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Riciclo in closed-loop nel fast food

In fase di sperimentazione in Francia presso i ristoranti della catena Cojean, con il supporto di Paccor.









Il produttore tedesco di imballaggi rigidi in plastica Paccor ha unito le forze con il riciclatore Tri.O & Greenwishes e la catena francese di fast food Cojean per avviare la sperimentazione del riciclo in circuito chiuso (closed-loop) di bicchieri, coppe e vaschette in poliestere utilizzati per il servizio ai tavoli.

Messo in cantiere all'inizio dell'anno, il progetto è partito alla fine di giugno con l'obiettivo di recuperare inizialmente tra 40 e 60 tonnellate di contenitori in PET, che una volta riciclati, torneranno a svolgere la loro funzione nei ristoranti della catena francese.
Paccor ha già sperimentato questo approccio con il programma "Circular Events", con il quale recupera bicchieri e contenitori in plastica dalle sedi di spettacoli, eventi sportivi e sagre; ha anche avviato uno schema di recupero nel settore del catering aeronautico.

fonte: www.polimerica.it


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Finanziamento a Coripet per i compattatori

Erogato da UniCredit con garanzia Green di SACE per potenziare la raccolta di bottiglie PET destinate al riciclo in closed-loop.













Coripet, consorzio autonomo costituito da produttori, trasformatori e riciclatori di bottiglie in PET, ha ottenuto da UniCredit un finanziamento di 2 milioni di euro, sostenuto dalla Garanzia Green di SACE, che verrà impiegato per incrementare l’acquisto e l’installazione di eco-compattatori su tutto il territorio nazionale, al fine di potenziare la raccolta di imballaggi in plastica destinati al riciclo in closed-loop (“bottle to bottle").

Un intervento in linea con gli obbiettivi previsti dalla direttiva SUP in termini di raccolta e riciclo di bottiglie PET: il 77% dell'immesso a consumo entro il 2025, che salirà al 90% nel 2029; inoltre, a partire dal 2025 le bottiglie dovranno contenere almeno il 25% di PET riciclato, per arrivare al 30% nel 2030.

“L’intesa raggiunta segna una tappa fondamentale nel nostro percorso, in quanto rappresenta un’accelerazione significativa per l’installazione degli ecocompattatori sul territorio nazionale - commenta Corrado Dentis Presidente di Coripet (nella foto) -. Alla luce della Direttiva SUP, recentemente entrata in vigore a livello comunitario, emerge più che mai l’esigenza di incrementare gli standard di raccolta e avvio a riciclo delle bottiglie PET, al fine di essere in linea con gli obbiettivi indicati dal legislatore UE”.

fonte: www.polimerica.it


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I microbi dello stomaco delle mucche sono mangia-plastica

Tra le plastiche che subiscono questa processo vi è il polietilene tereftalato (PET) utilizzato in bottiglie, imballaggi alimentari e tessuti sintetici













Interessante notizia divulgata nei giorni scorsi dalla stampa internazionale secondo cui alcuni scienziati hanno scoperto alcuni microbi nel liquido estratto dal rumine, la parte più grande dello stomaco di un ruminante (in cui rientrano i mammiferi ungulati come bovini e pecore), in grado di scomporre il cibo ingerito dall'animale.
Il rumine agisce da incubatore per questi microbi, che digeriscono o fermentano i cibi consumati da una mucca o da altri ruminanti, secondo l'Università del Minnesota. Da ciò, i ricercatori hanno pensato che alcuni microbi presenti nel rumine di una mucca avrebbero potuto digerire anche alcune plastiche come il poliestere. Questo in quanto, a causa delle loro diete erbivore, le mucche consumano un poliestere naturale prodotto dalle piante, chiamato cutina. E come poliestere sintetico, il PET condivide una struttura chimica simile a questa sostanza naturale. La cutina costituisce la maggior parte della cuticola, lo strato esterno ceroso delle pareti cellulari delle piante, per esempio può essere trovata in abbondanza nelle bucce di mele e pomodori, come affermato da Doris Ribitsch, senior scientist at the University of Natural Resources and Life Sciences in Vienna.

