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CAPANNORI PUNTA A DIVENIRE 'CAPITALE' EUROPEA DEL RIUSO CREANDO UN SISTEMA MUNICIPALE DI RIUTILIZZO E RIPARAZIONE DEI MATERIALI

 














Creare un sistema municipale del riuso per mettere in rete e valorizzare le numerose esperienze già presenti sul territorio in questo ambito e promuoverne la nascita di altre. Questo l'intento dell'amministrazione comunale nell'ambito di 'Reusemed', il progetto finanziato dall'Unione Europea con il Programma ENI CBC Med, per incoraggiare il riutilizzo e la riparazione di oggetti di cui Capannori fa parte insieme ad alcune realtà di Spagna, Giordania e Tunisia.

L'obiettivo è quello di fare di Capannori insieme alla Piana di Lucca la 'capitale' europea del riuso, prevenendo e riducendo in modo ancor più significativo la produzione dei rifiuti.

Il progetto 'Reusemed' è stato presentato ufficialmente giovedì scorso nella sala consiliare del Comune alla presenza dell'assessore all'ambiente Giordano Del Chiaro, del coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero, Rossano Ercolini, del presidente di Ascit, Alessio Ciacci e dei rappresentanti di Lucca Creative Hub, soggetto, quest'ultimo, che supporterà il percorso di partecipazione. Dal prossimo settembre e fino a dicembre con il coordinamento del Centro di ricerca rifiuti zero e la collaborazione di Ascit si svolgeranno incontri operativi dei soggetti del territorio (associazioni e imprese) che già svolgono attività di riuso e nuove realtà che intendono cimentarsi in questo tipo di attività.

Durante l'incontro di presentazione sono stati anche illustrati i risultati di un sondaggio su 'Economia circolare e riuso' al quale hanno partecipato oltre 1.200 cittadini capannoresi. Dai dati raccolti emerge che il 73% di coloro che hanno partecipato al questionario ha acquistato oggetti di seconda mano e il 70% ha donato o venduto almeno una volta oggetti usati. Molto alta la propensione al riuso e alla riparazione degli oggetti: il 94,7% degli intervistati ha infatti dichiarato di aver provato ad aggiustare un oggetto rotto e il 60% di ricorrere all'intervento di un tecnico nel caso di un oggetto da riparare. Dal sondaggio emerge poi la necessità di promuovere la conoscenza delle strutture che praticano il riuso sul territorio, poichè solo il 40,3% ha dichiarato di conoscere centri, negozi o strutture dove donare, vendere o acquistare oggetti di seconda mano.

“Il nostro territorio si caratterizza da più di 10 anni per una tradizione consolidata in tema di riuso con l'obiettivo di prevenire la produzione dei rifiuti e restituire una seconda vita agli oggetti – spiega l'assessore all'ambiente, Giordano Del Chiaro -. In questi anni sono tante le esperienze che si sono sviluppate in questo settore con riferimento a vari materiali, dai mobili ai vestiti, dalle biciclette agli scarti alimentari fino alle apparecchiature informatiche, anticipando quella che poi è diventata la strategia europea di economia circolare. Crediamo che i tempi siano maturi per dar vita ad un vero e proprio sistema municipale del riuso, che garantisca un perfetto coordinamento tra tutte le realtà esistenti, le supporti nel potenziare gli ottimi risultati già raggiunti e che faciliti l'accesso dei cittadini ai circuiti del riuso dando loro un punto di riferimento unitario. Una delle prime idee è quella di consegnare ai cittadini di Capannori una mappa dei luoghi del riuso in modo da promuovere le tante possibilità esistenti per dare una seconda vita agli oggetti. Un percorso che realizzeremo in collaborazione con il Centro di ricerca rifiuti zero e Ascit con l'obiettivo di far divenire Capannori 'capitale' europea del riuso.”

fonte: www.comune.capannori.lu.it


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Fiori dalle cicche di sigaretta a Capannori: seminate le prime piante

Entra nel vivo il progetto ‘Focus’ che trasforma uno dei rifiuti più dannosi in substrato per piante ornamentali. Capofila l’Università di Pisa.










