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Libero scambio a Palermo. Stillo (Rete Onu): ‘C’è una richiesta di regolamentazione da parte dei partecipanti’














Alessandro Stillo, presidente di Rete Onu, commenta così l’inizio della sperimentazione di un “Mercato dell’usato e del libero scambio nel quartiere Albergheria” a Palermo
05 luglio, 2019
“È il segno della necessita di una regolamentazione che dia modo di far emergere, a certe condizioni, i protagonisti di questo settore”. Alessandro Stillo, presidente di Rete Onu, commenta così l’inizio della sperimentazione di un “Mercato dell’usato e del libero scambio nel quartiere Albergheria” a Palermo.
“L’iniziativa – prosegue Stillo – è il segno che se si vuole governare un territorio bisogna cercare di far emergere in modo positivo queste esperienze, che dal punto di vista ambientale sono sicuramente positive. Un mercato come quello di Palermo, rispetto ad esempio a quello di Torino, si traduce in alcune migliaia di tonnellate annue di merce sottratte ai rifiuti” (il mercato palermitano si svolge tutti i giorni mentre quello di Torino si svolge sabato e domenica NdA).
“Da un altro lato, si tratta di sistematizzare un’esperienza storica, quella del mercato di Ballarò, per quanto riguarda l’usato. Un’esperienza da sempre esistita che viene in qualche modo riconosciuta, regolamentata. Una testimonianza del fatto che in questo settore è chiaro ed evidente che c’è una richiesta di regolamentazione da parte dei partecipanti” ha concluso il presidente di Rete Onu.
fonte: http://www.reteonu.it

Generazione distribuita ed ecobonus, Girotto a Key Energy annuncia novità
















“Stiamo lavorando per rimuovere la norma che vieta la vendita di energia proveniente dai piccoli impianti residenziali, ad esempio ad altri condomini, ma anche da piccole imprese, obbligate oggi a cederla alla rete”. Lo ha annunciato stamani a Key Solar (all’interno di Key Energy, organizzata da Italian Exhibition Group alla fiera di Rimini dal 6 al 9 novembre) Gianni Girotto, presidente della Commissione Industria al Senato, intervenuto a un convegno dedicato alle opportunità di revamping degli impianti rinnovabili.
Proprio sul tema del potenziamento degli impianti, Girotto ha spiegato che in sede di commissione si sta lavorando per velocizzare l'iter burocratico, in modo da giungere a una più agevole riqualificazione dei vecchi impianti.
Altro strumento su cui il Senato sta lavorando è il PPA, i contratti di lungo termine per la fornitura di energia rinnovabili, che sarà affinato in modo da offrire più opportunità a chi vuole investire e maggiori tutele agli operatori; semplificazioni sono in vista anche per l'installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Altre novità sono state annunciati per i sistemi di accumulo, che potrebbero entrare nei dispositivi agevolati dall'ecobonus, lo strumento di agevolazione fiscale per la riqualificazione energetica degli edifici che nel 2019 potrebbe essere prorogato per tre anni e non più per uno solo.
fonte: www.oggigreen.it

ANCORA INCENTIVI PER BRUCIARE, DALLA REGIONE




Ancora combustioni, ancora incentivi pagati dai cittadini
Il Coordinamento Regionale Rifiuti Zero (CRURZ) è a conoscenza che la Regione Umbria ha pubblicato un bando (emanato sull'intervento 7.2.2): "Investimenti per favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili per autoconsumo", inserito nel Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020. Con il presente bando saranno erogati aiuti per un importo complessivo di € 2.500.000,00 per la PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI, dando quindi contributi per finanziare la realizzazione e la conversione di impianti di cogenerazione alimentati a biomasse agroforestali, finalizzati alla produzione di energia termica e/o elettrica, con potenza nominale complessiva installata compresa tra 100 kW e 1 MW, e la distribuzione a strutture di interesse pubblico…
Ci fa sorridere (!) il fatto che il bando è annunciato come elemento della BIOECONOMIA. Sommessamente ricordiamo che BIO significa VITA e che dare incentivi per co-combustioni delle biomasse non favorisce di sicuro la qualità dell’aria. Ribadiamo ancora una volta l’art 1 della Direttiva 96/62/CE: GESTIONE E QUALITÀ DELL’ARIA-AMBIENTE DEI PAESI DELL’UNIONE EUROPEA: “ …MANTENERE la QUALITÀ  dell'aria-ambiente, laddove è BUONA, e MIGLIORARLA negli altri casi…” questo bando non ci porta di sicuro verso questa direzione ed è un incentivo a pratiche proprio per niente BIO!


26 marzo 2018


Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero