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Ricarica auto elettriche ultrarapida e da rinnovabili, prove di futuro sull’autostrada tedesca

Il progetto finale prevede più di cento colonnine, alimentate in parte da un impianto fotovoltaico e due pale eoliche con batterie di accumulo.




Come saranno le stazioni di rifornimento dedicate alle auto elettriche?

Un esempio arriva dalla Germania, dove è stata inaugurata una stazione, Ladepark Kreuz Hilden (all’intersezione tra le autostrade A3-A46 presso Düsseldorf), che è la più grande del paese a utilizzare le colonnine per la ricarica veloce.

Il progetto è figlio della collaborazione tra la compagnia olandese Fastned, Tesla e Seed & Greet (un bistro-caffetteria). In totale la stazione può contare su otto colonnine Fastned, dove altrettante vetture possono ricaricare circa 300 km di autonomia in appena 15 minuti, e su 20 supercharger Tesla.

Ma questa è solo la prima fase dell’intero progetto, che porterà la mega-stazione di ricarica ad avere oltre cento colonnine tra supercharger, punti Fastned fino a 350 kW e punti per la ricarica più lenta a 22 kW dedicati agli impiegati e clienti di Seed & Greet.

Tra i punti di forza della nuova infrastruttura, c’è la possibilità di ricaricare l’auto con energia elettrica 100% rinnovabile, in parte generata in loco da un impianto fotovoltaico da 336 kW – che sarà ampliato fino a 700 kW – installato sulle pensiline del parcheggio, e in parte da due piccole turbine eoliche.

Nella stazione c’è anche un sistema di batterie al litio da 2 MWh fornito dalla società tedesca Tesvolt, in modo da gestire con maggiore flessibilità le ricariche delle auto: le batterie, infatti, possono accumulare l’energia prodotta in eccesso dai pannelli e-o dalle turbine eoliche (o accumulare energia prelevata dalla rete nei momenti in cui l’elettricità costa meno), e fornire energia immediata per coprire i picchi di consumo quando diverse vetture si connettono contemporaneamente alle colonnine.

fonte: www.qualenergia.it


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Fiumicino: installate colonnine di ricarica rapida al Leasys Mobility Store dell’aeroporto

Previsto, entro il 2020, un totale di 1.200 punti di ricarica presso i 400 Leasys Mobility Store distribuiti su tutto il territorio nazionale e, entro il 2021, il 60% della flotta negli Store composto da veicoli ibridi o elettrici.











La rivoluzione italiana della mobilità sostenibile realizzata da FCA Bank e dalla sua controllata Leasys si arricchisce di un nuovo importante tassello con l'installazione dei primi 10 punti di ricarica rapida presso l'Aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino.
Iniziato con l'inaugurazione del Leasys Mobility Store di Torino Caselle, il primo a essere totalmente elettrificato degli oltre 400 presenti presso tutti i principali centri urbani, aeroporti, porti e stazioni del Paese, il progetto di FCA Bank e Leasys prevede, entro la fine del 2020, l'elettrificazione dei Leasys Mobility Store in tutta Italia, per un totale di 1.200 nuovi punti di ricarica, installati con il supporto di Enel X, partner di Leasys in questo progetto.
Gli interventi presso i Leasys Mobility Store fanno parte di un più ampio progetto che prevede anche l'elettrificazione della flotta di Leasys grazie alla nuova gamma di veicoli FCA, tra i quali la Nuova Fiat 500 elettrica nonché i modelli ibridi plug-in Jeep Renegade e Compass 4xe. L'obiettivo è quello di raggiungere entro il 2021 una flotta composta per il 60% da veicoli elettrici o ibridi, con un'importante riduzione delle emissioni di CO2.
Con l'arrivo di questa nuova gamma di veicoli, Leasys ha sviluppato nuove formule di noleggio e mobilità che comprendono la disponibilità alternata di vetture elettriche, ibride e a combustione tradizionale, garantendo vantaggi, oltre che sulla sostenibilità, anche sulla libertà di movimento, consentendo di accedere alle zone a traffico limitato delle grandi città. Ne è un esempio Leasys CarCloud, il primo abbonamento all'auto in Italia, che ha presentato il nuovo programma Renegade & Compass Plug-in Hybrid, la nuova ed esclusiva formula targata Jeep.
Con Leasys CarCloud Renegade & Compass Plug-in Hybrid, a fronte di un canone fisso mensile di 479 euro, si avrà la possibilità di guidare, a seconda delle proprie necessità, una Jeep Renegade 4xe Plug-in Hybrid o una Jeep Compass 4xe Plug-in Hybrid, tutte disponibili all'interno dello stesso abbonamento.
Le vetture avranno in dotazione un cavo per la ricarica da presa domestica e inoltre, tramite il servizio e-parking disponibile sull'app CarCloud e sul sito mobilitystore.leasys.com, sarà possibile visualizzare un Mobility Store dotato di colonnina elettrica e raggiungerlo per ricaricare gratuitamente il veicolo.

