capannori una mappa dei luoghi del riuso in modo da promuovere le tante possibilità esistenti per dare una seconda vita agli oggetti. Un percorso che realizzeremo in collaborazione con il Centro di ricerca rifiuti zero e Ascit con l'obiettivo di far divenire Capannori 'capitale' europea del riuso.”

fonte: www.comune.capannori.lu.it


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Fiori dalle cicche di sigaretta a Capannori: seminate le prime piante

Entra nel vivo il progetto ‘Focus’ che trasforma uno dei rifiuti più dannosi in substrato per piante ornamentali. Capofila l’Università di Pisa.










CAPANNORI (Lu) – Dopo un anno di prove e analisi di laboratorio finalmente sono state seminate le prime piante: lavanda, salvia, rosmarino, oleandro e pungitopo.
Entra nel vivo il progetto ‘Focus’ (Filter of Cigarettes reUse Safely) che dà nuova vita ai micidiali mozziconi di sigaretta trasformandoli in substrato inerte per la coltivazione di piante ornamentali e arbusti. Una sperimentazione del genere non poteva partire che da Capannori, la capitale italiana della Strategia Rifiuti Zero.

Il progetto è promosso dal Centro Interdipartimentale “Enrico Avanzi” dell’Università di Pisa (capofila) in collaborazione con il Comune di Capannori, il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Pisa e Ascit servizi ambientali, con il cofinanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.


Da sinistra, Lorenzo Guglielminetti dell’Università di Pisa, l’assessore Giordano Del Chiaro e il sindaco Luca Menesini.

Un primo quantitativo di mozziconi di sigaretta raccolti a Capannori, grazie agli appositi contenitori trasparenti che il Comune ha collocato in alcuni punti strategici, è approdato in laboratorio ed è stato utilizzato per ricavare tre lotti di substrato inerte. Sono state seminate 5 specie di piante: lavanda, salvia, rosmarino, oleandro e pungitopo. Per il mese di novembre saranno pronte circa 4 piante per ciascuna specie, quindi in totale 20, che saranno messe a dimora in un’aiuola o in uno spazio pubblico del territorio comunale.

Il progetto Focus prevede infatti che grazie a un’innovativa procedura i mozziconi di sigaretta da rifiuto altamente inquinante vengano trasformati in substrato inerte, cioè una base biodegradabile per la coltivazione di piante ornamentali e arbusti. E poiché nell’economia circolare non si butta via niente, dai residui della lavorazione dei mozziconi, usando particolari alghe, si otterrà una biomassa per la produzione di biocarburanti.

Piccoli ma altamente inquinanti, in quanto non sono biodegradabili, i mozziconi di sigaretta rappresentano tra il 22% e il 36% di tutti i rifiuti visibili. Ogni anno circa un milione di tonnellate finiscono nell’ambiente.
“Finalmente sono state seminate le prime specie ornamentali – dichiara il professor Lorenzo Guglielminetti dell’Università di Pisa, coordinatore del progetto -. Nel giro di alcune settimane avremo le piantine che passeranno dai semenzai ai vasi biodegradabili che contengono il substrato sperimentale e che saranno poi utilizzati per la piantumazione finale. Questo rappresenta un momento importante, il passaggio da un’innovazione sperimentale a un’applicazione tangibile e presto fruibile dai cittadini”.

fonte: www.toscanachiantiambiente.it


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DACCAPO - Riuso Solidale (Progetto CARITAS)









DACCAPO è un centro di riuso solidale nel quale è possibile donare gli oggetti che non servono più, farli riparare, trasformare e ricollocarli su un mercato solidale. E' un progetto le cui finalità sono la salvaguardia dell'ambiente, aiuto a persone in gravi condizioni economiche e sociali e formazione per il mondo del lavoro. DACCAPO è un'iniziativa della Caritas Diocesana di Lucca e dell'Associazione Ascolta La Mia Voce Onlus ed ha trovato collaborazione con il Comune di Lucca, Comune di Capannori, Sistema Ambiente e Ascit.


https://www.sistemaambientelucca.it/it/attivita/centro-di-riuso/daccapo/


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Capannori: Tariffe Invariate e Nuovi Incentivi per Famiglie e Aziende.
























