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Decreto FER 1, c'è la firma dei Ministri Di Maio e Costa


















È ufficiale: il decreto FER 1 è stato firmato dai Ministri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente, e quindi inviato per la registrazione alla Corte dei Conti prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.


Secondo i dati riportati nel comunicato stampa del MiSE, l'attuazione del provvedimento consentirà la realizzazione di impianti per una potenza complessiva di circa 8.000 MW, con un aumento della produzione da fonti rinnovabili di circa 12 miliardi di kWh e con investimenti attivati stimati nell’ordine di 10 miliardi di euro.

Per quanto riguarda il regime di sostegno all'idroelettrico, intorno al quale negli ultimi mesi si erano concentrate le attenzioni del Governo e della Commissione Ue, risulta che "saranno ammessi agli incentivi solo gli impianti idroelettrici in possesso di determinati requisiti che consentano la tutela dei corpi idrici, e in base a una valutazione dell’Arpa". Il comunicato stampa del MiSE conferma anche il premio di 12 €/MWh - in aggiunta agli incentivi sull’energia elettrica - per gli impianti fotovoltaici realizzati al posto delle coperture in amianto o eternit.

"Un grande lavoro di squadra dei due ministeri, Ambiente e Sviluppo economico, che darà impulso alla produzione di energia rinnovabile, creando migliaia di nuovi posti di lavoro – ha dichiarato Di Maio – e puntando alla attuazione della transizione energetica, in un’ottica di decarbonizzazione".

"E’ una vera e propria rivoluzione copernicana, un cambio di paradigma – ha commentato Costa – si premia l’autoconsumo di energia per gli impianti su edificio fino a 100 kW e l’eliminazione dell’amianto, si incentiva la produzione di energia sostenibile oltre che rinnovabile. Questo decreto è una grande opportunità di sviluppo e di tutela ambientale".

Purtroppo i due ministeri non hanno diffuso il testo definitivo del provvedimento, per il quale occorrerà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Riferimenti

Rinnovabili, Di Maio e Costa firmano il decreto FER1
il comunicato stampa del MiSE



fonte: www.nextville.it

Decreto FER1, in dirittura d’arrivo ma con modifiche al mini idro

Dai requisiti per accedere agli incentivi per l’idroelettrico alle nuove modalità di premialità per l’autoconsumo fotovoltaico: ecco cosa cambia nell’ultima versione del decreto


















Dopo l’ok di Bruxelles, il decreto FER1 torna nelle mani dei Ministeri competenti per le ultime limature e la pubblicazione. Un passaggio obbligato soprattutto se si considera che il ritardo accumulato in questi mesi aveva fatto decadere le prime date d’asta inserite nel provvedimento. Ancora nessuna tempistica certa sulla firma del testo finale: la bozza attuale, l’ultima versione ritoccata dal Ministero dell’Ambiente e consegnata nel mani di quello dello Sviluppo Economico, riporta novità per venire incontro ad alcune delle osservazione della Commissione europea. Il grande nodo da sciogliere è ovviamente quello riguardante il mini idroelettrico.

La revisione del testo, in ambito dei requisiti specifici per accedere agli incentivi del decreto FER 1, introduce una doppia possibilità per i progetti di mini idroelettrico. La prima richiede la certificazione da parte dell’ente locale che ha rilasciato la concessione, delle  “quattro i” del decreto 23 giugno 2016 (articolo 4, comma 3) ossia che l’impianto
i. sia realizzato su canali artificiali o condotte esistenti, senza incremento né di portata derivata dal corpo idrico naturale, né del periodo in cui ha luogo il prelievo;
ii. utilizzi acque di restituzioni o di scarico di utenze esistenti senza modificare il punto di restituzione o di scarico;
iii. utilizzi salti su briglie o traverse esistenti senza sottensione di alveo naturale o sottrazione di risorsa;
iv. utilizzi parte del rilascio del deflusso minimo vitale al netto della quota destinata alla scala di risalita, senza sottensione di alveo naturale.

In alternativa si potrà richiedere al Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) l’attestato di conformità alle Linee guida sulla qualità dei corpi idrici emanate nel 2017 dal Ministero dell’Ambiente. Il concessionario è tenuto ad allegare la medesima verifica alla documentazione da trasmettere al GSE.

Altre novità apportate rispetto la precedente versione, il numero e le date delle gare: per ovvi motivi le aste non partiranno prima di settembre. Per la precisione il testo riporta la prima gara il 30 settembre 2019, riducendo di una sessione le aste previste e aumentando di conseguenza il contingente dell’ultima.

Cambiano anche le modalità di riconoscimento del premio sull’autoconsumo: per gli impianti di potenza fino a 100 kW su edifici, sulla quota di produzione netta consumata in sito è attribuito un premio pari a 10 euro il MWh cumulabile con quello per i moduli in sostituzione di coperture contenenti amianto. Il premio è riconosciuto a posteriori a patto che l’energia auto consumata sia superiore al 40% della produzione netta.

fonte: www.rinnovabili.it