fonte: www.greencity.it


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Auto elettriche, batteria a noleggio azzera tempi di ricarica

Nuova iniziativa da parte della cinese Nio, che offrirà ai suoi clienti auto elettriche a prezzi ridotti e batterie a noleggio.



Auto elettriche vendute a prezzi più bassi e batterie a noleggio. Questa l’offerta che la casa automobilistica cinese Nio ha rivolto ai propri clienti. Riduzione di circa 8.530 euro dal prezzo di listino (70.000 yuan), con tale cifra sostituita da un canone mensile per l’affitto della batteria. Previsti vantaggi anche in termini di ricarica del dispositivo.

L’offerta per auto elettriche lanciata da Nio è la “Battery as a service“. Valida per i modelli ES8, ES6 o EC6, l’opzione costerà mensilmente 980 yuan (circa 120 euro) e permetterà il noleggio di una batteria da 70 kW. Tra le novità più interessanti quelle riguardanti la ricarica, che non sarà più l’unico modo per ottenere nuova autonomia per la vettura.

Ai propri clienti Nio offre la possibilità di scambiare, presso una delle 143 stazioni di cambio sparse nel territorio cinese, la propria batteria a corto di energia con un’altra già carica. Una possibilità che interviene direttamente in uno dei punti critici del settore, ovvero i tempi di ricarica degli accumulatori.

Le batterie da utilizzare per il servizio di noleggio “Battery as a service” verranno acquistate dalla Battery Asset Company. Si tratta di una società formata dalla Nio insieme alla Catl e due ulteriori aziende. Prosegue anche l’impegno per aumentare i punti vendita in Cina con un nuovo centro ogni settimana. Previsti ulteriori 300 punti nel solo 2021.


Auto elettriche, infrastrutture in Italia

Sul fronte italiano vengono segnalate come in evidente crescita le infrastrutture per la ricarica della auto elettriche. Tra settembre 2019 e gennaio 2020 sono aumentati di 3074 unità i punti di ricarica, a fronte di 1957 nuove stazioni. Particolare attenzione viene rivolta a quelli che sono gli spostamenti lunghi.

In tale ottica rientra il Piano di Autostrade per l’Italia al 2023, con una copertura iniziale di 6 colonnine in 67 aree di servizio (31% del totale) e l’obiettivo finale di una copertura completa. Previste anche iniziative da parte di case automobilistiche, come Electrify Verona (in collaborazione con VW, impegnata anche nel progetto Ionity).

fonte: www.greenstyle.it


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Ricarica batterie al litio in 5 minuti con il nuovo design pre-riscaldante

I ricercatori della Pennsylvania State University tagliano un nuovo traguardo per l’accumulo energetico grazie alla creazione di una struttura in nichel autoriscadante



















