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Il 23 marzo 2021 la terza Conferenza nazionale sull’economia circolare 2021

Durante l’evento verrà presentato il terzo Rapporto sull’economia circolare in Italia 2021, elaborato dal Circular Economy Network in collaborazione con Enea









La Conferenza Nazionale sull’Economia Circolare arriva quest’anno alla sua terza edizione, in diretta streaming dai canali ufficiali del Circular Economy Network, il 23 marzo 2021 alle ore 10:00. Durante l’evento verrà presentato il terzo Rapporto sull’economia circolare in Italia 2021, elaborato dal Circular Economy Network in collaborazione con Enea.

Quest’anno il tema centrale è il rapporto tra economia circolare e transizione alla neutralità climatica.

Il rapporto farà il punto della situazione aggiornando dati e proposte, anche alla luce del nuovo Piano di azione europeo per l’economia circolare. Saranno presentati gli indicatori e i numeri che consentono di misurare lo stato di avanzamento della circolarità nell’insieme dell’economia italiana e di profilare le azioni necessarie al raggiungimento della neutralità climatica in relazione alle sfide ambientali e al Green Deal.

Alla vigilia del lancio del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza quali sono le priorità per rilanciare l’economia circolare? Quali sono le principali sfide da affrontare? È in che modo lo sviluppo dell’economia circolare può contribuire anche al raggiungimento degli obiettivi sul clima.

La Conferenza sarà l’occasione per un confronto su questi temi, di grande valore strategico per il nostro Paese, con gli esperti e i rappresentanti delle imprese, degli enti di ricerca, del Governo.

Il programma sarà disponibile a breve, è intanto possibile registrarsi al seguente form online per ricevere tutti gli aggiornamenti e le modalità di collegamento.

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fonte: www.ecodallecitta.it


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CEN: abrogare le norme che ostacolano l'economia circolare

Circular Economy Network, la rete creata da FSS e da 14 imprese e associazioni di imprese, chiede che vengano abrogate le norme che ostacolano la trasformazione, dopo idoneo trattamento, di un rifiuto in materia riutilizzabile






Il CEN-Circular Economy Network, la rete creata dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e da 14 imprese e associazioni di imprese, chiede che nello strumento legislativo di semplificazione annunciato dal governo vengano abrogate le norme che ostacolano la trasformazione, dopo idoneo trattamento, di un rifiuto in materia riutilizzabile, rispettando così la direttiva europea. Lo si legge in una nota diffusa dall’organizzazione stessa.

Nella legge 2 novembre 2019 n. 128, di conversione con modifiche del Decreto Legge 3 settembre 2019 n. 101 che regola la trasformazione dei rifiuti in nuova materia, infatti, sono state inserite delle norme, in materia di controlli, che rendono macchinoso e incerto il processo che è alla base dell’economia circolare. L’articolo 14 bis consente alle Regioni, nei casi non regolati a livello europeo o con decreto ministeriale nazionale, di autorizzare caso per caso la cessazione della qualifica di rifiuto, applicando sia le condizioni sia i criteri dettagliati stabiliti dalle direttive europee in materia. Queste autorizzazioni caso per caso sono necessarie per non fermare importanti e innovative attività di riciclo, visti i tempi lunghi diversi anni dei decreti ministeriali End of waste. Nei commi dal 3 bis al 3 sexies però - avverte il CEN - si aggiunge un ulteriore regime speciale di controlli, tanto farraginosi quanto inutili, che portano a una procedura complessa, non prevista dalla Direttiva europea in materia né da altri Stati europei, creando così incertezza sull’efficacia delle autorizzazioni rilasciate dalle Regioni e scoraggiando nuovi investimenti.

"È una contraddizione rispetto allo spirito e al testo delle direttive europee e alle intenzioni manifestate dal governo in tema di economia circolare”, dichiara Edo Ronchi, presidente del CEN. “In questo modo si fa un passo avanti e due indietro, rischiando di paralizzare un settore indispensabile per il rilancio dell’economia italiana. C’è inoltre la concreta possibilità di aprire conflitti tra il sistema ISPRA - ARPA e le Regioni, poiché si attribuisce a un organo tecnico-strumentale la possibilità di contestare una decisione politico -amministrativa delle Regioni e di proporne l’annullamento al Ministero dell’Ambiente”.

