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Lo spreco di cibo a SuperQuark

 










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Sostenibilità, quanto cibo abbiamo sprecato nei giorni del covid?

















Stando all’ultimo rapporto Waste Watcher, nelle case degli italiani si sprecano oltre 2.200.000 tonnellate di cibo ogni anno, per una stima di 36,54 chilogrammi a testa. Secondo Coldiretti gli sprechi costano all’anno ben 16 miliardi di euro: quelli domestici rappresentano il 54% del totale, la ristorazione il 21%, la distribuzione commerciale il 15%, l’agricoltura l’8% e la trasformazione il 2%.
Ma quanto ha inciso il lockdown su questi numeri? Come è cambiato il rapporto degli italiani con gli avanzi, nei giorni in cui il cibo è stato protagonista della “reclusione” domestica di molti di noi? A queste e altre domande sta provando a dare risposta lo studio “Cambiamenti nella produzione di rifiuti alimentari nelle famiglie dell’Unione Europea a causa del COVID 19″, progettato e condotto dall’Università di Harokopio (Grecia), in collaborazione con l’Università di Viterbo (Italia) e l’Università di Bologna (Italia).
Lo studio punta a indagare le conoscenze e gli atteggiamenti delle famiglie in Grecia e in Italia nell’ambito delle misure di protezione COVID-19, in merito allo spreco alimentare e alla sua prevenzione. Per farlo è stato messo a punto uno speciale questionario da compilare dopo che per 24 saranno state annotate qualità e quantità dei prodotti alimentari buttati via, insieme al motivo per il quale si è deciso di disfarsene.
I risultati dello studio, che verrà svolto in contemporanea sia in Italia che in Grecia, oltre a permettere di studiare le principali cause della generazione di rifiuti alimentari e le pratiche comportamentali che possono portare alla sua riduzione, dicono i promotori, forniranno un supporto di dati fondamentale per aiutare la pianificazione e l’attuazione degli interventi di prevenzione degli sprechi alimentari.
fonte: www.riciclanews.it


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Roma, mercoledì 5 febbraio VII Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare

Dal 2014 ad oggi la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare è l’oc­casione per sensibilizzare su una questione centrale del nostro tempo anche attraverso la diffusione di nuovi dati da parte dell’Osser­vatorio nazionale Waste Watcher, fondato da Last Minute Market con Swg
















Tutto è pronto per gli eventi della 7^ Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, quest’anno nel segno della prevenzione degli sprechi come valore aggiunto per la salute dell’ambiente, e dell’uomo. L’appuntamento è mercoledì 5 febbraio a Roma, nella sede ENPAM (piazza Vittorio 78), con gli eventi che, dalle 10.30, festeggeranno anche la 10^ edizione della campagna Spreco Zero di Last Minute Market. Dal 2014 ad oggi la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare è l’oc­casione per sensibilizzare su una questione centrale del nostro tempo anche attraverso la diffusione di nuovi dati da parte dell’Osser­vatorio nazionale Waste Watcher, fondato da Last Minute Market con Swg. 
"Perché l’impegno per lo sviluppo sostenibile e la prevenzione degli sprechi – spiega Andrea Segrè, fondatore Last Minute Market e promotore Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare -– passa anche attraverso il monitoraggio dei comportamenti e quindi attraverso i dati. La svolta culturale, passaggio obbligato per la riduzione dello spreco alimentare domestico (che incide per i 2/3 dello spreco complessivo) richiede innanzitutto consapevolezza. Last Minute Market, realtà pionieristica nel recupero delle eccedenze, da dieci anni sensibilizza cittadini, istituzioni, scuole e stakeholders attraverso la campagna Spreco Zero. Con risultati importanti, in Italia: sei anni fa (2014) 1 italiano su 2 dichiarava di gettare cibo quasi ogni giorno, nel 2019 solo l’1% degli intervistati ha dichiarato di cestinare il cibo quotidianamente. Molto resta da fare, tuttavia: lo spreco del cibo resta saldamente in testa alla nefasta ‘hit’ degli sprechi per il 74% degli italiani. Seguono lo spreco idrico (52%), gli sprechi nella mobilità (25%), di energia elettrica (24%) e in generale legati ai propri soldi (16%)".
Molti gli interventi istituzionali programmati mercoledì 5 febbraio a Roma, nella sede ENPAM (piazza Vittorio 78), dalle 10.30: a cominciare dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che da anni sostiene le iniziative della Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare e che suggellerà il panel delle relazioni istituzionali. Gli interventi saranno introdotti da Roberto Morassut, Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente. Previste inoltre relazioni del Viceministro alla Salute Pierpaolo Silieri, del Sottosegretario al Ministero della Salute Sandra Zampa e di Chiara Gadda, promotrice della legge nazionale sullo spreco alimentare. Molti i rappresentanti di istituzioni internazionali: per la FAO Rosa Rolle, a capo del Team tecnico sulle perdite e gli sprechi alimentari, di Vincenza Lomonaco, Ambasciatore presso la Rappresentanza Permanente d’Italia alle Nazioni Unite a Roma. Per il World Food Programme interverrà Vincenzo Sanasi d’Arpe, presidente del Comitato Italiano.