Nuovi progressi nei tempi di ricarica per la tecnologia al litio. Un team di scienziati della Pennsylvania State University ha creato una batteria che si carica a una temperatura elevata per aumentare la velocità di reazione e che, al tempo stesso, mantiene la cella a temperatura ambientale durante la scarica: un’innovazione che permetterebbe alle auto elettriche di fare un pieno per oltre 300 km in appena 10 minuti.
L’avanzare dell’elettromobilità ha reso la progettazione di batterie auto a ricarica super rapida una necessità. Tuttavia, per essere veloci questi dispositivi dovrebbe riuscire ad gestire potenze elevate (400 kW), un’impresa che i veicoli attuali non possono compiere perché si rischierebbe quello che in gergo è chiamata “placcatura del litio”. In altre parole a velocità elevate gli ioni litio “non fanno in tempo” a penetrare la grafite dell’anodo ma si depositano sulla sua superficie creando una sorta d guscio metallico. Il fenomeno riduce la quantità di litio disponibile per trasportare le cariche fra gli elettrodi e facendo perdere alla batteria un po’ di capacità ad ogni ricarica.
Il team della PennState ha scoperto di poter aggirare il problema della placcatura caricando la batteria a una temperatura elevata di 60 gradi Celsius per alcuni minuti e quindi scaricandola a temperature più basse. Per ottenere ciò il gruppo ha aggiunto al tradizionale design una struttura in nichel autoriscaldante che si preriscalda in meno di trenta secondi. “Oltre alla ricarica rapida, questo design ci consente di limitare il tempo di esposizione della batteria all’elevata temperatura di carica, generando così una durata molto più lunga”, afferma Chao-Yang Wang, ingegnere meccanico presso l’università americana. “La chiave è realizzare un riscaldamento rapido; in caso contrario, la batteria rimarrà a temperature elevate per troppo tempo, andando incontro a un grave degrado”.
Wang e il team hanno scoperto che le batterie preriscaldate a 60 gradi Celsius potevano sostenere il processo di ricarica estremamente veloce per 1.700 cicli. Ma i 10 minuti sono solo l’inizio. “Stiamo lavorando per caricare una batteria per veicoli elettrici ad alta intensità energetica in cinque minuti senza danneggiarla”, spiegano i ricercatori. “Ciò richiederà elettroliti altamente stabili e materiali attivi oltre alla struttura autoriscaldante che abbiamo inventato”.

fonte: www.rinnovabili.it

Ricarica delle auto elettriche in mobilità: E-GAP arriva a Roma

Arriva a Roma E-GAP, un nuovo servizio che consente la ricarica delle auto elettriche ovunque ci si trovi, senza necessità delle colonnine.















Dimenticate le “vecchie ricariche” per la vostra auto elettrica attraverso le colonnine. Da oggi per fare il pieno a una vettura a zero emissioni sarà sufficiente prenotare una ricarica fast in qualsiasi punto della città ci troviamo. Questa è la promessa di E-GAP, una startup 100% made in Italy che dopo Milano arriva a Roma. Oggi, in Via dei Fori Imperiali è stato presentato il nuovo servizio alla presenza della sindaca Virginia Raggi, dell’assessora alla città in movimento Linda Meleo e del presidente fondatore di E-GAP Eugenio De Blasio e del direttore marketing Francesco De Meo.
Si tratta del primo servizio in Europa ad introdurre la ricarica rapida in mobilità, eliminando in un solo colpo la necessità di collegarsi a delle colonnine di ricarica fisse e (di conseguenza) la range anxiety.
Roma, come detto, è la seconda città in Italia a vedere l’ingresso di E-GAP, ma presto seguiranno altre otto città straniere: Parigi, Berlino, Londra, Stoccarda, Madrid, Amsterdam, Utrecht e Mosca.
egap Eugenio De Blasio

L’innovazione di E-GAP consiste in una ricarica a domicilio che può avvenire ovunque si trovi il veicolo da rifornire di energia elettrica: è sufficiente scaricare l’apposita app sul proprio smartphone o tablet e prenotare una ricarica. In nostro “soccorso” arriverà un mezzo dotato di un sistema per la ricarica delle auto elettriche. L’unico neo sono al momento i costi di ricarica: il prezzo varia infatti dai €15 prenotando 24 ore prima fino ai €30 per una ricarica urgente.
Su Roma E-GAP sarà disponibile all’interno delle Mura Aureliane, a Vigna Clara, nel quartiere Fleming, in Prati, al Foro Italico, al quartiere Parioli, Trieste e Africano.
Inoltre, grazie ad un accordo con Mercedes-Benz Italia, i possessori di Smart Elettriche potranno beneficiare di 4 ricariche in mobilità, ampliando in questo modo l’offerta garantita ai clienti di Smart EQ Fortwo e ForFour.
e-gap Virginia Raggi