In particolare, una classe di enzimi chiamati cutinasi è in grado di idrolizzare la cutina, il che significa che si avvia una reazione chimica in cui le molecole d'acqua rompono la sostanza in particelle. Ribitsch e i suoi colleghi hanno isolato tali enzimi dai microbi verificando che le mucche potrebbero essere una fonte di simili microbi che divorano il poliestere.
In un nuovo studio pubblicato di recente i ricercatori hanno scoperto che i microbi del rumine della mucca potrebbero degradare non solo il PET ma anche altre plastiche come il tereftalato adipato di polibutilene (PBAT), utilizzato in sacchetti di plastica compostabili, e il polietilene furanoato (PEF), realizzato con materiali rinnovabili di origine vegetale.
Gli scienziati sono intenzionati a campionare i batteri mangia-plastica provenienti dal liquido del rumine e determinare quali enzimi specifici usano i batteri per abbattere la plastica. Se riuscissero a identificare gli enzimi in grado di essere potenzialmente utili per il il riciclo, potrebbero quindi ingegnerizzarli geneticamente in grandi quantità, senza la necessità di raccogliere tali microbi direttamente dallo stomaco della mucca. In questo modo, gli enzimi possono essere prodotti con facilità e in modo economico, per un utilizzo su scala industriale.
In questo senso, Ribitsch e il suo team hanno già brevettato un metodo di riciclaggio in cui i materiali tessili vengono esposti a vari enzimi in sequenza.


fonte: www.greencity.it



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In rPET, riciclabile e riutilizzabile

L'austriaca Alpla sta mettendo a punto per Vöslauer una bottiglia in PET riutilizzabile più volte, leggera e dal design accattivante.



Alpla sta collaborando con il fornitore austriaco di acque minerali Vöslauer allo sviluppo di una nuova bottiglia in PET con il 30% di riciclato e al tempo stesso riciclabile a fine vita, pensata anche per essere riutilizzata più volte.

Sugli scaffali nella primavera del prossimo anno, la nuova bottiglia avrà un peso di 55 grammi, quindi il 90% più leggera di una in vetro con la stessa funzionalità. La principale sfida è stata progettare una bottiglia riutilizzabile dalle forme aggraziate e leggera, al tempo stesso stabile e infrangibile.

La quota di riciclato, inizialmente pari al 30%, sarà progressivamente aumentata al fine di ridurre l'impronta di carbonio dell'imballaggio. In questo modo, Vöslauer ha stimato di poter eliminare circa 420 tonnellate di emissioni di carbonio ogni anno. La fonte austriaca era già passata tre anni fa al 100% rPET per le bottiglie monouso.

Se passa attraverso dodici cicli, la bottiglia può rimanere in circolazione anche per tre o quattro anni. Rispetto alle bottiglie riutilizzabili in vetro, l'impronta di carbonio di quelle in plastica, sempre riutilizzabili, è valutata in circa il 30 percento in meno.

fonte: www.polimerica.it


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Riciclo di PET in Indonesia

Indorama costruirà un nuovo impianto sull'isola di Giava per contribuire alla riduzione del marine litter.



Il produttore thailandese di poliestere Indorama Ventures ha in programma di avviare un nuovo impianto di riciclo a Karawang, nell'isola di Giava, capace di trattare ogni anno due miliardi di bottiglie PET, supportando il piano lanciato dal governo indonesiano per ridurre l'inquinamento degli oceani.

L'infrastruttura sarà avviata nel 2023 creando 217 nuovi posti di lavoro. L'impianto tratterà le bottiglie post-consumo fornendo materiale in scaglie che, una volta rigenerato, sarà utilizzato dalla stessa Indorama per applicazioni a contatto con alimenti.

Il piano nazionale avviato dal governo indonesiano per contrastare il marine litter punta a ridurre del 70% i rifiuti in plastica dispersi nell'ambiente rispetto ai livelli 2017.