CAPANNORI (Lu) – Dopo un anno di prove e analisi di laboratorio finalmente sono state seminate le prime piante: lavanda, salvia, rosmarino, oleandro e pungitopo.
Entra nel vivo il progetto ‘Focus’ (Filter of Cigarettes reUse Safely) che dà nuova vita ai micidiali mozziconi di sigaretta trasformandoli in substrato inerte per la coltivazione di piante ornamentali e arbusti. Una sperimentazione del genere non poteva partire che da Capannori, la capitale italiana della Strategia Rifiuti Zero.

Il progetto è promosso dal Centro Interdipartimentale “Enrico Avanzi” dell’Università di Pisa (capofila) in collaborazione con il Comune di Capannori, il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Pisa e Ascit servizi ambientali, con il cofinanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.


Da sinistra, Lorenzo Guglielminetti dell’Università di Pisa, l’assessore Giordano Del Chiaro e il sindaco Luca Menesini.

Un primo quantitativo di mozziconi di sigaretta raccolti a Capannori, grazie agli appositi contenitori trasparenti che il Comune ha collocato in alcuni punti strategici, è approdato in laboratorio ed è stato utilizzato per ricavare tre lotti di substrato inerte. Sono state seminate 5 specie di piante: lavanda, salvia, rosmarino, oleandro e pungitopo. Per il mese di novembre saranno pronte circa 4 piante per ciascuna specie, quindi in totale 20, che saranno messe a dimora in un’aiuola o in uno spazio pubblico del territorio comunale.

Il progetto Focus prevede infatti che grazie a un’innovativa procedura i mozziconi di sigaretta da rifiuto altamente inquinante vengano trasformati in substrato inerte, cioè una base biodegradabile per la coltivazione di piante ornamentali e arbusti. E poiché nell’economia circolare non si butta via niente, dai residui della lavorazione dei mozziconi, usando particolari alghe, si otterrà una biomassa per la produzione di biocarburanti.

Piccoli ma altamente inquinanti, in quanto non sono biodegradabili, i mozziconi di sigaretta rappresentano tra il 22% e il 36% di tutti i rifiuti visibili. Ogni anno circa un milione di tonnellate finiscono nell’ambiente.
“Finalmente sono state seminate le prime specie ornamentali – dichiara il professor Lorenzo Guglielminetti dell’Università di Pisa, coordinatore del progetto -. Nel giro di alcune settimane avremo le piantine che passeranno dai semenzai ai vasi biodegradabili che contengono il substrato sperimentale e che saranno poi utilizzati per la piantumazione finale. Questo rappresenta un momento importante, il passaggio da un’innovazione sperimentale a un’applicazione tangibile e presto fruibile dai cittadini”.

fonte: www.toscanachiantiambiente.it


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DACCAPO - Riuso Solidale (Progetto CARITAS)









DACCAPO è un centro di riuso solidale nel quale è possibile donare gli oggetti che non servono più, farli riparare, trasformare e ricollocarli su un mercato solidale. E' un progetto le cui finalità sono la salvaguardia dell'ambiente, aiuto a persone in gravi condizioni economiche e sociali e formazione per il mondo del lavoro. DACCAPO è un'iniziativa della Caritas Diocesana di Lucca e dell'Associazione Ascolta La Mia Voce Onlus ed ha trovato collaborazione con il Comune di Lucca, Comune di Capannori, Sistema Ambiente e Ascit.


https://www.sistemaambientelucca.it/it/attivita/centro-di-riuso/daccapo/


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A Camigliano si inaugura il laboratorio 'conserve': recupera eccedenze della produzione agricola locale trasformandole in prodotti di alta qualità



Produrre passate di pomodoro, marmellate, succhi di frutta, composte, zuppe, trasformando prodotti ortofrutticoli provenienti da raccolti in eccedenza, riducendo lo spreco alimentare e valorizzando il cibo di filiera corta come elemento di economia circolare e civile, capace di mettere al centro la sostenibilità ambientale e la promozione umana.