Soddisfazione per l’arrivo del nuovo servizio è stata espressa dalla sindaca di Roma Virginia Raggi:
“La mobilità elettrica va sostenuta e promossa. Per questo siamo felici di accogliere nella nostra città un servizio come quello fornito da E-GAP. L’attività di questo nuovo operatore si affianca alle misure già messe in campo da Roma Capitale per favorire l’utilizzo dei veicoli elettrici e risponde alla crescente domanda di mobilità a impatto zero nella nostra città”.
Francesco De Meo, Direttore Marketing di E-GAP, ha commentato:
“Siamo molto felici di ufficializzare oggi l’arrivo di E-GAP nella Capitale. Roma ha dimostrato di saper cogliere l’opportunità di promuovere la mobilità sostenibile attraverso veicoli elettrici. Ringraziamo la Sindaca Virginia Raggi, l’Assessora Linda Meleo e tutte le componenti dell’amministrazione che hanno reso possibile la nostra presenza tra le vie e le piazze cittadine, dandoci l’opportunità di offrire un servizio per sviluppare la mobilità elettrica in una città come Roma. Per E-GAP si apre una nuova sfida, in linea con il nostro piano industriale e che nei prossimi mesi si estenderà anche oltre confine in città come Parigi e Berlino. I cittadini romani stanno mostrando una crescente sensibilità all’utilizzo di veicoli elettrici, ed è per questo che vogliamo incoraggiarli ad usare mezzi elettrici, mettendo a disposizione il nostro servizio che sarà complementare alle classiche colonnine di ricarica”.
fonte: www.greenstyle.it 

Ecco la prima stazione di ricarica ultra rapida d’Europa

Nata in Germania la prima installazione della rete di ricarica Ultra-E. A regime le colonnine erogheranno una potenza di 350 kW





















Taglio del nastro per la prima stazione di ricarica ultra rapida pubblica realizzata in Europa. Ad inaugurarla è la Germania e più precisamente la città di Kleinostheim, vicino a Francoforte. Questo il posto scelto per la prima installazione della rete Ultra-E, progetto europeo per portare le colonnine ‘ultra fast’ sui corridoi TEN-T che collegano Paesi Bassi, Belgio, Germania e Austria.
L’iniziativa è sostenuta finanziariamente dalla stessa Unione Europea che si è divisa con gli altri partecipanti (del calibro di Audi, Renault, Magna, Bayern Innovative, Hubject) l’investimento necessario: 13 milioni di euro totali, al 50% forniti da Bruxelles.

Ultra-E network nasce nel 2016 con l’obiettivo di creare 25 stazioni pilota per la ricarica ultra rapida (150-300 kW) dei veicoli elettrici, usando i risultati del progetto (terminerà nel 2018) per creare un modello replicabile anche nel resto dell’Europa.
Delle 25 aree in programma, quella di Kleinostheim è la prima in assoluto a vedere la luce: consiste inquattro colonnine EVTronic (con plug del tipo CCS Combo) in grado di ricaricare contemporaneamente altrettante auto, erogando una potenza 175 kW ma prevedendo anche un’interfaccia multistandard a 50 kW.



In realtà si tratta solo dell’inizio. Per la stazione è già previsto, per la primavera 2018, un aggiornamento tecnologico al fine di portare la potenza erogata dalle colonnine a 350 kW, utile non solo per camion e autobus elettrici e le future e-car (attualmente nessuna può sostenere tali velocità). Questo significherebbe raggiungere per le auto 300 km di autonomia in meno 20 minuti di carica. Siamo felici di fare un nuovo passo in avanti per la mobilità futura in Europa con questa nuova generazione di stazioni di ricarica ultraveloci, ha commentato Ulf Schulte, direttore operativo di Allego, la società che si è occupata di realizzare la stazione di ricarica ultra rapida. “L’interoperabilità è di serie. Supportiamo tutte le attuali carte di credito e le app di accesso, consentendo a chiunque di ricaricare la propria auto elettrica e in breve tempo”. In altre parole: non è gratis, ma è universale.