Resta invariato, così come da otto anni a questa parte, il piano finanziario di Ascit per il 2019 che ammonta a 8 milioni e 300 mila euro, approvato ieri (venerdì) dal consiglio comunale, insieme al piano tariffario e al regolamento della tariffa corrispettiva della gestione dei rifiuti (voti favorevoli della maggioranza, astensione gruppo misto, voti contrari dell'opposizione). Ciò significa che anche per il 2019  restano invariate le tariffe per utenze domestiche e non domestiche, a fronte però di un progressivo aumento dei servizi avvenuto negli ultimi anni. Grazie ad alcune modifiche apportate al regolamento della tariffa corrispettiva sono state  inoltre introdotte nuove importanti agevolazioni  per i  cittadini e per le  aziende  più virtuosi.
“Essere riusciti a mantenere inalterato da 8 anni il piano finanziario a fronte di un progressivo innalzamento della qualità del servizio è davvero un risultato eccezionale   – afferma l'assessore all'ambiente Matteo Francesconi -. In questo modo infatti garantiamo tariffe invariate a  famiglie ed aziende, pur essendo riusciti a migliorare progressivamente il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Ne sono esempio il ritiro gratuito del verde, con l'aumento del numero di svuotamenti a partire dal prossimo autunno, l'aumento del numero dei ritiri del multimateriale, che è passato a due volte a settimana, mentre prima si basava su un sistema a settimane alterne e l'apertura dell'isola ecologica di Coselli. Significativi gli incentivi previsti dal nuovo regolamento per famiglie ed aziende.  Si va in pratica  verso la personalizzazione della tariffa che sempre più si basa sul comportamento virtuoso degli utenti secondo il concetto che chi meno produce rifiuti, adottando buone pratiche, meno paga”. 
Tra  le novità più rilevanti del nuovo regolamento l'aumento dal 10% al 20% di sconto sulla parte variabile della tariffa per le 'Famiglie Rifiuti Zero' per le quali si crea un sistema di cumulabilità di agevolazioni. Le 'Famiglie Rifiuti Zero' con neonati che utilizzeranno pannolini lavabili vedranno salire lo sconto al 40%, che potrà raggiungere il 60% se praticano anche il compostaggio domestico.
Si conferma per tutti lo sconto del 20%, sempre sulla parte variabile della tariffa, per chi pratica il compostaggio domestico e si prevede uno  sconto del 20% per coloro che utilizzeranno le compostiere di comunità che sono al centro di un progetto sperimentale ancora allo studio. 
Un'altra misura è volta alla lotta allo spreco alimentare, prevedendo l'aumento dello sconto sulla parte variabile della tariffa dall'attuale 10% al 20% per bar, ristoranti ed altri esercizi che somministrano alimenti,  che  in via continuativa  devolvono  le proprie eccedenze alimentari  ai fini di solidarietà sociale.
Confermato lo sconto del 15% della parte variabile della tariffa per le utenze non domestiche che sperimentano il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua, che può salire al 35% se adottano anche la buona pratica di donare le eccedenze alimentari. In un'ottica di contrasto alla ludopatia resta in atto anche lo sconto  del 20%  sulla parte fissa della tariffa per tutte le utenze non domestiche, soprattutto bar, che dichiarano di aver disinstallato tutti gli apparecchi di video poker, slot machine, videolottery o altri apparecchi con vincite di denaro.
Maggiori incentivazioni inoltre anche per piccoli e medi esercizi commerciali che vendono prodotti sfusi e quindi contribuiscono a diminuire gli imballaggi da smaltire. Anche in questo caso è previsto un aumento dello sconto in bolletta che sarà calcolato in proporzione alla superficie dedicata all'interno del locale alla vendita di prodotti di questo genere.
Novità infine  per quanto riguarda le seconde case:  dal 1 gennaio 2020 non saranno soggette a tariffa le abitazioni sprovviste di contratti attivi ma che hanno al loro interno il mobilio, mentre fino ad ora queste abitazioni per non pagare la bolletta dovevano essere sprovviste di mobili. 
fonte: https://www.comune.capannori.lu.it

“A scuola compostiamoci bene”: il nuovo progetto di educazione ambientale nelle scuole di Capannori

















CAPANNORI – Prenderà il via all’inizio dal mese di aprile un nuovo progetto di educazione ambientale nelle scuole di Capannori realizzato dall’amministrazione Menesini in collaborazione con Ascit e nato da un’idea della Commissione Mensa di Capannori.

Si chiama ‘A scuola compostiamoci bene’ e sarà realizzato in via sperimentale in quattro scuole pilota dell’Istituto Comprensivo di Capannori: la scuola primaria di Capannori ‘Amalia Del Fiorentino, la scuola secondaria di primo grado ‘Carlo Piaggia’, la scuola dell’infanzia di Colognora e la scuola primaria di Pieve San Paolo. Scuole che possiedono un orto al loro interno grazie al progetto ‘Orto in condotta’ dove sarà installata una compostiera per trasformare i rifiuti organici del pranzo e gli scarti verdi dei propri orti in fertilizzante naturale.

L’obiettivo è quello di insegnare alle nuove generazioni la pratica del compostaggio e la prevenzione dei rifiuti organici da attuare a scuola e da replicare per chi ne ha la possibilità anche a casa incrementando così anche la conoscenza e la sensibilità delle famiglie su questa importante pratica – spiega l’assessore all’ambiente, Matteo Francesconi -. Una pratica che permette di unire numerosi vantaggi ambientali, quali soprattutto il mancato trasporto del materiale ad impianti di trattamento, spesso distanti, e l’arricchimento dei terreni con prezioso nutrimento organico. Il compostaggio ha un importante valore educativo mostrando come gli elementi naturali possono trasformarsi in un problema ambientale se mal gestiti o in una preziosa risorsa se gestiti con intelligenza. Un’ ottima occasione per affrontare le tecniche di riciclo a scuola e per imparare ad imitare la natura che non produce rifiuti ma solo nuovi nutrienti. Il progetto è realizzato in sinergia con gli orti scolastici per valorizzare appieno le potenzialità dell’humus prodotto con il compostaggio. L’obiettivo è quello di estendere il progetto anche ad altre scuole nei prossimi mesi. Ringrazio la commissione mensa di Capannori per averci suggerito questo nuovo percorso educativo”.