Questa l'importante mission del progetto 'Conserve' che sabato 6 e domenica 7 febbraio inaugura il proprio laboratorio di trasformazione di prodotti ortofrutticoli situato a Camigliano, in una parte ristrutturata dei locali della Cooperativa 'Rinascita'. Nell'occasione è in programma un 'Open day' dalle ore 11 alle ore 17 di entrambi i giorni per far conoscere ai cittadini questa attività e far loro assaggiare i prodotti, nel pieno rispetto della normativa anticovid.
'Conserve' ha preso il via beneficiando del sostegno del Comune di Capannori accedendo a finanziamenti attraverso il crowdfunding nell'ambito di 'Circularicity'. Si è sviluppato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dell’8*1000 nell’ambito di un progetto quadro di Caritas italiana e del supporto della Caritas di Lucca e a un finanziamento della Regione Toscana che ha sancito il passaggio di Calafata a cooperativa di comunità.


Il progetto, infatti, può contare su un’ampia rete di soggetti del territorio che ne hanno curato l’ideazione e la messa in opera: Arcidiocesi di Lucca- Caritas, Cooperativa Agricola Calafata, Cooperativa l’Unitaria, Cooperativa 'Rinascita', Cooperativa sociale Odissea, Slow Food Lucca Compitese e Orti Lucchesi, Cooperativa Solidando Equinozio, Ass. Scuola ti voglio bene comune, Laboratorio Sismondi, Ristopain. Il progetto si colloca inoltre nel percorso delineato con la 'Piana del Cibo'. L’iniziativa è stata presentata questa mattina (giovedì) con una conferenza stampa svoltasi nella sede del laboratorio. Vi hanno partecipato il vice sindaco del Comune di Capannori, Matteo Francesconi, Donatella Turri direttrice di Caritas Lucca, Luca Angeli, della Cooperativa Agricola Calafata, responsabile commerciale e coordinatore del progetto Conserve, Enrico Cecchetti presidente della Cooperativa 'Rinascita', Marco Del Pistoia della Cooperativa l'Unitaria, Massimo Rovai, della Cooperativa Solidando – Equinozio, Giorgio Dal Sasso presidente della Piana del Cibo.

'Conserve' ha come obiettivo principale quello di recuperare le eccedenze della produzione agricola della Piana di Lucca o prodotti che per difetti estetici non possono essere commercializzati come freschi trasformandoli in prodotti di alta qualità, alimentando una filiera solidale, coinvolgendo persone fragili, investendo sui loro talenti, su tradizioni e saperi che rischiano di essere dimenticati. Laddove altri vedrebbero uno scarto, 'Conserve' riconosce una risorsa e intuisce un’opportunità per la comunità.
All’alta sostenibilità ambientale, il progetto affianca un investimento sui temi dell'inclusione lavorativa, immaginando percorsi di inserimento e formazione per soggetti portatori di fragilità. Attualmente nel laboratorio lavorano 4 persone, di cui 2 vulnerabili.
Il progetto assume anche una forte valenza nello sviluppo della filiera agricola locale, dotando i produttori della possibilità di usufruire come contoterzisti di un servizio di trasformazione finora assente sul territorio. La destinazione dei prodotti non si esaurisce solo nel canale della loro commercializzazione, ma prevede anche di rifornire mense sociali o sostenere famiglie in difficoltà.