Indorama è presente nel paese con sei impianti produttivi. Il gruppo thailandese si è impegnato, a livello mondiale, a riciclare almeno 750.000 tonnellate annue di PET entro il 2025, investendo in questo programma fino a 1,5 miliardi di dollari. A maggio, la società aveva annunciato interventi per potenziare il riciclo di PET in India e negli Stati Uniti (leggi articolo)

fonte: www.polimerica.it



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L'Olanda allarga il deposito su cauzione

Da luglio il sistema sarà esteso anche alle bottiglie PET con capacità inferiore al litro. Poi toccherà alle lattine.















Dal prossimo 1° luglio il deposito su cauzione viene esteso in Olanda anche alle bottiglie PET di piccolo formato, inferiore al litro di capacità. Rispetto a quello per le bottiglie più grandi, già in vigore nel paese, sarà di importo più basso, ovvero 15 centesimi di euro contro 25 centesimi.

La raccolta delle bottiglie, con restituzione del corrispettivo, avverrà nei supermercati, punti vendita presso le stazioni ferroviarie e le stazioni di servizio sulle autostrade. Saranno invece esentati alberghi, bar, ristoranti e piccole attività commerciali. Scuole e società sportive potranno aderire su base volontaria.
Nel complesso i punti di raccolta saranno circa 12mila in tutto il paese.

La gestione del sistema di deposito su cauzione è affidata ai produttori di bottiglie. La decisione di estenderlo anche al formato inferiore al litro è frutto del fallimento di un accordo volontario siglato tre anni fa dal governo con le associazioni imprenditoriali e quella dei comuni olandesi che si proponeva di ridurre tra il 70% e il 90% il volume di contenitori dispersi nell'ambiente. Secondo il ministero dell'ambiente olandese, delle 900 milioni di bottigliette PET immesse al consumo, circa 100 milioni finiscono nell'ambiente, mentre il sistema di deposito consentirà di recuperare il 90% delle bottiglie di plastica, piccole e grandi.

Il passo successivo sarà introdurre il deposito su cauzione anche per le lattine, che entrerà in vigore se entro l'autunno il numero di contenitori di alluminio dispersi in ambiente non verrà ridotto del 70-90%.

fonte: www.polimerica.it


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Eco-compattatori in Basilicata

Siglato un accordo con Corepla per favorire la raccolta differenziata di bottiglie e contenitori in PET.




Regione Basilicata finanzierà con 3 milioni di euro i Comuni del territorio che decideranno di installare eco-compattatori per la raccolta di bottiglie PET. É questo uno dei punti dell'accordo siglato con Corepla per favorire la raccolta differenziata di contenitori in plastica.

La decisione è stata presa dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa: “Una prima fase – spiega l’assessore – sarà orientata ad individuare i luoghi sui quali collocare gli eco-compattatori, in relazione alle caratteristiche topografiche dei territori. I Comuni, successivamente, potranno aderire all’accordo partecipando a bandi di gara o manifestazioni di interesse".

Oltre all'incentivo, grazie al risparmio di costi legati alla raccolta differenziata i cittadini potranno beneficiare di una riduzione della la tassa per la raccolta dei rifiuti.

Corepla ha siglato l'anno scorso un accordo analogo per l'installazione di macchinette "mangiaplastica" a Genova (nella foto).

fonte: www.polimerica.it



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Ecocompattatori nei negozi Leroy Merlin

Accordo con il Consorzio Coripet per la raccolta di bottiglie PET finalizzata al riciclo 'bottle-to-bottle'.















La catena del fai-da-te Leroy Merlin sta installando presso i punti vendita di nove città italiane gli ecompattatori di bottiglie PET del circuito Coripet.
In cambio del conferimento delle bottiglie, i consumatori riceveranno sconti collegati al programma di fedeltà Ideapiù.

Leroy Merlin è il primo player della GDO Non Food ad aderire al progetto di riciclo “bottle to bottle” di Coripet, consorzio volontario, autonomo, senza fini di lucro, che opera nella gestione del riciclo delle bottiglie PET.

