Visualizzazione post con etichetta #Sport. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta #Sport. Mostra tutti i post

Il riciclo va allo stadio: i primi seggiolini nati dai rifiuti di plastiche miste

Revet, in collaborazione con l’azienda bolognese Omsi, ha trasformato le plastiche miste delle raccolte differenziate toscane, in 3000 nuove sedute dello stadio di Pontedera



















La città di Pontedera rivendica con soddisfazione ed orgoglio la scelta di aver dotato il proprio stadio comunale con i primi seggiolini al mondo realizzati con le plastiche miste. Così Matteo Franconi, sindaco del comune pisano, ha presentato ieri il nuovo progetto di riciclo a km zero: nell’impianto sportivo Mannucci sono state installate 3.000 nuove sedute ottenute dai rifiuti, frutto della raccolta raccolta differenziata toscana e del riprocessamento del vicino stabilimento Revet. “Si tratta di una applicazione concreta di quell’economia circolare davvero a km zero – ha affermato Franconi – in cui i rifiuti raccolti, i cittadini che li hanno conferiti, e gli impianti industriali che li hanno ulteriormente selezionati e poi riciclati, sono interamente del nostro territorio: lo stadio Mannucci li utilizza oggi come ri-prodotti”.

L’iniziativa pontederese ha più di un elemento di distinzione. A cominciare dalla materia prima seconda impiegata: si tratta in questo caso di plastiche miste o eterogenee, per loro natura le più difficile da riciclare. Revet, attraverso la sua controllata Revet Recycling, si è affermata in  Italia come la prima azienda in grado di dare una seconda vita a questi rifiuti piuttosto che trasformali in combustibile. Dal riciclo delle plastiche miste derivate da imballaggi post-consumo (plasmix), scarti industriali e Raee, oggi nascono tegole, pavimentazioni carrabili, vasi, utensili per la casa, compostiere, articoli per l’edilizia e l’arredamento. E ora anche sedute per impianti sportivi e stadi.
Come spiegato da Livio Giannotti, presidente dell’azienda L’inaugurazione di oggi corona un lungo lavoro portato avanti da Revet e dal suo ufficio Ricerca e sviluppo che certifica l’elevatissima qualità raggiunta dal nostro granulo. Ora  – continua Giannotti – stiamo lavorando alla riduzione dei costi per unità di prodotto, in modo da rendere il prodotto finale competitivo (non solo ambientalmente, ma anche economicamente), con quello realizzato al 100% in materiale vergine, che sfrutta anche le economie di scala finora attuate in tutto il mondo”. Il progetto, condotto in collaborazione con l’azienda bolognese Omsi, consente di ridurre dal 30% al 40% il prelievo di materie prime dall’ambiente.

fonte: www.rinnovabili.it

Universiadi ad impatto «rifiuti zero»: ​differenziata e pasti solo nelle scatole





Saranno Universiadi a rifiuti zero e per certificarlo arriverà a Napoli alla fine di giugno anche Rossano Ercolini, anima del movimento Rifiuti Zero e premio Nobel per l'ambiente. Nel  2013 infatti ha ricevuto a San Francisco dalle mani del presidente Obama il famoso Goldman Environmental Prize per la sua attività. Con lui a Napoli arriverà anche Paul Connett, scienziato statunitense, professore di chimica e tossicologia, tra i fondatori della strategia Rifiuti Zero.
SINERGIA – Dopo l'intesa raggiunta, grazie alla sensibilità mostrata sul tema dal commissario all'Universiade Gianluca Basile, seguirà la firma di un protocollo  tra Universiade Napoli 2019 e Zero Waste Italy – per rendere ecosostenibile l’evento che avrà luogo a Napoli e in Campania dal 3 al 14 luglio. L’associazione affiancherà la struttura commissariale in tutti gli aspetti connessi alla gestione dei rifiuti. Imponenti i numeri. Di intesa con Amesci, saranno formati 3600 volontari sulle buone pratiche zero waste, i quali provvederanno alla  distribuzione di manualetti multilingue, da conservare, nei quali saranno ricordate le buone pratiche da seguire con l'obiettivo rifiuti zero.





