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“A scuola compostiamoci bene”: il nuovo progetto di educazione ambientale nelle scuole di Capannori

















CAPANNORI – Prenderà il via all’inizio dal mese di aprile un nuovo progetto di educazione ambientale nelle scuole di Capannori realizzato dall’amministrazione Menesini in collaborazione con Ascit e nato da un’idea della Commissione Mensa di Capannori.

Si chiama ‘A scuola compostiamoci bene’ e sarà realizzato in via sperimentale in quattro scuole pilota dell’Istituto Comprensivo di Capannori: la scuola primaria di Capannori ‘Amalia Del Fiorentino, la scuola secondaria di primo grado ‘Carlo Piaggia’, la scuola dell’infanzia di Colognora e la scuola primaria di Pieve San Paolo. Scuole che possiedono un orto al loro interno grazie al progetto ‘Orto in condotta’ dove sarà installata una compostiera per trasformare i rifiuti organici del pranzo e gli scarti verdi dei propri orti in fertilizzante naturale.

L’obiettivo è quello di insegnare alle nuove generazioni la pratica del compostaggio e la prevenzione dei rifiuti organici da attuare a scuola e da replicare per chi ne ha la possibilità anche a casa incrementando così anche la conoscenza e la sensibilità delle famiglie su questa importante pratica – spiega l’assessore all’ambiente, Matteo Francesconi -. Una pratica che permette di unire numerosi vantaggi ambientali, quali soprattutto il mancato trasporto del materiale ad impianti di trattamento, spesso distanti, e l’arricchimento dei terreni con prezioso nutrimento organico. Il compostaggio ha un importante valore educativo mostrando come gli elementi naturali possono trasformarsi in un problema ambientale se mal gestiti o in una preziosa risorsa se gestiti con intelligenza. Un’ ottima occasione per affrontare le tecniche di riciclo a scuola e per imparare ad imitare la natura che non produce rifiuti ma solo nuovi nutrienti. Il progetto è realizzato in sinergia con gli orti scolastici per valorizzare appieno le potenzialità dell’humus prodotto con il compostaggio. L’obiettivo è quello di estendere il progetto anche ad altre scuole nei prossimi mesi. Ringrazio la commissione mensa di Capannori per averci suggerito questo nuovo percorso educativo”.

Il progetto prevede anche momenti di formazione in classe per studenti e docenti che vedranno la partecipazione dell’assessore all’ambiente Matteo Francesconi e di operatori di Ascit.

fonte: https://www.loschermo.it

I bimbi di Savoca restano senza orto didattico, chiude APE aula di ecologia all’aperto