“Siamo davvero molto soddisfatti che il progetto 'Conserve' diventi operativo con l'apertura di un laboratorio di trasformazione di prodotti ortofrutticoli locali provenienti da eccedenze - afferma il vicesindaco, Matteo Francesconi-. Un progetto innovativo sostenuto fin dall'inizio dalla nostra amministrazione che poi si è sviluppato grazie anche al sostegno della Regione Toscana che lo ha inserito tra le Cooperative di Comunità e la collaborazione di molti soggetti. I suoi obiettivi sono importanti e pienamente condivisibili: dalla lotta allo spreco alimentare, alla valorizzazione della filiera corta e del cibo locale, fino allo sviluppo di nuova occupazione con un occhio di riguardo alle persone vulnerabili. Significativa anche la sua valenza sociale, poiché alcuni prodotti saranno destinati a coloro che sono in difficoltà”.

“Conserve è un’esperienza di economia civile che guarda lontano e indica una strada di sviluppo locale basata sul protagonismo delle persone, anche le più fragili, e sul pieno rispetto dell’ambiente e dei prodotti locali”- sottolinea Donatella Turri, alla direzione di Caritas Lucca.


I prodotti di 'Conserve' possono essere acquistati direttamente presso il laboratorio di trasformazione a Camigliano, al negozio della Cooperativa L'Unitaria di Porcari, nel negozio 'Equinozio' sul baluardo San Colombano a Lucca, nei mercati dove è presente la cooperativa Calafata (Foro Boario, Piazza San Francesco, Piazzale Verdi a Lucca) e presso i ristoranti 'Mecenate' (via del Fosso Lucca), Osteria dello Stellario (Piazza San Francesco, Lucca) e Osteria da mi pa' (Gragnano).

Per informazioni www.conservelucca.it: pagina Facebook:@ConserveLucca.

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fonte: www.comune.capannori.lu.it

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Grande entusiasmo e partecipazione all'incontro Nazionale-Internazionale delle 300 Comunita' Italiane Rifiuti Zero svoltosi a Capannori Il 22-23-24 Novembre 2019.




















Nonostante l'allerta maltempo oltre 300 persone hanno partecipato ai diversi eventi previsti dalla tre giorni di Capannori.
In particolare la mattinata del 23 ha visto il teatro di Capannori affollato da delegazioni di attivisti pressochè arrivati da tutta Italia oltre che da delegazioni di sindaci ed assessori provenienti dalla Sicilia alla Sardegna.
Oltre 50 la amministrazioni rappresentate mentre erano presenti anche delegazioni di aziende del settore della gestione dei rifiuti, start up ed imprese rappresentative anche di grandi distretti industriali.

Dal confronto paritetico avvenuto poi negli workshop del pomeriggio organizzati su aree geografiche (nord, centro, sud ed isole) *E' SCATURITA poi la costituzione di UN COORDINAMENTO NAZIONALE A PREVALENZA DI SINDACI ED AMMINISTRATORI* (ma anche con la presenza di attivisti Rifiuti Zero provenienti da ogni "angolo" d'Italia: dalla Val d'Aosta alla Sicilia arrivando alla Sardegna) *con il compito di iniziare un efficace coinvolgimento dei 304 comuni della Lista Italiana Rifiuti Zero affinchè il "peso" delle comunità rifiuti zero* (che rappresentano circa 7 milioni di abitanti) *venga il più possibile adoperato nei confronti del Governo, dell'Associazione Nazionale dei comuni (ANCI) e del Consorzio nazionale degli imballaggi (CONAI).*

In particolare è stato ribadito quanto sia importante per la affettiva attuazione della *TRANSIZIONE ECOLOGICA* e di un sistema produttivo basato sulla *ECONOMIA CIRCOLARE* interloquire attivamente con i ministeri competenti (a partire da quello dell'ambiente anche in seguito al positivo incontro svolto tra il Ministro Costa ed una delegazione di Zero Waste Italy) affinche l'approvazione dei "collegati ambientali" successivi alla approvazione della Legge di Bilancio in corso *PREVEDANO CONGRUI STANZIAMENTI PER LE RICONVERSIONI ECOLOGICHE E NON SOLO "SPICCIOLI".*

