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Pannelli solari a chi non può pagare le bollette: in Puglia è legge il reddito energetico regionale. Pronti 5,6 milioni

Il provvedimento proposto dal M5s è passato all'unanimità in consiglio regionale: stanziati 5,6 milioni. Contributi per fotovoltaico e mini eolico a famiglie (prima a quelle indigenti) e condomini: come funziona










C’è l’ok definitivo: in Puglia, prima regione in Italia, il reddito energetico è legge. Dopo l’approvazione con il pieno di voti favorevoli, a marzo, in una seduta congiunta delle commissioni Industria ed Ecologia, anche il consiglio regionale ha detto la sua sulla proposta di legge del M5s, a prima firma del consigliere regionale Antonio Trevisi per l’istituzione del reddito energetico regionale. “Siamo orgogliosi – commenta l’esponente pentastellato – che la Puglia sia la prima Regione in Italia a dotarsi di una legge per l’istituzione del Reddito energetico e ringrazio i colleghi per l’approvazione all’unanimità (anche in commissione la proposta aveva ricevuto i voti favorevoli anche da parte degli esponenti del Pd delle due commissioni)”. La legge arriva dopo l’inaugurazione, a gennaio 2019, del primo progetto di fondo rotativo fotovoltaico, in Italia, inaugurato in via sperimentale dal sindaco di Porto Torres Sean Wheeler con la benedizione del vicepremier Luigi Di Maio e del ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro. “Auspichiamo – aggiunge Trevisi – che presto questa iniziativa sia replicata anche nelle regioniitaliane e a livello europeo”.

I VANTAGGI DELLA LEGGE – Molte Regioni, infatti, si sono interessate alla proposta che, oltre a promuovere la cultura delle energierinnovabili, può contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici grazie a un maggiore rispetto dell’ambiente. “Grazie a questa legge – spiega il consigliere regionale – coniugheremo l’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili con l’inclusione sociale, favorendo principalmente i soggetti meno abbienti”. Verranno poi premiati gli utenti che provvederanno a eseguire interventi per la rimozione dell’amianto dai tetti. Il prossimo passo? “Ora speriamo che la Giunta in tempi brevi predisponga il regolamento di attuazione per dare concreto avvio alla misura” con criteri di selezione dei beneficiari per favorire i nuclei in stato di indigenza, i più numerosi e le giovani coppie. Per le utenze condominiali, saranno previsti punteggi in base a diversi criteri, come il numero di appartamenti ad uso residenziale presenti nell’edificio.

COME FUNZIONA – La misura del reddito energetico prevede la concessione di contributi da parte della Regione per ciascun intervento di acquisto e installazione di impianti fotovoltaici o microeolici a servizio delle utenze domestiche. Parte del contributo potrà anche essere utilizzato per l’installazione di impianti solaritermici per la produzione di acqua calda sanitaria. È, inoltre, prevista la possibilità per i condomini di accedere a contributi per l’installazione di impianti fotovoltaici o microeolici e di sistemi di accumulo a servizio delle utenze condominiali. L’energia autoprodotta potrà essere consumata dai beneficiari e quella non utilizzata verrà immessa in rete, mediante il contratto di scambio tra i singoli e il Gestore dei servizi energetici. I beneficiari si impegneranno a cedere alla Regione i crediti così maturati nei confronti del gestore, con cui l’Ente potrà finanziare l’installazione di nuovi impianti, ampliando la platea dei beneficiari.

fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/

Studente taiwanese inventa il mini eolico pieghevole

Ha vinto un premio da 300 mila dollari il mini eolico pieghevole da 10 watt di uno studente della National Cheng Kung University

Studente taiwanese inventa il mini eolico pieghevole
In Oriente il mini eolico vede aprirsi nuove frontiere dopo l’arrivo del prototipo di turbina pieghevole sviluppato da uno studente di dottorato della National Cheng Kung University di Taiwan.
Il nome del giovane dottorando è Chen Yu-jien, e svolge le sue ricerche presso il dipartimento di aeronautica e astronautica dell’ateneo taiwanese. La sua Foldable Mini Wind Turbine (mini turbina eolica pieghevole), è alta meno di un metro. La particolarità, come dice il nome, è che la si può ripiegare e riassemblare in un paio di minuti. Questo, spiega Chen, è il suo punto forte, dato che ne consente una agevole portabilità, rendendola ideale per chi vuole evitare di fare a meno dell’energia elettrica durante attività all’aria aperta.
Le pale della minuscola turbina sono fatte con il tessuto degli ombrelli. Da qui la facilità con cui si riesce a piegarle su se stesse. Inoltre, la sua conformazione ricurva permette di ridurre la forza centrifuga delle pale, migliorandone la sicurezza.

