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Lunga vita alle batterie NiMH, la ricerca punta all’immortalità

Gli accumulatori idruro nichel metallo possono aumentare le prestazioni grazie alla nuova tecnologia produttiva messa a punto dall’Università di Stoccolma





















Le batterie NiMH o idruro nichel metallo sono uno dei dispositivi ricaricabili in competizione con la tecnologia al litio nell’attuale mercato dell’accumulo. Nonostante possiedano una densità volumetrica di energia minore e un’autoscarica maggiore rispetto alle batterie Li-Ion, sono più ecologiche e sicure, e possono vantare una capacità superiore agli altri dispositivi ricaricabili in commercio (piombo, nichel-cadmio o varie combinazioni con litio). A migliorarne ulteriormente le prestazioni è oggi la ricerca dell’Università di Stoccolma: lo scienziato Yang Shen assieme ad alcuni colleghi, ha sviluppato un metodo per moltiplicare la durata delle batterie NiMH in maniera tale da poter gestire molti più cicli di ricarica senza perdere capacità.

La tecnologia idruro nichel metallo è stata sviluppata a partire dalle batterie al nichel-idrogeno (NiH2), dispositivi dotati di una durata di vita ineguagliabile, che le ha rese perfette, ad esempio, nei satelliti spaziali dove l’accumulo deve poter funzionare per decenni senza manutenzione; si tratta di sistemi molto ingombranti che richiedono serbatoi ad hoc per stoccare l’idrogeno. Al contrario, le batterie NiMH possono essere rese molto più compatte, perché l’idrogeno è immagazzinato in una lega metallica. Ma è proprio qui che risiede il punto debole di questa tecnologica: la lega è destinata a corrodersi lentamente consumando l’elettrolita a base acquosa di cui la batteria è dotata. Il risultato? Il dispositivo si “asciuga” e invecchia.


Il gruppo di ricerca ha scoperto di poter neutralizzare il processo di invecchiamento quasi completamente aggiungendo ossigeno che rigenera l’elettrolita perso. Questa aggiunta può essere integrata facilmente nella costruzione del dispositivo sfruttando il nuovo design messo a punto dall’azienda Nilar, dove tutte le celle condividono lo stesso spazio per il gas. Con il giusto equilibrio di ossigeno e idrogeno, sostengono gli scienziati, si può raggiungere una durata di vita che superi tutti i comuni tipi di batteria. “L’elettrificazione della società, non ultimo di tutte le future auto elettriche, pone nuove richieste alle reti di distribuzione – afferma il professor Dag Noréus dell’Università di Stoccolma – questo tipo di batteria è molto adatto per pareggiare il carico sulla rete elettrica a tutti i livelli per un lungo periodo di tempo, prerequisito essenziale per una società senza fossili in cui l’energia solare ed eolica saranno collegate alla rete”.

fonte: www.rinnovabili.it

In Svezia una bambina di 15 anni sta scioperando contro il surriscaldamento del clima

Greta Thunberg ha deciso di non andare a scuola e di organizzare una personale protesta davanti alla sede del Parlamento a Stoccolma: il suo obiettivo è spingere le istituzioni ad agire contro i cambiamenti climatici




















“Faccio sciopero. Lo faccio perché gli adulti stanno sputando sul mio futuro”. Così Greta Thunberg, una ragazza di quindici anni, risponde alle domande di chi le chiede cosa sta facendo seduta davanti alla sede del parlamento di Stoccolma, in Svezia.
Greta ha smesso di andare a scuola e ha deciso di organizzare una protesta personale contro l’indifferenza delle istituzioni sull’emergenza clima: “Se i politici non fanno niente, è mia responsabilità morale fare qualcosa. E poi perché dovrei andare a scuola? I fatti non contano più. Se i politici non ascoltano gli scienziati, perché mai dovrei studiare?”, ha detto intervistata dal The Guardian.
Il suo obiettivo è puntare l’attenzione del governo e dei concittadini sui cambiamenti climatici. Così, fino a domenica 9 settembre, la data in cui in Svezia si terranno le elezioni, Greta ha deciso di sedersi per strada e cercare di convincere i politici ad agire contro l’aumento delle temperature.
La Svezia ha preso parte agli accordi di Parigi sul cambiamento climatico e si è impegnato ad abbattere le emissioni: il governo ha approvato una legge che impegna il paese ad abbandonare il carbone e abbracciare fonti di energie pulita entro il 2045. Tuttavia, secondo Greta, “è necessario agire più velocemente”.
Per il paese scandinavo, quella appena trascorsa è stata una delle estati più calde degli ultimi duecento anni e ha contribuito a fare riemergere la questione climatica, altrimenti passata in secondo piano nell’agenda politica, fatta eccezione per il partito dei Verdi, che ha raddoppiato il consenso nei sondaggi, pur restando al 6 per cento.
Che chi sostiene la giovane ragazza, come Benjamin Wagner, il suo professore di liceo 26enne, che si è unito alla protesta tanto da perdere un mese di stipendio. “Greta è una piantagrane, non sta ascoltando gli adulti. Ma stiamo andando a tutta velocità verso una catastrofe e in questa situazione l’unica cosa ragionevole è essere irragionevoli”, ha detto il professore.
I genitori, invece, riconoscono  il valore della sua azione di protesta ma le chiedono di tornare a scuola. “Greta ci ha costretti a cambiare le nostre vite”, dice suo padre Svante intervistato dal The Guardian. “Non avevamo coscienza del clima. Abbiamo iniziato a esaminarlo, a leggere tutti i libri, anche lei li ha letti. E ora ha un messaggio”.
“Sono molto colpito dal coraggio e dalla determinazione di Greta”, ha affermato Janine Alm Ericson, un membro dei Verdi in Parlamento.
“Ma sono anche triste che lei senta di dover essere lì: i partiti politici in Svezia non hanno fatto abbastanza. Grazie alla calda estate è diventato più facile per le persone immaginare che cosa può significare il cambiamento climatico per noi e per gli altri in Europa, se continuiamo a ignorare ciò che sta accadendo”.
fonte: https://www.tpi.it