Il coordinamento in oggetto (che rimane aperto ad ulteriori partecipazioni di altri comuni) proprio perchè rappresentativo non solo di oltre 300 comuni ma anche di un diffuso "movimento Rifiuti Zero" vede il coinvolgimento di sindaci ed assessori a partire dal Comune di Capannori (con il sindaco Luca Menesini), di comuni capoluogo come Ascoli Piceno e di sindaci e/o assessori praticamente di tutte le regioni italiane, Narni per l'Umbria, Cupra Marittima per le Marche, Santhya per il Piemonte, Vimercate e Codevilla per la Lombardia, Carbonia per la Sardegna, Montelepre per la Sicilia, Massafra e Modugno per la Puglia, Soliera per l'Emilia Romagna, Carmignano ecc per la Toscana che avvantaggiata dalla vicinanza geografica era massicciamente presente a partire dall'assessora del comune di Livorno e dal presidente del consiglio comunale di Carrara e praticamente da una lunga scia di presenze provenienti da TUTTE LE 10 province toscane (erano presenti ben 22 dei 40 comuni toscani aderenti a Rifiuti Zero!).
Naturalmente a questo appuntamento non potevano mancare le avanzatissime esperienze venete ed in particolare di Treviso rappresentate molto appropriatamente da *Paolo Contò (Consorzio Primula / Contarina spa)*.
*L'incontro di Capannori è stato però prima di tutto UNA FESTA* nella quale *la PRESENZA E GLI INTERVENTI DI Paul Connett e di Esra Tat per Zero Waste Europe (rappresentata anche da Enzo Favoino e dallo scrivente)* *hanno contribuito a* *far risaltare il carattere "locale-globale" della rete che dal 2007 (quando il comune di Capannori per primo aderi' alla strategia Zero Waste).*

*La "narrazione"* di questo percorso straordinario richiamata da Paul Connett anche attraverso aneddoti divertenti ha fatto condividere a tutti i partecipanti una potente sensazione di entusiasmo per un "riuscito movimento" che ha saputo costellare di successi locali e nazionali (l'interesse di molti comuni alla strategia Rifiuti Zero, la sconfitta di moltissimi progetti di incenerimento e non in ultimo la rivendicazione di quel 58,4% di RD su scala nazionale che è stato ottenuto non certo per merito dei governi ma grazie all'impegno dal basso di moltissime comunità, Sindaci e di un universo di associazioni e comitati spesso vituperati ed "aggraditi" dalle lobby trasversali dell'industria sporca).

*Il "respiro globale"* è stato rafforzato dall'intervento della co-direttrice di Zero Waste Europe Esra Tat che alla vigilia dell'insediamento della nuova commissione europea ha "snoccialato" le proposte che verranno avanzate anche nella sede di Bruxelles per una corretta interpretazione della Economia Circolare non includente l'incenerimento ma anche (come dichiarato efficacemente da Enzo Favoino) il "cosiddetto e fuorviante "chemical recycling" come per esempio "pompato" da Regione Toscana ed ENI in quel di Livorno (nel Polo già inquinato di Stagno) per un'operazione mistificante volta a produrre falsi "biocarburanti" peraltro da ricavare dalle plastiche!