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COMUNCATO STAMPA
Agli organi di stampa e loro sedi
Oggetto: I bimbi di Savoca (Me) restano senza orto didattico, chiude APE aula di ecologia all’aperto
“Sindaco, Io non ti capisco perché vuoi toglierci questo spazio?”
Così Giulia di 8 anni reagisce alla nostra comunicazione circa la necessità di lasciare lo spazio gestito da Ape, Aula Permanente di Ecologia.
Ape è un’aula didattica all’aperto nata in uno spazio del Comune di Savoca, provincia di Messina, all’interno dell’area sportiva attrezzata gestita dall’omonima associazione per la promozione di una cultura ecologica nel territorio locale.
Quest’anno il Comune di Savoca ha deciso di non rinnovare più la convenzione. La motivazione è la conflittualità con la destinazione d’uso sportiva del luogo e soprattutto la volontà di voler ampliare l’area stessa, togliendo l’orto didattico e costruendo altre strutture.
Dal 2012 ad Ape hanno seminato, coltivato e raccolto i prodotti dell’orto più di 1500 bambini e bambine appartenenti a diversi Istituti Comprensivi, da Savoca a Messina e Catania. Insieme ai bambini e alle bambine, abbiamo scoperto il mondo dei semi, delle piante, costruito una serra didattica con più di 1500 bottiglie di plastica riusate, messo a dimora un numero imprecisato di piante orticole ed aromatiche antiche e rare oltre a
circa 30 alberi da frutto in uno spazio che originariamente ne aveva circa 5. Durante gli anni abbiamo ospitato laboratori sull’alimentazione sana e responsabile, sugli stili alimentari, sulle fonti di energia e sui materiali da riuso, sulla progettazione degli spazi, sia per bambini che per adulti.
Abbiamo trovato un piccolo parco giochi degradato e lo abbiamo trasformato in una piccola oasi di biodiversità che, onestamente, non ci sembra in conflitto con la destinazione d’uso sportiva di quello spazio. A nulla è servita la nostra proposta di trasformare lo spazio in nostra gestione in un luogo destinato alla fruizione di sport in natura e all’orto terapia, mantenendo così la destinazione d’uso attuale. Questo di fatto preserverebbe le specie vegetali impiantate negli anni e la biodiversità del luogo.
Ad APE è collegato anche l’orto condiviso “chi semina raccoglie” nato nel 2015 nel terreno adiacente all’aula all’aperto, grazie alla collaborazione tra la famiglia proprietaria dello spazio, il Comune, Ape, il Comitato Jonico Beni Comuni, Sementi Indipendenti e il Gruppo Agesci Scout di S. Teresa di Riva. Il valore aggiunto dell’orto condiviso è stato proprio il suo legame con lo spazio pubblico. Venendo a mancare APE anche l’orto condiviso potrebbe risentirne e essere a rischio. L’associazione Ape accetta, con rammarico e delusione, la decisione comunale di ampliare l’aria sportiva e ci sforziamo di comprenderla nonostante la nostra visione sia ispirata alla tutela e valorizzazione dei beni comuni ambientali. Non condividiamo la decisione di costruire altre strutture che poi saranno onerose da gestire. In questi anni, anche con il succedersi delle varie amministrazioni, abbiamo osservato la poca manutenzione dei luoghi dell’area attrezzata e temiamo che sarà difficile gestire le nuove aree che si creeranno.
Ci dispiace che in tutto il mondo si assista a processi di coprogettazione e riqualifica di spazi con la cittadinanza in vista della tutela e salvaguardia dei beni comuni ambientali mentre non capiamo come nel nostro territorio la tutela dell’ambiente, il recupero della cultura agricola locale, la promozione di stili alimentari responsabili siano considerati in opposizione o secondari alla fruizione sportiva.  Ci dispiace anche che il Comune non ci consideri una risorsa. Si sono accorti di noi in tutta Italia, varie testate nazionali ci hanno riconosciuto e raccontato come esperienza pilota . Ci hanno dedicato una tesi di laurea e tante persone ci hanno scritto per fare un’APE in diversi luoghi o per poter collaborare con noi volontariamente. Solo il nostro Comune non ci ha valorizzati. E lo precisiamo, nonostante non abbiamo mai ricevuto sovvenzioni, nemmeno per l’acquisto delle piante, abbiamo offerto un servizio educativo di alto valore per le scuole e cittadini.
Precisiamo anche che il Comune ha indicato altri luoghi dove trasferire l’Aula didattica: alcuni non facilmente accessibili, altri non visibili, o ancora altri senza strutture coperte e bagni. Pertanto consideriamo questi luoghi non idonei a svolgere le attività educative. Nei prossimi giorni provvederemo, come da richiesta del Comune, a togliere tutte le strutture, serra didattica compresa. Toglieremo anche le piante. Non vogliamo muoiano, soprattutto perché la maggior parte di esse è stata messa a dimora dai bambini. Stiamo provvedendo a trovare chi le adotterà e si prenderà cura di loro.
In questi anni abbiamo collaborato con svariati Associazioni, Enti, Scuole, Comuni, etc. Tanti di loro che ringraziamo, prima che partisse ogni comunicazione ufficiale con questo comunicato, ci hanno inviato una loro testimonianza di supporto e stima che alleghiamo alla presente, come memoria attiva del nostro operato.
In allegato le parole di chi ci ha conosciuto e ha lavorato con noi ci danno fiducia, rafforzano la visione ecologica che coltiviamo da anni e alleviano in parte l’amarezza di questi momenti. Lettere_supporto ape

Per maggiori informazioni:
Associazione APE , Aula Permanente di Ecologia
Mail: ape.ecologia@gmail.com
https://aulapermanentecologia.wordpress.com