Le macchine "mangia-plastica" saranno installate nei punti vendita di Roma Salaria e Porta di Roma, Torino Giulio Cesare, Moncalieri (TO), Carugate (MI), Brescia, Piacenza, Treviso, Marcon (VE) e Ancona. I due partner si sono prefissi di estendere l’iniziativa all’intera rete di negozi sul territorio italiano, con l’annuncio di nuovi punti vendita nei prossimi mesi.

“L’adesione al nostro progetto di un’azienda così importante è motivo di grande soddisfazione - sottolinea Corrado Dentis, Presidente di Coripet -. Questa partnership va nella direzione giusta per facilitare il raggiungimento degli obiettivi imposti dal legislatore con la Direttiva SUP, che prevedono entro il 2025, il 77% di raccolta per il riciclo”.

Leroy Merlin conta ad oggi 50 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale per un fatturato di oltre 1,64 miliardi di euro e 7.000 collaboratori.

fonte: www.polimerica.it


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Coripet rinnova accordo con ANCI

Regola l'accesso alla raccolta differenziata dei contenitori in PET per liquidi a livello territoriale. Sarà valido fino al perfezionamento dell’accordo definitivo di comparto.















Coripet - sistema per la gestione diretta delle bottiglie in PET - ha rinnovato l'accordo con ANCI (Associazione dei Comuni italiani) che regola l'accesso alla raccolta differenziata dei contenitori in PET per liquidi effettuata dai comuni o loro delegati.
L’intesa, siglata per la prima volta nel maggio 2020, resterà in vigore fino al perfezionamento dell’accordo definitivo di comparto, in corso di definizione tra tutti gli operatori, che consentirà di allineare i singoli accordi stipulati fino ad oggi.

Rimangono confermate le singole convenzioni locali, su tutto il territorio nazionale, per la raccolta differenziata del PET di competenza Coripet - fa sapere il consorzio -. Così come l'impegno a pagare direttamente ai Comuni, o ai loro delegati, la quota di pertinenza per il servizio di raccolta degli imballaggi in PET per liquidi alimentari presenti nella raccolta differenziata. L’accordo fissa anche un corrispettivo economico, migliorativo per i comuni. Accanto al sistema pubblico di raccolta differenziata, il PET viene intercettato e riciclato anche mediante l’installazione di eco compattatori, funzionali al bottle to bottle.


Il presidente dell'Anci Antonio Decaro esprime soddisfazione: "Bene la proroga, auspichiamo si possa arrivare presto a un accordo di comparto che possa aumentare i corrispettivi per i Comuni e, pertanto, diminuire i costi per i cittadini del sistema integrato dei rifiuti".
“Siamo lieti che si siano stabilizzati i rapporti con ANCI e i Comuni – afferma Corrado Dentis, presidente Coripet (nella foto) –. Questo rinnovo dovrà traghettarci vero il più ampio accordo di comparto che comprenderà tutti i settori di riciclo coinvolgendo tutti gli attori della filiera. Si tratta di un altro passo significativo verso il definitivo sviluppo dell’economia circolare in Italia".

fonte: www.polimerica.it


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Formula 1 contro il monouso

Bottiglie di plastica sostituite con borracce e pass per l'ingresso ai paddock in materiale riciclato post-consumo.



Pur non spiccando tra gli sport più sostenibili, avendo a che fare con motori e combustibili fossili, la Formula 1 si appresta ad introdurre un divieto a utilizzare bottiglie monouso in plastica che riguarderà l'intero staff; le bottiglie verranno rimpiazzate con borracce e contenitori riutilizzabili più volte.
A questo scopo, saranno anche installati punti di ricarica nei paddock durante i Gran Premi, a partire dai test prestagionali che si stanno tenendo in questi giorni nel Bahrain.
FIA ha anche precisato che gli operatori di telecamere e altro personale sul campo, riceveranno sacche contenenti acqua a sufficienza per l'intera giornata.

Inoltre, i pass per l'ingresso ai paddock rilasciati al personale della F1 e della FIA, ai team, ai giornalisti e agli ospiti verranno prodotti con PET riciclato ottenuto - si stima - da oltre 143.000 bottiglie di plastica usate.