Infine, certamente, un momento anch'esso molto alto della "tre giorni" è stato *la premiazione da parte di ZERO WASTE ITALY* (su istruttoria del Centro Ricerca Rifiuti Zero) *di 4 imprese* che a diversi livelli testimoniano la concreta possibilità di marciare verso rifiuti zero e circolarità: E' IL CASO DI *Q-Flex* che con il "vetro liquido" può rimpiazzare la plastica in gran parte del settore dell'imballaggio alimentare rendendo del tutto riciclabili e in ultimo compostabili cosi' gli imballaggi, di *ECOLINEA* che invece di proporre per feste ed eventi modalità "monouso" ancorchè compostabili ha deciso di fornire ben igienizzati kit di stovigliame e piatti che una volta usati possono essere poi lavati e...riusati! Meglio evitare i rifiuti che riciclarli! E' stato il caso di *ECOLSYSTEM* che progetta e produce manufatti in "plastica seconda vita" da scarto di pulper delle cartiere e da plastiche miste per usi stradali e a protezione di piste ciclabili.
Ma non solo imprese piccole e medie possono intraprendere questi percorsi: la premiazione di *ASTRI* rappresentativa del macro distretto tessile di Prato (con i suoi oltre 35.000 addetti) dimostra che l'economia Circolare c'è già e si può applicare non su piccola scala ma anche parlando di fatturati "miliardari". ASTRI con le sue imprese associate ricicla e rigenera decine di migliaia di tessuti usati avviandoli al mercato dell'usato ma anche producendo filati e tessuti provenienti da riciclo nel segno della "centralità" del RECUPERO DI MATERIA.

Si, SI PUO' FARE, STA GIA' AVVENENDO TUTTO CIO' E' L'INIZIO DELLA RIVOLUZIONE ECOLOGICA!

Rossano Ercolini
Presidente di Zero Waste Italy

Rete Nazionale dei Comitati Rifiuti Zero

Comuni Rifiuti Zero – Comitato di Garanzia Nazionale Zero Waste Italy


Mappa, Numeri, Successi, Criticita’ Dei Comuni Italiani Rifiuti Zero A Cura Del Comitato Di Garanzia Nazionale E Di Zero Waste Italy




















Per la realizzazione della presente mappa/tabella sono stati valutati in generale:
1) Le rese operative-industriali relative alle prestazioni percentuali di RD associate alla produzione di Rur pro-capite con particolare attenzione (> o < di 100kg)
2) L’applicazione o meno della tariffazione puntuale
3) La realizzazione di significative “buone pratiche” in termini di promozione di centri di riparazione-riuso e/o di promozione della riduzione dei rifiuti (compostaggio di comunità, autocompostaggio, uso di pannolini lavabili, mercatini del riuso, agevolazione dei negozi alla spina, eventi plastic free, ecc)
4) Eventuali iniziative di coinvolgimento dei produttori per avviare forme di riprogettazione di beni e/o prodotti per renderli riciclabili.
5) Eventuale costituzione di centri di ricerca del Rifiuti urbano residuo (RUR)
6) L’istituzione dell’osservatorio Rifiuti Zero ai fini di un monitoraggio imparziale e partecipato del percorso verso Rifiuti Zero
7) La promozione di iniziative dal basso volte non solo a migliorare le informazioni inerenti l’efficienza dei sistemi di raccolta ma soprattutto tese a creare una migliore coscienza ecologica negli acquisti (GaS), nelle pratiche antispreco (anche in collaborazione con le associazioni di categoria) nello stimolo costante alla innovazione sia intesa a promuovere progetti dal basso (famiglie rifiuti zero), sia a promuovere ricerca ed educazione ecologiche, il tutto nel segno di una comunicazione orizzontale e non burocratica.
8) La eventuale coesistenza all’interno dei percorso Rifiuti Zero di impianti di incenerimento sia per R.S.U. (compresi cementifici) che per rifiuti speciali (il riferimento è anche nei confronti di impianti che bruciano biomasse) rispetto ai quali è stata valutato l’impegno dei Comuni in oggetto ad attuare una sia pur graduale, exit strategy.
Per quanto riguarda impianti di rifiuti speciali, pur prendendo atto che essi, normativamente, non dipendono dalle “volontà comunali” si è valutato comunque la volontà ad opporsi o meno da parte dei Comuni stessi agli impianti in oggetto (vedi Mantova e Terni)
Le classificazioni all’interno delle tre fasce di colore articolate anche con l’attribuzione, per quanto riguarda il verde del “doppio aquilone”” e delle “sfumature giallo-verde e/o giallo-rosso” non hanno, pertanto, solo fatto seguito ai “numeri industriali” ma anche altri fattori legati alla disseminazione delle buone pratiche e alla promozione del coinvolgimento partecipativo.
Seppure non richiamati con punti specifici indicati con la numerazione di cui sopra si è anche tenuto conto (quando è stato possibile) nell’attribuzione dei colori e del buon livello merceologico dei materiali raccolti in RD e della eventuale massiccia presenza turistica.
Per quanto sopra descritto si invita, quindi, a leggere le classificazioni di seguito in modo, a volte, non strettamente correlato ai “numeri” delle “rese industriali” pertanto si possono trovare Comuni che a parità o simile “prestazioni” fanno registrare classificazioni relativamente diverse.
Ed Ora ci siamo
1-E’ pubblicata la mappa delle classificazioni
2-Entro 1 mese verrà inviata ad ogni Comune della lista Rifiuti Zero  una comunicazione sulla avvenuta classificazione. Se poi il Comune di riferimento farà conoscere eventuali e documentati aggiornamenti relativi a miglioramenti da noi non considerati (perchè non pervenuti) sarà nostra cura “ritoccare” le classificazioni.
3-I Comuni “espulsi” hanno ancora un mese di tempo (dal ricevimento della suddetta lettera) per poter segnalare eventuale significativa evoluzione del relativo percorso Rifiuti Zero.
4-I Comuni inseriti in fascia rossa ma ancora “non espulsi” hanno 2 mesi di tempo (dall’arrivo della comunicazione di cui prima) per rispondere segnalando eventuali miglioramenti rispetto a quanto fin qui realizzato.
Da tutto ciò richiamato si ricava il lavoro costantemente in progress del processo di valutazione e di classificazione dei Comuni Rifiuti Zero


