A Ponte San Giovanni sono stati registrati livelli di polveri sottili superiori al limite massimo consentito diverse volte dall'inizio del 2020. La qualità percepita dell'aria da parte dei cittadini è, in media, scarsa.
In Umbria sono molteplici le criticità ambientali che la Regione e i Comuni dovrebbero affrontare e una di queste è sicuramente la mobilità e l'uso smodato di combustibile fossile. Siamo la Regione con il più alto rapporto auto-abitanti (722 autovetture ogni 1000 abitanti), auto che nel 99% dei casi sono a carburante. Metano, GPL, diesel, benzina: questo non ci interessa, tutti emettono CO2 e peggiorano la qualità dell'aria, questo è un dato scientifico inconfutabile. Quindi per noi sono tutti da abolire.
E, guarda a caso, i combustibili fossili sono anche la principale causa del cambiamento climatico.
Come se non bastasse, i trasporti pubblici praticamente non esistono. Un servizio di bassa qualità e diffusione.
Certo, non abbiamo nubifragi. Certo, non abbiamo inondazioni. Certo, non abbiamo fenomeni migratori insostenibili. Certo, non dobbiamo ancora indossare una mascherina per respirare.
Ma...siamo proprio sicuri che tutto ciò non succederà mai?
Conviene aspettare che prima o poi succeda anche a noi o vogliamo agire in anticipo e risolvere i problemi prima che diventi troppo tardi?
E' ora di svegliarsi dal sonno eterno, istituzioni e grandi aziende. L'Umbria non è più il cuore verde d'Italia. La stiamo disboscando, la stiamo cementificando, la stiamo inquinando: lentamente la stiamo devastando.
Il problema è che non sempre abbiamo una situazione di emergenza climatica e ambientale realmente percepibile e quindi è come se non ci importasse, perché ancora non è un nostro problema.
Alcuni fenomeni iniziano a intravedersi, vedi Ponte San Giovanni. Ed è per questo che saremo lì.
Noi non vogliamo che a pagare la transizione ecologica siano solo i cittadini: le istituzioni devono impegnarsi ad affrontare economicamente e politicamente la ricerca di alternative e favorire al conversione.
Noi non vogliamo che a pagare le conseguenze dell'inquinamento siano solo i cittadini: le istituzioni, tanto quanto le grandi aziende, devono farsi carico della propria responsabilità nei confronti delle persone e dell'ambiente.
Noi venerdì 31 gennaio dalle 11.00 saremo a Ponte San Giovanni a manifestare contro l'immobilismo delle istituzioni, contro l'immobilismo delle grandi aziende. Contro l'assenza di alternative.
E tu?