Il progetto prevede anche momenti di formazione in classe per studenti e docenti che vedranno la partecipazione dell’assessore all’ambiente Matteo Francesconi e di operatori di Ascit.

fonte: https://www.loschermo.it

Capannori: Uno Sconto Del 40% Sulla Parte Variabile Della Tariffa Ascit Per Le Famiglie Che Usano Pannolini Ecologici.

Più Incentivi Per Le Utenze Non Domestiche Che Donano Eccedenze Alimentari E Vendono Prodotti Sfusi

















Nuove proposte dell'amministrazione Menesini in diversi ambiti per incentivare cittadini ed aziende alle buone pratiche ambientali e ridurre così la quantità di rifiuto prodotto sul territorio. Novità che saranno introdotte nel nuovo regolamento di Ascit che nel mese di marzo sarà all'ordine del giorno del consiglio comunale. 
Sono previste tre tipi di incentivazione. La prima riguarda le famiglie con neonati per le quali si vuole promuovere l'uso di pannolini lavabili e quindi riutilizzabili  prevedendo uno sconto del 40%  sulla parte variabile della tariffa Ascit per coloro che li utilizzano. Queste  utenze entreranno direttamente a far parte delle 'Famiglie Rifiuti Zero' e saranno seguite e affiancate dal Centro di Ricerca rifiuti Zero.
La seconda nuova misura prevede l'aumento dello sconto sulla parte variabile della tariffa Ascit dall'attuale 10% al 20% per bar, ristoranti ed altri esercizi che somministrano alimenti,  che  donano le proprie eccedenze alimentari. 
Il terzo tipo di incentivazione è rivolto agli esercizi commerciali che vendono prodotti sfusi e quindi contribuiscono a diminuire gli imballaggi da smaltire. Anche in questo caso è previsto un aumento dello sconto in bolletta che sarà calcolato in proporzione alla superficie dedicata all'interno del locale alla vendita di prodotti di questo genere.
“Con queste nuove misure vogliamo implementare le buone pratiche per diminuire la produzione dei rifiuti sul nostro territorio e avvicinarsi sempre più all'obbiettivo rifiuti zero. Il fine è anche quello di responsabilizzare ulteriormente  i cittadini  sull'importanza di uno stile di vita sostenibile che passa anche da ciò che si acquista. - spiega l'assessore all'ambiente Matteo Francesconi -. I pannolini 'usa e getta', ad esempio,  costituiscono  ad oggi circa il 15% del rifiuto indifferenziato e quindi riteniamo importante incentivare le famiglie ad utilizzare quelli lavabili in modo che venga ridotta la produzione di quelli tradizionali. Per quanto riguarda le aziende vogliamo premiare quelle che orientano la loro attività a scelte innovative e rispettose dell'ambiente, come l'utilizzo di prodotti sfusi e  l'impegno contro lo spreco alimentare. Siamo di fronte a tre nuove misure che portano vantaggi ambientali, economici e sociali e  che saranno inserite nel nuovo regolamento Comune-Ascit”.
fonte: https://www.comune.capannori.lu.it


Capannori - Famiglie Rifiuti Zero: Lo Sconto In Bolletta Sale Al 40%

Mercoledì 16 gennaio al Parco scientifico incontro pubblico con i cittadini che vogliono aderire all’iniziativa e coloro che fanno già parte della sperimentazione. L’assessore Francesconi: “Un premio per tutti i cittadini che con grande impegno vogliono sperimentare nuove buone pratiche per la riduzione degli scarti prodotti, dall’altra un incentivo per nuove adesioni al progetto”




















Le bollette dei rifiuti saranno più leggere per i cittadini più virtuosi di Capannori. Da quest’anno, infatti, salirà dal 30% al 40% lo sconto sulla parte variabile della tariffa per chi aderisce al progetto “Famiglie Rifiuti Zero”. La novità, voluta dall’amministrazione Menesini per premiare i cittadini - che grazie al progetto producono in media a testa solo 3,5 chilogrammi di “non riciclabile” l’anno - sarà introdotta con il nuovo regolamento sull’applicazione della tariffa corrispettiva per la gestione dei rifiuti che proprio in questi giorni Comune e Ascit stanno definendo e che probabilmente sarà approvato nel corso del mese di febbraio.