LE BUONE PRATICHE - Nei 56 siti dove si svolgeranno le Universiadi saranno presenti altrettanti punti informativi sull'attività di Zero Waste Italy. Allo stesso modo previsti diversi momenti formativi rivolti tanto ai partecipanti quanto ai componenti della struttura commissariale dell’Universiade. Momenti in cui si parlerà di separazione a monte, raccolta differenziata porta a porta, compostaggio, riciclo, riuso, e soprattutto prevenzione del rifiuto. Quest’ultimo aspetto in particolare è alla base del progetto culturale a spreco zero e nello specifico si punta a “Universiade plastic free”: i pasti saranno serviti unicamente con meal boxes e stoviglie compostabili.  Allo stesso tempo per contrastare lo spreco alimentare, le aziende che si occuperanno del catering dovranno gestire le eventuali eccedenze alimentari dei pasti preparati per gli atleti e lo staff - le meal boxes - in sinergia con associazioni di volontariato attive sul territorio per la distribuzione di pasti. Sarà molto più arduo contrastare il ricorso alle bottiglie di plastica. Si cercherà di ottenere una collaborazione da parte dei consorzi di produttori in merito.
CONSORZI - Tutte le attività delle Universiadi saranno monitorate oltre che da Zero Waste Italy, dai consorzi che si occupano del recupero dei rifiuti. Intese con Corepla (plastica); Coreve (vetro); Cial (alluminio); Conai (imballaggi). Ogni consorzio darà la propria consulenza per il riciclo e riuso di materiali recuperati i nel corso delle Universiadi. A Zero Waste Italy il compito di trainer sia per la promozione verso atleti e partecipanti sia nell’applicazione del protocollo d'intesa firmato con le Universiadi.
"La cosa che ci conforta - dice Lucio Righetti, una delle anime del progetto - è che i vari capitolati di appalto predisposti dall’Agenzia Regionale per le Universiadi, sono già ispirati dalle buone pratiche di cui siamo fautori, ma sarà un lavoro enorme, il più importante a livello di numeri svolto dalla nostra rete". La rete Zero Waste ha già conseguito  risultati importanti con i suoi 285 comuni che hanno aderito al protocollo verso rifiuti zero e si sono impegnati con una delibera in Consiglio Comunale a sviluppare le buone pratiche. Trentadue, con Napoli, i comuni campani aderenti e cittadine quali Santa Maria a Vico e Agerola che fanno da capofila per le pratiche virtuose in tema di gestione dei rifiuti.
NOBEL - In questo quadro si innesta l'incontro di fine giugno con Ercolini e Connet dove si parlerà delle iniziative da compiere verso Rifiuti Zero, degli errori di progettazione degli imballi in plastica, un esempio è la collaborazione del team zero waste con i produttori di caffè finalizzata alla produzione di capsule compostabili, degli obiettivi raggiunti e delle buone pratiche come il parco del riuso e del recupero in Svezia.

fonte: www.ilmattino.it

Re Boat National Race, la regata riciclata diventa “grande”

Parte dal Campidoglio la X edizione della regata riciclata: una nuova stagione di grandi avventure “sostenibili”, con l’obiettivo di sensibilizzare giovani e adulti ai temi dell’economia circolare





















Da Re Boat Roma Race a Re Boat National Race: la prima regata riciclata d’Italia tornerà a settembre 2019 con un nuovo nome ma animata dallo stesso spirito che ha caratterizzato le passate nove edizioni. Ad annunciarlo sono gli stessi organizzatori che ieri hanno insieme all’Assessore allo Sport di Roma capitale, Daniele Frongia, hanno allestito un evento-incontro per ringraziare i Green Team e i Partner che hanno partecipato all’edizione 2018. L’appuntamento, a cui hanno preso parte anche il Presidente di EUR SpA Alberto Sasso, l’Advisor sulle Politiche dello Sport del Presidente della Regione Lazio Roberto Tavani e l’Amministratore Delegato di Euroma2 Davide Maria Zanchi, ha fatto da trampolino alla nuova stagione di “avventure sostenibili” Targate Re Boat.

Re Boat National Race

La mission dell’evento rimane la stessa: raggiungere adulti, giovani e bambini e, attraverso divertenti attività educational e green e iniziative a carattere ludico e culturale, ricordare e “raccontare” qual è il modo più corretto per gestire i rifiuti. Un evento totalmente “green” che nasce per dare più spazio alla fantasia, all’immaginazione, alla creatività e alla progettazione e, di conseguenza, dare più qualità alla costruzione delle barche riciclate che, a settembre 2019, gareggeranno nella capitale.
Per partecipare basta creare il proprio Green Team, scoprire il regolamento e iscriversi al contest scaricando i moduli sul sito regatariciclata.it; e poi si passa all’azione: ttraverso l’attività di progettazione, realizzazione e posa in opera e in acqua di un’imbarcazione da 2 a 4 posti, di massimo 15 piedi di lunghezza, con sistema di propulsione definibile come “ecologico” o per meglio dire a “impatto zero”, costruita per il 90% con materiale di recupero, riuso e riciclo, di sensibilizzare l’opinione pubblica sui concetti di sviluppo sostenibile e economia circolare.

Anche per questo 2019 la regata tenderà la mano a eventi e iniziative collaterali, come la storica manifestazione dell’estate Romana “La Città In Tasca”. Con l’Arciragazzi Roma, invece, la collaborazione entrerà in alcune scuole di Roma dove si progetteranno e poi realizzeranno le recycled boat che prenderanno parte alla regata riciclata. Grazie infatti al progetto “#Liberailfuturo”, selezionato da Con i Bambini – Impresa Sociale nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, la creazione e costruzione di imbarcazioni con oggetti di recupero in un’ottica di riuso e riciclo, sarà uno degli interventi che punta a ridurre il tasso di dispersione scolastica e abbandono degli studi, nonché i problemi relazionali e di socializzazione spesso acuiti nella fase adolescenziale. Le attività saranno realizzate in diversi istituti secondari di I e II grado della Capitale, e includeranno giovani tra gli 11 ed i 17 anni, le loro famiglie e i loro insegnanti, per contrastare la povertà educativa, consapevoli che la dispersione scolastica blocca sul nascere talenti e aspirazioni, pregiudicando il presente e ipotecando il futuro delle nuove generazioni.
Come nelle scorse stagioni la Re Boat National Race sarà inoltre al fianco di progetti sociali per sensibilizzare l’opinione pubblica in un contesto di “puro enterteinment”: sarà infatti progettata e realizzata un’imbarcazione riciclata che parteciperà alla regata rappresentando il progetto #NOVIOLENZA2.0 – mettiamoci in gioco per combattere la violenza di genere, che si pone l’obiettivo di recuperare con i giovani i valori e la cultura universale del rispetto reciproco.

fonte: www.rinnovabili.it