fonte: http://www.zerowasteitaly.org

Incontro Nazionale Della Rete Zero Waste Italy Nel 15° Anniversario Della Sua Fondazione (Rete Nazionale Rifiuti Zero)




(SAVE THE DATE)

PROGRAMMA DEFINITIVO

24-25 APRILE A CAPANNORI (LU) AL CENTRO DI RICERCA RIFIUTI ZERO,PRESSO IL POLO TECNOLOGICO

DI SEGROMIGNO IN MONTE VIA NUOVA 44/a

INCONTRO NAZIONALE DI ZERO WASTE ITALY.

Verrà presentato un REPORT DI AGGIORNAMENTO E DI CLASSIFICAZIONE IN FASCE DI MERITO corredato da dati resi disponibili anche su base informatica.

Tale lavoro è curato dal CENTRO RIFIUTI ZERO di Capannori, da Ambiente e Futuro e in collaborazione con i referenti regionali di ZERO WASTE ITALY.

Verrà, inoltre, svolta una riflessione sulle iniziative del movimento globale degli studenti “Strike for the Future” e celebrati I PRIMI 15 ANNI DI VITA DELLA RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO sottolineandone i risultati raggiunti (nel 2004 quando ad Acerra è sorta la “Rete” la RD in Italia era al 17%, nel 2018 supera il 56%) ma anche quelli da raggiungere.

  • VOGLIAMO UNA LEGGE SUL VUOTO A RENDERE per ridurre plastiche e rifiuti non riciclabili;

  • UN PIANO NAZIONALE dotato di fondi per sviluppare economia circolare , RIUSO, RICICLO, COMPOSTAGGIO DIFFUSO.

Ecco il programma DEFINITIVO

24 APRILE:

  • Ore 16:00 – ACCOGLIENZA e ACCREDITAMENTO e AUTO PRESENTAZIONE

  • Ore 18:30 – FAMIGLIE RIFIUTI ZERO con la partecipazione del Sindaco Luca Menesini dell’Ass. all’Ambiente Matteo Francesconi del Comune di Capannori.