L’amministrazione comunale punta a raddoppiare nel 2019 il numero degli aderenti al progetto “Famiglie Rifiuti Zero” promosso assieme al Centro Ricerca Rifiuti Zero e ad Ascit, che adesso coinvolge una quarantina di famiglie per un totale di circa 150 persone. Per questo mercoledì 16 gennaio alle ore 21 nella sede del Centro Ricerca al Parco Scientifico di Capannori in via Nuova 44/A a Segromigno in Monte terrà un incontro aperto sia ai nuovi interessati a partecipare al progetto, sia a coloro che ne fanno già parte. Parteciperanno l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi, il presidente di Ascit Maurizio Gatti, il coordinatore del Centro Ricerca Rifiuti Zero Rossano Ercolini e i referenti del progetto.
“Il potenziamento dello sconto per le ‘Famiglie Rifiuti Zero’ rappresenta da una parte un premio per tutti i cittadini che con grande impegno vogliono sperimentare nuove buone pratiche per la riduzione degli scarti prodotti, dall’altra un incentivo per nuove adesioni al progetto – afferma l’assessore all’ambiente, Matteo Francesconi -. In questi primi due anni di sperimentazione del progetto, grazie alla stretta collaborazione con il Centro Ricerca guidato da Rossano Ercolini assieme a tanti attivisti e Ascit, siamo riusciti a creare una comunità di 40 famiglie fortemente consapevoli e sensibili riguardo all’obiettivo ultimo della strategia ‘Rifiuti Zero’. Grazie a una modifica coscienziosa delle abitudini, ad esempio scegliendo prodotti con minor imballaggio possibile, abbiamo dimostrato che è possibile raggiungere risultati che solo pochi anni fa sembravano utopici, come la produzione in un anno di soli 3 chili e mezzo a persona di rifiuti indifferenziati. Ecco perché vogliamo che sempre più cittadini aderiscano al progetto, estendendo i benefici economici e ambientali”.
Lo sconto del 40% sulla parte variabile della tariffa è comprensivo della riduzione del 20% applicata a chi effettua il compostaggio domestico. Possono aderire al progetto “Famiglie Rifiuti Zero” tutti i cittadini di Capannori che si impegnano a rispettare le regole previste da un apposito disciplinare: avere un composter, possedere una bilancia per la pesatura dei sacchi dei materiali differenziati, auto-pesare i rifiuti differenziati, annotare il numero di conferimenti di pannolini e pannoloni, portare gli ingombranti che possono essere riparati o riusati ai centri di riuso 'Daccapo' o conferire quelli irrimediabilmente rotti alle isole ecologiche. Tutti i dati relativi a pesature e conferimenti dovranno essere annotati su un diario che sarà fornito alla famiglia.
Per ulteriori informazioni scrivere a centrorifiutizero@gmail.com

fonte: http://www.comune.capannori.lu.it

Capannori: Il 10 Gennaio Nasce Il "Portale Del Cittadino" Di Ascit: Si Potranno Controllare I Ritiri Del 'Non Riciclabile'

























Dal 2019 la tariffa puntuale dei rifiuti sarà ancora più trasparente. A partire dal 10 gennaio, infatti, tutti i cittadini e le utenze non domestiche di Capannori potranno controllare online sul sito web di Ascit il numero dei ritiri dei propri sacchi grigi del “non riciclabile”. L’obiettivo, che fra l’altro recepisce un indirizzo del consiglio comunale che sulla questione aveva approvato un ordine del giorno, è quello di aumentare la consapevolezza della popolazione nei confronti del fattore che sta alla base della tariffa puntuale secondo il principio “meno conferisci, meno paghi”, stimolando inoltre una migliore differenziazione dei rifiuti.
Il nuovo servizio online sarà reso disponibile nel “Portale del cittadino” dedicato a tutte le  famiglie e alle utenze non domestiche - ad esempio imprese, negozi e attività di ristorazione – di Capannori che debutterà sul sito www.ascit.it a partire dal 10 gennaio grazie alla collaborazione fra amministrazione comunale e Ascit.
“Una novità che introduciamo in un’ottica di semplificazione e di maggiore trasparenza nei confronti della popolazione – dichiara il sindaco, Luca Menesini –. La tariffa puntuale è infatti uno dei perni della strategia ‘Rifiuti Zero’ adottata dall’amministrazione comunale. Se la comunità ha ormai compreso l’importanza della raccolta differenziata e il meccanismo della tariffazione, questo servizio online servirà a far meglio capire quanti rifiuti indifferenziati produciamo. Il nostro impegno è infatti quello di superare la percentuale di differenziazione dell’88,13%, che abbiamo raggiunto con la certificazione regionale 2018, anche grazie a una maggior consapevolezza dei cittadini”.
“Siamo felici di raggiungere anche questo obiettivo che reputiamo importante in termini di trasparenza verso l’utente – afferma il presidente di Ascit, Maurizio Gatti –. Grazie a una procedura snella e immediata, intuitiva e di facile accesso, adesso sarà più semplice per i cittadini di Capannori tenere sotto controllo il numero di conferimenti di indifferenziato. Abbiamo lavorato a lungo perché il nuovo portale rispondesse alle caratteristiche che immaginavamo, costruito sulla base delle esigenze dei nostri cittadini. Crediamo che il vantaggio che gli utenti del territorio potranno trarne sarà apprezzabile e condiviso: a testimonianza dell’impegno che Ascit mette nella crescita e nell’innovazione per offrire sempre un servizio di qualità all’altezza delle aspettative”.
In modo semplice e intuitivo, sarà sufficiente cliccare sul banner “Portale del cittadino” che, dal 10 gennaio, comparirà sul sito di Ascit www.ascit.it. Da lì, basterà seguire le istruzioni per il primo accesso, utilizzando il codice cliente e il codice fiscale o la partita iva.
Una volta completata la registrazione, infatti, sarà tutto a portata di click. Tramite il Portale del Cittadino, sarà possibile consultare, per ciascun immobile legato all’utenza, il numero dei conferimenti di indifferenziato e assimilati e le date in cui i rifiuti sono stati esposti e ritirati dagli operatori di Ascit. Fin da subito, saranno visibili, nella pagina dedicata, quelli effettuati nell’anno 2017 e nei primi nove mesi del 2018. Seguiranno aggiornamenti trimestrali.
La novità è stata anticipata da Ascit nella comunicazione appena inviata alle famiglie in allegato al primo acconto 2019 per il servizio di igiene ambientale relativo ai primi sei mesi dell’anno. Anche se l’emissione è stata fatta a dicembre – e non a gennaio, come di consueto – le scadenze restano le stesse del 2018 e degli anni precedenti. I termini sono quindi fissati per il 31 gennaio 2019 e il 30 aprile 2019, se si preferisce la modalità di pagamento in due rate, oppure per il 31 gennaio 2019 se si decide di versare l’intera somma in un’unica soluzione. Per coloro che hanno scelto l’addebito sul conto corrente, il pagamento è esclusivamente in due rate. L’emissione a dicembre è stata decisa da Ascit per evitare agli utenti qualsiasi problema potenzialmente derivante dall’entrata a regime del sistema di fatturazione elettronica.