L'obiettivo è eliminare tutta la plastica monouso dai Gran Premi di Formula 1 entro il 2025 e raggiungere l'obiettivo Net Zero Carbon entro il 2030.

fonte: www.polimerica.it


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Coca-Cola 100% rPET negli USA

Sviluppata anche una nuova bottiglia da 0,4 litri. L'obiettivo è ridurre del 20% il consumo di polimero vergine in Nord America.









Coca-Cola sta lanciando sul mercato nordamericano una nuova bottiglia PET da 13.2-oz (0,4 litri) prodotta interamente con plastica riciclata, iniziando - già da questo mese - a distribuire in California e Florida i prodotti a marchio (Coke, Diet Coke, Coke Zero Sugar, Coca-Cola Flavors), per poi estendere l'ambito di utilizzo anche ad altre bevande gasate nel corso dell'estate e raggiungere nuovi stati. La bottiglia, la prima in rPET prodotta da Coca-Cola negli Stati Uniti, è stata ridisegnata per utilizzare meno materiale, anche grazie al formato ridotto, ritenuto idoneo per un consumo fuori casa e occasionale.

Il passaggio al PET riciclato interesserà, nel corso dell'anno, anche le bottiglie da 20 once (0,6 litri) per bevande e acque minerali a marchio Coca-Cola, Dasani e Smartwater. Il marchio Sprite introdurrà una bottiglia trasparente da 13.2-oz in 100% rPET a New York, in California e in Florida a partire da questo mese. Entro la fine del 2022, inoltre, tutti le bottiglie Sprite passeranno a imballaggi trasparenti (ora sono colorati), più facili da riciclare in ottica bottle-to-bottle.
Per aumentare la consapevolezza dei consumatori verso un fine vita sostenibile, tutte le bottiglie in PET riciclato riporteranno sull'etichetta il cliam “Recycle Me Again” (Riciclami ancora).

L'iniziativa comporterà, a regime, una riduzione del 20% del consumo di plastica vergine rispetto ai livelli del 2018, con un risparmio di 10.000 tonnellate annue di emissioni di gas serra.


La multinazione statunitense ha già avviato da tempo in Europa un programma di sostituzione delle bottigle in PET con quelle in r-PET (leggi articolo).

Tutte queste iniziative rientrano nel più ampio programma World Without Waste lanciato tre anni fa dal colosso di Atlanta, con l’obiettivo di rendere riciclabili tutte le confezioni entro il 2025, utilizzare almeno il 50% di PET riciclato nelle bottiglie a livello globale entro il 2030 e raccogliere e riciclare entro il 2030 l’equivalente di ogni bottiglia o lattina venduta.

fonte: www.polimerica.it


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Coripet ed Esselunga insieme per riciclare PET

In tre supermercati bergamaschi della catena GDO sono stati installati eco-compattatori forniti da Coripet per il recupero 'bottle-to-bottle'.



Coripet ha installato tre nuovi eco-compattatori per la raccolta di bottiglie in PET in altrettanti punti vendita Esselunga a Bergamo, primo risultato dell’intesa siglata a dicembre (leggi articolo) tra il Consorzio e il Comune per avviare su tutto il territorio cittadino il processo di recupero “bottle to bottle”.

I clienti di Esselunga, mediante la APP Coripet o la Carta Fìdaty, possono accedere alla macchina e inserire le bottiglie, che devono essere introdotte vuote, non schiacciate, con tappo, etichetta e codice a barre leggibile; in questo modo guadagnano punti che danno diritto a buoni sconto per l’acquisto di acqua minerale.

“Questa partnership – sottolinea Corrado Dentis, presidente Coripet - va nella direzione giusta per facilitare il raggiungimento degli obiettivi imposti dal legislatore con la Direttiva SUP, che prevedono entro il 2025, il 77% di raccolta per il riciclo. Con un comportamento responsabile e un piccolo gesto, quale è quello del conferimento delle bottiglie negli eco-compattatori, facciamo del bene all’ambiente, la cui salvaguardia assume sempre di più un ruolo centrale per il nostro futuro”.