  • Ore 19,30 – APERICENA A KM 0.

  • Ore 21:30 – I COMUNI RIFIUTI ZERO IN ITALIA, presentazione Report situazione e classificazione/segnalazione per fasce di merito e di demerito a cura di Rossano Ercolini, Laura Lo Presti, Daniele Stefani e dei referenti regionali di Zero Waste Italy;

25 APRILE:

  • Ore 9:00 Introduzione ROSSANO ERCOLINI illustrazione programma della giornata, saluti del Sindaco di Capannori Luca Menesini .

  • Ore 9:15 – RIFIUTI ZERO VA’ A SCUOLA sarà la volta di :

    • ENZO FAVOINO  (ricercatore del Scuola Agraria della Parco di Monza, e coordinatore del Comitato Scientifico del Centro di Ricerca Rifiuti Zero)

    • STEFANO OLIVIERO, (docente presso l’Università di Firenze e del dipartimento Scienze della Formazione, lingue, intercultura) ad introdurre una riflessione sulla “pedagogia del letame” situata tra scuola, cultura, consumi, rapporti con i movimenti
      e i territori;

    • ANTONIO DI GIOVANNI, responsabile scientifico del Progetto di URBAN FARM del Centro Ricerca Ricerca Zero e delle Famiglie Rifiuti Zero (titolare di Funghi Espresso) parlerà di come portare nella scuola progetti quali la coltivazione dei funghi dai fondi del caffè, l’urban farm, la lombricoltura e l’autocompostaggio;

    • ANDREA GUAZZINI, ricercatore dell’Università di Firenze (del dip. Scienze della Formazione) introdurrà all’uso di APP con particolare riferimento a censire, connettere e
      condividere le buone pratiche di riduzione degli sprechi nella scuola.

    • GIULIA ROMANO del dipartimento di economia e management dell’ Università di Pisa.

a seguire

  • ESPERIENZE CONCRETE DI EDUCAZIONE VERSO RIFIUTI ZERO NELLE SCUOLE a cura di SABRINA PETRUCCI E CRISTINA FARNESI di Ascoli Piceno, di LUCIANA DEL GRANDE di Teramo.

  • PRESENTAZIONE DELL’ESPERIENZA E DEL KIT FORMATIVO RIVOLTO ALLE SCUOLE (operativo da ormai tre anni) DEL CENTRO DI RICERCA RICERCA ZERO a cura dello staff (Marilina Santini, Laura Lo Presti, Stefania Brandinelli, Daniele Guidotti ecc).

  • Ore 13 PAUSA PRANZO (tutti insieme con il catering a KM 0)

  • Ore 15 “15 anni di Rete Nazionale RIFIUTI ZERO…risultati raggiunti e da raggiungere”  inoltre parleremo anche dei protocolli vincolanti Rifiuti Zero da proporre ai candidati a sindaco nella tornata delle elezioni amministrative del prossimo Maggio.

  • seguirà spazio per domande, interventi, proposte.

Partecipazione libera con auspicabile contributo minimo volontario

Per Iscrizioni compilare il modulo mediante questo link

MODULO ISCRIZIONE ON LINE CORSO 24-25 APRILE 2019

Qui il link della mappa di Google con indicato il Centro Ricerca Rifiuti Zero ed alcune strutture ricettive nelle vicinanze (speriamo vi sia di aiuto)

Mappa Google Strutture Ricettive e Centro Ricerca Rifiuti Zero

Qui l’elenco con tutti i riferimenti delle strutture ricettive nelle vicinanze

Elenco e riferimenti Strutture Ricettive

Per ulteriori informazioni contattare i seguenti numeri 3382866215 – 3480894509 o scrivete a centrorifiutizero@gmail.com


fonte: http://www.rifiutizerocapannori.it