fonte: http://www.comune.capannori.lu.it

Capannori È Il Primo Comune In Toscana Per La Raccolta Differenziata: Raggiunto L'88,13%















Capannori è il Comune più efficiente in Toscana per la raccolta differenziata. Con una percentuale dell’88,13% si è infatti piazzato al primo posto assoluto nella classifica della certificazione regionale 2018, relativa ai dati dello scorso anno, pubblicata ieri (15 ottobre) della Regione. Il territorio amministrato dal sindaco Luca Menesini riesce quindi a migliorare il risultato dello scorso anno, quando si era piazzato al primo posto fra i Comuni sopra i 15 mila abitanti. La percentuale della differenziata, inoltre, è aumentata di circa un punto e mezzo, visto che nella certificazione dello scorso anno si era attestata al 86,66%.
Un altro dato positivo è quello che riguarda la quantità di rifiuto non riciclabile annuo pro capite, che passa da 59,9 chilogrammi del 2017 ai 55,1 chilogrammi del 2018, particolarmente al di sotto del “muro” dei 100 kg di indifferenziato.
“Siamo molto soddisfatti di questo risultato che testimonia il grande impegno della città di Capannori nel portare avanti la strategia Rifiuti Zero – commenta l’assessore all’ambiente, Matteo Francesconi -. Amministrazione comunale ed Ascit, che ringrazio per l’indispensabile ruolo svolto nella gestione dei rifiuti, da sempre sono particolarmente attenti alla qualità e all’efficienza del servizio. Un servizio che viene costantemente migliorato grazie all’ascolto dei cittadini. Proprio questi miglioramenti ci hanno fatto compiere un ulteriore passo in avanti nella classifica conquistando così il primo posto. Traguardi come questo si possono raggiungere solo con forte gioco di squadra, a cominciare dai cittadini che ogni giorno effettuano la raccolta ‘porta a porta’ e dai lavoratori di Ascit, che tengo a ringraziare sentitamente. Ringrazio anche il Centro Ricerca Rifiuti Zero per il supporto e per i progetti per la riduzione dei rifiuti, a cominciare dalle Famiglie a Rifiuti Zero. Infine tengo a sottolineare come tutto questo è stato ottenuto senza gravare sulla tariffa, che è invariata dal 2012 risultando fra le più basse in Toscana”.
Nella certificazione 2018 della raccolta differenziata, Capannori si è piazzato davanti a Londa, Comune della Città metropolitana di Firenze (87,99%) e a Serravalle Pistoiese, in provincia di Pistoia (85,94%). La media regionale, invece, si attesta al 53,89%, mentre quella dei 100 Comuni dell’Ato Toscana Costa è del 58,66%. 
Tra i motivi dell’eccellenza di Capannori ci sono alcune caratteristiche del servizio come l’alta frequenza dei ritiri, la raccolta specifica del verde e dei pannolini, e il compostaggio domestico. Fattori, questi, che hanno permesso di  ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati.

fonte: http://www.comune.capannori.lu.it

Solo 3 chili di rifiuti indifferenziati all'anno: il record delle famiglie di Capannori

“Famiglie rifiuti zero”, non è solo il nome del nutrito gruppo Facebook  che dal 2015, in tutta Italia, permette a famiglie e single di confrontarsi sulla riduzione dei rifiuti. “Famiglie rifiuti zero” è anche l’innovativo progetto ideato dal Comune di Capannori  (Lu), in collaborazione con il centro Ricerca Rifiuti Zero e Ascit (azienda di smaltimento dei rifiuti comunale), che da un anno e mezzo coinvolge circa 40 famiglie.















