Dal 2 al 14 dicembre 2018 i rappresentati di oltre 190 Paesi si rimoveranno a Katowice, in Polonia, per l’appuntamento “ambientale” più importante dell’anno. Parliamo della COP24, ossia la 24esima Conferenza delle parti della Convenzione ONU sui cambiamenti climatici (UNFCCC). Per due settimane delegati internazionali siederanno allo stesso tavolo per continuare i negoziati climatici, con l’obiettivo di redigere un regolamento per l’attuazione del celebre Accordo di Parigi del 2015. Un compito difficile su cui preme tutta l’urgenza delle ultime evidenze scientifiche, che parlano di uno spazio d’azione per combattere il riscaldamento globale ormai ridotto al minimo (leggi anche IPCC: servono sforzi incredibili per limitare riscaldamento a 1,5 °C).
Quale momento migliore potrebbe esserci, dunque, per organizzare un evento d’alto livello che sponsorizzi i combustibili fossili? Sarebbe questa infatti, secondo alcune fonti ufficiali, l’intenzione della Casa Bianca per il prossimo dicembre, in contemporanea con i momenti clou della COP24. A rivelarlo è la Reuters che ha parlato direttamente con uno degli organizzatori dell’evento, guidato probabilmente da Wells Griffith, consigliere internazionale per l’energia e il clima di Trump.
Non si tratta di una vera novità per le Conferenze dell’UNFCCC. Anche prima dell’ascesa di Trump, le pressioni dei combustibili fossili si erano fatte sentire. Basti pensare alle polemiche sorte in occasione della COP16 del 2013, svoltasi sempre in Polonia, ma a Varsavia. Allora l’industria fossile polacca aveva organizzato, con il benestare del mistero dell’economia e assieme a colossi come Rio Tinto, Katowice e Bhp Billiton, il Coal and Climate Summit per ricordare a tutti l’importanza delle “economie basate sul carbone”.
La storia oggi si ripete, in maniera quasi identica, con l’aggiunta della decisione USA di abbandonar l’Accordo sul clima di Parigi. I delegati statunitensi parteciperanno comunque ai colloqui di Katowice. “La Casa Bianca– ha detto una delle fonti alla Reuters – sembra aver ritenuto che sia importante lasciare che i tecnocrati completino il lavoro sul regolamento. È nell’interesse nazionale degli Stati Uniti essere al tavolo e vedere un risultato che enfatizzi la trasparenza”.
fonte: www.rinnovabili.it