Il mini eolico inventato dallo studente taiwanese sembra un giocattolo, ma ha una potenza di picco pari a 10 watt, capace di soddisfare necessità temporanee di energia elettrica per chi si trova temporaneamente privo di accesso alla rete.
Per non farsi mancare nulla, la turbina non utilizza solo energia eolica, ma la si può collegare ad un generatore di energia solare, moltiplicandone l’output. Secondo Chen, è possibile addirittura superare la potenza di picco dichiarata: è sufficiente montare fino a due rotori supplementari all’impianto in miniatura.
La sua turbina pieghevole ha vinto una medaglia d’oro e un premio in denaro pari a circa 300.000 dollari alla Taiwan ECO Design competition of Dassault Systemes, che si è tenuta a dicembre. Il suo mini eolico è anche arrivato secondo, nell’agosto 2015, al concorso di creatività TECO Tech.

fonte: www.rinnovabili.it


Il mini eolico italiano arriva sui condomini

Gianluigi Parrotto, 21enne imprenditore pugliese nel settore del mini eolico, ha stretto un accordo per l’installazione di tremila turbine sui condomini italiani

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Dieci milioni di euro per installare il mini eolico sui condomìni italiani. È questo il contenuto dell’accordo che sarà ufficializzato entro la prossima settimana da due giovanissimi imprenditori pugliesi. Uno è Gianluigi Parrotto, ventunenne di Casarano (Lecce), fondatore della startup GpRenewable trasformatasi poi nella Air Group Italy S.r.l. La sua azienda produce la turbina eolica Easy Air, alta un metro e mezzo per un metro di diametro, pesante 80 chili e installabile senza alcuna autorizzazione.
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A stringergli la mano in questo accordo multimilionario è la General Services, società di Corato (Bari) guidata dal ventottenne Giovanni D’Introno, che conta centinaia di amministratori consorziati e gestisce complessivamente circa 70 mila condomìni.
Il patto dei due giovanissimi prevede la collaborazione di un fondo privato orientato agli investimenti nel campo della sostenibilità, grazie al quale sarà possibile installare tremila turbine Easy Air su centinaia, forse migliaia di edifici del Paese.
«La General Services installerà le turbine con soli 100 euro su condomìni ed aziende – chiarisce Gianluigi Parrotto – diventando però la fornitrice di energia elettrica. Oggi invece, uno stabile servito da Enel o altri gestori, dovrebbe pagare la turbina a partire da 2.900 euro. General Services si occuperà di fornire su territorio nazionale l’energia elettrica a costi vantaggiosi, fidelizzando il cliente per almeno cinque anni grazie anche alla fornitura delle Easy Air. In caso di recesso non vi saranno penali per i clienti, che dovranno coprire unicamente il costo della turbina e dell’installazione».

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L’accordo prevede che i 10 milioni di euro iniziali siano rinnovabili per quattro volte. Un bel salto in avanti per quella che, fino a un anno fa, era ancora una piccola startup nata dal nulla in un Sud Italia impastoiato nelle sabbie mobili della crisi. Assorbendo i capitali di quattro investitori americani (5,5 milioni di euro), l’azienda ha iniziato la sua scalata: da luglio ad oggi, dichiara il suo presidente, Gianluigi Parrotto, ha già prodotto e installato 180 turbine Easy Air in Italia, Germania e Svizzera. Tutti pazzi per l’eolico di piccola scala, sembra di capire. Ma perché?
«La mia turbina ad asse verticale ha potenze inferiori ad 1 kW – spiega Parrotto – Le condizioni medie annuali di ventosità, nella maggior parte dei casi, non garantiscono la producibilità attesa da impianti di potenza superiore. La Easy Air si può installare sul tetto di qualsiasi immobile. L’obiettivo è trasformarla in un vero elettrodomestico, presente in tutte le case. Solo che non consuma energia, la produce».
La Air Group sostiene che questo piccolo prodigio del mini eolico riesca a garantire risparmi fino al 35%, in base al consumo e alla ventosità. Senza contare che gode della detrazione fiscale del 50-65%.

fonte: www.rinnovabili.it