Il progetto è in linea con la Strategia Rifiuti Zero, alla quale Capannori (primo comune in Italia) ha aderito già nel 2007: nel Comune è attiva da anni raccolta porta a porta per tutti i tipi di rifiuti, tariffazione puntuale (paghi per quanto butti) e vari progetti tesi alla riduzione dei rifiuti: centri del riuso Daccapo, fontanelle dell’acqua pubblica, incentivi per i negozi che vendono sfuso o alla spina, eventi plastic free.
“Con il progetto Famiglie rifiuti zero” spiega Matteo Francesconi, assessore all’ambiente, “vogliamo creare una comunità consapevole e sensibile: le famiglie rifiuti zero sono un motore per diffondere buone pratiche, un luogo di discussione, di sperimentazione. Queste famiglie, oltre ad adottare stili di vita sostenibili e ridurre i loro rifiuti, sensibilizzano i loro vicini a fare altrettanto, molti di loro sono volontari nelle ecofeste per vigilare sulla raccolta differenziata...In questo modo il risultato è esponenziale.”

Ecco in cosa consiste il progetto

Lo spiega nel dettaglio Rossano Ercolini, responsabile del Centro Ricerca Rifiuti Zero: “Le Famiglie Rifiuti Zero hanno risposto a un bando del comune pubblicato due anni fa (siamo alla seconda edizione, con circa 40 famiglie e 114 persone coinvolte). Le famiglie che aderiscono devono pesare i rifiuti e impegnarsi a ridurli, tutti quelli che partecipano ottengono uno sconto del 10% sulla parte variabile della Tari, cumulabile allo sconto del 20% già previsto per le famiglie che fanno autocompostaggio. Le famiglie devono dimostrare di poter pesare i rifiuti e quindi devono avere bilance o dinamometri. Non sono previste graduatorie: lo sconto Tari va a tutti i partecipanti, di fatto, però, questo progetto ha spinto tutti i partecipanti a ridurre drasticamente i rifiuti, anche perché le famiglie si riuniscono in incontri periodici (il Salotto delle buone pratiche) dove si parla di acquisti critici, riduzione degli imballaggi, si fanno laboratori di autoproduzione, si spiega dove e come riusare i contenitori, fare compostaggio...”
Ma chi non ha la compostiera può partecipare? “Nel disciplinare” continua Ercolini “è prevista una deroga per chi dimostra di non avere spazi per fare il compostaggio domestico. Il centro ricerca sta comunque provando a sviluppare forme di compostaggio collettivo per favorire anche chi vive in appartamento.”
Lo sgravio complessivo, per chi aderisce al progetto e usa la compostiera, ammonta quindi al 30% della quota variabile della tariffa.
“Un ottimo incentivo economico”, afferma l’assessore Francesconi “se si pensa inoltre, che da 7 anni la bolletta dei rifiuti a Capannori non aumenta, ed è la tariffa più bassa in Toscana. Essere virtuosi premia!”

Come avviene il monitoraggio

I sacchi di carta, vetro, multimateriale leggero (plastica e lattine), organico (quello che non va in compostiera), i pannoloni, i pannolini e il materiale sanitario (ma per ora non ci sono famiglie a Rifiuti Zero che usano questi presìdi), vengono pesati dalle famiglie, prima di esporli per la raccolta porta a porta. Anche gli ingombranti e i raee, prima di essere conferiti all’isola ecologica vengono pesati dalle famiglie. I dati vengono annotati su un quadernino e poi trasmessi al Centro Ricerca Rifiuti Zero per essere studiati. I sacchi di indifferenziata vengono invece pesati e certificati dai volontari del Centro Ricerca, che si recano a casa delle famiglie 2 o 3 volte l’anno. Risultati?
A dir poco strabilianti: le “famiglie rifiuti zero” di Capannori buttano, in media, 3 kg di indifferenziata procapite all’anno contro gli 88 kg procapite comunali, e contro i 300 kg procapite della media italiana. Una riduzione che comprende anche tutti gli altri tipi di rifiuti: rispetto ai dati comunali forniti da Ascit, le famiglie RZ riducono i rifiuti di plastica del 66%, i rifiuti di carta del 38%, l’organico del 91% (quasi eliminato, grazie alle compostiere), mentre il vetro viene ridotto del 32%.

Cosa ne pensano le famiglie

Secondo Daniele Stefani, che partecipa al progetto insieme alla moglie e al figlio di 7 anni, “non è troppo impegnativo. Pesare i rifiuti non ruba tempo, ormai è automatico, e producendone pochi, porta via solo qualche minuto alla settimana”.
“Prendiamo acqua pubblica dalle fontanelle,” aggiunge Marilina, che partecipa al progetto con il figlio maggiorenne e il marito ”acquistiamo tutto sfuso dal mercatino locale, i detersivi alla spina, usiamo contenitori vuoto a rendere in pescheria; l’usa e getta in plastica l’ avevo eliminato già da anni. Per noi è la normalità.”
Ma i bambini che ne pensano? “Anche per i bambini è ormai scontato” dice Daniele” mio figlio porta la borraccia a scuola,è molto attento a fare la differenziata e ridurre i rifiuti! Addirittura sgrida la nonna che vive in un altro comune, se differenzia male!”
Un progetto innovativo, di cittadinanza attiva e resiliente, da imitare in tutti i Comuni; ma è possibile replicarlo anche nei Comuni dove non si fa ancora raccolta porta a porta?