”Se si vuole favorire la ripartenza e lo sviluppo dell’economia circolare, uno dei punti di forza tradizionali del sistema Italia - aggiunge Ronchi - occorre agire eliminando le incertezze e le cavillosità che frenano lo sviluppo della green e della circular economy. Chiediamo quindi che nello strumento di semplificazione burocratica previsto vengano abrogati i commi dal 3 bis al 3 sexies dell’articolo 14 bis della legge 2 novembre 2019, n.128: siamo l’unico Paese a imporre un regime di doppio controllo. La fase di rilancio auspicata ha bisogno di norme chiare e di un sostegno ad attività che migliorano la bilancia commerciale del Paese, creano occupazione e consentono di recuperare risorse strategiche”.

Hanno aderito alla proposta 33 organizzazioni di impresa: Circular Economy Network, Conai, Ecodom, Cobat, Ecopneus, Federbeton, Aitec, Angam, Assorem, Assocarta, Federazione Carta E Grafica, Cdcraee, Assovetro, Associazione Firi, Legacoop Produzione E Servizi, Assorimap, Assolombarda, Cna, Conoe, Aira, Coreve, Utilitalia, Consorzio Carpi, Assofermet, Cdcnpa, Coldiretti, Consorzio Ricrea, Conip, Fise Unicircular, Fise Assoambiente, Confcooperative, Remedia, Greentire


fonte: https://www.e-gazette.it/


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Il Circular Economy Network presenta in diretta streaming il “Rapporto sull’economia circolare in Italia 2020”

Il Rapporto 2020, elaborato in collaborazione con Enea, farà il punto sull’economia circolare in Italia.

Alla vigilia del recepimento di un pacchetto di nuove direttive europee e del lancio di un vasto programma europeo di Green deal, è, infatti, più che mai evidente che l’’economia circolare ha un ruolo decisivo proprio nel Green deal: riduce gli impatti ambientali e climatici e genera vantaggi economici e occupazionali, promuovendo un risparmio ed un uso più efficiente e rinnovabile dei materiali e dell’energia.
Focus di questa’anno sarà l’approfondimento sulla bioeconomia rigenerativa, settore quantitativamente e qualitativamente importante dell’economia circolare che può contribuire sia a consolidare il futuro di settori, come l’agroalimentare, già di successo, sia ad aprire nuovi sviluppi, in particolare col rilancio di siti e di attività industriali dismesse, sia di territori considerati marginali.
Potete seguire la diretta streaming della presentazione del rapporto su questa pagina e sul profilo Facebook del Circular economy network.

LA DIRETTA



fonte: https://circulareconomynetwork.it

EOW, Quando lo Sbocca Cantieri blocca il riciclo

Dagli inerti da costruzione e demolizione agli oli usati, un dossier del Circular Economy Network riporta alcuni casi di attività di riciclo paralizzate.








fonte: https://www.ricicla.tv

Circular Economy Network: a Roma la prima Conferenza e la presentazione del Rapporto 2019

Per fare il punto sullo stato dell’arte dell’economia circolare in Italia e nel confronto europeo, è in programma a Roma il prossimo 1 marzo la Conferenza Nazionale sull’economia circolare, organizzata dal Circular Economy Network


























L’Italia è al secondo posto fra i principali Paesi europei per tasso di circolarità e nel solo nel 2016 ha riciclato il 45% dei rifiuti urbani prodotti, solo la Germania fa di più. Per fare il punto sullo stato dell’arte dell’economia circolare in Italia e nel confronto europeo, si svolgerà a Roma il prossimo 1 marzo la Conferenza Nazionale sull’economia circolare, organizzata dal Circular Economy Network
Il Circular Economy Network, promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile insieme ad un gruppo di imprese e associazioni di imprese, in occasione della Conferenza presenterà il suo primo “Rapporto sull’economia circolare in Italia 2019”, elaborato in collaborazione con ENEA.
Il Rapporto valuta le performance dell’Italia rispetto all’attuazione della Strategia europea sull’economia circolare, in particolare tenendo conto della produzione, del consumo, della gestione dei rifiuti, del mercato dei materiali riciclati, dei settori come la plastica e i rifiuti alimentari, degli investimenti, dell’occupazione e dell’innovazione. Il Rapporto analizza non solo il contesto italiano ma fornisce anche un confronto con le principali economie europee.
La conferenza rappresenta anche un’occasione di confronto con il mondo delle imprese e del lavoro, enti di ricerca, esperti, rappresentanti del Governo e del Parlamento, su un tema di grande valore strategico per il Paese sia dal punto di vista ambientale che economico.
Roma, 1 marzo – Nazionale Spazio Eventi, Via Palermo 10 – dalle 9:30 alle 13.00
Il programma dell’evento sarà disponibile a breve, nel frattempo potete bloccare la data in agenda e registrarvi, usando il link di seguito:
Form di registrazione online |Link