Coripet punta sul recupero “da bottiglia a nuova bottiglia” per arrivare a raccogliere, riciclare, recuperare il 90% delle bottiglie di plastica PET immesse sul mercato dalle aziende produttrici consorziate.

fonte: www.polimerica.it


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Tecnologia di riciclo italiana agli antipodi

Amut è capofila per un impianto chiavi in mano destinato alla selezione e riciclo bottle-to-bottle di PET post-consumo in Australia.











Amut torna in Australia dopo vent'anni per fornire, nello Stato di Victoria, un impianto "chiavi in mano" destinato alla selezione e il riciclo bottle-to-bottle di PET post-consumo, trasformato in scaglie, con una capacità annua di 23.000 tonnellate. Particolarità dell'impianto sono il recupero a monte del materiale contaminante per un successivo riutilizzo, la possibilità di trattare anche lotti di contenitori in PET e vassoi a bassa viscosità e l'attenzione verso i consumi di energia e acqua, quest'ultima preziosa nel continente australiano.

La linea di selezione e lavaggio, che entrerà in funzione l'anno prossimo, prevede un sistema automatico per rimuovere il filo di ferro dalle balle e la tecnologia brevettata dal costruttore novarese per la rimozione a secco di tutte le etichette. Il sistema di selezione automatica, tramite sensori NIR, è in grado di separare dal flusso di rifiuti plastici le bottiglie in poliolefina, quelle di PET colorato, contenitori o vassoi in PET, lattine di alluminio, separati e conservati in appositi bunker per essere in seguito pressati in balle a seconda del loro secondo utilizzo.
Inoltre, per garantire la completa rimozione delle etichette adesive a pressione e della colla a caldo, insieme a tutti i contaminanti organici, l'impianto verrà dotato di un doppio "Friction Washer", anche questo brevettato da Amut.

I progettisti hanno pensato anche al recupero delle chiusure in materiale poliolefinico, grazie alla presenza di due vaschette di separazione, poste prima e dopo i due Friction Washer; dal materiale, asciugato mediante centrifuga, verranno eliminate le etichette residue mediante un sistema di separazione ad aria, prima dello stoccaggio in big bag.

Al fine di contenere la quantità di materiali fini è prevista una seconda macinazione per le scaglie cosiddette oversize, prima del'ingresso nei silos di miscelazione e, successivamente, nel controllo scaglie mediante rivelatori NIR che agiscono su polimero, colore e metallo.

Per Amut si tratta di un ritorno in Oceania: nel 2000, pochi mesi prima dell'apertura dei Giochi Olimpici di Sydney , il costruttore italiano aveva consegnato a Coca Cola Amat il primo impianto al mondo per il riciclo di bottiglie in PET post-consumo, finalizzato alla produzione di rPET grado alimentare.

fonte: www.polimerica.it

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Riciclo sul podio

Premiati i sette vincitori dei Plastics Recycling Awards Europe 2020: cinque applicazioni, una tecnologia di riciclo e il Plastics Recycling Ambassador dell'anno.






Nel corso della conferenza annuale della Federazione dei riciclatori europei di materie plastiche (PRE), Plastics Recycling Show Europe, quest'anno in edizione virtuale a causa della pandemia, sono state premiate cinque applicazioni con materiale riciclato in altrettante categorie (automotive ed E/E, costruzioni, prodotti per la casa e tempo libero, imballaggi, innovazione tecnologica), una innovazione nelle tecnologie di processo e un personaggio distintosi nel promuovere i temi del riciclo (Plastics Recycling Ambassador).


I sette vincitori del Plastics Recycling Awards Europe 2020 riceveranno un trofeo stampato in 3D con ABS riciclato proveniente dalle plance di auto giunte a fine vita, ornato con un elemento colorato ottenuto dal riciclo di tappi in polietilene, modellato al laser.