“Certo,” afferma l’assessore Francesconi ”si può fare dappertutto, ma sicuramente laddove non c’è raccolta porta a porta la gente è meno sensibile alla riduzione dei rifiuti. Occorre preparare il terreno, oltre alla raccolta porta a porta servono centri dei riuso, luoghi dove acquistare sfuso, fontanelle  o casette dell’acqua, altrimenti per le famiglie è più difficile il cambiamento.”
fonte: https://www.terranuova.it

Gesenu: La pelle del serpente






















Il 14 marzo, presso l’Auditorium di confindustria di PG, si è tenuto il convegno organizzato da Gesenu e dal Comune di Perugia sul tema: “La Nuova Gesenu ed il suo futuro”. Apprendiamo dal manifesto che non ci sarà alcun dibattito! Come al solito se la cantano e se la suonano! E pensare che tra i temi annunciati, uno in particolare è letteralmente di vitale importanza per le due popolazioni umbre di Gubbio e Spoleto: “Ruolo del CSS nella gestione sostenibile dei rifiuti”. CRURZ ha già esaminato e ritenuto assolutamente inaccettabile il Preliminare del Piano d’Ambito per la gestione dei rifiuti in Umbria fatto predisporre dall’Auri alla stessa società (Oikos srl) che aveva già redatto il procedente Piano Regionale miseramente fallito. Questo nuovo piano risulta ancora indifferente ad ogni innovazione nella gestione dei rifiuti, realtà invece in atto da anni in più parti d’Italia (Veneto con Contarina o Toscana con ASCIT ecc.). Ribadiamo che questo piano è inaccettabile in quanto rimette al centro del ciclo dei rifiuti vecchie pratiche, lontane dall’economia circolare, sempre soggette alle sanzioni europee come:


- L’ampliamento di 5 delle 6 discariche umbre (l’Europa ha sancito che le discariche dovranno essere chiuse entro il 2020!)

- La chiusura del ciclo dei rifiuti trasformando il rifiuto indifferenziato in CSS che verrà bruciato nei cementifici (due a Gubbio e uno a Spoleto). Quindi nuovamente discariche e incenerimento.

La nuova Gesenu deve fare le stesse cose di quella vecchia, saprà farle meglio visto che finora molte pratiche sono finite sotto l’occhio della magistratura con pesanti conseguenze per i cittadini? Se questo annunciato rinnovamento lascerà ai cittadini solo da pagare la pelle del serpente non rimarremo in silenzio. Siamo cittadini non sudditi!



15 Marzo 2018




Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero

Capannori, ecco le famiglie Rifiuti Zero: in un anno solo 3,8 chili a testa di secco non riciclabile

Risultati strepitosi quelli raggiunti da trenta nuclei familiari del Comune di Capannori che nel 2017 hanno prodotto una quantità di rifiuti cinque volte in meno rispetto alla media comunale, abbattuto del 90 per cento l’organico e del 95 per cento il secco non riciclabile



