La prima stazione Ultra-E ha battuto per un soffio l’altro progetto europeo di rete di ricarica ultra rapida. Parliamo Ionity, joint-venture tra BMW, Daimler, Ford e il Gruppo Volkswagennata con l’obiettivo di installare e gestire il primo High-Power-Charging (HPC) Network per i veicoli elettrici: 400 stazioni di ricarica rapida lungo le principali arterie stradali dalla Norvegia all’Austria, da realizzare entro il 2020. Anche in questo caso, lo standard da raggiungere è rappresentato da colonnine in grado di erogare una potenza di 350 kW.

fonte: www.rinnovabili.it

Ionity: al via la prima rete di ricarica rapida d’Europa















Alcuni dei più grandi produttori auto europei hanno deciso di lavorare assieme per realizzare una rete di ricarica rapida nel vecchio continente. BMW, Daimler, Ford e il Gruppo Volkswagen, con marchi Audi e Porsche, sono i “padri fondatori” di Ionity, joint-venture che installerà e gestirà il primo High-Power-Charging (HPC) Network per i veicoli elettrici: 400 stazioni di ricarica rapida lungo le principali arterie stradali dalla Norvegia all’Austria, che verranno costruite da oggi al 2020.

Il modello giapponese, dove fanno squadra per accelerare la rivoluzione dell’e-mobility, sembra dunque aver fatto breccia anche in Europa. Vuoi per l’inazione dei governi – lenti e cauti sui piani di sviluppo infrastrutturale – vuoi per la competizione senza quartiere innescata da Tesla, alle case automobilistiche europee non resta altra scelta che farsi promotori in prima persona dello sviluppo dell’e-mobility.

L’iniziativa, in realtà, era stata annunciata circa un anno fa quando le quattro società avevano firmato l’accordo di partenariato. Ora sono pronte a entrare nel vivo dell’azione aprendo entro la fine del 2017 le prime 20 stazioni. “La prima rete paneuropea di HPC svolge un ruolo essenziale nella creazione di un mercato per veicoli elettrici. IONITY ci permetterà di raggiungere il nostro obiettivo comune, ossia fornire ai clienti una veloce ricarica, con la possibilità di pagamento digitale, per facilitare i viaggi su lunghe distanze”, spiega  l’amministratore delegato della jv, Michael Hajesch, nel gruppo BMW dal 2012. Un’auto elettrica può richiedere anche diverse ore per fare il “pieno” alla sua batteria con una ricarica domestica privata (le potenze della presa vanno dai 3,7 kW  ai 22 kW). Le stazioni di rete Ionity, invece, avranno una capacità di 350 kW per punto di ricarica.

Il nuovo network utilizzerà per la presa lo standard CCS (Combined Charging System). Consiste in un unico connettore sull’auto che consente sia la ricarica rapida in corrente continua (DC) che quella lenta in corrente alternata (AC). Si tratta di un elemento non secondario nella scelta di creare una rete europea di High-Power-Charging.
Gli standard, infatti, sono elementi fondamentali per l’accettazione di tutte le nuove tecnologie. In origine, ad esempio, i treni italiani non potevano correre su binari ferroviari in Francia perché la distanza tra le rotaie era diversa. Solo quando i paesi europei hanno convenuto su un unico standard, è stato è possibile costruire un servizio ferroviario su tutto il continente. Se si esclude l’alternativa creata dalla Cina, attualmente esistono tre standard di ricarica per la mobilità elettrica in uso a livello mondiale: CHAdeMO, CCS e il connettore Tesla. L’uso dei caricatori CCS sta rapidamente aumentando, ma la compagnia di Elon Musk ha oggi una rete di gran lunga più grande, che ha messo radici anche in Europa (leggi anche Auto elettriche: in Norvegia la stazione di ricarica più grande al mondo. Una battaglia di primo piano per il futuro della mobilità elettrica.

fonte: www.rinnovabili.it