Nella categoria Automotive, Electrical or Electronic Product il premio è stato assegnato a Philips per la macchina per caffè Senseo Viva Café Eco (foto a destra), contenente numerosi componenti in plastica riciclata, utilizzati non solo all'interno dell'apparecchio, ma anche nelle parti estetiche: se si escludono gli elementi a contatto con alimenti, il 75% della plastica utilizzata nella macchinetta proviene infatti da riciclo. Realizzata nell'ambito del progetto di ricerca europea PolyCE, Senseo Viva Café Eco ha visto la collaborazione di MGG Polymers e Sitraplas per la fornitura e la trasformazione di plastiche rigenerate.


Il Plastics Recycling Awards Europe 2020 nella categoria Building & Construction è andato a GreenMatter per una linea di mobili e attrezzature per esterni prodotti con polietilene ricavato dal riciclo di erba sintetica (foto a sinistra), che ha portato alla creazione di una filiera virtuosa che comprende la raccolta, il trattamento e il riciclo dei manti artificiali fino alla produzione di elementi per la realizzazione di tavoli da esterni, staccionate, fioriere, pali.


La categoria Household & Leisure ha visto trionfare la valigia S’cure ECO Post Consumer di Samsonite, realizzata con polipropilene ottenuto dal riciclo di rifiuti domestici post-consumo, mentre per il Packaging è salita sul podio Danone con il contenitore 'collassabile' da 5 litri evian (re)new, destinato alla fornitura di acqua per consumo domestico con l'ausilio di un erogatore (foto a destra) ; il contenitore semirigido, riciclabile, è costituito da rivestimento esterno in PET riciclato, che si contrae man mano che la 'bolla' si svuota. Rispetto ad una bottiglia tradizionale da 1,5 litri, la soluzione sviluppata da Danone consuma il 66% in meno di plastica per ogni litro trasportato.


La società belga Verstraete IML ha ricevuto il premio per l'innovazione di prodotto, Recycled Product Technology Innovation, grazie alla chiusura SealPPeel (foto a sinistra), soluzione monomateriale in polipropilene, priva di strato di alluminio, completamente riciclabile, per la termosaldatura di imballaggi in PP, PS e PET.

Il premio alle tecnologie di riciclo, Recycling Machinery Innovation, è andato quest'anno a Caroda e a MAS Maschinen-und Anlagenbau Schulz per il processo di riciclo di film plastici Gel-less, basato su un estrusore bivite corotante conico che non richiede interventi preventivi di pre-densificazione o agglomerazione, dotato di un'ampia bocca di alimentazione per film.


Infine, come Plastics Recycling Ambassador dell'anno è stata nominata la Prof. Kim Ragaert della Ghent University (foto a destra), ingegnere dei polimeri alla guida di un team di ricerca multidisciplinare che lavora sul miglioramento del riciclo meccanico dei materiali termoplastici. La sua principale attività di ricerca riguarda lo sviluppo di modelli predittivi sulla qualità delle plastiche riciclate contaminate, ovvero su come la qualità dei rigenerati viene influenzata dalla presenza di altri polimeri indesiderati, inchiostri o strati barriera.

fonte: www.polimerica.it


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Quasi 100% di riciclo bottiglie PET in Germania

Uno studio della tedesca GVM fa il punto sulla gestione delle bottiglie in plastica per bevande e il riutilizzo di PET riciclato.










Secondo uno studio condotto dalla società tedesca GVM, che si occupa di ricerche di mercato ("Aufkommen und Verwertung von PET-Getränkeflaschen in Deutschland 2019”, emergenza e riciclo di bottiglie PET in Germania nel 2019), il modello tedesco sembra essere in grado di fornire una risposta al recupero delle bottiglie PET per bevande, anche grazie all'introduzione del deposito su cauzione ('pfandsystem').

Dallo studio emerge infatti che il 94% di tutte le bottiglie per bevande in PET immesse al consumo viene recuperato e il tasso di riciclo è pari al 97,5% che sale al 99,9% considerando anche il recupero energetico.

fonte: www.polimerica.it


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