Produrre una quantità di rifiuti cinque volte in meno rispetto alla media comunale, abbattere del 90 per cento l’organico e del 95 per cento il secco non riciclabile. Obiettivo centrato per trenta nuclei familiari,100 persone in totale, del Comune di Capannori che nel corso del 2017 hanno partecipato al progetto pilota Famiglie Rifiuti Zero promosso dallo stesso comune, dal Centro Ricerca Rifiuti Zero e Ascit. Un percorso virtuoso che è stato “premiato” con uno sconto in bolletta del trenta per cento sulla parte variabile della tariffa rifiuti e che sarà riproposto anche nel 2018 con l’obiettivo di raddoppiare il numero delle famiglie aderenti.
La nuova sfida viene lanciata mercoledì 28 febbraio alle 21 nella sede del Centro ricerca Rifiuti Zero al parco scientifico di Capannori in un'assemblea pubblica a cui hanno partecipeto l’assessore all’ambiente del comune di Cpanannori Matteo Francesconi, il presidente di Ascit Maurizio Gatti e i referenti del Centro ricerca Rifiuti Zero.“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti – commenta Francesconi -. Grazie a comportamenti coscienziosi, ad esempio facendo la spesa scegliendo prodotti con pochi imballaggi ed evitando quelli di difficile differenziazione, è possibile arrivare molto vicini all’obiettivo Rifiuti Zero con vantaggi concreti per la comunità. Meno rifiuti si producono, infatti, minori sono i costi di raccolta e smaltimento. Ringrazio le famiglie che hanno aderito al progetto dimostrando una particolare sensibilità verso queste tematiche nonché il Centro Ricerca e Ascit che hanno dato un contributo prezioso alla sua riuscita. Visto che l’obiettivo che ci eravamo dati è stato centrato appieno, ripeteremo il progetto Famiglie Rifiuti Zero’ anche quest’anno con le stesse modalità e con lo sconto del 30 per cento sulla parte variabile della tariffa. Invito quindi tutti i cittadini interessati a partecipare alla riunione di mercoledì”.
“Un progetto che, a dieci anni dall’adesione di Capannori ai Rifiuti Zero, abbiamo voluto lanciare per creare una comunità sempre più consapevole e sensibile – aggiunge il coordinatore del Centro ricerca Rifiuti Zero, Rossano Ercolini -. Anche noi siamo soddisfatti dei risultati, perché abbiamo avuto un riscontro molto positivo, e ringraziamo le famiglie che durante tutto il percorso sono sempre state aperte a recepire i nostri consigli. Proseguiamo quindi molto volentieri questo progetto che grazie a piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane porta rilevanti benefici”.
La principale tipologia di rifiuto prodotto dalle Famiglie Rifiuti Zero è stata la carta con un’incidenza del 38,4 per cento. A seguire ci sono stati il vetro (28 per cento), il multimateriale leggero (18 per cento) e l’organico (10,9 per cento). All’ultimo posto si è posizionato il non riciclabile con il 4,6 per cento.
Di quest'ultima frazione le Famiglie Rifiuti Zero hanno prodotto una media annuale di 3,882 chili a persona, ossia 22 volte meno rispetto alla media comunale (pari a 85,909 chili a persona l’anno). I rifiuti complessivi, invece, sono stati 89,582 chili a persona l’anno per le famiglie aderenti al progetti contro 443 chili a persona l’anno della media comunale (5 volte meno).
Rispetto alla media comunale, oltre all’abbattimento del 95 per cento del non riciclabile e del 90% dell’organico, è diminuita del 64,5 per cento la produzione di multimateriale leggero, del 33,8 per cento di carta e del 32,1 per cento di vetro.

Nell’incontro di mercoledì sarà anche presentato il programma di formazione sui 10 passi Rifiuti Zero previsto per il 27, 28 e 29 aprile.

fonte: www.ecodallecitta.it

Il Comune di Capannori fa il 20% di sconto in bolletta rifiuti alle attività che metteranno prodotti alla spina


















Lotta agli imballaggi e alla plastica: è questo il motto dell’amministrazione Menesini, in ambito ambientale, per l’anno 2018. Una scelta forte, a cui segue un’azione concreta per fare in modo che sul territorio di Capannori i cittadini abbiano sempre più possibilità di acquistare prodotti non imballati, riducendo così il quantitativo di rifiuto di plastica prodotto a monte.

L’amministrazione comunale, infatti, porterà all’attenzione del Consiglio Comunale prossimo una variazione al regolamento Ascit che introduce uno sconto del 20 per cento sulla parte fissa della tariffa dei rifiuti a tutte quelle attività che introdurranno nei loro locali la vendita di prodotti sfusi, sia di genere alimentare, sia di vario genere.
L’idea è nata dalla collaborazione fra l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi, il presidente di Ascit Maurizio Gatti e il coordinatore del Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori Rossano Ercolini, dopo che l’assessore aveva condiviso con i consiglieri comunali di maggioranza la necessità che il Comune escogitasse un sistema concreto di incentivi al non uso della plastica.

Anche la decisione di applicare lo sconto sulla parte fissa della tariffa rappresenta un chiaro segnale di come l'amministrazione voglia premiare i negozianti che incentivano l’acquisto di prodotti sfusi, poiché scontare sulla parte fissa implica sconti significativi per tutti i negozi che aderiranno alla lotta agli imballaggi, a prescindere dalla loro produzione di rifiuti, già premiata dalla tariffazione puntuale.

“Siamo convinti che la lotta agli imballaggi e alla plastica sia oggi una delle priorità ambientali – dice l’assessore Francesconi –. Sono molto contento che questa posizione sia condivisa dai consiglieri di maggioranza, con i quali stiamo portando avanti un gran lavoro per regalare alle generazioni future un mondo migliore. Questa possibilità di avere lo sconto del 20 per cento riguarderà tutte le attività che vendono prodotti che di solito sono imballati nella plastica e che invece li metteranno in vendita sfusi. Alcuni esempi? La pasta, i biscotti, il cibo per animali, i detersivi di vario genere, i saponi, i cornflakes. E chi più ne ha più ne metta, purché rispetti il principio dell’eliminazione dell’imballaggio”.
L’introduzione di questo sconto si realizzerà con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale intorno alle metà del mese di una modifica nel regolamento Ascit. Una volta fatto questo, chi vorrà usufruire dello sconto dovrà mostrare al Comune di aver introdotto prodotti alla spina nel proprio negozio. A quel punto, verificata l’adesione al progetto, l’utenza vedrà una significativa riduzione nella bolletta dei rifiuti.


fonte: http://www.comune.capannori.lu.it